giovedì 30 giugno 2011

“Il labirinto della rosa” – Titania Hardie


Descrizione:
"Per Will, per quando sarà ciò che non è ancora". È questo il messaggio che Diana, in punto di morte, lascia al figlio minore. Tramandata gelosamente per secoli, l'eredità è sempre stata affidata al ramo femminile della famiglia, ma ora la donna, gravemente malata e priva di figlie femmine, non ha scelta. Spetta al giovane e impetuoso Will ricevere il misterioso lascito. Insieme a esso una semplice busta, contenente una chiave d'argento e un antico documento in codice. Mentre in un ospedale londinese Lucy King, malata di cuore, attende il trapianto che potrebbe salvarle la vita, Will inizia a viaggiare per l'Europa, deciso a decifrare il significato di quei versi. Sarà una ricerca che lo unirà a Lucy molto più di quanto i due possano immaginare e che affonda le radici nel passato, perché gli indizi rimandano al XVI secolo e alla figura di John Dee, matematico, alchimista alla corte di Elisabetta I e lontano antenato di Diana. Costui, dopo aver dedicato la maggior parte della vita all'occultismo e alla filosofia ermetica, all'avvicinarsi della fine aveva nascosto nel suo giardino un tesoro mai ritrovato, che si riteneva permettesse addirittura di parlare con gli angeli. Ma l'impresa non sarà priva di pericoli, perché Will non è l'unico a voler comprendere la verità nascosta nel cuore del labirinto della rosa. 

Citazioni:
“Si era reso conto di una verità su cui aveva riflettuto molte volte, ma che non aveva mai sperimentato sulla propria pelle: al mondo c’era gente abbastanza religiosa per odiare, ma non per amare.”

“Chi può decidere quale modo di vedere le cose è la verità e quale un’illusione?”

“Il labirinto è una metafora della vita, del viaggio verso l’ignoto, e richiede spirito e forza di volontà. Vi sono strade sbagliate, vicoli ciechi, ostacoli alti e bassi. Per un istante, fra i sentieri tortuosi, siamo fuori dal tempo. E’ una finestra su una nuova coscienza, una porta che si apre su un altro regno.”

mercoledì 29 giugno 2011

"Il nome della rosa" - Umberto Eco


Descrizione:
L'opera è ambientata nel Medioevo e viene presentata come il manoscritto di un anziano frate che ha trascritto un'avventura vissuta da novizio, molti decenni addietro, in compagnia del suo maestro presso un monastero benedettino dell'Italia settentrionale. La narrazione, suddivisa in sette giornate, scandite dai ritmi della vita monastica, vede protagonisti Guglielmo da Baskerville, frate francescano, e il novizio Adso da Melk, il narratore della storia. 
Guglielmo, ex-inquisitore e consigliere dell’Imperatore, si reca insieme al giovane benedettino Adso, in un’abbazia allo scopo di partecipare ad un’importante riunione che vede contrapposti i francescani, fautori della povertà del Cristo, e la delegazione papale. Questo incontro era stato organizzato allo scopo di permettere alle due parti di trovare un accordo.
L’abbazia vive ore tormentate. Subito dopo il loro arrivo, l’Abate chiede a Guglielmo di indagare sulle cause della morte violenta di uno dei suoi conventuali. In effetti durante la notte, Adelmo da Otranto, un giovane monaco, è caduto dall’edificio, un’imponente costruzione nella quale si trovano sia il refettorio che l’immensa biblioteca dell’abbazia.
Nonostante la libertà di movimento concessa all’ex inquisitore, si susseguono altre morti e tutte sembrano ruotare intorno alla biblioteca e ad un misterioso manoscritto. Questa biblioteca, tra le più grandi della cristianità, è costruita come un labirinto, un luogo segreto, allo scopo di proteggerla dagli intrusi. Non è concesso loro di visitarla: solo lo scriptorium è accessibile. La situazione è complicata dall’imminente convegno e dalla scoperta di due eretici della setta dei Dolciniani, rifugiati presso l’Ordine dei Benedettini. In questa atmosfera inquietante, Guglielmo e Adso si avvicinano sempre più alla verità, fino a scoprire il misterioso manoscritto…

Citazioni:
“Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l'uso e l'ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?”

"Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all'apparire dell'autunno."

“Anche una guerra santa è una guerra. Per questo forse non dovrebbero esserci guerre sante.”

“Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.”

“Non sempre un'impronta ha la stessa forma del corpo che l'ha impressa e non sempre nasce dalla pressione di un corpo. Talora riproduce l'impressione che un corpo ha lasciato nella nostra mente, è impronta di una idea. L'idea è segno delle cose, e l'immagine è segno dell'idea, segno di un segno. Ma dall'immagine ricostruisco, se non il corpo, l'idea che altri ne aveva.”

“Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri che contiene, ma ora vive per seppellirli.”

“E tu non t'incantare troppo su queste teche. Di frammenti della croce ne ho visti molti altri, in altre chiese. Se tutti fossero autentici, Nostro Signore non sarebbe stato suppliziato su due assi incrociate, ma su di una intera foresta.”

“Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l'arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio.”

lunedì 27 giugno 2011

“I codici del labirinto” – Kate Mosse


Descrizione:
Quando Alice Tanner scopre due scheletri durante uno scavo archeologico nel sud della Francia, sente riemergere con forza un passato di violenza e di brutalità. Non è solo la vista delle ossa perfettamente conservate a farla rabbrividire, ma la percezione di un elemento di mistero, di un'incombente sensazione di pericolo da cui fatica a liberarsi. Turbata dalle parole e dai simboli incisi nelle pareti della grotta, Alice ha il presentimento di aver riportato alla luce qualcosa che doveva restare nascosto per sempre...

Citazioni:
“Ciò che ci lasciamo alle spalle in questa vita è il ricordo di chi siamo stati e di ciò che abbiamo fatto. Un’impronta, nulla di più.”

“Erano trascorsi decenni. Aveva guardato le stagioni susseguirsi in un ciclo infinito; il verde della primavera trasformarsi nell’oro dell’estate; i colori bruniti dell’autunno scomparire sotto il candore austero dell’inverno; il primo disgelarsi dei torrenti di montagna in primavera. Ma non aveva ancora ricevuto un segno.”

“Niente può difenderci dall’amore, una volta che ha deciso di esercitare il proprio potere.”

“Il genere umano non cambia mai. Ci evolviamo, creiamo nuove regole, nuovi modelli di vita. Ogni generazione difende valori nuovi e accantona i vecchi, vantandosi di essere più civile e più saggia di quella passata. Pensiamo di avere poco in comune con quelli che sono venuti prima di noi. Ma sotto questa membrana di carne, il cuore pulsa sempre allo stesso modo. Avidità, brama di potere, paura della morte, questi sentimenti non cambiano. Né le cose belle della vita cambiano. Amore. Coraggio, bontà d’animo, volontà di dedicare la propria vita a qualcosa in cui si crede.”

“Le storie cambiano forma, carattere, prendono sfumature diverse a seconda delle parole che si usano, a seconda della lingua in cui si decide di raccontarle. A volte diventano più serie, altre volte più allegre…”

“La storia è scritta dai vincitori, dai bugiardi, dai più potenti, dai più determinati. La verità si trova molto spesso nel silenzio, nei luoghi tranquilli.”

venerdì 24 giugno 2011

“Grandi speranze” – Charles Dickens

Descrizione:
Pubblicato nel 1861, "Grandi speranze" è il romanzo di formazione di un giovane londinese dal carattere incostante, Philip Pirrip, detto Pip, un povero ragazzo del popolo che, attraverso una serie di eventi straordinari, riesce a elevarsi a una condizione sociale superiore, affrancandosi così dale proprie origini per le quali prova un sentimento di fastidio e rancore. Ma in seguito, ammaestrato dalle mutevoli sorti della vita, imparerà ad apprezzare quel mondo umile che aveva lasciato per inseguire le sue "grandi speranze". E alla fine Pip capirà quali sono i veri valori che ogni uomo deve custodire in sé, traendone indicazioni su come agire.

Citazioni:
“Fermati, tu che leggi, e pensa per un attimo alla lunga catena di ferro e d’oro, di spine o di fiori, che mai ti avrebbe legato se, in un solo e memorabile giorno, non se ne fosse costruito il primo anello.”

“E una dolce emozione si risvegliò in me, perché il mio cuore era intenerito dal ritorno e una tale svolta era avvenuta nella mia vita, che mi sentivo come chi si trascini a piedi nudi verso casa dopo un lungo viaggio, e chiuda anni ed anni di faticoso errare.”

“E come, in anni tanto lontani, la prima volta che avevo lasciato la palude, le nebbie del mattino si erano alzate, cosi ora si alzarono le nebbie della sera e, nel gran mare di luce tranquilla che mi dischiusero, lessi che non l’avrei lasciata mai.”

“Il cielo sa che non dovremmo mai vergognarci delle nostre lacrime, perché sono pioggia sulla polvere accecante della terra che ricopre i nostri cuori induriti.”

“Tutti gli imbroglioni della terra messi insieme sono nulla in confronto a coloro che ingannano se stessi.”

“L'amai semplicemente perché non potevo resisterle. Una volta per tutte: spesso, anche se non sempre, mi resi conto, patendone, che l'amavo contro ogni possibile ragione, promessa, pace, speranza, felicità, contro ogni possibile scoraggiamento.”

giovedì 23 giugno 2011

"Angeli e demoni" - Dan Brown

Descrizione:
Marchiati a fuoco, prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Questa è la sorte che toccava agli Illuminati, l'antica setta di scienziati perseguitata in secoli oscuri dalla Chiesa cattolica. Un rituale crudele, ben conosciuto da Robert Langdon, lo studioso di iconologia del "Codice da Vinci". Ma quando la storia si ripresenta, il fascino si trasforma in raccapriccio. Svegliato in piena notte e trasportato dagli Stati Uniti in Svizzera, Langdon è costretto a esaminare, nei laboratori del CERN di Ginevra, un cadavere orrendamente mutilato. Sul petto della vittima, impresso a fuoco, il terribile segno degli Illuminati: lo scienziato ucciso ha difeso fino all'ultimo il segreto di un'arma sperimentale rubata dagli assassini.

Citazioni:

"Il popolo di Dio… Duemila anni ad attendere un messia, e non si  sono ancora stufati." 

La scienza mi dice che deve esserci un Dio, la mente che non lo comprenderò mai, il cuore che non sono tenuto a farlo.”

mercoledì 22 giugno 2011

"Le scarpe rosse" - Joanne Harris

Descrizione:
Sono passati quattro anni da quando Vianne Rocher e la figlia Anouk hanno lasciato il paese di Lansquenet. Hanno peregrinato di villaggio in villaggio, senza mai trovare stabile dimora: lo scandalo e le chiacchiere le hanno seguite, perseguitate, minacciate pericolosamente, ancora di più da quando Vianne ha dato alla luce la piccola Rosette. Alla fine hanno trovato rifugio e anonimato a Montmartre a Parigi e qui si sono rifatte una vita, assumendo un'altra identità. Ma tutto è diverso da prima. Sono spariti i tarocchi, gli incantesimi, persino Pantoufle, il vecchio compagno di giochi di Anouk, non esiste più. Il vento ha smesso di soffiare, almeno per un po'. Ma poi nella loro vita compare Zozie de L'Alba, la donna con le scarpe rosse, e tutto cambia. Zozie è tutto quello che era una volta Vianne: bella, solare e misteriosa. Offertasi di aiutare Vianne in negozio, ben presto lo trasforma pezzo per pezzo, e conquista la fiducia di Anouk e Rosette. Spietata, ambigua e seducente, Zozie ha un piano: distruggere la vita di Vianne, portandole via quello che ha di più caro. E mentre tutto quello che ama è in pericolo, Vianne deve scegliere: fuggire, come ha fatto tante volte prima, oppure affrontare il nemico più pericoloso con le uniche armi a sua disposizione: il cioccolato e la magia. Il libro è il seguito del famoso "Chocolat". 

Citazioni:
"E' bello correre: si fanno passi da gigante, con le braccia tese si può essere un aquilone, si può assaporare il vento, si può sentire il sole che gira, e a volte si può quasi superarli, il vento, il sole e la tua ombra alle calcagna."

"L'inganno è un'erbaccia infestante..e se non la si tratta per tempo, insinua le sue radici ovunque, crescendo, diffondendosi, soffocando finché alla fine non rimane nulla se non un intrico di bugie."

"Tutto sembra così sicuro e solido che quasi mi dimentico che i nostri muri sono fatti di carta, le nostre vite di vetro, che una raffica di vento potrebbe abbatterci, che una tempesta invernale potrebbe spazzarci via."

lunedì 20 giugno 2011

“Frankenstein” – Mary Shelley


Descrizione:
Un giovane scienziato, moderno Prometeo, acquisisce dopo anni di esperimenti il terribile potere di infondere la vita nella materia inerte. Creatore e Creatura ingaggiano da quel momento un duello drammatico e feroce che può concludersi solo con la reciproca distruzione negli abissi della solitudine e della colpa.

Citazioni:
“Il mondo per me era un mistero da scoprire. Curiosità, bruciante volontà di impadronirmi delle leggi segrete della natura, e una felicità vicina all'estasi quando esse mi si svelavano: queste sono le prime sensazioni che riesco a ricordare.”

“Imparate dal mio esempio, se non dalle mie parole, quanto sia pericoloso acquisire la conoscenza e quanto sia più felice l'uomo convinto che il suo paese sia tutto il mondo, di colui che aspira a un potere più grande di quanto la natura non conceda.”

“Ma presto morirò e quello che ora sento scomparirà. Presto queste pene brucianti saranno estinte. Salirò trionfalmente il mio rogo funebre, ed esulterò nell’agonia delle fiamme che mi tortureranno. La luce dell’incendio sparirà, le mie ceneri verranno disperse nel mare dal vento. Il mio spirito riposerà in pace; o se penserà, non penserà certo in questo modo. Addio!”

venerdì 17 giugno 2011

"Chocolat" - Joanne Harris


Descrizione:
Siamo a Lansquenet-sous-Tannes, un villaggio al centro della Francia, dove la vita scorre placida. Un po' troppo placida: sono rimasti soprattutto gli anziani - contadini e artigiani - mentre i giovani sono partiti verso la città. È una comunità chiusa, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla Chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata La Celeste Praline, che ben presto diviene agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa e inizia ad aiutare chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile.

Citazioni:
“Siamo arrivate con il vento del carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti, delle salsicce e delle cialde friabili e dolci cotte alla piastra proprio sul bordo della strada, con i coriandoli che scivolano simili a nevischio da colletti e polsini e finiscono sui marciapiedi come inutile antidoto contro l'inverno. C'è un'eccitazione febbrile nella folla disposta lungo la stretta via principale, i colli che si allungano per vedere il carro fasciato di carta crespata, con i suoi nastri svolazzanti e le coccarde di cartoncino.”

" Il vento ha spazzato via le mie paure. Faccio un cenno di saluto all'Uomo Nero nella sua torre, e il vento mi strattona allegramente la gonna. Sono fuori di me per la gioia, piena di aspettative."

“Felicità. Semplice come un bicchiere di cioccolata o tortuosa come il cuore. Amara. Dolce. Viva"

Voto: 5/5

La mia opinione:
Che dire...un libro magico da leggere tutto d'un fiato! L'atmosfera, i profumi, i luoghi e i personaggi ti resteranno nel cuore. Nettamente migliore del film, diverso nella trama e che non riesce a coglierne il calore e l'originalità. Veramente una piacevolissima sorpresa!!

mercoledì 15 giugno 2011

“Sogno di una notte di mezza estate” – William Shakespeare


Descrizione:
Il Sogno di una notte di mezza estate è l’opera di Shakespeare che rivela una maggiore libertà di fantasia. Della storia di Titania e Oberon, degli intrighi d’amore di Elena, Lisandro, Ermia e Demetrio, il regista coglie la possibilità di un «testo che si presta a più livelli di lettura, ricco com’è di simboli, allegorie, risvolti psicanalitici, spesso oscuri al suo stesso autore. Ma è anche la storia di una iniziazione all’amore, di coppie che si compongono e scompongono: quattro giovani sono alle prese con i misteri del sentimento e della passione, con la loro assoluta mutevolezza. È un’opera assai adatta a essere interpretata da un gruppo di giovani, che scoprono i trucchi del teatro come i loro personaggi restano vittime di quelli dell’amore.

Citazioni:
“Gli innamorati sono come i pazzi: hanno sempre il cervello in gran bollore, ed una fantasia così feconda da riuscire a concepir più cose di quante la ragione loro, a freddo, si mostra poi disposta ad accettare. Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia.”

“Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro.”

“L’amore può dar forma e dignità a cose basse e vili, e senza pregio; ché non per gli occhi Amore guarda il mondo, ma per sua propria rappresentazione, ed è per ciò che l’alato Cupido viene dipinto col volto bendato.”

martedì 14 giugno 2011

"Il ritratto di Dorian Gray" – Oscar Wilde


Descrizione:
Il sogno di possedere un ritratto che invecchi al suo posto, assumendo i segni che il tempo dovrebbe tracciare sul suo volto angelico, diviene per Dorian Gray una paradossale, terribile realtà. Ma non saranno tanto le tracce del tempo che passa a fermarsi sul dipinto di quel bellissimo giovane, quanto le nefandezze di cui la sua anima si è macchiata. Un'anima giunta al culmine della dissolutezza, corrotta e degradata, trascinata nell'abisso della turpitudine e del vizio dal cinismo e dalla sfrenata avidità di piaceri di ogni sorta. Dalla sua sfida diabolica alla giovinezza eterna, Dorian uscirà sconfitto, schiavo di un ideale, assurdo desiderio di far coincidere l'arte con la vita. "Il ritratto di Dorian Gray" è considerato il romanzo simbolo del decadentismo e dell'estetismo.  
 
Citazioni:
“Gli umili fiori di campo appassiscono, ma tornano poi a fiorire; il prossimo giugno l'avorno sarà dorato come adesso; tra un mese questa clematide sarà coperta di stelle purpuree e di anno in anno la verde notte delle sue foglie racchiuderà quelle stelle di porpora. Ma la nostra gioventù non torna mai indietro, il palpito di gioia che batte in noi a vent'anni si fa torbido, si indeboliscono le nostre membra, i sensi si corrompono. E noi degeneriamo in ripugnanti fantocci ossessionati dal ricordo di passioni di cui avemmo troppa paura e di tentazioni squisite a cui non osammo abbandonarci. Gioventù! Gioventù! Nulla vi è al mondo che valga la gioventù.”

“Uno dopo l'altro si alzano i sottili veli di grazia scura, e a grado a grado le cose si vedono restituire le loro forme e i loro colori, e vediamo l'alba rifare il mondo nel suo disegno antico. Gli esangui specchi risplendono la loro vita imitativa. Le candele spente stanno in piedi là dove le abbiamo lasciate, e accanto a loro giace il libro semisfogliato che stavamo studiando, o il fiore con un filo di metallo per gambo che abbiamo portato al ballo, o la lettera che non abbiamo avuto il coraggio di leggere, o che abbiamo letto troppo spesso. Nulla ci sembra mutato. Dalle ombre irreali della notte ritorna la vita reale che ben conosciamo. Dobbiamo riprenderla là dove abbiamo smesso, ed ecco che si impossessa di noi il terribile senso della necessità di continuare a spendere la nostra energia nella stessa noiosa routine di abitudini stereotipate, o forse il selvaggio desiderio di poter aprire i nostri occhi su un mondo rinnovellatosi nella tenebra per il nostro piacere, un mondo in cui le cose abbiano forme e colori nuovi, e sia mutato, o abbia altri segreti, un mondo in cui il passato abbia poco o nessun posto.”

“Il peccato è veramente l'unico motivo di colore rimasto alla vita moderna.”

“L'unico modo di liberarsi da una tentazione è cederle. Resistete, e vedrete la vostra anima intristire nel desiderio di ciò che s'è inibito, di ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illegale. Dicono che i grandi eventi dell'umanità si svolgono nello spirito. Ed è nello spirito, solo nello spirito, che si commettono i grandi peccati dell'umanità.”

“Adoro le maldicenze che riguardano gli altri, ma quelle che mi riguardano non mi interessano. Non hanno il fascino della novità.”

“Ho la sensazione di aver dato tutta la mia anima a qualcuno che la usa come se fosse un fiore da mettere all'occhiello, una piccola decorazione per gratificare la sua vanità, un ornamento per un giorno d'estate.”

“La cosa più banale diventa deliziosa se solamente la si nasconde.”

“Ogni ritratto che è dipinto con sentimento è un ritratto dell'artista, non del modello. Il modello è soltanto il pretesto, l'occasione. Non è il modello ad essere rivelato dal pittore; è piuttosto il pittore che rivela sè stesso. La ragione per cui non esporrò questo ritratto è che ho paura di aver mostrato in esso il segreto della mia anima.”

"I brutti e gli stupidi sono coloro che stanno meglio al mondo. Anche se non sanno nulla della vittoria almeno viene loro risparmiata la conoscenza della sconfitta. Vivono come tutti noi dovremmo vivere: indisturbati, indifferenti, senza agitazione."

lunedì 13 giugno 2011

"La donna delle rose" - Charlotte Link


Descrizione: 
In preda a una profonda crisi personale e professionale, la giovane insegnante berlinese Franca Palmer decide di rifugiarsi nell'isola di Guernsey, nel canale della Manica. Qui trova alloggio presso un'antica villa a Le Variouf, dove l'anziana inglese Beatrice Shaye si prende cura di uno splendido roseto. Con lei vive Helene Feldmann, una tedesca trasferitasi sull'isola con il marito ufficiale al tempo dell'occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale. Ben presto Franca si accorge che la sua presenza ha un effetto dirompente sul rapporto fra Beatrice e Helene, un rapporto che in realtà nasconde odi e rivalità mai sopiti risalenti agli anni della guerra.

Citazioni:
“Non gli faceva più male. Provava un senso di vuoto, ma non dolore. E fu allora che capì fino a che punto il dolore lo avesse colmato, e gli balenò alla mente, in modo ancora confuso e frammentario, la scoperta che a volte gli esseri umani preferiscono non separarsi da un dolore perché sembra più sopportabile del nulla che c'è dietro..."

"Ci sono ricordi che ti restano attaccati come una seconda pelle. Non puoi liberartene in un modo o nell'altro. Anzi a volte è più facile parlarne, anzichè sforzarsi di continuo di respingerli in secondo piano." 

"Scrivere è un pò come una valanga. Comincia con un pò di neve, ma poi la neve aumenta sempre di più, e trascina con sè detriti, terra e alberi interi. Alla fine il tuono rimbomba in tutta la valle, che non riesce più a contenerlo."

 "La conoscenza di una persona ti può cambiare la vita..... e altrettanto può fare la sua scomparsa."

domenica 12 giugno 2011

"Madame Bovary" – Gustave Flaubert


Descrizione:
Madame Bovary fu salutata dalla critica come una delle più importanti creazioni letterarie del tempo e la sua fortuna editoriale ne conferma ancora oggi il grande valore. Il suo antiromanticismo, sia ideologico (la demistificazione degli ideali della protagonista) sia formale (l'adozione di uno stile “impersonale”, di una narrazione “documentaristica”) aprì la strada al naturalismo di Zola.
Il romanzo svela una figura di donna inquieta e insoddisfatta, divenuta simbolo di insanabile frustrazione sentimentale. Per il suo contenuto, giudicato scandaloso dalla magistratura, il libro fu processato per oltraggio alla morale e alla religione.  

Citazioni:
“La denigrazione delle persone che amiamo ci allontana sempre un po' da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la doratura resta sulle mani.”

“Nel fondo della sua anima, Emma aspettava che qualche cosa accadesse. Come i marinai in pericolo, volgeva gli occhi disperata sulla solitudine della sua vita e cercava, lontano, una vela bianca tra le brume dell'orizzonte. Non sapeva che cosa l'aspettasse, quale vento avrebbe spinto quelle vele fino a lei, su quale riva l'avrebbe portata, né sapeva se sarebbe stata una scialuppa o un vascello a tre ponti, carico di angosce o pieno di felicità fino ai bordi.”

“L'amore, riteneva, doveva arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi. Non sapeva che sulle terrazze delle case la pioggia produce allagamenti quando le grondaie sono intasate, e avrebbe continuato a sentirsi al sicuro se all'improvviso non avesse scoperto una crepa nel muro.”

venerdì 10 giugno 2011

“Madre del riso” – Rani Manicka


Descrizione:
Un libro della memoria. Un diario in cui si intrecciano le voci dissonanti di una famiglia.
Malaysia, inizio novecento. E' Lakshmi a cominciare il racconto. Il suo matrimonio, l'inganno, l'inizio di una nuova vita lontana dalla madre adorata. Ma lei è forte, lei diventerà un diamante duro e brillante, pericolosamente tagliente, contro cui si infrangeranno le avversità, ma che spezzerà anche amori e amicizie. Alla sua voce si alternano quelle di suo marito Ayah e dei suoi figli. Parole che raccontano esistenze difficili, segnate dalla guerra e dal lutto. Perché sarà proprio la morte a mescolare le carte del destino e a tingere la sorte di questa famiglia di una disperazione che li terrà inevitabilmente legati l'uno all'altro. Catene fatte di colpe e accuse, ma anche di un amore malato, denso come il sangue che scorre nelle loro vene.
E mentre le pagine scorrono e i ricordi si accumulano sui nastri registrati da Anna si rimane profondamente intrappolati in questa atmosfera che profuma di manghi e cocco. Nella mente si materializzano i colori dei sari, sgargianti come piume di uccelli, delle spezie e due splendidi occhi verdi che ci accompagnano lungo il racconto. E mentre la storia si dipana, tassello dopo tassello ricomponendo il quadro spezzato, ci sentiamo come Nisha, ultima discendente di Lakshmi, depositaria di tutte queste memorie, ma priva di ricordi propri. Attraverso le registrazioni fatte dall zia, Nisha, e noi con lei, si riappropria della sua storia e della sua vita. Perché senza il passato non ci può essere futuro.
Citazioni:
“Ho ricordi ma sono vaghi e lontani. Simili a farfalle. Piccoli magici atomi volanti di polvere colorata con cui ha giocato quel curioso ragazzetto che è il tempo.”

“E’ nella natura umana desiderare il lato oscuro della luna.”

“Lei è la primavera e io l’estate. Mia sorella è la tranquilla bellezza di un bocciolo di rosa dalle punte ancora verdi e io sono un fiore di serra, un’orchidea dai petali carnosi, già aperti, voluttuosi. Un fiore che fiorisce nella tarda estate con la bellezza vivida e complessa di un pavone che fa la ruota.”

“Una donna innamorata vorrà sempre di più. Una prostituta vuole soltanto quello che c’è nel portafogli di un uomo. Una donna innamorata vuole conoscere che cosa c’è nel cuore di un uomo. Sapere se la sua immagine è incisa sulle pareti del cuore.”

“L’amore va e viene come la tintura che dà il colore a un vestito. La famiglia è il vestito.”

“Il desiderio non raggiunto non rappresenta mai la fine del desiderio; al contrario, lo conserva infallibilmente.”

“La giovinezza è un’amica capricciosa. Puoi darle tutto, ma ti lascerà egualmente. L’età è la vera amica. Rimane con te, dandoti sempre di più finche non muori.”

“La vedo. I fiori spuntano sotto ai suoi piedi, ma non è morta. Gli anni non hanno indebolito la madre del riso. E’ forte e magica. Smetti di disperarti e chiamala, e vedrai, lei verrà portando un arcobaleno di sogni.”

“Dracula” – Bram Stoker


Descrizione:
"Nessuna opera, nemmeno il "Frankenstein" di Mary Shelley, riesce ad avvicinarsi alla tua per originalità o per il terrore che incute": così scriveva la madre di Bram Stoker al figlio, profetizzando lo strepitoso successo di "Dracula". Con questo romanzo, pubblicato nel 1897, lo scrittore irlandese consacra definitivamente il mito del vampiro, facendolo divenire, fra l'altro, l'antesignano del genere "horror", nonché un classico tout court della letteratura europea. La vicenda, ambientata fra le dense nebbie di una Londra fin de siecle e la lugubre, misteriosa Transilvania, contiene tutti gli elementi capaci di catturare l'interesse dei lettori di ieri e di oggi: la delicata storia d'amore del protagonista, Jonathan Harker, e della dolce Mina; le straordinarie, raggelanti avventure in cui il giovane si dibatte, opponendosi strenuamente alle forze del male, incarnato dal Conte Dracula (personaggio liberamente ispirato al principe rumeno Vlad II, vissuto nel XV secolo); infine, le situazioni, quanto mai sanguinarie e terrificanti, che si succedono in contesti ed atmosfere tali da lasciare, ancor oggi, sgomenti. Non è dunque un caso che il suo "Dracula" sia tuttora considerato non solo una rivisitazione del romanzo "gotico", ma pure, per molti versi, un prototipo decisivo dell"'horror" contemporaneo: basti soltanto pensare alle innumerevoli trasposizioni teatrali e cinematografiche - anche recenti - che ne sono state tratte.  
Citazioni:
“L'uomo più fortunato che calpesta questa terra è chi trova... il vero amore.”

“La mano di un uomo coraggioso parla per sè; non ha neppure bisogno che l'amore di una donna ne ascolti la musica.”

mercoledì 8 giugno 2011

"L’ombra del vento" - Carlos Ruiz Zafòn


Descrizione:
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra. 

Citazioni:
"Pagina dopo pagina, nella luce color rame della lampada, mi lasciai trascinare in un turbine di emozioni sconosciute, in un mondo misterioso e affascinante popolato da personaggi non meno reali dell’aria che respiravo…"

“Mi abbandonai a quell'incantesimo fino a quando la brezza dell'alba lambì i vetri della finestra e i miei occhi affaticati si posarono sull'ultima pagina. Solo allora mi sdraiai sul letto, il libro appoggiato sul petto, e ascoltai i suoni della città addormentata posarsi sui tetti screziati di porpora. Il sonno e la stanchezza bussavano alla porta, ma io resistetti. Non volevo abbandonare la magia di quella storia né, per il momento, dire addio ai suoi protagonisti. Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale, non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo, prima o poi faremo ritorno. “

“A volte è più facile confidarsi con un estraneo. Chissà perché. Forse perché un estraneo ci vede come siamo realmente, e non come vogliamo far credere di essere.”

“Le coincidenze sono le cicatrici del destino. Le coincidenze non esistono: siamo solo marionette mosse dalla nostra incoscienza.”

“Sono poche le ragioni per dire la verità. Mentre quelle per mentire sono infinite.”

“I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.”

“Potrei dirle che è malato di cuore ma in realtà sta morendo di solitudine. I ricordi non lasciano scampo.”

“Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.”

“Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi l'ha scritto e di coloro che l'hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.”

martedì 7 giugno 2011

"Ritorno a Riverton Manor" - Kate Morton


Descrizione:  

Riverton Manor, Inghilterra 1924. È la festa di inaugurazione della sontuosa dimora degli Hartford, e il fragore di uno sparo si confonde con i botti dei fuochi d'artificio che illuminano il cielo. Il poeta Robert Hunter giace senza vita nei pressi del laghetto della tenuta, con la pistola ancora fumante in mano. È suicidio? Di sicuro è uno scandalo che scuote fin dalle fondamenta l'aristocratica casata, perché le uniche testimoni del fatto sono le sorelle Hannah ed Emmeline Hartford. Che da allora non si parleranno mai più. Inverno 1999. Sono passati più di settant'anni da quella notte, e la quasi centenaria Grace Bradley, nella casa di riposo in cui trascorre i suoi ultimi giorni, è convinta di essersi lasciata per sempre alle spalle i fantasmi del passato e i tristi ricordi. Ma una giovane regista americana, che vuole realizzare un film sulle sorelle Hartford e su quel misterioso suicidio, chiede la sua consulenza. Grace, infatti, oltre che testimone di tempi ormai remoti, è stata anche direttamente coinvolta nella vita della famiglia: cameriera personale di Hannah, fin da bambina aveva servito come domestica a Riverton Manor. Dapprima riluttante, accetta poi di collaborare e comincia a rievocare le vicende dei giovani Hartford, destinati a un'esistenza tanto fulgida quanto breve: il promettente David, partito giovanissimo per il fronte e mai più tornato; la sensuale e intelligente Hannah; la gaia e capricciosa Emmeline; e soprattutto l'enigmatico Robert Hunter, del quale entrambe le sorelle erano innamorate... 

Citazioni: 

“Fa uno strano effetto, le rare volte che capita, vedersi al naturale, così come si è veramente. I brevi momenti non sorvegliati, liberi da ogni artificio, quando uno si dimentica di fingere perfino con se stesso.”

“In ogni racconto c’è un punto di non ritorno, quando tutti i personaggi principali sono comparsi sulla scena e la storia è pronta a spiccare il volo.”

“I punti di svolta, nella vita reale, sono spesso sfuggenti. Passano inosservati. Si sprecano le migliori opportunità e si esulta, senza saperlo, per eventi che saranno causa di vere e proprie sciagure.”

“Solo chi è scontento del presente desidera conoscere il futuro.”

“E’ un’arte crudele la fotografia, beffarda. Cattura gli istanti e li costringe a durare nel tempo. Istanti che sarebbero dovuti svanire assieme al passato, per sopravvivere soltanto nella memoria, colti a tratti fra la bruma delle cose accadute in seguito. Le fotografie ci obbligano a vedere le persone com’erano prima che si compisse la loro sorte, prima che venissero a conoscenza del loro destino.”

“All’inizio ogni storia d’amore vive del presente. Ma arriva sempre il momento in cui un gesto, una parola o qualche altro  misterioso accadimento richiamano in vita il passato e preannunciano il futuro.”

"Le guerre sono menzognere. Semplificano la storia riempiendola di spartiacque: prima e dopo, vincitori e perdenti, giusto e sbagliato. La vera storia, o meglio il passato, non è mai così. Non è omogenea, nè lineare. Non possiede contorni definiti, bensì vaghi ed evanescenti, impenetrabili, come lo spazio. E il quadro è sempre pronto a mutare: proprio quando credi di aver individuato un certo disegno, la prospettiva si ribalta ed emerge una visione alternativa, memorie a lungo dimenticate tornano alla luce."

“Perché l'amore è così: caparbio, sicuro, convincente. Riesce sempre a zittire la voce del dubbio.”

“Ricordi consegnati da lungo tempo ai più oscuri recessi della mente presero a filtrare dalle crepe. Le immagini saltavano fuori dal nulla in ordine sparso ma perfettamente nitide, come se non fosse passata una vita da allora. E presto quelle prime gocce esitanti si mutarono in diluvio. Interi dialoghi, parola per parola, sfumatura per sfumatura, come le scene di un film.”

lunedì 6 giugno 2011

“La fattoria degli animali” – George Orwell


Descrizione:
La fattoria degli animali è un romanzo satirico pubblicato in Italia per la prima volta nel 1947. Il romanzo è ambientato in un'immaginaria fattoria inglese dove gli animali, stanchi del crudele sfruttamento da parte dell'uomo, si ribellano e assumono il controllo. Una volta liberi, gli animali decidono di dividere equamente il prodotto del loro lavoro, che prima gli veniva sottratto dall'uomo, seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico viene però ben presto tradito dall'emergere di un'altra classe di sfruttatori: i maiali. Gli avidi suini, che erano stati gli ispiratori della "rivoluzione", prenderanno il controllo della fattoria e progressivamente diventeranno simili in tutto e per tutto all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della Rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.

Citazioni:
“L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali.”

“Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire.”

"Intervista col vampiro" - Anne Rice


Descrizione:
Una stanza buia. Un registratore acceso. Un giornalista. E un vampiro. Da quasi due secoli, ormai, Louis de Pointe du Lac non è più un uomo: è una creatura della notte, e ha tutta la notte a disposizione per convincere Daniel, il giornalista, che la storia che gli sta raccontando è vera. Così come è vero il suo volto, tanto pallido ed esangue da sembrare trasparente, di una bellezza soprannaturale e per sempre cristallizzata. Louis racconta di come abbia ricevuto il dono (o forse la maledizione?) della vita eterna proprio quando non desiderava altro che la morte. È il 1791, è un'altra New Orleans, e Louis, in seguito al suicidio dell'amatissimo fratello, vorrebbe soltanto seguirne il destino. Ma la seduzione del dono oscuro è potente, specialmente se ha i modi, la voce e l'aspetto di Lestat. Sensuale e affascinante, crudele e allo stesso tempo capace di profonda commozione, Lestat ha bisogno di Louis tanto quanto Louis ha bisogno di lui. Quando infine, dopo anni di scorribande notturne, Louis sta per decidersi ad abbandonare Lestat, questi gli fa il regalo più grande: Claudia. Una bambina di appena cinque anni, in fin di vita, che solo il dono oscuro può salvare. L"unico peccato che il sacrilego e irriverente Lestat non si può permettere: creare una vampira di soli cinque anni. Una vampira bambina, che non crescerà mai. E sarà l'inizio della fine.  
 
Citazioni:
"Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell'acqua che scorreva dolcemente,velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l'avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro."


“Mi nascosi da lei e dai sentimenti che erano scaturiti in me dalla grande e divorante paura di essere assolutamente incapace di renderla felice o di rendere felice me stesso compiacendola. Avrei dato il mondo per farla contenta. Il mondo che ora possedevamo e che appariva vuoto e eterno.”

domenica 5 giugno 2011

“Mondo senza fine” – Ken Follet


Descrizione:
È il 1327. Il giorno dopo Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta all'omicidio di due uomini. Una volta adulti, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. Ma su ciascuno di loro resterà l'ombra di quell'inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. Seguito ideale de "I pilastri della terra" Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà le arti quanto le scienze in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca. 

Citazioni:
“Si era trovato davanti alla morte molte volte, e in battaglia aveva imparato a controllare la paura; ma quel nemico non si poteva combattere. La peste era un’assassina che pugnalava alle spalle per poi fuggire prima di essere individuata.”

“Lui era stato scelto per me, ma io l'ho amato dal primo istante.”

“Mio padre ha sempre detestato coloro che si riempiono la bocca con le prediche. Siamo capaci tutti di essere buoni quando non ci costa nulla, diceva. Ma quello non conta. È quando hai una voglia tremenda di comportarti male, quando stai per guadagnare una fortuna grazie a un affare disonesto, o stai per baciare le belle labbra della moglie del vicino, o stai per mentire per cavarti da un grosso guaio… è in quei momenti che servono le regole. L’integrità è come una spada, ripeteva, non bisognerebbe sventolarla finché non si è pronti a metterla alla prova. Non che lui si intendesse di spade.”

“<Mezza città è già convinta che tu sia un angelo.> - <Ma non lo sono affatto.> <No, ma sei quanto di più vicino a un angelo abbiano mai conosciuto.>"

venerdì 3 giugno 2011

"Il rosso e il nero" – Stendhal


Descrizione:
La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano.

Citazioni:
"Un romanzo è uno specchio che percorre una strada maestra. A volte riflette l'azzurro del cielo, a volte il fango delle pozzanghere."


“Era in quello stato di stupore e d'inquieto turbamento in cui cade l'anima che ha appena ottenuto ciò che desiderava da gran tempo. E' abituata a desiderare,non trova più nulla da desiderare, e tuttavia non ha ancora dei ricordi."

giovedì 2 giugno 2011

"Da quando non ci sei" - Louise Candlish


Descrizione:
Nel matrimonio di Rachel non c'è più amore. Suo marito ha interesse solo per il lavoro, in casa è sciatto, per di più beve, e non c'è verso che ricordi la data del compleanno della loro bambina. Non si accorge nemmeno che sua moglie, per disperazione, ha cominciato ad andare a letto con uno di cui non le importa veramente. Che vita è? È la vita di tante donne, e a volte è destinata a continuare così. La svolta arriva imprevista, ed è terribile. La figlia Emma muore in un incidente. Adesso Rachel ha perduto davvero tutto. Incapace di sopportare il dolore decide di abbandonare Londra, il marito, le amiche e ritirarsi nella sua terra di origine, l'isola di Santorini, in mezzo all'Egeo. Quella natura assolata, quel mare violento, un villaggio di case imbiancate sulla scogliera diventano lo scenario in cui cerca di superare il lutto, di ricominciare una nuova esistenza. L'isola e i suoi abitanti, a poco a poco, entrano in contatto con la sua anima ferita. L'amicizia con la giovane Ingrid, anche lei alla deriva, ma per tutt'altre ragioni, le insegna che si può ancora gettare sulla vita uno sguardo di speranza. E l'incontro con Johnny Palmer, un uomo delicato, le fa riprovare emozioni dimenticate. Ma la "guarigione" di Rachel è ancora appesa a un filo. Soprattutto quando da Londra arriveranno notizie che non avrebbe mai voluto sentire. Una storia che accompagna il lettore nelle profondità del dolore. Per uscirne.  
 
Citazioni:
"Non ero terrorizzata. Il mio cuore batteva normalmente, i palmi delle mie mani erano asciutti. Non avevo il fiato corto, non provavo un crescente senso di panico, assolutamente nulla. Com'era possibile?(...) Adesso capivo. Quello era il tipo di terrore di chi tiene alla propria vita. Io non avevo più alcuna paura dell'altezza perchè non m'importava più di vivere."




"Era pomeriggio e il cielo era splendido, le nuvole sembravano lunghe pennellate più dense e pastose sopra altre sottili. Ma non guardavo il cielo, bensi il mare. Era sempre il mare, lì. E più a lungo guardavo i miliardi di goccioline di luce, più mi diveniva chiaro che quelle isole non erano altro che il frutto del caso, un miracolo che si aggrappava alla vita lottando contro la morte, una morte che poteva venire dal mare o da qualcosa che era nelle loro viscere. E quando compresi questo, compresi anche che lei se n'era andata, che io lei e tutti noi non avevamo mai avuto alcuna possibilità. Eravamo indifesi, ed eravamo fortunati se riuscivamo a restare in bilico sull'orlo del'abisso finchè era possibile.


"Superamento, accettazione, non so come venga definita questa fase, ma un bel giorno era accaduto. La mia perdita aveva smesso di essere insopportabile e aveva cominciato semplicemente a essere."