lunedì 26 settembre 2011

“La bastarda di Istanbul” – Elif Shafak


Descrizione:
Istanbul non è una città, è una grande nave. Una nave dalla rotta incerta su cui da secoli si alternano passeggeri di ogni provenienza, colore, religione. Lo scopre Armanoush, giovane americana in cerca nelle proprie radici armene in Turchia. E lo sa bene chi a Istanbul ci vive, come Asya, diciannove anni, una grande e colorata famiglia di donne alle spalle, e un vuoto al posto del padre. Quando Asya e Armanoush si conoscono, il loro è l'incontro di due mondi che la storia ha visto scontrarsi con esiti terribili: la ragazza turca e la ragazza armena diventano amiche, scoprono insieme il segreto che lega il passato delle loro famiglie e fanno i conti con la storia comune dei loro popoli. Elif Shafak, nuova protagonista della letteratura turca, affronta un tema ancora scottante: quel buco nero nella coscienza del suo paese che è la questione armena. Simbolo di una Turchia che ha il coraggio di guardarsi dentro e di raccontare le proprie contraddizioni.

Citazioni:
“Non maledire ciò che viene dal cielo. Inclusa la pioggia. Non importa cosa ti precipiti addosso, non importa quanto violento il nubifragio o gelida la grandine: non rifiutare quello che il cielo ti manda.”

“Non è come nei film, che quando finiscono compare la scritta FINE. Con i libri non hai mai la sensazione di averli conclusi davvero, e senti il bisogno di cominciarne subito un altro.”

“Il passato non è altro che una catena dalla quale dobbiamo liberarci. Un fardello che ci tortura. Se solo potessi non avere un passato, essere nessuno, una che comincia da zero e resta sempre al punto di partenza. Leggera come una piuma…”

“Ormai l’alba è arrivata. Appena un passo dopo quella soglia misteriosa che separa la notte dal giorno. E’ l’unico momento della giornata in cui è ancora abbastanza presto per sperare di realizzare i propri sogni, ma troppo tardi per sognarli, la terra di Morfeo è lontana.”

“Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso aggiustare le vele per raggiungere sempre la mia destinazione.”

martedì 20 settembre 2011

“Dieci piccoli indiani” – Agatha Christie


Descrizione: 
Una casa misteriosa su un'isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai conosciute prima, tutte accomunate da un inquietante passato, riunite sotto lo stesso tetto da una serie inspiegabile di inviti. Un'assurda filastrocca per bambini che ritorna ossessivamente, scandendo in maniera implacabile, come in un incubo dal quale è impossibile sfuggire, una serie spaventosa di omicidi. Un romanzo originalissimo, nel quale ciascuno dei protagonisti ricopre, contemporaneamente, il ruolo di investigatore, sospetto e probabile vittima. 
Citazioni:
Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione , solo nove ne restar.

Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato, otto soli ne restar.

Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar.

Sette poveri negretti legna andarono a spaccar:
un di lor s’infranse a mezzo, e soli sei ne restar.

I sei poveri negretti giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar.

Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar.

Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar:
uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar.

I tre poveri negretti allo zoo vollero andar:
uno l’orso ne abbrancò e due soli ne restar.

I due poveri negretti stanno al sole per un po’:
un si fuse come cera e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò:
ad un pino s’impiccò, e nessuno ne restò.

lunedì 19 settembre 2011

"Il viaggio" - Josephine Cox


Descrizione:
Un pomeriggio d'inverno del 1952, su un sentiero innevato di un piccolo cimitero tra le colline del Bedfordshire, Ben Morris conosce Lucy Baker e sua figlia Mary: una madre piegata ma non spezzata da un'immane tragedia e una ragazza misteriosa, che riaccende in Ben la scintilla della passione. Un incontro, il loro, voluto dal destino, che cambierà profondamente la vita di tutti e tre. Invitato nell'antica dimora edoardiana in cui vivono le due donne, fin dal primo istante Ben avverte la sensazione di trovarsi in un santuario di ricordi e segreti sepolti nel passato. Questa prima impressione viene confermata mano a mano che si va svelando una vicenda di decenni addietro, una storia di immenso amore e di supremo sacrificio la cui eco ancora risuona. È la storia di Barney Davidson, della sua famiglia e della sua vita straordinaria; una storia in cui Lucy ha avuto una parte non piccola e che ora deve riemergere. Prima che sia troppo tardi. 

Citazioni:
"Ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di nasconderci dal mondo."

"Chiunque dovrebbe essere pronto a fare tutto ciò che è in proprio potere per proteggere chi si ama. Ma come ogni granello di sabbia e ogni goccia di pioggia, ogni uomo è differente e va giudicato per i suoi meriti."

"Siamo tutti diversi e partecipiamo alla vita degli altri in modi differenti. Ma l'amore è sempre l'amore, da qualunque punto di vista lo si guardi."

venerdì 16 settembre 2011

“Il kimono rosso” – Lesley Downer


Descrizione:
Hana indossa il kimono da cerimonia; i capelli lunghi fino a terra sono spalmati d'olio e raccolti in un'acconciatura ordinata, come vuole la tradizione. Saluta il capitano Yamaguchi, suo marito, che sta partendo per combattere i ribelli del sud e difendere lo shogun e il suo paese. Malgrado non sia innamorata del capitano, la giovane e bella Hana si è sempre comportata secondo le consuetudini, per sentirsi adeguata al suo ruolo di moglie. Rimasta sola, custodisce la casa mentre lo scontro tra i ribelli e l'esercito imperiale si avvicina e si inferocisce, sempre più sanguinoso e violento. Ora anche Hana è in pericolo e, nonostante sappia usare con maestria la spada giapponese, deve arrendersi e fuggire. Un breve viaggio pieno di ostacoli, al termine del quale viene accolta dai colori, i suoni e i profumi di Yoshiwara, il quartiere del piacere di Tokyo. Una casa per cortigiane diventa il suo rifugio, e la vita della donna prende una direzione imprevista. Inizialmente intenzionata a raggiungere suo marito, Hana trova nella casa un calore umano che mai aveva conosciuto e viene a poco a poco attratta dall'atmosfera vitale del quartiere. Scoprendo dentro di sé una sensualità fino a quel momento ignorata, si trasforma in una perfetta cortigiana e assapora per la prima volta il gusto della libertà e il sottile piacere della seduzione. Ma è Yozo, un coraggioso soldato, a cambiarle definitivamente la vita.

Incipit:
"Cadevano gli ultimi fiori di ciliegio, posandosi in mucchi sul terreno. Hana guardò fluttuare i petali rosa e si chiese se il marito sarebbe tornato in tempo per la nuova fioritura, l'anno seguente."

Citazioni:
"E' giusto usare le nostre capacità e conoscenze, non restare rinchiusi per sempre. Dobbiamo guardare al futuro, non al passato."

lunedì 12 settembre 2011

“Il profumo” – Patrick Süskind


Descrizione:
Jean-Baptiste Grenouille, nato il 17 luglio 1783 nel luogo più puzzolente di Francia, il Cimetière des Innocents di Parigi, rifiutato dalla madre fin dal momento della nascita, rifiutato dalle balie perché non ha l'odore che dovrebbero avere i neonati, anzi perché "non ha nessun odore", rifiutato dagli istituti religiosi, riesce a sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti. E, crescendo, scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere gli odori. Forte di questa facoltà, di quest'unica qualità, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo, e il lettore lo segue nel suo peregrinare tra botteghe odorose, apprendista stregone che supera in breve ogni maestro passando dalla popolosa e fetida Parigi a Grasse, città dei profumieri nell'ariosa Provenza. L'ambizione di Grenouille non è quella di arricchirsi, né ha sete di gloria; persegue, invece, un suo folle sogno: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.  
Citazioni:
“Dio ci dà tempi buoni e cattivi, ma non vuole che in tempi cattivi ci lagniamo e ci lamentiamo, bensì che diamo prova di essere forti.”

“Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l'aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c'è modo di opporvisi.”

“Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo. Poiché il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore, e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’amore dall’odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini.”

“C'era una benevolenza infinita in quello sguardo, c'erano tenerezza, commozione e la profondità vuota e sciocca di chi ama.”

giovedì 8 settembre 2011

"La scuola degli ingredienti segreti" - Erica Bauermeister


Descrizione:
Il profumo di vaniglia e cioccolato riempie la stanza in soffici ondate sovrapposte all’aroma pungente e speziato della cannella. È lunedì, nel ristorante di Lillian è giorno di chiusura, e come ogni settimana si tengono le lezioni del corso di cucina. Circondata dagli allievi, Lillian è in piedi dietro al piano di lavoro: muove delicatamente le mani, sta per aggiungere l’ultimo tocco, l’ingrediente segreto, e poi la torta sarà pronta. Pronta ad addolcire un momento di tristezza, a suggellare una promessa, a regalare un briciolo di felicità. Nessuno meglio di Lillian conosce la magia degli ingredienti, nessuno meglio di lei sa che a volte basta una tazza di cioccolata per cambiare un po’ la vita. Era solo una bambina quando, grazie a una misteriosa ricetta donatale da Abuelita, la donna della bottega delle spezie, ha salvato sua madre. Sono passati anni da allora, anni in cui ha combattuto, ha sofferto, si è ribellata, a volte ha perso ogni certezza, tranne una: la fiducia nella magica alchimia del cibo. È per questo che il suo ristorante, con piatti sempre diversi, è un luogo speciale, dove si ritrovano ricordi perduti, si stringono promesse d’amore o nasce un’amicizia. Lo sanno bene gli allievi del corso di cucina, tutti alla ricerca dell’ingrediente segreto che ancora manca alla loro vita. Come Claire, giovane madre insicura, o Tom, che ha appena perso la moglie; Chloe, ragazza maldestra e vitale; Isabelle, che non ricorda nulla tranne le ricette. Per tutti loro Lillian ha la soluzione: sa che le tortillas restituiscono il gusto piccante dell’avventura, che una soffice glassa può far dimenticare un tradimento e che un ragù al pomodoro schiude le porte di un nuovo amore. Quello che non sa, o che a volte perde di vista, è la ricetta giusta per lei. Potrà ritrovarla solo se accetterà di mettersi alla prova, almeno una volta. Un romanzo memorabile. Venduto in tutto il mondo, è stato proclamato dalle librerie indipendenti americane come il miglior debutto dell’anno. Un libro sui piaceri e sulla magia del cibo, un’alchimia di sapori e sentimenti che racconta una storia di speranza e amore, di gioia e di sorprese.

Citazioni:
"Il cuore di ognuno si spezza a modo suo."

“Il matrimonio è un salto nel buio che implica fiducia. Si è l’uno la rete di sicurezza dell’altro.”

“La vita è bellissima. Alcune persone te lo rammentano più di altre, tutto qui.”

“Esistono vari tipi d’amore e non tutti sono evidenti, alcuni rimangono ad aspettare, come doni in fondo a un armadio, finché non sei in grado di aprirli.”

mercoledì 7 settembre 2011

"Jack Frusciante è uscito dal gruppo" - Enrico Brizzi

 
Descrizione:
Questo romanzo, scritto da un autore diciannovenne, racconta il mondo sommerso e inquieto dei giovani nati nella seconda metà degli anni settanta ed è una specie di "affresco italiano" sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Il protagonista è un diciassettenne che ama i Pistols e i Red Hot Chili Peppers e, soprattutto, una ragazza che frequenta il suo stesso liceo.  

Citazioni: 
"Alla fine l'equilibrio interiore non è da cercare. Forse ce l'abbiamo già, e più ci muoviamo o agitiamo o altro, e più ce ne allontaniamo."

“Nessun posto è lontano. Se desiderate essere accanto a qualcuno che amate forse non ci siete già?"

"E lui non aveva mai amato così tanto, poiché si ama davvero forse solo nel ricordo."

“Alla fine ognuno cerca di far muovere gli altri nel suo personale teatrino. Il peggio è che io faro' precisamente tutte queste cose, tutto quello che si aspettano da me, un gesto dopo l'altro, in fila, per vivere anche nelle loro scenette squallide o banali o tragiche e poi riderne da solo, ma faro' tutto quel che vogliono, perché l'unico modo che ho di sentirmi vivo è cambiare continuamente e fare sempre delle cavolo di recite.”

“E intorno tutto va come è sempre andato, e forse andrà sempre così. Tutto è prevedibilissimo, l'ho già vissuto in cento film tutti uguali e mi sento il personaggio di un libro che non mi piace e odio l'autore che mi fa fare queste cose che detesto e non mi fanno minimamente sentire felice.”

lunedì 5 settembre 2011

"L'amante giapponese" - Rani Manicka


Descrizione:
Quando nel 1916 Parvathi viene alla luce in una povera capanna di un villaggio di Ceylon, il sacerdote incaricato di predirne il futuro non ha buone notizie: nonostante le eccezionali ricchezze che l'aspettano, la sua vita sarà segnata dalla presenza del dio Serpente, portatore di sventura e infelicità. Sedici anni dopo, l'infausta profezia pare avverarsi: suo padre, avido e senza scrupoli, la promette in moglie a Kasu Marimuthu, ricco proprietario di un palazzo da fiaba in Malesia, facendo avere all'uomo la foto di una ragazza molto più bella di lei e spingendolo con l'inganno a sposarla. Scoperto il tranello quando ormai è troppo tardi per tirarsi indietro, Kasu Marimuthu tratta la giovanissima sposa con disprezzo e freddezza, e Parvathi teme di essere ripudiata. Se il suo destino è già scritto nelle stelle, lei non ha però intenzione di arrendersi e con l'aiuto di Maya, una guaritrice dotata di profonda umanità e di poteri straordinari, riuscirà a trasformarsi da ragazzina ingenua e timorosa in una donna colta e raffinata, in grado di tenere legato a sé il marito sia pure in un matrimonio senza amore. Ma quando scoppia la guerra Kasu muore e Parvathi viene adocchiata da un perfido e glaciale comandante giapponese di cui diventa l'amante e si innamora perdutamente. Questo incontro breve, ma intenso e un po' perverso, le cambia per sempre la vita. 

Citazioni:
"Siamo tutti connessi l'uno all'altro. Ogni volta che vedete la tragedia di una persona, prendetela come fosse accaduta a voi, perchè siamo tutti cellule dello stesso corpo. Sappiate che nessuna vostra cellula può morire senza il permesso esplicito del corpo intero."

 "La gioia, sia chiaro, non è felicità. La felicità dipende da fattori esterni a noi. La gioia viene da dentro, senza motivo."

 "Chi coltiva il pregiudizio nel cuore non sa di fare molto più male a se stesso che a quelli che ne sono vittime."

"Il futuro consiste in una serie di probabilità, e ogni momento noi lo cambiamo con i pensieri, le scelte e le azioni."

"Tutti noi veniamo al mondo con alcuni pezzi di puzzle grandi come il nostro universo. Ogni volta che incontriamo una persona, glieli mostriamo inconsciamente per vedere se i suoi si incastrano con i nostri. Se non succede, quella persona va per la sua strada e noi non abbiamo più niente a che fare con lei. Ma in caso contrario, ah... è li che nascono attrazione, odio, gelosia, amore, struggimento, e comincia la lezione."

"L'amore è una cosa meravigliosa. Continuiamo ad assaporarlo, e troppo spesso dimentichiamo che lo stiamo solo attraversando. Niente dura in eterno. Le tragedie bussano alla porta di tutti, ma i fortunati ricordano che si tratta solo di ospiti. Anche il vetro rotto non taglia, se non se ne tocca il bordo. L'amore, qualsiasi amore, indipendentemente da quanto dura, è un dono."

"Ogni fine non è che un nuovo inizio."

giovedì 1 settembre 2011

“Và dove ti porta il cuore” – Susanna Tamaro


Descrizione:
"Và dove ti porta il cuore", racconta una storia forte e umanissima in forma di lunga lettera - scandita come un diario - di una donna anziana alla giovane nipote lontana. E' una lettera di amore e allo stesso tempo una pacata ma appassionata confessione a cuore aperto di un'intera vita che nel gesto della scrittura ritrova finalmente il senso della propria esperienza e della propria identità.

Citazioni:
“Purtroppo non siamo esseri sospesi in bolle di sapone, vaganti e felici nell'aria; c'è un prima e un dopo nelle nostre vite e questo prima e dopo intrappola i nostri destini, si posa su di noi come una rete sulla preda."

“La felicità sta alla gioia come una lampada elettrica sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall'esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente, nel suo essere somiglia al sole, brucia grazie alla combustione del suo stesso cuore.”

“Trovare scappatoie quando non si vuole guardare dentro se stessi è la cosa più facile al mondo. Una colpa esterna esiste sempre, è necessario avere molto coraggio per accettare che la colpa - o meglio la responsabilità - appartiene a noi soltanto.”

“Se la vita è un percorso, è un percorso che si svolge sempre in salita.”

“La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.”

“Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.” 

“Quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.”