lunedì 26 novembre 2012

"La musica delle parole" - Emily St. John Mandel


Descrizione:
Lilia Grace Albert ha viaggiato tutta la vita, cambiando costantemente luoghi e abitudini. E ripartita per nuove destinazioni talmente tante volte che non sa più come fermarsi. Rapita dal padre a sette anni, ha imparato a costruirsi un'identità fatta di tanti frammenti diversi che raccoglie con la sua inseparabile macchina fotografica. Adora la solitudine, e chi la conosce bene può figurarsela mentre cerca di cogliere l'immagine perfetta nel bel mezzo di un temporale. Ora sta lasciando New York, e con un bacio sulla fronte saluta il suo attuale compagno, ignaro che fra poco di lei rimarranno solo le impronte umide sul parquet. Questa è la vita di Lilia, e gli altri possono fare poco per cambiarla: si può forse ingabbiare la libertà? Ma cosa succede quando chi è abituato a fuggire farebbe di tutto per rimanere?



Citazioni:
"Non c'è posto per tutti nelle tragedie più grandi; forse a qualcuno spetta proteggerne il ricordo. O forse la memoria è troppo poco affidabile per essere custodita da un solo eroe. E' necessario un altro testimone per rendere credibile l'accaduto; se nessuno ricorda la tua storia, come fai a dimostrare di aver vissuto?"

“Sarebbe bello poter scivolare sulla superficie del mondo per tutta la vita, volteggiarci sopra senza mai rompere il ghiaccio…ma cosi ti perdi il meglio. Bisogna rompere il ghiaccio. Bisogna sprofondare, immergersi. Non ci si può limitare a pattinare in superficie, andare e venire, come se niente fosse.”

“Volevo essere la sua stella polare. Volevo essere la sua mappa. (…) Volevo scomparire con lei, volevo che entrasse nelle pieghe della mia vita. Volevo essere la sua bussola. Volevo essere il suo ultimo parlante, il suo interprete, la sua lingua. Volevo essere il suo traduttore, ma parlavo una lingua che non era la sua.”


Voto: 3/5

La mia opinione:
Non è facile giudicare questo libro costruito su continui flashback e salti nel tempo. La storia di Lilia si intreccia a quella di altri personaggi apparentemente estranei a lei e alla sua vita, ma alla fine del libro ogni pezzo del puzzle andrà al suo posto. Non è una lettura leggera, ogni pagina è intrisa di tristezza e ogni personaggio è chiuso nel proprio dolore. Io avrei mantenuto il titolo originale "Ultima notte a Montréal", molto più attinente alla trama. Avrei anche preferito un finale diverso, invece molte domande restano senza risposta e la conclusione lascia un po' l'amaro in bocca. Leggetelo se cercate un romanzo insolito e sofferto...e un po' delirante.

giovedì 22 novembre 2012

“Passione vintage” – Isabel Wolff



Descrizione:
Un cappello di paglia intrecciata è tutto ciò che a Phoebe rimane della sua amica Emma. E da quell'accessorio tanto prezioso decide di ricominciare a vivere. Pochi la comprendono quando si licenzia da Sotheby's per aprire una boutique di vestiti vintage, ma Phoebe sa che ogni capo porta con sé l'anima di chi l'ha indossato e lo indosserà. Thérèse Bell, un'anziana signora francese, ha una straordinaria collezione di capi vintage, e fra gli abiti da sera e i tailleur d'alta moda, Phoebe trova un misterioso cappottino azzurro... Le due donne stringono in poco tempo un'amicizia profonda, unite da un vissuto comune che impedisce loro di riconciliarsi con il proprio passato. Quella che Phoebe scopre è una storia che la porta indietro, ai giorni della Francia occupata e alla crudeltà delle leggi razziali. E quando Thérèse le confessa che le mancano pochi giorni di vita, Phoebe cercherà di aiutarla ad affrontare i fantasmi della sua infanzia, e così facendo potrà dare una svolta alla sua stessa esistenza e forse innamorarsi di nuovo.


Citazioni:
“Alcune persone sostengono di essere in grado di dividere in compartimenti le cose, come se fosse possibile mettere i pensieri negativi o dolorosi in cassetti mentali ordinati e tirarli fuori solo in un momento psicologicamente conveniente. E’ un’idea allettante, ma io non ci ho mai creduto. Nella mia esperienza, la tristezza e il rimpianto filtrano inevitabilmente nella coscienza, oppure ti balzano improvvisamente addosso con un ringhio. L’unico vero rimedio è il tempo, anche se perfino la parte migliore di una vita, può non essere comunque sufficiente.”


Voto: 5/5

La mia opinione:
Delizioso!! Dietro ad un'apparente leggerezza nasconde temi profondi e toccanti. Popolato di personaggi indimenticabili, ognuno con la propria storia da raccontare, alterna situazioni commoventi ad altre leggere e divertenti!! Bello il tema del vintage sul quale è incentrata la storia. Lo consiglio veramente a tutti..un libro da leggere e regalare!!

martedì 13 novembre 2012

"Come parole nel vento" - Diane Chamberlain


Descrizione:
Ogni azione, ogni decisione, innesca reazioni a catena imprevedibili. Noelle, Emerson e Tara sono tre donne molto diverse, ma amiche inseparabili da più di vent'anni. Hanno condiviso gioie e dolori, sostenendosi a vicenda nei momenti bui. Credono di sapere tutto l'una dell'altra. Ma quando Noelle, eccentrica levatrice, si toglie la vita senza aver mai dato il minimo segno di disagio, Emerson e Tara si rendono conto che, dopotutto, non la conoscevano affatto. Questo gesto apparentemente inspiegabile, altro non è che il risultato di un errore lontano. E a mano a mano che cercano di mettere insieme i tasselli della vita dell'amica, emergono verità che sconvolgeranno la loro esistenza.



Citazioni:
"Come le sarebbe mancato tutto questo: il cielo della notte, le tillandsie che pendevano dalle querce, l’aria di settembre che sembrava seta sulla sua pelle. Respinse il richiamo della camera da letto. Delle pillole. Non ancora. Aveva tempo. Poteva restare lì anche tutta la notte, se voleva. Alzando un braccio, tracciò il cerchio della luna con la punta di un dito. Si sentiva bruciare gli occhi. Ti amo, mondo, pensò. Le cadde in grembo la mano, pesante come un sasso. Quando si era svegliata, quel mattino, non immaginava che sarebbe stato quello il giorno in cui non avrebbe più retto il peso del suo segreto."


"Non si può aiutare chi non vuole essere aiutato."

Voto: 4/5

La mia opinione:

Bello! Uno di quei libri che una volta iniziati è impossibile abbandonare. Una storia che parla di rimorso, di ricordi, di piccoli e grandi errori. Un romanzo corale originale e ben scritto, che appassiona, stupisce e coinvolge e lascia qualcosa di profondo in chi lo legge.

giovedì 8 novembre 2012

"Due mesi dopo" - Agatha Christie


Descrizione:
Com'è morta veramente l'ultima delle figlie del generale Arundell? Per il vecchio medico e per la fedele dama di compagnia dell'anziana signorina non ci sono dubbi: si tratta di morte naturale. Il fatto poi che neppure i parenti inspiegabilmente diseredati pochi giorni prima del decesso avanzino alcun sospetto sembra confermare l'ipotesi. Ma allora come mai Hercule Poirot, che due mesi dopo la morte della signorina Arundell, ha ricevuto una strana lettera scritta dalla defunta, sembra non credere alla versione accettata da tutti?

Incipit:
La signorina Arundell morì il 1° maggio. Benché la malattia fosse stata brevissima, la morte della signorina non produsse molta sorpresa nella piccola città di Market Basing dove viveva sin da quando aveva sedici anni.Infatti, Emily Arundell aveva oltrepassato la settantina - ultima sopravvissuta di una famiglia di cinque persone - e da parecchi anni era di salute cagionevole. Già diciotto mesi prima della sua morte era stata sul punto di andarsene all'altro mondo per un attacco simile a quello che doveva poi esserle fatale.Ma se la morte della signorina Arundell non sorprese nessuno, ci fu qualche altra cosa che sorprese tutti: il suo testamento, le cui clausole suscitarono le più varie emozioni: meraviglia, disapprovazione, furia, rabbia,disperazione... e pettegolezzi.


Voto: 2/5

La mia opinione:

Terzo libro che leggo della Christie ma non mi ha entusiasmata più di tanto...dopo un po' si assomigliano tutti. La soluzione all'enigma diventa prevedibile già dopo la prima metà del libro. Non lo consiglio, se non agli amanti del genere!

domenica 4 novembre 2012

"Il club dei ricordi perduti” – Ann Hood



Descrizione:
Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.

Citazioni:
“L’odore della lana le diede lo stesso conforto che prima trovava nell’odore dei libri vecchi e della cera per mobili delle biblioteche.”

“Il dolore e la tristezza, più che la felicità, uniscono due cuori con legami molto stretti. La sofferenza comune è molto più forte di qualsiasi gioia condivisa.” Alphonse de Lamartine


Voto: 4/5

La mia opinione:
Sicuramente è un libro commovente e dal forte impatto emotivo. Ho letto che la vicenda della protagonista Mary è realmente accaduta alla scrittrice Ann Hood, e questo non fa che aumentare il realismo e la profondità del tema trattato. L'inizio del libro è molto simile ad altri: a seguito di una tragedia (lutto, divorzio o perdita del lavoro che sia) la protagonista cerca un modo per tornare a vivere...in alcuni casi parte per un viaggio, in altri apre una pasticceria o si appresta a realizzare una lista di desideri dimenticati. Nel "Club dei ricordi perduti" si iscrive a un circolo del lavoro a maglia. Più che dei ricordi perduti, l'avrei definito club delle disgrazie..ogni componente ha una storia da raccontare, e si rivelano una più straziante dell'altra. Alla fine la lana passa in secondo piano, e saranno proprio queste storie, e la condivisione del dolore ad aiutare Mary nel suo percorso. Nel complesso il libro è carino e scorrevole, anche se certe situazioni sono un po' improbabili e certi salti temporali poco appropriati. Lo consiglio, ma non se cercate un romanzo di evasione..la tristezza che pervade tutto il romanzo si attenua solo nelle ultime dieci pagine!