giovedì 26 marzo 2015

"L'irresistibile promessa della felicità" - Micaela Jary


Descrizione:
Ogni giorno Anna vede sfilare davanti a sé i ricchi clienti della casa d'aste di Monaco dove lavora come storica dell'arte. Di fronte alle loro vite scintillanti, la sua condizione di madre single, mollata dal padre di sua figlia senza aiuto né sostegno, appare piuttosto sconfortante. Ma non sa che il destino a volte è capriccioso e le sta riservando una serie di sorprese che non avrebbe mai e poi mai immaginato: un prezioso dipinto impressionista, svanito misteriosamente durante la Seconda guerra mondiale, ricompare all'improvviso nelle mani di un'ereditiera americana. Anna, chiamata a fare una perizia del quadro, ha dei forti dubbi sulla sua autenticità ma, ammaliata dall'erotismo che emanano i due amanti sulla tela, avvinti in un amplesso appassionato, decide di andare più a fondo. Le sue ricerche la condurranno a Londra, dove l'affascinante gallerista Oliver Richardson deciderà di accompagnarla in un viaggio lungo le coste selvagge della Cornovaglia, per raggiungere suo nonno, uno dei maggiori esperti del pittore. Ma l'incontro con il vecchio Henry Richardson porterà la donna molto più lontano: nella Berlino del 1946, in un passato oscuro che risveglierà in lei ricordi sopiti della propria storia familiare. Che cosa lega l'amore proibito degli amanti del quadro alla vita di Anna? E che cosa implica questa scoperta?

Incipit:
"Alla fine la sola cosa che vale la pena possedere è la verità: essa è più sconvolgente dell'amore, più gioiosa e più appassionata. E non viene mai meno."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Banale, scontato e superficiale. Cenni storici inseriti forzatamente tra un discorso e l'altro giusto per allungare la storia. Suspance inesistente e continua confusione nella trama a causa dei salti temporali e della scelta stilistica. Per collegarmi al titolo, tra l'altro non attinente, un'irresistibile promessa...ahimè non mantenuta! L'unica cosa bella è la copertina...

lunedì 16 marzo 2015

"La sola idea di te" - Rosie Alison


Descrizione:
A otto anni, Anna Sands adora le avventure, e quella che sta per iniziare nel settembre del 1939 non saprebbe immaginarla diversamente. Con migliaia di altri bambini deve lasciare la sua casa di Londra per trovare rifugio nella campagna inglese, lontano dalla capitale che ha ascoltato la dichiarazione di guerra del Primo ministro Chamberlain. L'arrivo a destinazione, pur tra nostalgia e un po' di paura, non tradisce le aspettative della ragazzina: Ashton Park, isolata nella brughiera dello Yorkshire, ha tutte le carte in regola per rispondere al suo ingenuo ottimismo. In quell'immensa villa ogni stanza pare nascondere segreti; le aule scolastiche hanno soffitti e finestre altissimi e gli insegnanti sono pronti ad aprire gli occhi dei piccoli allievi. Ma, con i genitori lontani e poco inclini alla corrispondenza, sono soprattutto gli adulti a catturare la sensibilità e le emozioni di Anna: Thomas Ashton, il ricco proprietario della tenuta, un uomo colto, gentile, riservato, dagli splendidi occhi azzurri nei quali si leggono tutte le prove che la vita gli ha finora riservato; e sua moglie Elizabeth, elegantissima e algida, in cui ai piccoli sfollati sembra di poter trovare una nuova figura materna, amorevolmente dedita a loro nella sofferta mancanza di figli propri. E poi altre figure "speciali", come il pittore Pawel o la mite signorina Weir. Nel loro mondo, Anna troverà la sua avventura, ma sarà ben diversa, sconvolgente e indelebile, rispetto a ciò a cui era preparata.

Citazioni:
"Esistono molti modi di consumare una passione, a questo mondo. Una lettera, una conversazione, o persino un semplice sguardo."

"Forse la vita era una lunga storia di separazione. Una separazione dalle persone, dai luoghi, da un passato che non si riesce mai a raggiungere veramente, neanche mentre lo si vive."

"E' strano come molti di noi, tra tutti coloro che incontrano nel corso della vita, si ritrovino schiavi di una sola persona. E' sufficiente vedere il suo volto per essere assaliti da uno struggimento per il quale non esiste cura. Tutte le meraviglie di questo mondo prendono forma in quell'unica creatura, e da quel momento siamo condannati a un amore che non ha fine se non con la morte. I più fortunati sono ricambiati. Ma tanti altri, in ogni parte del mondo, vanno incontro a una sofferenza interminabile, destinata a rimanere senza sollievo. L'amore incurabile rende tutti uguali. Tuttavia, sono convinto che questo sentimento dolce e amaro insieme sia di gran lunga preferibile alla disperazione che tormenta chi ha il cuore morto."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Premetto dicendo che avevo molte aspettative per questo libro che tenevo d'occhio già da un paio d'anni, ma solo in parte sono state soddisfatte. Il romanzo è molto introspettivo e ruota non tanto sugli avvenimenti inerenti la Seconda Guerra Mondiale, quanto sui sentimenti e i disagi interiori dei vari protagonisti. Nei capitoli si alternano le voci della piccola Anna, della madre Roberta, dei coniugi Ashton e la storia scorre via quindi in modo veloce e lineare ma i risvolti veri e propri della vicenda passano in secondo piano e vengono liquidati con poche righe. Avrei preferito che si fosse mantenuta l'attenzione di più sulla vera protagonista, la piccola Anna, che invece è messa in ombra da storie secondarie a volte ripetitive e inutili. Bella invece l'atmosfera decadente e rarefatta della villa immersa nella brughiera, amo questo genere di romanzi ma trovo che in questo caso manchi quella marcia in più a renderlo un capolavoro, come indicato in alcuni commenti. Ho trovato più di mio gusto romanzi di Kate Morton o Charlotte Link pur essendo generi diversi da questo. Lo definirei bello, delicato ma non avvincente!

martedì 10 marzo 2015

"La pittrice di anime" - Isabel Wolff


Descrizione:
Ella è una ritrattista di grande successo e sensibilità: dalle sue opere emergono le sfumature più intime delle persone. Il suo atelier diviene così un luogo nel quale tirare fuori sé stessi, per conoscersi meglio. Perché dietro ogni volto si nasconde una storia che vale la pena di essere raccontata. C'è una donna che guarda al passato con cui vorrebbe riconciliarsi, mentre un'altra tenta di convivere con i primi segni del tempo; e poi c'è lui, un uomo che con la sua presenza diventa sempre più importante. Incontro dopo incontro, Ella percorre un cammino fatto di empatia e conoscenza, fino a quando una lettera inattesa non la obbligherà a riscrivere la propria storia familiare, confermando con ancor più forza l'ingannevole peso delle apparenze. Ora non resta che dipingere quel ritratto, che la illuminerà come solo la vita stessa, con tutta la sua meraviglia, sa fare.

Incipit:
«Ella...? Ellaaa?» La voce di mia madre sale su per le scale mentre io me ne sto ricurva sul mio album con la mano che si muove rapida sul foglio da disegno. «Dove sei?» Afferro la matita e definisco meglio i contorni del naso per poi sfumarli nelle sopracciglia. «Vuoi rispondermi?» Adesso i capelli. Aveva la frangia? Erano all’indietro? Non riesco a ricordarlo. «Gabriellaaa?» E so di non poterlo chiedere. «Sei in camera, tesoro?» Sento il passo lieve e veloce di mia madre e tratteggio una leggera frangia sulla fronte, faccio delle sbavature per renderla più folta, poi marco la mascella. Guardo il disegno e mi dico che c’è una buona somiglianza. O almeno pensoci sia. Come faccio a saperlo? Il suo ricordo è così indistinto che mi sembra di averlo visto solo in sogno. Chiudo gli occhi e questo, stavolta, non è un sogno. Riesco a vederlo. È una splendida giornata e sto camminando, il calore sale dal marciapiede e i raggi del sole mi colpiscono il viso, la sua grande mano asciutta avvolge la mia. Sento il rumore dei miei sandali e il ticchettio dei tacchi di mia madre che indossa una gonna bianca con macchie di fiori rossi.

Voto: 4/5

La mia opinione:
Una storia semplice che racchiude al suo interno tante piccole vicende, tante quanti sono i ritratti realizzati da Ella. Scrittura fluida come per il precedente romanzo "Passione vintage"che resta uno dei miei preferiti. Non è un capolavoro ma è senz'altro un libro ricco di sentimenti, passioni e ricordi. Il tema centrale della pittura e della capacità di Ella di cogliere la vera anima dei soggetti ritratti dona quel pizzico di originalità alla storia! Leggendo questo romanzo sorge un interrogativo...la verità è sempre e solo una o varia a seconda delle persone che la raccontano, dall'interpretazione di chi ascolta o da quello che vogliamo sia vero per noi?

martedì 3 marzo 2015

"Un gatto, un cappello e un nastro" - Joanne Harris


Descrizione:
Che cosa vi portereste su un'isola deserta? L'autrice di "Chocolat" non ha dubbi: un gatto, un cappello e un nastro. Tre oggetti in apparenza comuni che all'occorrenza sono in grado di far scaturire una miriade di immagini e di storie. Perché raccontare per Joanne Harris è un modo di affrontare la vita e le sue sfide: niente è impossibile per l'immaginazione, e se riusciamo a immaginare ci sarà sempre un finale inaspettato per ogni giorno della nostra vita. I racconti di Joanne Harris raccolti in "Un gatto, un cappello e un nastro" sono legati tra loro come scatole cinesi: basta aprirne una per scoprirne infinite altre, nascoste a una prima occhiata e per questo ancora più preziose. Storie popolate da personaggi profondamente umani, alle prese con difficoltà come il dolore di un lutto o lo svanire di un desiderio da tempo inseguito. Personaggi che nella fantasia e nella parola trovano non solo una via di fuga, ma anche una risorsa inesauribile di speranza e di forza di volontà. È il caso di Ngok e Maleki, due ragazzine africane che rifiutano di piegarsi a un destino di privazioni. O di Faith e Hope, anziane signore che, escluse dalla gita al mare della casa di riposo in cui vivono, si vendicano smascherando, con passione da detective, un grave sopruso. O di Maggie, che nella pasticceria troverà la dolcezza che la vita le ha negato. E ancora, ragazzini abituati a viaggiare più nella rete che nella realtà...

Citazioni:
"Se la strada non ti porta dove vuoi, allora devi costruirne una da te."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Ho letto tutti i libri della Harris tranne l'altra raccolta di storie, è una delle mie scrittrici preferite ma, forse perché mi aspettavo qualcosa di diverso, o forse perchè non si tratta del classico romanzo lineare, ma il mio voto non riesce ad andare oltre al 2. Letta la trama speravo di incontrare personaggi di altri libri o riconoscere almeno luoghi e storie ma non è stato cosi...è vero che alcuni racconti sono collegati tra loro ma a parte quelli con Hope e Faith come protagoniste io salverei ben poco. Thor e Lucky in vesti umane, una donna innamorata di un albero, un ragazzo perso nel cyberspazio...originali senz'altro ma non c'è niente della magia della serie Chocolat o degli altri suoi lavori. Bella la copertina, interessanti le introduzioni che ci svelano qualcosa della vita dell'autrice, ma dubito che tra una settimana mi rimarrà qualcosa di questo libro. Peccato!