martedì 27 dicembre 2016

"Un regalo inaspettato" - Carole Mattews



Descrizione:

Juliet adora il Natale. L'albero, le scintillanti decorazioni, i regali, il pranzo: tutto contribuisce ogni volta a creare un'atmosfera unica e indimenticabile di amore, serenità e comprensione reciproca. Ma quest'anno sembra che non sarà proprio così. I figli continuano a darle problemi: Tom è disoccupato e non fa altro che presentarle partner improbabili, mentre Chloe è tornata a casa con il suo bambino e per giunta è di nuovo incinta. Per non parlare poi dei genitori: suo padre sta attraversando una fase di depressione acuta e sua madre sta diventando sempre più eccentrica. Infine, meglio non chiedersi che cosa ne pensi di tutto questo suo marito Rick, che ormai sembra aver esaurito la pazienza. Riuscirà Juliet a riprendere le redini della famiglia e a impedire che tutto vada a rotoli proprio ora che arriva il bianco, dolcissimo Natale?

Citazioni:

"Questa è la mia famiglia, nel bene e nel male. Forse non saranno perfetti. A volte non sono neppure tanto gentili. Ma sono i miei cari, ed è tutto quello che conta. Questo è lo scopo della vita: essere circondati dalle persone amate per Natale."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Un libro leggero e scorrevole che aiuta ad entrare nell'atmosfera natalizia. Tra imprevisti, contrattempi e continui problemi familiari da risolvere, la protagonista Juliet ci contagerà comunque con il suo ottimismo e la sua voglia di trascorrere una giornata perfetta insieme a tutti i suoi parenti ed amici. Lo spirito del romanzo è racchiuso in questa frase: "Questa è la mia famiglia, nel bene e nel male. Forse non saranno perfetti. A volte non sono neppure tanto gentili. Ma sono i miei cari, ed è tutto quello che conta. Questo è lo scopo della vita: essere circondati dalle persone amate per Natale."

lunedì 5 dicembre 2016

"Un delitto quasi perfetto" - Jane Shemilt



Descrizione:
Emma e Adam Jordan sono due medici all'apice della carriera, così quando viene loro offerta l'opportunità di trascorrere un anno in Africa, con i tre figli, per collaborare a un progetto di ricerca, accettano con entusiasmo, convinti sia l'occasione che aspettano da sempre. E sarà di certo un'esperienza che non dimenticheranno, ma non per le ragioni che i Jordan immaginano. Quando una sera Emma torna a casa e trova vuota la culla del piccolo Sam, la famiglia capisce che il sogno si è trasformato nel peggiore degli incubi. Un anno dopo, a migliaia di chilometri di distanza, Emma è ancora ossessionata dall'immagine di quella culla vuota, e continua a isolarsi sempre di più dal resto della famiglia. Che ne è stato di Sam? È ancora vivo? Si è trattato di un rapimento o di qualcosa di più inquietante? Cos'è successo davvero quella notte?

Incipit:
"Il calore della sera avvolge il sentiero, le cicale friniscono fitte. I miei piedi scricchiolano sulla sabbia profonda. Camminare sembra facile come respirare; i pensieri si liberano e fluttuano nell'aria calda."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Come per il precedente romanzo, una volta entrati nel vivo della trama è impossibile smettere di leggere e specialmente nella seconda metà del libro non si riesce più a staccarsi dalle pagine per la curiosità di conoscere l'epilogo della vicenda! Coinvolgente in ogni pagina, mai scontato e con una buona psicologia dei personaggi!! Consigliato!!!

lunedì 28 novembre 2016

"Il giardino dei fiori segreti" - Cristina Caboni


Descrizione:
Londra, Chelsea Flower Show, la più grande mostra di fiori del mondo. Sotto gli archi carichi di rose, Iris Donati è felice: fra le piante si sente a casa. Una casa vera, quella che non ha mai avuto, perché fin da piccola ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per osservare meglio una composizione, Iris rimane paralizzata. Si trova di fronte due occhi uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso. La ragazza che ha davanti è identica a lei. Viola è il suo nome. Anche lei ama i fiori e i suoi bouquet sono fra i più ricercati di Londra. Tutte le certezze di Iris crollano in un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono state divise da piccolissime, e per vent’anni nessuna delle due ha mai saputo dell’esistenza dell’altra. Perché? Ora che sono di nuovo riunite, Iris e Viola devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in Italia, a Volterra, dove sono nate. Tra viali di cipressi e verdi declivi, sorge un’antica dimora circondata da un giardino sconfinato. È qui che i Donati vivono da generazioni. Ed è qui che Giulia Donati, la loro nonna, le aspetta. Solo lei può spiegare davvero perché sono state separate e aiutarle a trovare il sentiero giusto per compiere il loro destino. Iris e Viola non lo sanno, ma ogni coppia di gemelle della famiglia, da secoli, ha un compito da svolgere per salvaguardare la sopravvivenza del giardino. Devono imparare cosa significa prendersene cura, e soprattutto devono capire il suo grande potere: quello di curare l’anima. Ma c’è un mistero che affonda le radici nel passato della famiglia Donati, e che sta uccidendo il giardino. Solo Iris e Viola possono salvarlo. C’è una rosa nascosta che può spiegare tutto: perché è attraverso le spine che nasce il cuore più prezioso. Dopo il grande successo di Il sentiero dei profumi e La custode del miele e delle api, bestseller per settimane nelle classifiche italiane e straniere, Cristina Caboni ci trasporta in una nuova, indimenticabile storia tra i canali di Amsterdam, i giardini londinesi e le lussureggianti colline toscane. Il giardino dei fiori segreti è la storia di un legame spezzato. Di due ragazze che ritrovano le loro radici. Perché anche il bocciolo più indifeso può fiorire di petali pieni d’amore.

Citazioni:

"Le parole sono come le note. Finché stanno sullo spartito, non sono che simboli. Ma quando le trasformi in suoni, possono tutto. Le parole sono promesse, sono contenitori. Vanno riempite, così acquistano significato. E siamo noi a darglielo."

"Chi sa vivere con la natura, conosce il segreto della vita."

Voto: 4/5

La mia opinione:

Belle ambientazioni nella soleggiata Volterra, tra antiche dimore abbandonate e misteriosi giardini. La trama è un po' surreale, non tanto per l'alone magico che aleggia sulla vicenda ma per la storia di separazione delle due gemelle per un motivo che alla fine non giustifica affatto il gesto. Diciamo che un po' tutto il libro non rivela grossi colpi di scena, il finale è abbastanza prevedibile e il racconto di Bianca nel passato che si alterna a quello presente delle due gemelle Viola e Iris, porta il lettore a scoprire la verità su quanto accaduto molto prima del previsto. La Caboni si conferma comunque un'autrice molto dettagliata ed emozionante e questo nuovo romanzo incentrato sui fiori e le loro proprietà si rivela piacevole anche se non indimenticabile...

domenica 6 novembre 2016

"La ragazza delle fragole" - Lisa Stromme


Descrizione:
Norvegia, 1893. Nel pittoresco villaggio di Åsgårdstrand, che si affaccia sui fiordi del Mare del Nord, a qualche chilometro da Oslo, molti artisti trascorrono le vacanze estive. A pochi passi dal mare c'è anche la piccola casa di Edvard Munch, il pittore "malato" che la comunità locale guarda con grande sospetto. Nonostante il divieto di rivolgergli la parola e di contemplare le sue tele, la piccola Johanne non resiste, e ogni volta che viene mandata a raccogliere le fragole da vendere ai turisti, si intrattiene con il giovane artista. È proprio la pittura e il mondo dell'arte ad affascinarla e Munch sembra l'unico ad averlo intuito e a incoraggiarla in quella direzione. L'estate di libertà di Johanne finisce però quando sua madre la manda a servizio da una delle famiglie più in vista del luogo, per tenere compagnia a Tullik, una ragazza di qualche anno più grande di lei. Ed è così che Johanne sarà testimone di un evento sconcertante: tra Tullik e Munch scoppia una passione febbrile e pericolosa. Un sentimento tanto impetuoso quanto osteggiato che sconvolgerà la vita delle due ragazze fino a mettere in pericolo le stesse opere del pittore. Liberamente ispirato a un episodio poco noto della vita di Edvard Munch, "La ragazza delle fragole" di Lisa Strømme è un romanzo d'amore, che combina arte, storia e romance sullo sfondo di un clima culturale "fin de siècle" ricostruito con grande fedeltà.

Citazioni:

"Saremo insieme per sempre. Siamo insieme da un'altra parte, al di sopra di questo oceano e di questo cielo, ma nel contempo siamo dentro ogni parte di esso. Non esiste separazione."

"I quadri sono fatti per essere visti. In una maniera o nell'altra trovano la loro strada fuori, nel mondo."

"Cammino con calma nei miei sogni, che sono la mia vita. Solo cosi sono capace di vivere." Edvard Munch

Voto: 5/5

La mia opinione:

Bellissimo!! Un romanzo molto descrittivo che mescola una storia d'amore che si potrebbe definire "comune", al tormento e alla follia di un personaggio come Munch. Dettagliate e molto evocative le descrizioni del villaggio norvegese e molto ben delineati anche i vari caratteri dei personaggi. Particolare il rapporto tra le due protagoniste femminili Joanne, che è la voce narrante e Tullik, attratte entrambe ma per motivi diversi dallo schivo pittore. E' uno di quei romanzi che suscitano un vero e proprio interesse verso le opere citate e portano il lettore a documentarsi sulla vita dell'artista e a visionare i dipinti in modo da immergersi ancora di più nella storia. Ed è questo secondo me il pregio principale di questo libro, il fatto di mescolare il piacere della lettura ad una vera e propria lezione di storia dell'arte. I fatti citati non corrispondono totalmente alla realtà e come spiegato dall'autrice nelle note finali sono stati fatti adattamenti e forzature, ma ciò non toglie che molti personaggi siano realmente esistiti e certi avvenimenti siano riportati nella biografia ufficiale di Munch. Al di là dell'aspetto artistico della trama, anche la storia in sè per sè risulta molto scorrevole e mai banale, intensa e ricca di emozioni.

lunedì 24 ottobre 2016

"La stanza dei kimono" - Murayama Yuka


Descrizione:
Da tre generazioni, a Tokyo, la famiglia della giovane Asako gestisce un raffinato negozio di kimono. Quella del kimono è un'arte: ogni colore, ogni materiale, modello o fantasia ha un suo significato, che solo pochi sono in grado di decifrare. E quando Asako riceve in dono da sua nonna la splendida collezione privata della famiglia una collezione di kimono antichi, preziosissimi, in cui ogni pezzo è unico e ha la sua storia capisce che è il momento anche per lei di entrare in questo mondo, lasciando il suo lavoro di organizzatrice di matrimoni e cominciando una nuova vita. D'altra parte, suo marito Seiji sembra essersi allontanato da lei, preda dell'infelicità e in cerca di qualcosa che forse Asako non riesce più a dargli. È tramite il negozio di kimono che Asako incontra Masataka, un affascinante sconosciuto di Kyoto che ha dei kimono speciali da proporle in vendita. Tra lui e Asako scoppierà una passione violenta, carica di erotismo e di desiderio, che costringerà Asako a chiedersi che cos'è che vuole davvero dalla propria vita e le farà finalmente capire che cos'è il piacere, quello vero.

Citazioni:
"Sicuramente era stata anche la grande quantità ad aver colpito Asako, ma in ogni caso le sembrava che quei kimono, reduci da tante epoche diverse, fossero dotati di una forza speciale."

Voto: 1/5

La mia opinione:
Lo descriverò in una sola parola: orribile. Da tempo ormai non assegnavo il voto più basso ma questa volta è davvero inevitabile! La trama e la copertina parlano di antiche tradizioni, passioni proibite, mondi esotici e misteriosi ma niente di tutto ciò è presente nel romanzo! Una storiella banale e scabrosa che non ha nulla di erotico e tantomeno appassionante. A parte qualche riferimento al mondo dei kimono e una serie interminabile di vocaboli giapponesi che infastidiscono la lettura questo romanzo potrebbe essere ambientato in qualsiasi città tanto è povero di descrizioni e riferimenti. Il glossario alla fine del volume non aiuta il lettore, costretto ad ogni pagina a cercare la spiegazione dei termini utilizzati, sarebbe stato molto più azzeccato riportare le note a fine pagina. I quattro protagonisti principali sono veramente ridicoli e insignificanti, si salva solo l'anziana nonna di Asako che dispensa consigli e tra tutti risulta la più tagliente e simpatica. Il finale poi risulta prevedibile e inconcludente, veramente un acquisto da dimenticare...

mercoledì 19 ottobre 2016

"Il libro dei sogni" - Mikkel Birkegaard


Descrizione:
Copenaghen, 1846. Arthur ha solo diciassette anni, ma ha già una vita difficile alle spalle. Rimasto presto orfano di padre, ha preso una brutta strada, e solo l'intervento di un vecchio amico del padre l'ha salvato dalla prigione. Mortimer Welles infatti ha preso Arthur nella sua bottega, dove vende e restaura libri. Il posto ideale perché Arthur possa sapere di più sulla morte inspiegabile di suo padre e su quel libro scritto in una lingua misteriosa e incomprensibile che è l'unica eredità che l'uomo gli ha lasciato. Arthur inizia così a frequentare la biblioteca civica, dove incontra una ragazza di cui si innamora e dove soprattutto scopre l'esistenza di una Biblioteca segreta, un luogo raggiungibile solo grazie a un sistema ignoto nascosto proprio in quel libro indecifrabile. Ma che genere di libri conserva la Biblioteca? E chi sono davvero i custodi?

Citazioni:
"Non sono sicuro che la Biblioteca abbia ucciso mio padre, ma sono convinto che lo abbia portato alla follia."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Un thriller che sconfina nel fantasy, due generi che apprezzo molto quindi nel complesso si è rivelata essere una lettura originale e azzeccata! La trama è incalzante e sembra trasportare veramente il lettore in quegli universi fatti di conoscenza e mistero che sono le biblioteche. Bella ricostruzione della Copenaghen dell'800 e bei personaggi, molto ben delineati e caratterizzati, soprattutto la figura enigmatica di Mortimer Welles che si rivelerà essere molto di più che un semplice restauratore di libri. L'atmosfera del romanzo mi ha ricordato molto "La biblioteca dei morti" di Glenn Cooper e anche in questo caso grazie ai libri protagonisti indiscussi della vicenda, si aprono una serie infinita di mondi e realtà che un amante della lettura non può che apprezzare!

domenica 2 ottobre 2016

"Il profumo delle foglie di tè" - Dinah Jeffries


Descrizione:
Londra anni Venti. Gwendolyn Hooper, giovane donna inglese appena sposata per procura, si trasferisce nella lontana isola di Ceylon per raggiungere il marito. Ma l'uomo che le viene incontro nella piantagione di tè non è lo stesso di cui si era innamorata in Inghilterra tempo addietro. Distante e indaffarato, Laurence trascorre le giornate nella piantagione, lasciando la sua sposa da sola a occuparsi della casa, della servitù e delle nuove incombenze. La grande casa coloniale, agli occhi di Gwendolyn, appare un luogo misterioso, con porte chiuse a chiave e indizi di un torbido passato: in un baule polveroso è nascosto un vecchio abito da sposa ingiallito e le ombre del giardino celano una piccola tomba... Poco tempo dopo, Gwen rimane incinta, suo marito è finalmente felice e tutto sembra andare per il verso giusto, ma c'è poco tempo per festeggiare. In sala parto la neomamma dovrà prendere una decisione terribile, di cui non potrà fare parola con nessuno, neanche con Laurence. Quando, infine, arriverà il momento della verità, Gwen sarà in grado di spiegare che cosa ha fatto e perché?

Incipit:
"La donna si portò una sottile busta bianca alle labbra. Indugiò ancora per un istante, soffermandosi ad ascolatre le dolci e disperate note di un lontano flauto singalese. Riflettè sulla propria decisione, rigirandosela nella mente come un sassolino nel palmo della mano, poi sigillò la busta e l'appoggiò a un vaso di rose rosse appassite."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Molto belle le ambientazioni esotiche delle piantagioni di tè e della tenuta immersa nel verde...un po' più irreale e scontata la trama. Troppe circostanze forzate, segreti e mezze verità nascoste in modo superficiale e vicende abbastanza improbabili! Insomma, niente di indimenticabile... si lascia leggere ma nulla di più.

mercoledì 7 settembre 2016

"L'imperfetta" - Carmela Scotti


Descrizione:
Per Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche. Ma da quando suo padre non c’è più, Catena ha imparato che la notte può anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L’ombra delle mani della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue sorelle sembrano non vederla più, ormai è la figlia imperfetta e il ricordo del calore dell’amore di suo padre non basta a riscaldare il gelo nelle ossa. Catena ha solo sedici anni e decide che non vuole più avere paura. E l’ultima notte nella sua vecchia casa si colora del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo con la sola compagnia dei suoi amati libri. È grazie a loro e agli insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore, forse imperfetto, ma forte come il vento. Con questo romanzo potente, finalista al prestigioso Premio Calvino, Carmela Scotti ci guida al cuore di una storia antica e insieme attualissima, illuminata da un’intensa e affilata voce femminile. La storia di una ragazza coraggiosa e troppo sola. Della sua voglia di vivere contro tutti e tutti. Di una stella che continua a brillare anche in un cielo coperto di nuvole.

Citazioni:
"Nessuno può rubare i pensieri senza peso, sottrarli nel sonno a chi li tiene stretti."

"Io sono nata da una radice di dolore, la felicità non so com'è fatta, se ha faccia, mani o bocca per parlare. Ci sono dolori che non si rompono, che sono duri più delle montagne, e se incontrassero la felicità, la schiaccerebbero come una formica."

"Nessuno può rubare la libertà a chi la custodisce dentro di sé."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Kafka diceva che la vita umana è un istante imperfetto. E imperfetta è la vita di Catena, vittima e carnefice, spettatrice con la sua anima e il suo corpo di soprusi e odio. Costretta a subire sin da piccola le violenze e le cattiverie dei suoi familiari prima, e poi da quasi tutte le persone che incrocia sul suo cammino. Additata come strega, portatrice di sventure e malattie, quando invece la sua unica colpa è stata quella di aver risposto alla violenza con la violenza. La salvezza e la sopportazione arrivano dalle pagine dei libri regalatole dal padre, unico dispensatore di carezze e amore. Questo è un libro crudo, intenso, di quelli che non si dimenticano e che in ogni pagina fanno soffrire il lettore insieme alla protagonista. Catena mi ha ricordato molto Iannetta, la protagonista de "Il cuore selvatico del ginepro", anche lei costretta a fuggire e vivere da emarginata nell'aspra Sardegna. In questo caso il libro è ambientato in Sicilia, ma anche qui le tradizioni, le leggende e le antiche credenze sono protagoniste della vicenda. Un senso di ingiustizia e di impotenza traspaiono in ogni pagina del romanzo e solo verso il finale si riesce a cogliere una sorta di accettazione e riscatto, nonostante le amare sorti dell'imperfetta Catena.

mercoledì 31 agosto 2016

"L'angelo di Marchmont Hall" - Lucinda Riley


Descrizione:
"L'angelo di Marchmont Hall", un libro sul destino e sull'amore, quello puro e mai confessato, quello che nel silenzio vince su ogni cosa. Sono passati trent'anni dall'ultima volta che Greta è stata a Marchmont Hall, la magnifica tenuta di famiglia sulle colline del Galles. E adesso, mentre varca i cancelli al fianco di David Marchmont, nipote del suo defunto marito, non può fare a meno di chiedersi se il luogo in cui ha vissuto per tanti anni sarà in grado di dischiudere qualche squarcio sul suo passato. Dopo un terribile incidente d'auto, infatti, Greta non ricorda più nulla e rifiuta di abbandonare il suo appartamento londinese troppo a lungo, tenendo a distanza tutti quelli che hanno fatto parte della sua vita. Tutti tranne David, l'unico amico di cui si fida e per il quale prova qualcosa che va al di là della semplice gratitudine. È stato proprio lui a raccontarle com'era la sua vita prima di quel giorno e a convincerla a trascorrere il Natale a Marchmont Hall. Ma durante una passeggiata nel bosco, ai piedi di un abete, Greta scorge una lapide e spazza via la neve che ricopre l'iscrizione. Certo non immagina che quel nome inciso sulla pietra la travolgerà con un'ondata di ricordi...

Citazioni:
"Si guardò intorno impotente, quasi implorando gli alberi di parlare e darle le risposte che desiderava. In ginocchio sulla neve, sentì in lontananza il latrare di un cane. L’ eco di un ricordo formò un’immagine nella sua mente: era già stata lì una volta… Sì. Sì… Mentre il sole scivolava dietro gli alberi, nella valle sottostante, Greta si aggrappò alla lapide. E finalmente cominciò a ricordare…"

Voto: 3/5

La mia opinione:
Un po' sottotono rispetto agli standard ai quali siamo abituati con questa scrittrice... A non appassionarmi è stata la storia dai risvolti un po' noir che interessa si la protagonista Greta, ma soprattutto la figlia Cheska. Ho trovato questi due personaggi molto cinici e negativi e secondo la mia impressione comunicano un senso di disagio e inadeguatezza che rendono la storia troppo dark e molto simile a un giallo. Sempre belle le ambientazioni dell'antica dimora immersa nella natura ma mancano quei dettagli descrittivi che di solito caratterizzano i romanzi della Riley. Una storia che si lascia leggere ma lontana anni luce dalla saga de "Le sette sorelle" o da quasi tutti gli altri suoi lavori! Anche per il titolo avrei preferito che fosse mantenuto quello originale "The angel tree".

mercoledì 10 agosto 2016

"La metà del cuore" - Viola Shipman



Descrizione:

È passato molto tempo dall'ultima volta che Arden e la figlia Lauren hanno fatto visita a nonna Lolly, nel suo incantevole chalet su un laghetto del Michigan circondato da betulle dorate. Così, quando Lolly manda loro un biglietto dalla grafia stentata con la preghiera di raggiungerla, si mettono subito in viaggio. Le buste contengono anche due ciondoli d'argento, che come sempre racchiudono un messaggio importante. Quella di regalarsi ciondoli nelle occasioni speciali è infatti una vecchia tradizione di famiglia. Per questo tutte e tre indossano un bracciale da cui non si separano mai e che tintinna a ogni soffio di vento: una mongolfiera nel segno dell'avventura, una libellula portafortuna, un cappellaio matto perché nella vita serve sempre un pizzico di follia. Ma che cosa vuole dire loro nonna Lolly con così tanta urgenza? Quando Arden e Lauren arrivano nella casa sul lago, si rendono subito conto che qualcosa non va. Ci sono segreti racchiusi nei ciondoli che la nonna non ha mai voluto rivelare, ma che possono cambiare la vita di Arden e soprattutto della giovane Lauren, quella che ha sofferto di più in seguito all'abbandono del padre. È arrivato il momento per tre generazioni di donne di ripercorrere il filo rosso del loro passato e affrontare insieme le ombre, le emozioni e i sogni che rendono unica ogni esistenza.

Citazioni:
"Dona un pezzo di te. Non puoi mai sapere quanto sarà profonda l'impronta che lasci su uno sconosciuto."

"La cosa peggiore del mondo sono i rimpianti. Ne avrai sempre qualcuno, però non deve essere così grande da tenerti sveglia di notte."

"Questo ciondolo rappresenta l'importanza degli amici nella vita. Gli amici sono le tessere che ci completano, che completano il puzzle dell'esistenza"

La mia opinione:
Un romanzo romantico e a tratti commovente che racconta la vita di tre generazioni di donne, la nonna Lolly, la figlia Arden e la nipote Lauren attraverso anedotti e brevi storie legate ognuna ai ciondoli dei braccialetti che indossano. Ogni ciondolo trasmette al lettore un messaggio diverso, ed è speciale come la storia che racconta. Un ciondolo a forma di mongolfiera per una vita avventurosa, il ciondolo a forma di macchina da cucire per una vita in famiglia, quello a forma di aquilone per una vita divertente, il ciondolo a forma di tessera del puzzle per una vita ricca di amici. Curioso leggere nei ringraziamenti che l'autore di questo romanzo molto al femminile è in realtà un uomo, ed ha usato come pseudonimo il nome della nonna, dalla quale ha preso l'idea del braccialetto e che ha voluto omaggiare insieme alle altre donne della sua famiglia con questo lavoro. Belle anche le descrizioni molto evocative dello chalet sul lago Michigan e dell'ambiente che lo circonda. Questo è uno di quei romanzi dei quali dispiace voltare l'ultima pagina e in questo caso fa venire voglia di comprare un braccialetto con tanti ciondoli, tanti quante saranno le vicende principali della nostra vita e utilizzarlo come un album di ricordi. Bellissimo il messaggio dell'ultimo ciondolo, il libro, per una storia che non avrà mai fine...

martedì 26 luglio 2016

"I frutti del vento" - Tracy Chevalier


Descrizione:
Nella prima metà del XIX secolo James e Sadie Goodenough giungono nella Palude Nera dell'Ohio dopo aver abbandonato la fattoria dei Goodenough nel Connecticut. La legge dell'Ohio prevede che un colono possa fare sua la terra se riesce a piantarvi un frutteto di almeno cinquanta alberi. Una sfida irresistibile per James Goodenough che ama gli alberi più di ogni altra cosa, poiché gli alberi durano e tutte le altre creature invece attraversano il mondo e se ne vanno in fretta. In quella terra, dove gli acquitrini si alternano alla selva più fitta, James pianta e cura con dedizione i suoi meli. Un frutteto che diventa la sua ossessione; la prova, ai suoi occhi, che la natura selvaggia della terra, con il suo groviglio di boschi e pantani, si può domare. La malaria si porta via cinque dei dieci figli dei Goodenough, ma James non piange, scava la fossa e li seppellisce. Si fa invece cupo e silenzioso quando deve buttare giù un albero. Finché, un giorno, la natura selvaggia non della terra, ma della moglie di James, Sadie, esplode e segna irrimediabilmente il destino dei Goodenough nella Palude Nera. Romanzo che si iscrive nella tradizione della grande narrativa americana di frontiera, "I frutti del vento" è un'opera in cui Tracy Chevalier penetra nel cuore arido, selvaggio e inaccessibile della natura e degli uomini, là dove crescono i frutti più ambiti e più dolci che sia dato cogliere.

Incipit:
"Stavano di nuovo litigando per colpa delle mele. Lui voleva piantare quelle dolci, buone da mangiare, lei le asprigne per farci il sidro. Erano cosi abituati ai litigi che ciascuno dei due recitava la parte a memoria, senza neppure badare alle parole dell'altro: le avevano sentite fin troppe volte."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Finalmente un romanzo storico ricco di dettagli, di descrizioni e con una trama originale ed evocativa. Sono sempre affascinata dai libri che comunicano qualcosa di nuovo, dai quali si possono apprendere eventi relativi a periodi storici senza avere la pesantezza dei volumi scolastici. In questo caso mi sono lasciata affascinare dalle nozioni relative alla coltivazione delle mele per la prima parte del romanzo, e dalle favolose descrizioni delle sequoie giganti presenti nella seconda. Il tutto arricchito da una storia familiare alquanto fuori dagli schemi e dalle rocambolesche avventure della madre Sadie ribelle e provocatrice e del figlio Robert, fuggito dalla selvaggia Palude Nera e dalla sua famiglia. Molti colpi di scena rendono la lettura piacevole e aumentano la voglia di arrivare alla fine per conoscere le sorti dei vari protagonisti!

lunedì 11 luglio 2016

"Una casa sul mare del nord" - Nina George


Descrizione:
Nonostante la promessa fatta al padre da ragazza, quella sera Marianne non è per nulla convinta di essere felice. Ma le notti di Parigi possono essere incantate, tanto da cambiarti la vita. È quel che le succede mentre passeggia sotto le stelle lungo la Senna, ben decisa a farla finita con un'esistenza soffocante e soprattutto con l'uomo che ha sposato tanti, troppi anni prima. Basta però un clochard con l'aria di un angelo per farle cambiare programma: Marianne lascia il passato alle spalle e senza quasi accorgersene si ritrova in Bretagna, sulla costa dell'oceano, in uno splendido paesino dove può ricominciare. Avvolta nella magica atmosfera del mare del nord, Marianne riscopre i piaceri della vita: il profumo dell'erica, il gusto del mare, le fusa di un gatto. E l'amore di un affascinante pittore.

Citazioni:
"Sapete cosa c'è di tragico in una vita più lunga? (...) Che si ha più tempo per diventare infelici."

"Si può essere amanti solo se non si ama. Altrimenti se ne esce distrutti."

"I cuori più duri non svelano il loro lato più vero solo quando si spezzano?"

"Quando si attende qualcosa di più grande dopo la vita, ci si dimentica che la vita è già la cosa più grande."

"Non si può dire all'amore: Vieni e resta per sempre. Lo si può solo salutare quando arriva, come l'estate, come l'autunno, e quando il tempo è scaduto, se ne va e basta. (...) Come la vita. Arriva, e quando è giunta l'ora se ne va. Come la felicità. Tutto ha il suo tempo."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Ho trovato il tutto molto confusionario e frammentario, anche a causa delle troppe citazioni in lingua straniera che nulla aggiungono alla storia. Troppi personaggi e troppe situazioni alquanto surreali fanno da sfondo a una vicenda che non appassiona e sembra quasi un dozzinale film francese anni '50. Anche la vita dei protagonisti è poco approfondita e si arriva alla fine del romanzo senza neanche riuscire a capire perchè una donna di 66 anni che vive a Parigi col marito da tutta la vita debba parlare tedesco e non capire neanche una parola di francese! Belli gli accenni al folklore e alle antiche leggende bretoni, ma sinceramente mi aspettavo, si una lettura estiva, ma qualcosa di un po' più avvincente e ben scritto... Bello invece il messaggio di speranza trasmesso dal romanzo e che si può riassumere in questa frase: "Quando si attende qualcosa di più grande dopo la vita, ci si dimentica che la vita è già la cosa più grande"."

giovedì 30 giugno 2016

"Amore proibito" - Coia Valls



Descrizione:
«Fu allora il profumo ipnotico dell'elisir del pino, o la nebbia bassa, che li abbracciò in silenzio. Nessuno dei due capì chi avesse mosso il primo passo verso l'altro, ma le loro bocche si ritrovarono vicine. Capirono che avrebbero dato la loro esistenza per vivere quell'istante.» Monastero di Sant Benet de Bages, febbraio 1458 . Una donna entra nell'antica chiesa, sicura come chi riconosce i luoghi a memoria. Si avvia senza esitazione verso la cripta, dove sono custodite le spoglie di San Valentino , ma il suo cammino è interrotto dal romantico incontro di due ragazzi. E allora ricorda che anche lei, tanto tempo prima, aveva cercato protezione presso il santo insieme all'uomo che le avrebbe cambiato la vita per sempre. Valle di Camprodon, autunno del 1427 . Nello scenario dello spaventoso terremoto che devasta la Catalogna , nasce la storia d' amore impossibile tra un sacerdote e la figlia di un nobile locale . Mentre lottano contro una società oppressiva, ma anche con i loro dubbi e i sensi di colpa, i due giovani innamorati fanno del monastero di Sant Benet de Bages un rifugio, e delle reliquie di San Valentino che vi sono conservate un punto di riferimento. Solo in quel luogo, Marc e Agnès troveranno il modo si sfuggire a persecuzioni, invidie, tradimenti, per vivere la loro passione. Anche soltanto per un giorno l'anno. Ispirata da una storia di famiglia, Coia Valls crea personaggi affascinanti in un Medioevo ricostruito vividamente, anche attraverso curiosità, ricette e rimedi naturali di antica sapienza.


Citazioni:
"A volte quella che sembra una fine si trasforma in un nuovo inizio, e le circostanze che ti conducono alla perdita e alla disperazione sono le stesse che più avanti ti permetteranno di realizzarti."

"Il tempo obbliga a scegliere, mentre in gioventù si crede di poter inseguire tutti i sogni."

"Fa' in modo che il dolore ti torni sempre utile. Quello che non uccide ti rende più forte."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Generalmente amo i romanzi storici, specialmente se ambientati in abbazie e ancora di più se in epoca medievale. Questo libro rispetta tutti i requisiti, ma purtroppo non posso fare a meno di paragonarlo a lavori come "I pilastri della terra" o "La cattedrale del mare" e sinceramente non regge il confronto. Maggiori dettagli, storici e non, avrebbero a mio avviso arricchito una bella trama che rimane però fin troppo semplice e non riesce a trasmettere al lettore il pathos tipico di questo genere di romanzi. Anche la storia d'amore resta come sospesa, mancano dettagli e descrizioni che avrebbero potuto valorizzare l'idea di fondo con la passione proibita tra una ragazza ribelle e un uomo di chiesa. In definitiva, si lascia leggere ma non appassiona!

giovedì 16 giugno 2016

"Equivoci e bugie" - Joanna Cannon


Descrizione:
Una piccola cittadina inglese, un lunedì mattina nell'afosa estate del 1976: Mrs Creasy del civico 8 è scomparsa. I vicini sembrano attribuire questo fatto al caldo insolito, ma Grace, dieci anni, e la sua amica del cuore Tilly non la pensano allo stesso modo. Ispirate da una predica del vicario della parrocchia locale, le ragazzine decidono di investigare, sicure del fatto che se il nostro cuore ci permette di trovare Dio, anche Mrs Creasy può essere trovata e ricondotta a casa con il loro aiuto. E così, mentre la temperatura si impenna e l'asfalto si scioglie, Grace e Tilly vanno di porta in porta alla ricerca di qualche indizio. Quello che scoprono è una incredibile rete di menzogne e segreti accaduti tanto tempo prima. E intanto che cercano di raccapezzarsi in quel che hanno visto e sentito, viene alla luce una storia ben più grande di loro...

Citazioni:
"Non si riesce mai a dimenticare qualcosa che si è visto. Non ti servono nemmeno le fotografie. Ci sono cose che puoi ripescare dalla memoria ogni volta che ti occorre."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Un romanzo d'esordio la cui caratteristica principale è quella di essere estremamente evocativo! Sembra quasi di camminare tra le villette a schiera dell'East Midlands nella lontana e torrida estate del 1976 insieme alle piccole protagoniste Grace e Tilly. La loro è una vera e propria indagine tra gli abitanti della via, alla ricerca di Dio e della scomparsa Mrs Creasy. Procedendo nella lettura e ascoltando i vari ricordi degli adulti scopriamo una realtà ben diversa da quella iniziale, dove ogni personaggio nasconde segreti e racconta mezze verità. Piccoli indizi disseminati qua e là aumentano la voglia di scoprire cosa sia realmente accaduto e confondono il lettore insinuando dubbi e congetture. Forse tutta la storia non è proprio chiara, i tanti personaggi creano un po' di confusione soprattutto all'inizio della lettura e restano comunque alcuni interrogativi e alcune vicende aperte, ma vale la pena leggerlo anche solo per l'approccio ironico e innocente delle due protagoniste verso un mondo, quello degli adulti, ancora sconosciuto e a volte incomprensibile per loro. Indimenticabile la parte con il sermone del vicario sulle pecore e sui capri e la fantasiosa interpretazione delle due ragazzine!!!

lunedì 13 giugno 2016

"Ally nella tempesta. Le sette sorelle" - Lucinda Riley


Descrizione:
Distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo, la giovane Ally, velista esperta, sta vivendo uno dei momenti più emozionant della sua vita: l'intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del loro passato. Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di serenità: non sa però quello che sta per succederle, né sa che presto dovrà gettarsi nella lettura del volume lasciatole da Pa' Salt, la burrascosa stioria di Anna Landvik, una cantante d'opera norvegese che nella seconda metà dell'Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Ed è proprio nella gelida e romantica Norvegia che Ally dovrà scoprire cosa la lega a questa donna misteriosa.

Citazioni:
"Nei momenti di debolezza, troverai la tua più grande forza."

Voto: 4/5

La mia opinione:

Con questa autrice mi trovo ogni volta ad essere inevitabilmente ripetitiva!! Non sbaglia un colpo e riesce sempre a ricreare delle storie avvincenti e ben articolate con storie passate e presenti che si intrecciano in maniera semplice e originale. La saga delle Sette Sorelle presenta una difficoltà in più per l'autrice, quella di partire dallo stesso evento (la morte...o presunta morte di Pa' Salt) e ricreare per ogni volume una storia a sè, indipendente dalle altre senza rischiare di essere ripetitiva. Le storie del passato sono sempre le mie preferite perchè ci trascinano ognuna in una parte diversa del mondo tra scenari da sogno e bellissime storie d'amore! Indimenticabile sia la vicenda di Maya del primo volume ambientata a Rio sia questo nuovo episodio della sorella Maya tra le fredde distese della Norvegia. Non vedo l'ora di leggere il terzo capitolo con la protagonista Star ambientato in Inghilterra!! 

venerdì 13 maggio 2016

"La casa tra i salici" - Katharina Hagena


Descrizione:
La città è avvolta nel silenzio della notte. Ma Ellen non riesce a prendere sonno. Si domanda se quegli occhi che ha incrociato di sfuggita siano proprio di Andreas, il suo amico d'infanzia che non vede da anni. Tutto è partito da quell'attimo. Da allora è stato impossibile frenare il flusso dei ricordi che l'hanno riportata dove non avrebbe mai voluto: a Grund. Alla casa tra i salici sulla riva del fiume; al gracchiare lontano delle rane; al riflesso dorato dei campi di girasole. Lì dove Ellen è cresciuta ed è stata felice, si è innamorata, ma ha anche sofferto. Per sua madre che, ogni giorno più distante da lei, non poteva più rallegrarla con la magia dei suoi dolci; per la fine della sua amicizia con Andreas che all'improvviso, senza spiegazione, ha deciso di non parlare più con nessuno. Per l'abbandono di Lutz, il padre di sua figlia, che un giorno è andato via senza fare ritorno. Per Marthe che non è mai riuscita a esprimersi veramente, lasciando che fossero le pagine del suo diario a parlare per lei. Ma ora che le lancette corrono trascinate dall'insonnia, Ellen deve fare i conti con il suo passato. Deve cercare delle risposte ai troppi misteri che affollano la sua mente. Deve scoprire se era davvero Andreas l'uomo che ha incontrato. Se lui, che l'ha visto per l'ultima volta, sa cosa è successo a Lutz. Perché a volte ciò che chiamiamo vita in realtà è un sogno, e ciò che chiamiamo sogno è vita.

Citazioni:
“Chissà se quell’altra metà della vita, durante la quale crediamo di essere svegli, non è un altro tipo di sonno, un po’ diverso dal primo, dal quale ci svegliamo quando crediamo di dormire? E chi dubita che se si sognasse in compagnia e per caso i sogni concordassero, circostanza abbastanza comune, e invece si vegliasse in solitudine, ciò che crediamo vero risulterebbe capovolto?”

Voto: 3/5

La mia opinione:
Il primo libro della Hagena mi aveva affascinata nelle descrizioni e nell'atmosfera sospesa e rarefatta dell'antica dimora d'infanzia, ma mi aveva delusa nel finale che poco svelava della vicenda e lasciava con molti interrogativi. In questo caso invece la storia è abbastanza chiara e anche il finale non lascia punti in sospeso anche se alcune parti possono essere interpretate liberamente dal lettore. Nei primi capitoli si fatica un po' ad entrare in sintonia con lo stile narrativo che alterna parti di diario scritte da uno dei personaggi al racconto passato e presente della protagonista Ellen. Nello stesso capitolo ci dobbiamo quindi districare tra salti temporali e diverse versioni dello stesso episodio narrate da più persone. Capito ciò la storia diventa abbastanza interessante, anche se ho trovato un po' noiose le disquisizioni quasi a livello medico sul sonno e le varie patologie ad esso legate. I ricordi di Ellen durano quanto una notte insonne e ci raccontano una storia di antiche amicizie e improvvise sparizioni, di amori perduti e sogni infranti. Sicuramente un libro non banale, scritto da un'autrice che non stupisce ma allo stesso tempo non delude.

mercoledì 11 maggio 2016

"Uno chalet tutto per me" - Elizabeth von Arnim



Descrizione:
Estate 1919. Oppressa da una profonda tristezza causata dagli orrori della guerra, Elizabeth si rifugia nel suo chalet svizzero. Arriva sola, l'animo rabbuiato dalle pesanti perdite subite e consapevole della malvagità umana, nella casa tra i monti che fino a pochi anni prima riecheggiava della presenza e delle risate di numerosi amici. Vuole ritrovare la gioia di vivere, scuotersi dall'apatia, tornare ad amare la natura, ad apprezzare i fiori e i panorami incantevoli che la circondano. Non è un'impresa facile, ma lentamente comincia a riaccendersi in lei una sottile vena di energia. Anche per il suo compleanno è sola. Concede ai domestici un giorno di libertà e si accinge a dedicarsi a qualche lavoro pesante che la costringa a non pensare, quando le arriva un regalo inatteso: due donne inglesi, reduci da un'escursione e in cerca di una pensione dove trascorrere la notte, giungono per caso allo chalet. Elizabeth le invita a pranzo, poi per il tè, quindi a rimanere con lei per alcune settimane. E dalla loro presenza nascerà la promessa di una nuova felicità. Pieno di scene divertenti e intriso della solita lieve ma spietata ironia che contraddistingue lo stile di Elizabeth von Arnim, "Uno chalet tutto per me", scritto in forma di diario, ci offre una serie di pensieri profondi sull'importanza del preservare la vita e sull'insensatezza della guerra.

Citazioni:
"Doversi guardare allo specchio per avere compagnia, non significa forse avere raggiunto il più basso livello di solitudine?"

"Ora vedo la bellezza con una nuova sensibilità, con un nuovo stupore, come chi, dopo lunghi e brutti sogni, un mattino si svegli e scopra che il delirio è passato, e poltrisce a letto in una condizione di felice e beata riconoscenza, di straordinario, minuzioso apprezzamento per le cose care e meravigliose, le comuni cose della vita: il sole che batte sul copriletto, i profumi del giardino che entrano dalla finestra, la fragranza del caffè preparato per colazione."

"In amore non c'è sicurezza. Si rischia mettendo in gioco tutta la vita. Ma l'importante è rischiare... credere e rischiare tutto per quello in cui credi. Cosa importa se poi risulta che in realtà non c'era niente, che sei stata tu a immaginare nell'altro tutte quelle cose belle e gentili sul suo conto, le cose splendide, generose, belle e gentili? Quelle cose non c'erano, ma tu per una volta sei stata capace di immaginartele. Per un po' di tempo sei stata su in alto tra le stelle, hai toccato il cielo con un dito. E una volta ripiombata giù a terra, ridotta a pezzi e trasformata in un miserevole ammasso di sangue e ossa rotte, con che coraggio dovresti lamentarti? Non hai forse visto meraviglie su in cielo, meraviglie inenarrabili, e avuto gioie supreme? E' perché ti trovavi in paradiso che la tua caduta è stata cosi terrificante e dolorosa."

"Voglio dimenticare. Non voglio ricordare. E' la mia unica possibilità di salvezza, la mia unica speranza di fuga. Dimenticare, dimenticare fino a riavere indietro la mia anima sana e salva, fino a essere di nuovo me stessa, non più una cosa semidistrutta."

"Il peggior dolore è ricordare la felicità di un tempo quando non si è più felici."

"Com'è di gran lunga più illuminante, di gran lunga più efficace di qualsiasi parola, di qualsiasi spiegazione, questa semplice cosa, un bacio."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Un romanzo in stile classico ambientato tra le montagne svizzere subito dopo la Prima Guerra Mondiale e scritto sotto forma di diario dalla protagonista Elizabeth. Nelle prime pagine ho fatto un po' di fatica ad entrare nel ritmo della storia, incentrata principalmente sulla guarigione della protagonista dal dolore e dalle perdite subite a causa del conflitto. Con l'entrata in scena delle due ambigue sorelle Dolly e Kitty la vicenda si anima e con una bella dose di ironia ci trasporta sino al finale, inaspettato e a tratti esilarante. Quindi, nonostante lo scetticismo iniziale, il romanzo si è concluso in modo piacevole e per nulla noioso, considerando uno stile narrativo non proprio tra i miei preferiti e uno svolgimento a tratti molto lento della vicenda.

mercoledì 27 aprile 2016

"Un raggio di sole tra le nuvole" - Sarah McCoy


Descrizione:
In cuor suo, Eden ha sempre coltivato la speranza di diventare madre, e il sorriso non l'ha mai abbandonata. Ma adesso quel sorriso si è spento: non ci saranno bambini nella sua vita. E la grande casa che ha appena acquistato col marito Jack rimarrà un nido vuoto. Una verità dolorosa, destinata ad allargare la crepa che, a poco a poco, si è venuta a creare tra loro. E infatti lui commette subito un errore madornale: le regala un cucciolo. Per Eden è quasi un affronto. Davvero Jack pensa che un cane possa sostituire un figlio? Se ciò non bastasse, in un goffo tentativo di rimediare, Jack "assume" come dog-sitter Cleo, la nipotina undicenne del loro vicino. Pur di non doversi occupare di quella bestiola, Eden si rassegna a sopportare la presenza della bambina e le permette di andare a trovarla ogni giorno. Ancora non lo sa, ma quella decisione le cambierà l'esistenza. Perché Cleo è dotata di un'intelligenza vivace e di un'insaziabile curiosità, che la spingono a porsi domande su tutto, persino sull'antica testa di bambola che Eden ha trovato per caso in cantina. Affascinata, Cleo vuole a ogni costo ricostruirne la storia e trascina Eden da Ms Silverdash, la libraia del quartiere, nonché esperta antiquaria. Ed è proprio lì, tra gli scaffali pieni di libri e i saggi consigli di Ms Silverdash, che Eden scoprirà che quella bambola è la chiave per risolvere un mistero legato a una donna vissuta durante la Guerra di Secessione, una donna con cui Eden ha stranamente molto in comune...

Citazioni:
"E' bello, l'arcobaleno, ma se si cerca di prenderlo ci si ritrova con le mani piene di nebbia."

"L'arte è una favola per gli occhi."

Voto: 2/5


La mia opinione:
Sarò fuori dal coro, ma a me questo romanzo non è proprio piaciuto. A una settimana dalla lettura non ricordavo più nè il titolo nè la trama quindi non lo posso definire nè avvincente nè indimenticabile! Ho trovato le due storie completamente slegate tra loro, con la sola testa di bambola a fare da filo conduttore...la vicenda moderna è molto semplice e banale, con la protagonista in piena crisi esistenziale che si ritrova ad accudire un cane e una bambina dalla sviluppata fantasia. Un po' più complessa e interessante la storia passata incentrata sulla fuga degli schiavi e le vicende di Harper Ferry, ma a mio avviso il tutto viene trattato in modo molto confusionario e poco approfondito. Ho apprezzato molto di più le note conclusive dell'autrice con il racconto della sua esperienza personale riguardo ai periodi storici trattati, che tutto il resto del romanzo!

lunedì 4 aprile 2016

"Gli accordi del cuore" - Jan-Philipp Sendker


Descrizione:
In un freddo mattino autunnale senza nuvole, la settimana prima del Ringraziamento, davanti a Julia Win si spalanca un abisso oscuro. Ode una voce, chiara e inequivocabile, dentro di lei. La voce roca, profonda e severa di una donna che non allude, non pretende di essere interpretata, ma pone domande dirette - Perché sei sola? - come se sapesse che, dietro la sua brillante maschera di avvocato di successo di Simon & Koons, uno dei più prestigiosi studi legali newyorchesi, si cela l'infelicità di una donna disillusa dall'amore e dalla vita. Le mani sulle orecchie, come a scacciare un ronzio fastidioso, Julia tenta di tutto perché la quiete torni nella sua testa. Si fa visitare dal dottor Erikson per scongiurare una qualche forma di schizofrenia, si accosta alla meditazione in compagnia di Amy, l'amica del cuore buddista, ma invano. La voce non sparisce; continua, anzi, imperterrita a porre domande imbarazzanti: Perché nascondi ancora una volta la verità? Nello stesso freddo giorno autunnale, Julia riceve una lettera di U Ba, il fratellastro che vive a Kalaw, in Birmania, e che dieci anni prima, in una malandata e meravigliosa casa da tè, gli ha svelato l'incredibile storia di Tin Win, il loro padre che, da giovane, aveva scoperto che ogni cuore risuona in modo diverso e che si innamorò di Mi Mi perché non aveva mai sentito prima un suono più bello del battito del suo cuore...

Citazioni:
"Aveva dimenticato che la fiducia è fragile. Che è preziosa. Che ha bisogno di molta luce. Che appena la menzogna allarga le ali si fa subito buio. Aveva dimenticato che cosa nutre la fiducia. Quanta dedizione necessita."

"Nessun dolore tocca chi non cerca di possedere uomini o cose."

"Chi ama è pericoloso. Non ha paura. Ubbidisce ad altre leggi."

"La vita imbocca le svolte più estrose. Quella che ci appare come una sfortuna in seguito può rivelarsi una benedizione."

"La gente viene forse al mondo con una scorta limitata di felicità che consuma, chi prima chi dopo, nel corso della vita? (...) Oppure tutto quello che accadeva era solo arbitrio e casualità?E' un avvicendarsi di forze opposte che non seguono leggi nè regole, che fanno di noi ciò che vogliono, come un fiume impetuoso gioca con un bastoncino prima di inghiottirlo fra i suoi flutti?"

"L'intuizione è la memoria incorruttibile delle nostre esperienze. Dobbiamo solo saper ascoltare bene che cosa ci dice."

"Ci sono famiglie in cui ciascuno dà l'amore di cui è capace, e tuttavia non è abbastanza. In cui ciascuno condivide per quanto è nelle sue forze, e tuttavia i cuori soffrono la fame. Senza che ci siano colpe. Senza che nessuno voglia il male dell'altro. In cui si aprono ferite che non basta una vita intera per rimarginare. Il luogo in cui tutto inizia. L'amore. Il desiderio di riceverne. La paura di darne. Il luogo a cui non sfuggiremo mai. In cui i cuori sono troppo grandi, o troppo piccoli. Troppo bisognosi o troppo sazi. In cui siamo inermi e indifesi come in nessun altro. Perché l'amore non conosce giustizia."

"Solo chi ama ed è riamato può perdonare. E solo chi perdona è un uomo libero. Chi perdona non è più prigioniero."

"Quando era vicino a me mi sentivo bene. (...) Mi trasmetteva calma senza spendere tante parole. Mi dava gioia senza motivo.. La gioia senza motivo è la più bella e la più difficile. Mi dava coraggio di vivere. Bastava la sua presenza, uno sguardo, un sorriso, e io sapevo di non essere solo. Ecco quant'era semplice. E quant'era complicato."

"Ci sono ricordi a cui non sfuggiamo. Ce li portiamo dentro che lo vogliamo o no, non importa quanto lontano viaggiamo. Ci seguono e ci accompagnano nella buona come nella cattiva sorte. Ne respiriamo l'odore. Ne ascoltiamo il suono. Ce ne rallegriamo o li temiamo. Il giorno e la notte."

Voto: 5/5

La mia opinione:

Non pensavo che si potessero replicare la poesia e l'emozione suscitati da "L'arte di ascoltare i battiti del cuore"! Invece oltre alla curiosità di scoprire le sorti di Julia e del fratello U Ba (un personaggio che non si può non amare anche in questo libro!), ci troviamo nuovamente di fronte ad una storia indimenticabile e ricca di mistero, narrata in modo sublime e delicato. Grazie alla penna di Sendker entriamo in punta di piedi in una vicenda familiare fatta di superstizioni e vecchie leggende, tra antichi templi e villaggi sperduti della Birmania. Una storia evocativa, avvincente e a tratti commovente dalla quale mi è dispiaciuto davvero tanto dovermi separare!

mercoledì 30 marzo 2016

"Una canzone quasi dimenticata" - Katherine Webb



Descrizione:
La vita appartata che la quattordicenne Mitzy Hatcher trascorre in un tranquillo paesino del Dorset cambia completamente il giorno in cui il famoso pittore Charles Aubrey decide di trascorrere le estati lì assieme alle figlie e alla sua compagna, Celeste. Dopo aver fatto amicizia con la giovane Delphine, Mitzy si rende conto che è affascinata dal padre dell'amica, il quale, colpito dal suo aspetto selvaggio e originale, inizia a ritrarla. La famiglia Aubrey torna ogni anno e Mitzy vive in attesa del loro arrivo, ma la sua ossessione per Charles cresce fino a raggiungere il culmine nel 1939, quando la ragazza avvelena Élodie, la sorella minore di Delphine, e Celeste. La famiglia Aubrey è distrutta per sempre e Charles decide di partire per la guerra. Mitzy invece resta e, nonostante i sensi di colpa, giura a se stessa che non rivelerà mai a nessuno la verità sull'accaduto... Molti anni dopo, il giovane gallerista d'arte Zach Gilchrist si imbatte per caso in un quadro di Charles Aubrey e rimane talmente colpito dall'intensità di quei tratti che decide di andare nel Dorset per fare luce sui fatti angoscianti che caratterizzarono gli ultimi anni di vita del pittore.

Citazioni:
"Non guardavano mai troppo avanti, troppo lontano. E' questa la chiave della felicità: essere consapevole di dove ti trovi, di quello che hai ora e sentirti grato per questo."

"La vita e l'amore sono cosi: ci sono momenti in cui ti spezzano il cuore e ti fiaccano lo spirito, uccidendolo nell'intimo. Questi momenti passano, però, e tu tornerai a sentirti completa, ma solo se guardi in faccia la realtà e la vedi per quello che è. Devi dimenticare ciò che non puoi avere."

"Certe persone nascono con radici forti. E ovunque tu vada, sei sempre tu,comunque. Nessuno inizia mai veramente una "nuova vita" o cose del genere. La tua vecchia vita la porti sempre con te. Non puoi fare altrimenti."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Una bellissima storia di amore e ossessione che rivive grazie ai ricordi dell'anziana Mitzy in un crescendo di curiosità e colpi di scena. Il finale è stato veramente imprevedibile e mai avrei immaginato un epilogo simile per la storia del pittore Aubrey e della sua famiglia. Molto belle le descrizioni ambientali del Dorset con i cottage immersi nella natura e le bianche scogliere a picco sul mare, e altrettanto evocative quelle del viaggio in Marocco tra deserti sconfinati e palazzi da Mille e una notte. Mitzy, con il suo amore malato, i suoi sensi di colpa e la ricerca continua di affetto è la protagonista assoluta del libro, sia nella versione giovanile che in quella ormai anziana. E anche se all'inizio il suo personaggio è ambiguo e dalla personalità in parte "deviata", alla fine del romanzo non si può che provare pena per lei e per la sua vita triste e solitaria, fatta di perdite e voci di antichi fantasmi.

martedì 8 marzo 2016

"La ricetta segreta per un sogno" - Valentina Cebeni



Descrizione:
Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i dolci non hanno più questo potere, e tutte le domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta, domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno. Elettra non ha altro in mano che una collanina con inciso il nome di un'isola misteriosa, l'isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Tocca a lei affrontare il viaggio per scoprire come mai il vento dell'isola porta con sé gli stessi sapori della cucina di sua madre, perché solo così potrà ritrovare sé stessa.

Citazioni:
"La verità non è sempre la scelta migliore. A volte l'oblio è un atto d'amore."

"Tu sei mia sorella, e non importa quello che potrà accadere o che è accaduto fra noi, perché io starò sempre e per sempre dalla tua parte. Accada quel che accada, sempre."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Questo romanzo è un tuffo in un luogo fuori dal tempo, dove le ore scorrono scandite dalle maree, dai canti dei pescatori e dai rintocchi delle campane; dove ogni gesto è intriso di magia e antiche tradizioni. Un luogo che nasconde vecchi segreti e legami indissolubili. Il viaggio intrapreso da Elettra la porterà a scoprire enigmi legati al suo passato ma soprattutto imparerà a liberarsi dei suoi fantasmi grazie all'aiuto degli abitanti dell'isola e dell'antico convento. L'ambientazione di fantasia dell'isola di Titano è un chiaro riferimento alla Sardegna, luogo di origine della Cebeni, con i suoi paesaggi impervi e sferzati dal vento, cosi come la piccola comunità di donne è un chiaro omaggio alle abitanti della sua terra. Lo stile narrativo e alcune parti della trama mi hanno ricordato molto i romanzi di Joanne Harris (riferimento molto positivo visto che si tratta di una delle mie autrici preferite) come la "Spiaggia rubata" nella fisionomia dell'isola e nella venerazione della Santa e "Chocolat" per quanto riguarda l'approccio di una straniera Elettra con gli abitanti, non sempre socievoli, dell'isola. Nel complesso una lettura che mi ha convinta soprattutto nella seconda parte, quando la storia decolla e gran parte dei misteri vengono finalmente svelati. Ben costruita comunque tutta la trama e ben delineati i personaggi, specialmente l'enigmatica Lea e l'artista Adrian oltre ovviamente alla protagonista Elettra, con le sue paure e la sua forza d'animo. Completano il tutto le deliziose ricette inserite nel romanzo, che donano sempre quel pizzico di dolcezza e nostalgia per il passato di tutti noi lettori.

mercoledì 17 febbraio 2016

"Ho lasciato entrare la tempesta" - Hannah Kent



Descrizione:
Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell'Islanda dell'Ottocento - immersa nella nebbia come in mille superstizioni - lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell'inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell'efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle storie che ha letto, e nell'amore per Natan. Le cose che appartengono soltanto a lei, e che nessuno potrà toglierle.

Citazioni:
"Sembra che sia destinata a perdere tutti coloro che amo, a seppellirli, e a rimanere da sola. E' un bene, quindi, che non rimanga nessuno da amare. Nessuno da seppellire."

"Come posso rievocare davvero il primo momento in cui l'ho incontrato, quando la mano che ha stretto la mia era niente di più che una mano? E' impossibile pensare a Natan come lo sconosciuto che un tempo era per me. Riesco a immaginare il suo aspetto, e il tempo che faceva, e il gioco della luce sulla barba ispida sul suo viso, ma quel momento vergine è impossibile da riafferrare. Non riesco a ricordare di quando non conoscevo Natan. Non riesco a pensare a come fosse prima di amarlo. Guardarlo e rendermi conto di aver trovato ciò che non sapevo nemmeno di bramare. Di una brama così profonda, così intensa da spingermi nella notte, da terrorizzarmi."

"Ripenso a quando infilavo le mani tra le pieghe della sottana per cercare e premere i lividi che mi lasciava, per sentire la fitta di dolore sulla pelle. I lividi erano l'eco del suo tocco, le prove delle sue mani su di me, dei suoi fianchi sui miei: l'esalazione del trionfo, la rampicata delle nostre membra nell'oscurità. Attraverso cicli di lavoro a occhi spenti, notti di solitudine, risvegli per nient'altro che lavoro, e altro lavoro, quei lividi segreti mi sussurravano qualcosa di più: la fine della soffocante monotonia della mia esistenza. Detestavo quando svanivano. Erano l'unica cosa di lui che potevo tenere fino al suo ritorno."

"Questo è tutto ciò che esiste, e tu lo sai. La vita, qui nelle nostre vene. Ci sono la neve, e il cielo, e le stelle e le cose che ci dicono, nient'altro. Tutti gli altri sono ciechi. Non sanno se sono vivi o sono morti."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Questo libro è un pugno nello stomaco, di un'intensità e una sofferenza tale da lasciare sconvolti. Si prega in ogni pagina affinché il finale riservato ad Agnes non sia quello anticipato, perché l'ingiustizia e il torto nei suoi confronti bruciano come le fiamme sul corpo di Natan. E' una storia di amore, amore puro e totale da parte di Agnes e bugiardo e ingannevole da parte di Natan. E' una storia di superstizioni e antiche tradizioni, in un'Islanda descritta con maestria in ogni sua sfumatura. Ci sono pagine che lasciano il segno e appassionano cosi tanto il lettore da farlo soffrire insieme ai protagonisti. Indimenticabili anche i personaggi di Margarèt e del reverendo Toti, gli unici disposti ad ascoltare la versione della storia data dalla condannata e a riservarle quel minimo di umanità alla quale Agnes ambiva da tutta la sua sfortunata esistenza.

venerdì 5 febbraio 2016

"La sarta di Dachau" - Mary Chamberlain



Descrizione:
Londra, 1939. Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. Ha da poco cominciato a lavorare presso una sartoria in Dover Street, e la vita sembra sorriderle. Un viaggio imprevisto a Parigi le fa toccare con mano i confini del suo sogno: stoffe preziose, tagli raffinati, ricami dorati. Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada è intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano davanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, dove il freddo si insinua senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Ada si aggrappa all’unica cosa che le rimane, il suo sogno. L’unica cosa che la tiene in vita. La sua abilità con ago e filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati, nonostante le ristrettezze belliche. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello della sua carriera. Un vestito da sera nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l’abito da sposa di Eva Braun, l’amante del Führer… La sarta di Dachau è un caso editoriale mondiale. Venduto in 26 paesi, ha conquistato il cuore dei librai e dei lettori inglesi. Una storia di orrore e di speranza, di vite spezzate e della capacità di sopravvivere grazie ai propri sogni. La storia di una donna che non si arrende e che continua a lottare anche quando tutto sembra perso.

Citazioni:
"Metti i guai in fondo allo zaino e sorridi, sorridi, sorridi".

"Avete mai avuto così tanto bisogno di vita da sconfiggere la morte per averla?".

Voto: 4/5

La mia opinione:
Un romanzo che mi ha sorpresa e appassionata, specialmente nella seconda parte. La prima è incentrata principalmente sul personaggio di Ada, sulle sue ambizioni, i suoi primi passi nel mondo della sartoria e la scoperta dell'amore. Poi con lo scoppio della guerra, la vicenda rispetta le aspettative date dalla trama e dopo un viaggio attraverso l'Europa, ci trasporta nel campo di prigionia di Dachau, tra storie di ristrettezze, soprusi, morte e distruzione; ma la protagonista indiscussa è sempre lei, Ada, che grazie al coraggio e alla sua passione, riesce a sopravvivere e a non perdere mai di vista il suo obiettivo. La seconda parte del romanzo è una rivelazione! La vicenda si anima di nuova vita e cambia totalmente scenario: si torna a Londra e proprio qui Ada ricomincerà a credere in un futuro nuovo e all'altezza delle sue aspettative. Purtroppo però la guerra ha lasciato cicatrici profonde e invisibili e la tenacia di Ada non basterà a garantirle la vita che sognava. Il finale è quanto di più lontano ci si possa aspettare all'inizio della lettura e lascia veramente con un senso di vuoto e di profonda ingiustizia. Una lettura dai risvolti psicologici che consiglio a tutti, perché racchiude al suo interno molto di più di quello che si immagina leggendo la trama!

giovedì 21 gennaio 2016

"L'eco lontana delle onde del nord" - Corina Bomann



Descrizione:
Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.

Incipit:
"La donna si era accomodata in una vecchia poltrona, vicino alla finestra. Portava i capelli corti nascosti da un foulard verde, e appariva esile, quasi evanescente nel suo vestito di lino beige. Lì accanto, su un tavolino, c’era un registratore a cassetta."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Se dovessi giudicare questo libro con un solo aggettivo lo definirei inconsistente. Nella trama, nei personaggi, nello stile di scrittura...questa autrice alterna ormai dei romanzi belli ed avvincenti ad altri abbastanza noiosi e sbrigativi. Non a caso ho impiegato ben 20 giorni per terminare la lettura! Poteva essere bella la trama incentrata sulla divisione tra Germania Est e Ovest, il muro di Berlino, i tentativi di fuga attraverso il mare e le conseguenze che questa pagina di storia ebbe sulle varie famiglie. Il tutto è però sviluppato in modo superficiale e frammentario con tante piccole storie slegate tra di loro e pochissimi approfondimenti storici che avrebbero invece arricchito notevolmente la vicenda. Inoltre sono presenti molte parti mal tradotte e piccoli episodi inverosimili, come quelli della piccola Leonie che viene ripetutamente abbandonata in macchina o in casa mentre la mamma Annabel intervista persone o va semplicemente a correre sulla spiaggia. Nel complesso, la seconda delusione della Bomann dopo il fatiscente romanzo natalizio...speriamo nel prossimo perchè so già che di questo, tra qualche giorno, non mi rimarrà praticamente nulla!