martedì 3 dicembre 2019

"La sorella perduta" - Dinah Jefferies


Descrizione:
1930. Belle Hatton si è imbarcata verso un'eccitante nuova avventura lontano da casa. Si esibirà con la sua splendida voce in un hotel in Birmania dove la attendono notti scintillanti e sofisticati ammiratori. La sua vita sarebbe perfetta, se l'ossessione per un mistero del passato non continuasse a tormentarla. Alla morte del padre, infatti, Belle ha trovato un ritaglio di giornale tenuto nascosto per venticinque lunghi anni. Nell'articolo si parla di come gli Hatton fuggirono da Rangoon alla morte della loro bambina, Elvira. Belle desidera scoprire che cosa accadde alla sorella che non sapeva di avere, ma quando inizia a fare domande i pettegolezzi e le maldicenze sembrano rendere molto difficile la strada verso la verità. Soltanto Oliver, uno scanzonato giornalista americano, si offre di aiutarla. Ma qualcosa le dice che non può fidarsi di lui... Mentre le rivolte esplodono e la fitta rete di bugie comincia a farsi più pressante, Belle riuscirà a capire a chi può concedere la sua fiducia?

Citazioni:
"Se c'è una cosa che devi sapere su di me è che non dico mai la verità. Per principio. (...) E l'unico obiettivo della mia vita è infrangere tutte le regole."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Molto simile agli altri romanzi della Jeffries, sia come vicende che come ambientazioni. La lettura è scorrevole e la trama ben congegnata, e l'autrice ricrea in modo vivido le atmosfere esotiche della Birmania. Le vicende si alternano in modo armonioso su due piani temporali diversi, con protagoniste due figure femminili entrambe ben caratterizzate, la giovane cantante Belle e la sua fragile madre Diana. Non mancano i momenti di suspance e piccoli colpi di scena che rendono il tutto avvincente e affascinante, fino ad arrivare ad un epilogo magari un po' scontato, ma che incornicia piacevolmente tutto il romanzo.

"La piccola casa sul lago" - Kate Hewitt


Descrizione:
Quando Tessa raggiunge finalmente la piccola casa sul lago che ha affittato per sé e i suoi due bambini, è pronta a iniziare la meritata vacanza. La casa è minuscola, ma tutta per loro per l'intera estate. Il rifugio tanto agognato dove potersi finalmente riposare. Ma l'isolamento che Tessa aveva in mente diventa ben presto un sogno irrealizzabile per via dei vicini. Nella grande casa, infatti, abita una famiglia composta da una mamma – Rebecca, un tipo molto espansivo – e tre bambini. La loro allegria contagiosa non può fare a meno di travolgere Tessa e i figli, che finiscono per fare amicizia con i nuovi vicini. Eppure, Rebecca nasconde un terribile segreto. E Tessa diventa ben presto l'unica persona alla quale chiedere aiuto. Mentre i legami tra le due famiglie si consolidano, alcune scelte potrebbero cambiare per sempre il corso delle loro vite. Infatti una delle due famiglie potrebbe dover pagare un prezzo altissimo per quei segreti. E con la fine dell'estate, nessuno di loro sarà più al sicuro.

Citazioni:
"Odio il fatto di non essere abbastanza forte, eppure c'è una strana dolcezza nella sconfitta. nel lasciare che la marea ti travolga, così io posso annegare. smettere di combattere."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Questo romanzo è tutto il contrario di quello che ci si potrebbe aspettare guardando la copertina. Sembrava una storia leggera, romantica e spensierata invece si trasforma fin da subito in un thriller psicologico inquietante e dal finale sconvolgente. Una volta iniziato è difficile smettere di leggere perché le vicende delle due famiglie sono comunque avvincenti e coinvolgenti, anche se diverse da quello che ci si poteva aspettare. Le emozioni trasmesse sono forti e non sempre piacevoli e comunicano una forte sensazione di disagio e inquietudine. Mi attengo ad un voto medio perché non è il tipo di lettura che avrei scelto in quel momento, quindi giudico in modo negativo soprattutto la copertina e la trama, abbastanza fuorvianti.

"Le figlie del guardiano del faro"- Jean E. Pendziwol


Descrizione:
In lontananza risuonano gli strilli dei gabbiani e lo sciabordio delle onde. Elizabeth ha sempre vissuto vicino al mare e quell’immensa distesa, per lei, è piena di ricordi. Ora che è anziana, però, le immagini sono sempre più lontane, confuse e indefinite. Come il tempo che trascorre in casa di riposo. Per fortuna c’è la giovane Morgan che, a volte, passa le giornate con lei. Quando sono insieme, Elizabeth riscopre un sorriso che credeva perduto, anche se tra di loro non c’è nessun legame. Sono due estranee. Fino al giorno in cui Morgan vede i disegni che Elizabeth custodisce con cura sin da quando era bambina. Sono delle libellule dalle grandi ali colorate che volano leggere. La ragazza sa chi le ha disegnate, sa di chi è quello stile inconfondibile. Appartiene all’uomo che l’ha cresciuta. Lo stesso che anche Elizabeth ha incontrato anni prima. E infatti le basta sentire il suo nome perché i ricordi riprendano a sgorgare inarrestabili. Le sembra di essere di nuovo nel faro di cui il padre era il guardiano; di essere di nuovo sdraiata sull’erba con il sole che fa capolino tra le foglie degli alberi. Accanto a lei, come sempre, la sorella gemella Emily. La fragile e timida Emily. Il passato riaffiora vivido in ogni particolare e, con lui, tutti misteri rimasti irrisolti, tutte le domande che non hanno mai avuto risposta. Forse Morgan potrebbe averle. Forse i loro destini sono legati, come mai avrebbero immaginato. Ma a volte è meglio che i segreti rimangano sepolti nel passato. Perché hanno ancora molto da dire. Hanno una lunga eco che non sembra finire mai. Come il volo di una libellula.

Citazioni:
"Per me l'autunno è una stagione di incanti, quando il mondo si tinge dei colori dei maestri. Tante persone la temono, questa stagione, nonostante tutto il suo splendore e il suo romanticismo, perché la vedono come la porta di una fine, di un inverno di morte. Ma l'autunno mi fa sentire viva. L'autunno è l'inizio e la fine a un tempo."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Sono stata indecisa fino alla fine sul voto da assegnare, perché questo romanzo mi ha coinvolta in modo diverso a seconda delle parti. La prima non è molto avvincente, i personaggi, così come i capitoli sono abbastanza slegati e non si riesce ad entrare appieno nel vivo della storia. Poi proseguendo nella lettura le varie tessere del puzzle trovano il loro posto fino ad arrivare ad un finale ricco di colpi di scena anche se inizialmente si fa fatica a capire cosa sia veramente accaduto nel passato dell'ormai anziana Elizabeth. Diciamo che certi incontri, certe coincidenze sono un po' forzate e risultano a tratti irreali; difficile immaginare che una vicenda del genere sia veramente potuta accadere. Forse leggendo la trama mi sarei aspettata qualcosa di più verosimile ad avvincente...

venerdì 18 ottobre 2019

"La stanza delle farfalle" - Lucinda Riley


Descrizione:
Alla soglia dei 70 anni, Posy vive ancora a Admiral House, la casa dove ha trascorso la sua infanzia a caccia di splendide farfalle e dove ha cresciuto i suoi figli, Sam e Nick. Ma di anno in anno la splendida villa di campagna è sempre più fatiscente e ha bisogno di una consistente ristrutturazione che Posy, con il suo impiego part-time nella galleria d'arte, non può proprio permettersi. Forse, per quanto sia doloroso abbandonare un luogo così pieno di ricordi, è arrivato il momento di prendere una difficile decisione. Coraggiosa e determinata, abituata a cavarsela da sola ma premurosa e sempre presente nella vita dei suoi familiari, Posy si convince a vendere la casa. Ma è proprio allora che il passato torna inaspettatamente a bussare alla sua porta: Freddie, il suo grande amore, l'uomo che avrebbe voluto sposare cinquant'anni prima e che era scomparso senza dare spiegazioni, è tornato e vorrebbe far di nuovo parte della sua vita. Come se ciò non bastasse, Sam, con le sue dubbie capacità imprenditoriali, si mette in testa di rilevare Admiral House e Nick, dopo anni in Australia, torna a vivere in Inghilterra. Esistono segreti terribili, il cui potere non svanisce nel tempo e solo il vero amore può perdonare. Posy ancora non sa che sono custoditi molto, troppo, vicino a lei.

Citazioni:
"Prima che ti racconti tutto, perché ormai ho capito che non ci sarà mai un momento giusto per dirtelo, voglio che tu sappia che ti amavo allora e ti amo ancora oggi. Non posso più tenere per me questo orribile segreto."

Voto: 4/5

La mia opinione:
La Riley è sempre pronta a regalarci romanzi scorrevoli e appassionanti e nonostante i tanti libri già pubblicati non delude mai il lettore, dando vita ogni volta a storie cariche di emozioni e ricche di bei personaggi. 
Il punto centrale del romanzo è l'antica dimora di famiglia Admiral House, che fa da sfondo all'evolversi delle vicende passate e presenti, entrambe molto scorrevoli e velate da misteri e segreti troppo a lungo taciuti. Ho amato molto la protagonista principale Posy e tutte le vicende della sua vita, che attraversano diversi decenni. Alcuni risvolti sono un po' prevedibili, specialmente per chi come me ha già letto tutti i suoi romanzi, ma questo non toglie nulla alla lettura che resta sempre molto avvincente e allo stesso tempo rilassante. Quest'autrice è diventata una garanzia!

mercoledì 9 ottobre 2019

"La ragazza della palude" - Delia Owens


Descrizione:
A Barkley Cove, un tranquillo villaggio di pescatori, circolano strane voci sulla Ragazza della Palude. Dall'età di sei anni Kya si aggira completamente sola tra canali e canneti, con qualche straccio addosso e a piedi nudi. Ha al suo attivo un solo giorno di scuola, ma la palude e le sue creature per lei non hanno segreti: la nutrono, la cullano, la proteggono, sono maestre e compagne di giochi. Kya impara a decifrare i segni della natura prima ancora di saper leggere un libro: nella sua assoluta solitudine sembra bastare a se stessa. Ma la sua bellezza non tarda a sbocciare: insolita, selvatica, sfuggente accende il desiderio nei ragazzi del paese. Kya scopre l'amore, la sua dolcezza e le sue trappole. Quando negli acquitrini riaffiora il corpo senza vita di Chase Andrews, gli occhi di tutti puntano su di lei, la misteriosa ragazza dimenticata: i mormorii diventano subito accuse, i sospetti incrollabili certezze. Il processo, fuori e dentro al tribunale, trascina la vicenda verso il suo imprevedibile e folgorante epilogo.

Incipit:
"Il mattino bruciava talmente di caldo agostano che il respiro umido dell’acquitrino orlava di bruma le querce e i pini. I boschetti di palme nane erano insolitamente quieti, fatto salvo il lento battito d’ali degli aironi che si alzavano dalla laguna."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Questo è sicuramente un romanzo difficile da inquadrare in un genere ben preciso: potremmo definirlo thriller, giallo, romanzo d'amore o psicologico ma ogni classificazione sarebbe estremamente riduttiva in confronto alla moltitudine di argomenti che ci troviamo di fronte pagina dopo pagina. 
E' una storia di abbandono e isolamento sociale, di pregiudizi e violenza, ma anche di riscatto e sopravvivenza. Ci sono due aspetti in particolare che lo rendono unico: la dettagliata descrizione naturalistica del luogo e l'accuratezza con la quale è stato descritto il lato psicologico della protagonista Kya. Intense e vivide sono le ambientazioni, con il pantano, la palude, gli acquitrini, la fauna acquatica e gli uccelli, unici compagni di Kya per molti anni. Altrettanto vividi sono gli stati d'animo di questa bambina costretta a crescere in solitudine tra grandi avversità e che commuoverà il lettore in molte vicende, mantenendo però sempre un lato oscuro e pensieri difficili da condividere o interpretare. 
E' un libro intenso e toccante con una protagonista indimenticabile ed è difficile descriverlo senza rischiare di dimenticare alcuni aspetti fondamentali, l'unico modo è leggerlo e immergersi nelle sue pagine a volte crude e scomode, altre sensibili e delicate.

"Alla fine del silenzio" - Charlotte Link


Descrizione:
Stanbury, un piccolo centro nello Yorkshire del Sud, la patria romantica e selvaggia delle sorelle Brontë. Qui da molti anni trascorrono le vacanze tre coppie tedesche amiche da sempre. Quando la giovane Jessica Wahlberg si aggiunge al gruppo, scopre che l'armonia che sembra regnare sovrana è in realtà una facciata che copre contrasti, odi e paure. Jessica si rifugia sempre più in lunghe passeggiate solitarie in cui le capita di incontrare un inglese bizzarro che vaga senza meta per prati e boschi, sulla spinta di eventi accaduti molto tempo prima e che rivendica la proprietà della villa in cui vivono le tre coppie. Jessica si ritrova così invischiata in una storia cominciata cento anni prima e decide di andare alla ricerca della verità.

Citazioni:
"Stanbury era avvolta in un silenzio del tutto particolare. Un silenzio grande che copriva ogni cosa, come se il mondo avesse smesso di respirare… L’aria sapeva di sangue. Gli uccelli avevano smesso di cantare per l’orrore."

Voto: 3/5

La mia opinione:

Un thriller che si lascia leggere ma che non mi ha coinvolta particolarmente; di questa autrice ho sicuramente preferito altri romanzi... Alcune parti sono estremamente lunghe e ripetitive e nonostante la psicologia dei vari personaggi sia ben descritta e costruita, ho trovato abbastanza prevedibile il finale e la rivelazione dell'assassino. Diciamo che manca quella suspance che ti spinge a divorare le pagine per scoprire l'epilogo! Bella invece l'ambientazione nella campagna inglese, molto evocativa e dettagliata...

martedì 23 luglio 2019

"La donna del ritratto" - Kate Morton


Descrizione:
Nell'estate del 1862, un gruppo di giovani artisti si riunisce a Birchwood Manor, una grande casa nella campagna dell'Oxfordshire, quasi protetta dentro un'ansa del Tamigi. A guidare il gruppo è Edward Radcliffe, il più appassionato e promettente di loro, un ragazzo di vent'anni, che non conosce limiti. A lui è venuta l'idea di immergersi nella natura per i successivi trenta giorni, lontano dai condizionamenti di Londra e dalla sua formalissima society, per dare libero sfogo alla creatività. E invece, alla fine di quel mese, la tragedia ha stravolto le loro esistenze: una donna è stata uccisa, un'altra è sparita nel nulla e un prezioso gioiello è scomparso. Più di centocinquanta anni dopo, Elodie Winslow, una giovane archivista di Londra, scopre per caso una borsa di cuoio nella quale si trovano due oggetti che la colpiscono profondamente: la fotografia sbiadita di una bellissima giovane donna in abiti vittoriani e l'album da disegno di un artista. Nel quale spicca lo schizzo di una grande casa protetta dall'ansa di un fiume, che a Elodie pare stranamente famigliare. Quali segreti nasconde Birchwood Manor? Chi è la ragazza? Per scoprirlo, Elodie dovrà seguire una voce fuori dal tempo, dimenticata dalla storia eppure testimone di tutto: Birdie Bell, la donna del ritratto.

Citazioni:

"Gli esseri umani si comportano come curatori di una galleria d'arte. Ciascuno ricorda solo ciò che gli fa piacere e dispone quei ricordi in sequenza, come pezzi da esposizione, per creare una narrazione lusinghiera. Alcuni eventi richiedono un'aggiustatina o una lucidata; altri vengono scartati, e finiscono con il mucchio di cianfrusaglie nel sottoscala della mente. Dove, con un pizzico di fortuna, saranno prontamente dimenticati. L'inganno non è intenzionale. Non c'è altro modo per vivere con se stessi e con il grande peso del proprio passato."

"A volte restava seduto con il libro in mano, senza leggerlo, ma ammirandone incredulo la solidità e la forma. Quanta dignità in un oggetto così ordinario, quanto nobile il suo scopo."

"E' questa la cosa peggiore della vecchiaia (...). Il tempo. Non ne resta abbastanza. C'è troppo da sapere e un numero limitatissimo di ore per scoprirlo. E' una verità terribile, che non mi fa dormire. Chiudo gli occhi e sento il battito del mio cuore che scandisce i secondi, così mi alzo e mi rimetto a leggere. Leggo, prendo appunti, memorizzo, poi passo a un nuovo argomento. Ma sono sforzi vani, perché il mio tempo finirà. Di quante meraviglie dovrò restare ignara?"

"E' proprio come aveva detto lui: la macchina fotografica è onnipresente. ormai tutti ne hanno una. Sotto il mio sguardo, si trascinano per la casa, puntando i loro obiettivi su una sedia o sulle mattonelle. Osservando il mondo un pezzo alla volta, attraverso la finestrella dei loro cellulari, immagazzinando immagini da guardare dopo, in modo da non doversi sforzare di osservare o ascoltare adesso."

Voto: 5/5

La mia opinione:
A differenza di altri lettori non ho trovato difficoltà nel passare da un capitolo all'altro o da un personaggio all'altro perché, specialmente nella prima parte, la protagonista indiscussa del romanzo è Birchwood Manor, l'antica dimora vittoriana piena di mistero, ricca di leggende...nascondigli segreti e storie sussurrate. Poi nella seconda metà l'intreccio della vicenda entra nel vivo, ogni personaggio troverà la propria collocazione nella storia e la Morton, con la maestria e il fascino che la contraddistiguono, ci accompagnerà in un finale emozionante e ricco di colpi di scena. Ho sempre amato questa autrice, ogni suo romanzo è originale e ben scritto, pieno di emozioni, storie nelle storie, leggende e bellissime descrizioni dei paesaggi e di un'epoca (quella vittoriana) la cui unicità traspare in ogni pagina. In questo libro ho apprezzato particolarmente anche il risvolto artistico, dato dalla presenza tra i personaggi principali del pittore 
Edward Radcliffe e i suoi amici, e l'atmosfera bohemienné che si viene a creare. Continuerò sicuramente a seguire la Morton nei prossimi lavori e non dimenticherò facilmente la storia di Birdie Belle, la donna del ritratto, e il suo epilogo.

domenica 16 giugno 2019

"Ritorno alla casa dei ricordi" - Helen Pollard


Descrizione:
Cielo azzurro, un nuovo amore e un bicchiere di Bordeaux. Cosa si può chiedere di più? Emmy Jamieson ha deciso di lasciarsi la vecchia vita alle spalle e di trasferirsi a La Cour des Roses, una splendida pensione in mezzo a vigneti francesi, che sarà lei a gestire. La prima prova alla quale far fronte è l'arrivo dell'eccentrica famiglia Thomson, che ha prenotato una vacanza per festeggiare le nozze d'oro. Emmy si sente all'altezza della sfida, soprattutto perché può contare su Alain, il bel ragazzo dell'amministrazione, dagli occhi color caramello. Non ha però fatto i conti con l'ingombrante presenza di un blogger davvero insopportabile, che si aggira nudo per la pensione, né con il ritorno di Gloria, la moglie fedifraga del proprietario, che ha qualcosa da ridire sul nuovo ruolo di Emmy. Ma anche la situazione finanziaria e l'insospettabile Alain si rivelano ben presto diversi da quanto aveva immaginato. Possibile che il futuro da sogno che Emmy immaginava stia per crollare?

Incipit:
"Sapevo che, in qualità di gestrice della pensione di Rupert, avrei avuto a che fare con parecchie bizzarrie, ma mai avrei immaginato che vedere ospiti nudi sarebbe rientrata nel novero."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Carino, simpatico, scorrevole e molto "estivo" nella trama e nelle ambientazioni. Ritroviamo la povera Emmy alle prese con mille inconvenienti e problemi da risolvere a La Cour des Roses, tra i quali il ritorno della temibile Gloria e l'arrivo di molti ospiti esigenti e rumorosi. In questo secondo capitolo conosciamo meglio anche gli altri personaggi secondari le cui vite si intrecciano a quelle della protagonista e ci ritroviamo a fare il tifo per lei nella nascente storia d'amore con l'affascinante Alain. Acquisterò sicuramente anche l'ultimo volume per conoscere finalmente l'epilogo della storia e le sorti della giovane Emmy nella sua nuova vita francese! Consigliato soprattutto per gustare qualche ora di lettura rilassante e divertente!

"La ragazza delle perle - Le sette sorelle" - Lucinda Riley


Descrizione:
Londra. CeCe è a un punto di rottura: dopo la morte del padre ha provato a riversare tutte le sue energie nell'arte, ma si sente più sola che mai. Abbandonata da Star, la sorella preferita che ha ormai trovato la sua vera famiglia e un nuovo amore, e senza ispirazione, decide di fuggire da Londra alla ricerca del suo passato. Gli unici indizi sono una foto in bianco e nero e il nome di una pioniera australiana vissuta un secolo prima. Durante il viaggio per Sydney, CeCe decide di fermarsi nell'unico posto dove si sente davvero se stessa: le meravigliose spiagge di Krabi, in Thailandia. Lì, tra turisti e backpackers, incontra Ace, un giovane singolare e solitario quanto lei, con un segreto da nascondere... Australia, 1906. La giovane Kitty McBride, figlia di un pastore di Edinburgo, arriva in Australia come dama di compagnia della benestante signora McCrombie. Ad Adelaide, il suo destino si intreccia con quello della famiglia Mercer, che possiede un impero nel commercio delle perle. Da una parte Drummond, impetuoso e passionale, e dall'altra suo fratello Andrew, sensibile e gentile, due gocce d'acqua dal carattere opposto che si innamoreranno della stessa donna...

Citazioni:
“L’amore è il sentimento più altruistico ed egoistico di tutti, Celaeno; altruismo ed egoismo sono facce della stessa medaglia e non si possono separare. Il bisogno di amore combatte sempre con il desiderio che la persona amata sia felice.”

Voto: 5/5

La mia opinione:
Ogni commento con questa autrice è superfluo. Non sbaglia un colpo e in ogni romanzo riesce a creare delle storie appassionanti e mai ripetitive, pur trattando come in questo caso una saga che ha per partenza la stessa vicenda. Queste storie sono tutte bellissime ma "La ragazza delle perle" in particolare mi ha coinvolta sia nel presente con la protagonista CeCe che nel passato con la coraggiosa Kitty McBride e l'ambientazione australe. Ogni argomento è trattato con grande precisione ed è frutto da parte dell'autrice di ricerche storiche e approfondimenti su ogni possibile risvolto. Inizierò presto il prossimo capitolo della serie ed è inutile dire che aspetterò con ansia gli ultimi due volumi per scoprire finalmente qualcosa di più sull'enigmatico Pa' Salt.

"Fiori sopra l'inferno" - Ilaria Tuti


Descrizione:
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

Incipit:
"C'era una leggenda che gravava su quel posto. Una di quelle che si appiccicano ai luoghi come un odore persistente. si diceva che in autunno inoltrato, prima che le piogge si tramutassero in neve, il lago alpino esalasse respiri sinistri. Uscivano come vapore dall'acqua e risalivano la china insieme alla bruma del mattino, quando la gora rifletteva il cielo. Era il paradiso che si specchiava nell'inferno."

Voto: 4/5

La mia opinione:

Un bellissimo thriller originale, suggestivo e pieno di suspance, con descrizioni dettagliate e molto evocative delle ambientazioni (sembra quasi di aggirarsi tra i boschi coperti di neve e tra le stradine gelide del villaggio) e una trama perfetta che stupisce e tiene incollati ad ogni pagina. Il personaggio del commissario Battaglia è costruito in maniera perfetta e sono curiosa di scoprire la nuova indagine nel libro della Tuti appena uscito, "Ninfa dormiente". Mi è piaciuto l'alternarsi dei due piani temporali, che ci portano a poco a poco a scoprire il lato nascosto della vicenda e l'origine di tutta la trama. Veramente un bellissimo esordio!

"La villa delle stoffe" - Anne Jacobs


Descrizione:
Augusta, 1913. Quando la giovane Marie si trova per la prima volta davanti alla maestosa Villa delle Stoffe, ne rimane al tempo stesso affascinata e intimorita: l'imponente palazzo della famiglia Melzer, proprietaria della più grande fabbrica di tessuti bavarese, svetta come un castello fatato in un immenso parco. Un universo luccicante e sconosciuto per una ragazza povera come lei, cresciuta in orfanotrofio e in cerca di un lavoro come domestica. Fin da subito, Marie si scontra con le ostilità e le gelosie dei suoi pari grado: uno stuolo di camerieri e domestici imbellettati che la guardano con sospetto, invidiosi della sua grazia innata, della sua intelligenza e determinazione. Ma anche ai piani alti, dove sta per aprirsi la stagione dei balli invernali, il fascino e la bellezza di Marie non passano inosservati: Katharina, la figlia più giovane dei Melzer, appassionata d'arte, le chiede di posare per lei, e tra le due nasce una sorprendente complicità, con sommo disappunto del capofamiglia. Intanto il figlio maggiore Paul, futuro erede dell'impero, elegante come un dandy e sempre intento a sperperare i soldi del padre, rientra a casa per le feste natalizie e, suo malgrado, rimane ammaliato dai misteriosi occhi neri della nuova arrivata... Ma c'è un segreto, nascosto nel passato di Marie, che rischia di sconvolgere le loro vite in modo imprevedibile. Una grande saga piena di intrighi, amori e colpi di scena, narrata da un punto di vista molto speciale: quello dei domestici della Villa delle Stoffe, che curiosi, attenti, fedeli o intriganti, spiano ogni mossa dei padroni, ne conoscono ogni segreto, sognano con loro e ne invidiano la vita sfavillante.

Incipit:
"Superò la porta di Jakob e rallentò il passo. Nella zona orientale della città si apriva un nuovo mondo: non tranquillo e angusto come le stradine della Città Bassa, ma rumoroso e ostile. Tra ruscelli e prati si ergevano fabbriche circondate da mura per tenere lontani i curiosi e sorvegliare i lavoratori."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Un romanzo senza molti colpi di scena ma che appassiona e si lascia leggere con facilità. La storia di Marie, pur essendo abbastanza prevedibile, scorre via velocemente e si intreccia a molte altre vicende riguardanti i vari abitanti della villa Melzer, domestici compresi. E' un affresco sugli usi e costumi della Germania nei primi del '900, poco prima della Grande Guerra, ed essendo ricco di dettagli e descrizioni sfocia nel romanzo storico aumentando l'attrattiva nella lettura. Acquisterò sicuramente gli altri due romanzi per terminare la saga. Unica pecca rimane forse la lunghezza, 600 pagine che in certi punti suonano abbastanza ripetitive...

"Rosso Parigi" - Maureen Gibbon


Descrizione:
Parigi, 1862. Una ragazza con dei provocanti stivaletti verdi è ferma davanti a una vetrina. Sul suo blocco sta disegnando il gatto che dorme dentro la bottega quando l'avvicina un uomo, misterioso e affascinante, che la fissa. Poi le chiede se può prendere in mano il disegno e con pochi tratti sicuri riesce a infondervi la vita. Lui è Edouard Manet, lei Victorine Meurent. Il loro incontro - questo incontro - cambierà la loro vita e la storia dell'arte mondiale. Per sempre. All'inizio Manet stabilisce un torrido ménage à trois con Victorine e la sua coinquilina Denise, ma presto la relazione diventa qualcosa di più e lei gli chiede di scegliere. Così la diciassettenne Victorine abbandona la sua vecchia vita per immergersi nella Parigi degli impressionisti, dei café della bohème viziosa e sentimentale di Baudelaire, dei circoli dei canottieri dipinti da Renoir, delle soffitte romantiche e degli atelier più promiscui. Narrando la storia vera di Victorine Meurent, la musa di Manet, la donna che gli farà da modella per tanti dei capolavori che hanno fondato l'arte moderna - da Colazione sull'erba alla celebre Olympia - e che diventerà lei stessa rinomata pittrice, Maureen Gibbon ha scritto un romanzo sensuale come i colori di una tavolozza impressionista. Rosso Parigi è il racconto dell'educazione artistica ed erotica di una giovane donna avida di vita e di esperienze, affamata dei colori della felicità e delle gioie del corpo.

Citazioni:
"Non mi ha dato lui l’amore per i colori, né i colori stessi. Li conoscevo già ben prima di conoscerlo. Erano negli scampoli di stoffa e di nastro che mia madre sparpagliava dappertutto mentre cuciva. Nei vestiti e soprabiti della Belle Normande. Nelle campanelle rampicanti che la madre di Nise coltivava fuori dalla finestra della sua cucina. Perfino nelle etichette delle scatole di candele con cui Nise e io illuminavamo la nostra stanzetta di Rue Maître-Albert. Erano negli stivaletti verdi e nello scialletto color rame della puttana, che ho amato in quanto regali – e nessuno me ne aveva mai fatti prima – ma soprattutto per il loro colore. Vert émeraude et cuivre . Forse lui mi ha dato le parole per dire i colori e le ragioni per considerarli importanti, e forse è grazie a lui che mi sono resa conto di amarli. Ma non mi ha dato i colori. Quelli li avevo già dentro."

"Ho scoperto che qualche volta basta vederle, le cose. Guardarle e vederle."

"Forse è cosí che facciamo accadere le cose che vogliamo: non tanto pensandole intensamente, quanto avendo la certezza che accadranno."

Voto: 3/5

La mia opinione:
I romanzi che parlano di pittori e arte mi hanno sempre appassionata, ma tra tutti forse questo è quello che mi ha convinta di meno. E' molto breve e descrive soltanto pochi mesi di vita riguardanti il pittore Manet e la sua musa Victorine, concentrandosi principalmente sul lato erotico della storia. Mancano le atmosfere di Parigi e quel clima bohemiennè che si dovrebbe respirare tra le sue strade e non traspare affatto la passione per la pittura che ho trovato invece in altri romanzi simili.

"La soffitta sul lago" - Viola Shipman


Descrizione:
Immersa in un bosco di betulle bianche e inondata dal profumo di un cedro secolare, la vecchia casa di famiglia sul lago Michigan è da sempre il rifugio di Mattie. L'ampio focolare in soggiorno, la cucina dalle piastrelle azzurre, la soffitta in cui disegnava magnifici giardini: tutto risuona di voci e ricordi felici. Ma da tempo Mattie lotta contro un destino avverso, con il sostegno e l'amore di suo marito Don, accanto a lei da cinquant'anni. Finché all'improvviso nella loro vita irrompe Rose, una ragazza madre che per sbarcare il lunario accetta un posto da badante, insieme alla figlia Jeri, una bambina di sette anni dai ricci ramati e dall'incredibile vitalità. E in mezzo allo scompiglio portato dalle nuove arrivate, Mattie e Don capiscono che era proprio questo che avevano sempre desiderato: una grande, chiassosa famiglia. Qualcuno a cui affidare i ricordi più cari: una bambola di pezza, un ciondolo di vetro, un album di ritagli... Ogni oggetto una storia, un momento di allegria. E forse per Mattie, Don e Rose, una nuova chiave per guardare la vita in modo diverso.

Citazioni:
"Il mondo è più bello e più sicuro quando vivi in un'illusione. (...) Ma non è reale. Prima o poi devi uscire dalle pareti che ti intrappolano per vivere davvero ciò che il mondo ha da offrire."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Un romanzo molto al di sotto delle mie aspettative. Superficiale pur trattando un argomento importante, molto ripetitivo e quasi privo di dettagli nelle descrizioni delle ambientazioni e delle atmosfere (cosa che leggendo la trama sembrava essere il fulcro del romanzo). Intere pagine sono piene di brevi dialoghi e riflessioni dei protagonisti, e questo rende la lettura molto slegata e difficoltosa. La storia è commovente ma poteva senz'altro essere sviluppata in modo migliore, approfondendo le varie vicende e collegandole tra loro in modo più fluido.

giovedì 4 aprile 2019

"La collezionista di meraviglie" - Valentina Cebeni


Descrizione:
Dafne è solo una bambina quando, in un vecchio baule di casa, trova una spazzola d'argento. È così brillante che non riesce a distogliere lo sguardo. Quando la prende in mano le appare una donna che, seduta davanti a uno specchio, si spazzola la lunga chioma bruna. È così che scopre di avere un dono straordinario: le basta sfiorare oggetti antichi per vedere la storia dei loro proprietari. Da allora sono passati anni, in cui ha cercato di ignorare questa capacità, che le parla di un passato che ha fatto di tutto per dimenticare. Ma ora che la sua vita non la soddisfa più, non può fare finta di niente: deve tornare a Torralta, dove tutto è cominciato. Solo lì potrà sperare in un nuovo inizio. Ad aspettarla c'è la bottega antiquaria di nonno Levante. Appena vi mette piede, si rivede bambina mentre corre tra gli scatoloni ingombri di chincaglierie di ogni genere. E soprattutto ritrova il familiare odore di polvere e vernice. Troppo familiare per non farle venir voglia di riaprire il negozio e riportarlo all'antico splendore. Con l'aiuto dell'amorevole nonna Clelia e di Milan, un insolito collaboratore che ha trovato rifugio proprio nel negozio vuoto, Dafne trasforma la bottega in un ospedale per oggetti dimenticati, dando loro nuova vita. Ma un giorno, tra gli scaffali polverosi, si imbatte in un vecchio orologio da taschino che le parla di una coppia e del loro amore contrastato. Dafne non sa a chi sia appartenuto, né per quale motivo sua nonna ne conservi uno identico. Sente però che, in qualche modo, quell'orologio ha a che fare con la sua famiglia e con il dono che è tornato a farle visita. Per questo, è pronta a scoprire la verità sul mistero che lo avvolge. Perché solo così, ascoltando ciò che il passato ha da dirle, potrà ritrovare sé stessa.

Citazioni:
"La morte non è una linea piatta che corre su un elettrocardiografo; non una diagnosi infelice, non una prognosi nefasta, non il colpo esploso dalla pistola del rapinatore mentre sei in fila alla posta, ma l'assenza di ricordi, il silenzio. E' l'oblio a uccidere le persone."

"Sistemo oggetti rotti per preservare i ricordi. Cosi l'amore non muore."

"Un oggetto sbeccato, con qualche crepa e ammaccatura, ha un valore di molto superiore a quello appena uscito intonso dalla fabbrica. E sai perché? (...) Perché quell'oggetto custodisce in sé il valore inestimabile del tempo."

Voto: 2/5

La mia opinione:

Avevo molte aspettative per questo libro ma non sono rimasta per niente soddisfatta. La narrazione è veramente troppo lenta e ripetitiva, i dialoghi girano sempre attorno alle stesse situazioni e agli stessi argomenti e questo rende il romanzo davvero poco avvincente. Inoltre ci sono diverse discordanze sia a livello temporale che descrittivo, alcuni avvenimenti vengono inseriti di punto in bianco nella trama senza alcun collegamento con i precedenti e tutti questi fatti insieme rendono la lettura lenta e pesante. Non mi è piaciuto per niente neanche il personaggio principale di Dafne, che ho trovato irritante e insopportabile nel modo di affrontare le difficoltà e scappare da ogni situazione senza nemmeno dare il tempo al suo interlocutore di esporre il proprio punto di vista. Sinceramente non vedevo l'ora di girare l'ultima pagina per iniziare altro...

venerdì 8 marzo 2019

"Sette giorni perfetti" - Rosie Walsh


Descrizione:
Si incontrano per caso in un caldo pomeriggio di giugno alla fermata dell'autobus e fin dal primo momento Sarah e Eddie si piacciono da morire. A quasi quarant'anni e con un divorzio alle spalle, Sarah non si è mai sentita così viva. E le sembra che Eddie la aspettasse da sempre. Così, dopo una settimana perfetta passata insieme, quando Eddie parte per un viaggio fissato molto prima di conoscerla e promette di chiamarla dall'aeroporto, Sarah non ha motivo di dubitare. Ma quella telefonata non arriva. E non arriva nemmeno il giorno dopo, né gli altri a seguire. Incredula, gli occhi fissi sullo schermo del cellulare che non suona, Sarah si chiede se lui l'abbia semplicemente scaricata o se invece gli sia successo qualcosa di grave. Dopo giorni di silenzio, mentre tutti gli amici le consigliano di dimenticarlo, Sarah si convince sempre più che ci sia qualcosa dietro l'improvvisa sparizione. Tuttavia le settimane passano e Sarah non sa più darsi spiegazioni. Fino al giorno in cui inaspettatamente scopre di aver avuto sempre ragione. C'è un motivo se Eddie non l'ha più chiamata. Un segreto doloroso che li avvicina e insieme li allontana. L'unica cosa che non si sono detti in quei sette giorni trascorsi insieme... Il romanzo d'esordio di Rosie Walsh non è solo una storia d'amore che sorprenderà tutti quelli che sanno cosa significa aspettare una chiamata che non arriva, ma è molto di più. Scava nel profondo dei nostri sentimenti e delle nostre paure: la paura di non essere amati, la paura di essere rifiutati, la paura di affrontare il passato. E lo fa dosando sapientemente suspense e passione, emozioni e dramma, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Citazioni:
"Gli avevo telefonato e mandato messaggi: gli avevo perfino inviato un patetico tweet. Avevo scaricato Messenger e Whatsapp, che controllavo più volte al giorno per vedere se fosse riemerso. Ma ogni volta mi dicevano la stessa cosa: Eddie David era stato online l’ultima volta un po’ più di due settimane fa, quando ero andata via da casa sua per lasciargli fare le valigie per la Spagna. Abbattuta dalla vergogna e dalla disperazione, avevo addirittura scaricato una serie di app per incontri, per scoprire se fosse tra gli utenti."

"
«Sarah, penso di essermi innamorato di te. È troppo?» Io espirai. «No. È perfetto.» Ci sorridemmo. Avevamo passato un punto di non ritorno. Dopo un attimo che mi sembrò lunghissimo, gli mandai un bacio e uscii nel mattino assolato."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Uno dei più bei romanzi mai letti, 400 pagine divorate in una giornata per arrivare al più presto alla fine e scoprire le sorti dei protagonisti. Verso metà libro, quando pensi di aver capito parte della storia, questa ti spiazza e ti sorprende mettendoti di fronte a uno scenario completamente diverso da quello immaginato.
E' un libro bello sotto ogni aspetto, completo, romantico ed emozionante in ogni pagina e pieno di colpi di scena mai banali o scontati... 
Più volte ho temuto per la piega che prendevano gli eventi ed avevo quasi timore di scorrere le pagine per paura di imbattermi in qualche risvolto negativo. E' difficile recensire questo romanzo senza spoilerare la storia perchè ogni fatto è strettamente legato agli altri, causa e conseguenza delle azioni di Eddie e Sarah. 
Questa è una di quelle storie che non dimenticherò facilmente e che non posso far altro che consigliare, anzi sicuramente la rileggerò pur conoscendo ormai l'epilogo per assaporare ogni pagina con più calma e attenzione.

lunedì 4 marzo 2019

"La madre sconosciuta" - Kimberley Freeman


Descrizione:
Inghilterra, 1874. A 19 anni finalmente Agnes può lasciare l’orfanotrofio in cui è cresciuta e mettersi alla ricerca di sua madre. Da poco, infatti, ha scoperto che la donna che l’ha abbandonata ha lasciato accanto a lei un bottone decorato con un unicorno. E lei ricorda benissimo di aver visto un cappotto cui mancava proprio un bottone identico: l’aveva donato all’orfanotrofio una nobildonna, Genevieve Breckby… Convinta che Genevieve sia sua madre, Agnes ne ripercorre le tracce fino a Londra e a Parigi, e poi, mossa da un’incrollabile determinazione, s’imbarca sulla Persephone, che la condurrà in una terra selvaggia e misteriosa: l’Australia. Londra, oggi. È in Australia che Tori ha deciso di vivere. Ora però deve tornare a casa, in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un doloroso divorzio, ma soprattutto per aiutare la madre, brillante studiosa dell’epoca vittoriana, che soffre di Alzheimer. Mentre mette ordine nelle sue carte, Tori trova una lettera che risale alla fine dell’800. Una nobildonna scrive alla figlia, spiegandole i motivi per cui l’ha abbandonata, e le incredibili vicissitudini che l’hanno portata a quel terribile gesto. Ma la lettera è incompleta e Tori, prima incuriosita e poi sempre più coinvolta, decide di mettersi alla ricerca dei fogli mancanti…

Citazioni:
"Il tempo cambierà. Tutto cambia. Il mare non resta calmo per sempre. Le nubi copriranno il sole. Ma io e mia madre seguiremo la stessa rotta."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Un romanzo bellissimo che tiene incollati ad ogni pagina! Il personaggio di Agnes Resolute è indimenticabile, dotato di grande forza e tenacia nell'affrontare le mille peripezie che si presenteranno nel suo lungo viaggio alla ricerca della madre. Un viaggio che ci porterà prima nella fumosa Londra, poi nella lontana Australia passando per Parigi e nell'esotica India. La sua storia è quella principale e anche la più avvincente, mentre la vicenda presente di Tori fa soltanto da "introduzione" a quella ambientata alla fine dell'800. Pur essendo sviluppato su tre piani temporali diversi, risulta comunque chiaro e godibile, ben scritto e veramente appassionante!

lunedì 18 febbraio 2019

"Il matrimonio degli opposti" - Alice Hoffman


Descrizione:
Isola di St Thomas, 1807. Rachel Pomié sogna di sgusciare via dalla sua esistenza e di fuggire a Parigi, una città di cui sa tutto. Dalle mappe dei cartografi sa come si snodano i viali delle Tuileries, le banchine della Senna e le vie principali. Dai racconti di suo padre sa che da quella grande città vengono i suoi antenati, dopo aver peregrinato in Spagna e Portogallo, alla ricerca di una terra dove professare l’ebraismo senza essere umiliati, offesi o, persino, uccisi. Il suo sogno, però, di aggirarsi per le strade della capitale francese, vestita magari come una delle ragazze sbirciate di nascosto sul Journal des dames et des modes della madre, svanisce miseramente il giorno in cui finisce in sposa all’anziano commerciante Isaac Petit. La vita coniugale con monsieur Petit, un vedovo di trent’anni più vecchio di lei, si rivela piena di sacrifici, lutti e delusioni. Una mattina, appena arrivato da Parigi, compare al suo cospetto il nipote di Petit, Frédéric Pizzarro, un bel giovane coi capelli scuri, il portamento elegante e un francese parigino così nitido da sembrare un altro idioma rispetto al francese creolo dell’isola. Rachel, che ha la lingua più tagliente di tutta St Thomas, non riesce a spiccicare parola, quasi consapevole della fatalità di quell’incontro. Frédéric Pizzarro sarà, infatti, l’uomo della sua vita, e dal loro amore nascerà Camille, un ragazzino curioso e vivace che andrà a Parigi, si diplomerà all’École des Beaux-Arts, stringerà amicizia con Paul Cézanne e diventerà Camille Pissarro, uno dei più grandi pittori dell’Ottocento.

Citazioni:
"In un sogno non ha importanza chi si conosce: importa soltanto cosa si fa e cosa si vede."

"Immagino faccia questo l'amore a una donna: portarla in un giardino notturno, ormai convinta che il suo desiderio possa influenzare i piani del destino."

"Se trovi la felicità, afferrala. Non la ritroverai un’altra volta. La riconoscerai a prima vista”.

Voto: 5/5

La mia opinione:
Un romanzo incantevole, davvero bello sotto tutti i punti di vista! 
La trama è incentrata principalmente sulla figura di Rachel Pomiè, futura madre di Camille Pissarro, una donna forte e combattiva, capace di intimorire con un solo sguardo ma dotata anche di grande spirito di sacrificio e una passione che la porterà a scontrarsi con l'intera comunità. La scrittura è scorrevole e molto evocativa, soprattutto nella descrizione dell'isola di St.Thomas ricca di colori e profumi, in cui è ambientata gran parte della storia. Sembra quasi di sentire il calore sulla pelle e vedere il riverbero della luce sull'acqua, così come la dipingerà il giovane Camille nei suoi primi lavori. Un romanzo dedicato sicuramente in primo luogo agli amanti dell'arte e della pittura, ma che appassionerà comunque ogni lettore con la storia poetica di questa famiglia.

"Dove finisce la notte" - Daniela Tully


Descrizione:
Monaco, 1990. Il vento del Nord è arrivato, e con lui quella lettera. Una lettera inaspettata, datata 1944, e destinata a cambiare la vita di Martha Wiesberg per sempre. Martha è una sopravvissuta, ha conosciuto l’odio e la violenza, ma, per la prima volta, ha paura. Paura di quelle parole scritte, del segreto che custodiscono e che la riporta agli anni dell’ascesa di Hitler e del Terzo Reich. Scoprire la verità è pericoloso, ma Martha non ha scelta: deve partire per un luogo che solo lei conosce, anche a costo di abbandonare la nipote, la giovane Maya, che ha allevato e accudito sin dalla nascita. Stati Uniti, 2016. Morbide colline si stendono a perdita d’occhio fino a incontrare una foresta densa e scura: è qui, nel folto degli alberi, che sorge un antico e lussuoso residence. È qui che Maya cerca di far luce sulla morte della nonna Martha. Era scomparsa nel nulla, molti anni prima. E adesso la scoperta del corpo. Anche se non è riuscita a perdonarla per averla lasciata all’improvviso, Martha sa di doverle molto: è lei ad averle insegnato tutto quello che sa attraverso le sue storie. Favole che narravano di tempi in cui amarsi era proibito, in cui una carezza poteva fare male, in cui la notte pareva senza fine. Ora Maya vede tutto con chiarezza: la nonna ha sempre voluto che lei arrivasse lì, disseminando tanti piccoli indizi nelle sue storie. E adesso ha intenzione di ritrovarli tutti per riportare a galla la verità. Perché c’è un’ultima storia che aspetta di essere svelata. Quella di un amore profondo e contrastato che la guerra ha reso impossibile, ma non ha distrutto. Di una promessa che attende di essere mantenuta. Di un odio che non bisogna dimenticare, perché è capace di uccidere ancora. Dopo una carriera nel mondo del cinema, Daniela Tully debutta sulla scena letteraria internazionale con un’opera prima che ha conquistato pubblico e critica. Dove finisce la notte è una storia epica che trascina il lettore nelle pieghe del tempo ricordando come l’amore incondizionato sia capace di vincere anche le ombre più lunghe. Quelle prodotte dai pregiudizi degli uomini e che la Storia, nonostante tutto, ci chiede di non dimenticare.

Citazioni:
"Sua nonna le aveva fatto da madre, quando la sua vera madre l'aveva rinnegata. Sua nonna le era stata amica, quando gli altri bambini la prendevano in giro. Sua nonna era stata tutta la sua vita. Era affranta. Per il suo comportamento all'aeroporto, per la sua ingratitudine, ma soprattutto per averla ignorata."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Mi era piaciuto molto l'inizio del romanzo con la storia riguardante Martha nel 1938, e reputo questa parte la migliore del libro. Sfortunatamente però, questa si interrompe bruscamente e lascia spazio alle vicende della nipote Maya e ad altre pagine piene di leggende, racconti, la favola delle fata della guerra, la storia lunga decenni della famiglia Montgomery e non si riesce a capire quale sia il filo conduttore che colleghi questi fatti a quelli letti inizialmente. Tutte queste storie si accavallano l'una sull'altra e costringono il lettore a ricominciare ogni volta con una vicenda diversa e questo rende la lettura veramente faticosa. Nella narrazione della famiglia Montgomery si affacciano così tanti personaggi, in tempi e luoghi diversi, che a un certo punto sarebbe utile un albero genealogico per cercare almeno di capire le parentele che li legano. Si salva il finale, anche se abbastanza prevedibile, dove troviamo almeno il resto della storia di Martha e il collegamento (in alcuni punti veramente forzato) con gran parte degli altri protagonisti. Diciamo che le mie aspettative per questo romanzo non sono state proprio soddisfatte...

lunedì 21 gennaio 2019

"Gli amici silenziosi" - Laura Purcell


Descrizione:
Inghilterra, 1865. Rimasta vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte alla volta della tenuta del marito insieme alla zitellissima cugina di lui, Sarah. Ma in quell'angolo di campagna inglese remoto e inospitale, l'opportunità di trascorrere in pace il periodo del lutto diventa qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l'amato fratello Jolyon giunga da Londra a salvare Elsie dall'isolamento e dalla noia. A distrarre lei e Sarah dalla cupa atmosfera in cui sono sprofondate, solo l'intrigante diario di un'antenata dei Bainbridge, Anna, vissuta e tragicamente morta più di duecento anni prima; e la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti. Quegli "amici silenziosi" che Anna si procurò allo scopo di deliziare ospiti illustri, presto costretti a ripartire in circostanze mai del tutto chiarite.

Citazioni:
"Elsie si mise il velo. Poi vide un lungo edificio in stile Giacomo I con il tetto a tre timpani, una torre nolare centrale e, alle sue spalle, comignoli di mattoni rossi. Dalle grondaie traboccava l'edera, che soffocava anche le due torrette ai lati della casa. Sembrava morta.
Tutto era morto. I parterre giacevano prostrati sotto lo sguardo senz'anima delle finestre, le siepi erano brune e disseminate di buchi. Le aiuole erano strangolate dai rampicanti. Perfino i prati erano ingialliti e spelacchiati, come se nella tenuta si fosse diffuso un contagio. Soltanto il cardo prosperava e le sue spine purpuree si rizzavano ispide dal pietrisco multicolore."

Voto: 5/5

La mia opinione:
La mia predilezione smisurata per il cartaceo a discapito del formato elettronico trova con questo libro un esempio calzante: la bellezza della copertina, con la serratura passante che lascia sbirciare il dipinto della pagina sottostante è una particolarità impossibile da ottenere con la lettura digitale! Al di là dell'aspetto grafico, ho trovato in questo romanzo tutti i miei elementi preferiti: le atmosfere gotiche date dall'antica dimora decadente, i lunghi e freddi corridoi pieni di polvere, i sussurri in piena notte... e poi loro, gli amici silenziosi!! Antiche sagome a grandezza naturale che compaiono misteriosamente nelle varie stanze di "The Bridge" e che sembrano seguire la protagonista Elsie in tutti i suoi spostamenti. 

La vicenda si svolge in tre piani temporali diversi: quello più recente presso l'ospedale di St. Joseph, il 1635 con la storia dell'antenata Anna e infine il 1865, fulcro della storia di Elsie e Sarah. Le tre narrazioni si alternano con grande maestria, stuzzicando il lettore e portandolo pagina dopo pagina a ricostruire una storia fatta di stregoneria, superstizioni ed elementi soprannaturali. Al di là delle apparenze però non ci troviamo di fronte a un horror, ogni avvenimento può infatti avere diverse spiegazioni e punti di vista, e anche nel finale non avremo la certezza di cosa sia realmente successo a "The Bridge", ma continuerà ad aleggiare il dubbio della sanità mentale della protagonista. 
Amo molto queste letture dai risvolti psicologici, dove nulla è scontato e l'autrice ci mette di fronte a molteplici chiavi di lettura ed interpretazioni. Sarebbe proprio bello vedere un film tratto da questo romanzo!!

venerdì 11 gennaio 2019

"Qualcuno ti guarda" - Rachel Abbott


Descrizione:
È sera quando Olivia Brookes telefona alla polizia per denunciare la scomparsa del marito Robert e dei tre figli. Ha la voce rotta, è in preda al panico e, scampata all'oscura tragedia che anni prima ha inghiottito i suoi affetti più cari, teme che il destino voglia accanirsi contro di lei una seconda volta... Il mattino successivo, però, Robert fa ritorno a casa insieme ai bambini. Persuade gli agenti che si è trattato di un malinteso, lasciando intendere che la moglie soffre di nervi. Due anni dopo, una nuova emergenza costringe il detective Tom Douglas a tornare a casa dei Brookes: questa volta è Olivia a essere scomparsa con i bambini. Porte e finestre non mostrano segni di effrazione, l'auto è ancora parcheggiata in garage, i vestiti sono nell'armadio, non manca all'appello nemmeno un giocattolo. Ma le foto che potrebbero servire per avviare le indagini e diramare un comunicato sono sparite: rimosse dagli album, dal cellulare, dai computer. Il marito Robert appare sconvolto, svuotato; eppure qualcosa nella sua versione dei fatti non torna e, nella ridda di interrogativi che la polizia si trova di fronte, il sospetto che stia nascondendo qualcosa si fa di ora in ora più forte. Che fine hanno fatto Olivia e i bambini? Quali segreti si celano dietro la rispettabile facciata dei Brookes? "Qualcuno ti guarda" è un thriller che parla di ossessione, un'ossessione d'amore che risponde alla domanda: fin dove ti spingeresti per non perdere la persona che ami?

Citazioni:
"Il suono acuto del campanello spezza il lugubre silenzio di casa, e io smetto di camminare avanti e indietro. provo un irrazionale impeto di speranza. Che sia Robert? Avrà dimenticato le chiavi? Ma so che non è lui. So perfettamente chi è. E' la polizia, e sono qui perché li ho chiamati.
Avrei dovuto capirlo, quel che sarebbe potuto succedere. Avrei dovuto capire ciò che Robert mi aveva detto in ogni modo, tranne che a parole."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Una storia inquietante fatta di segreti, bugie e inganni. Da circa metà libro si comincia ad intuire l'intreccio della trama ma il finale riserva comunque molti colpi di scena e un epilogo inaspettato. Unica pecca, la vicenda rimasta aperta riguardante il detective Tom, che nulla aveva a che fare con il caso di Robert e Olivia... ci aspetta forse un seguito?

martedì 8 gennaio 2019

"Chocolat"- "Le scarpe rosse" - "Il giardino delle pesche e delle rose" - Joanne Harris

Descrizione: 
Lansquenet-sous-Tannes, un villaggio al centro della Francia, è una comunità chiusa, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. Nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata La Celeste Praline, che ben presto diviene agli occhi del curato un elemento di disordine. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Qaresima, diventa inevitabile.

Incipit:
"Siamo arrivate con il vento del carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti, delle salsicce e delle cialde friabili e dolci cotte alla piastra proprio sul bordo della strada, con i coriandoli che scivolano simili a nevischio da colletti e polsini e finiscono sui marciapiedi come inutile antidoto contro l'inverno. C'è un'eccitazione febbrile nella folla disposta lungo la stretta via principale, i colli che si allungano per vedere il carro fasciato di carta crespata, con i suoi nastri svolazzanti e le coccarde di cartoncino. Anouk guarda, gli occhi spalancati, un palloncino giallo in una mano e una trombetta nell'altra, tra un cesto per la spesa e un triste cane marrone."


***
Descrizione:
Sono passati quattro anni da quando Vianne Rocher e la figlia Anouk hanno lasciato il paese di Lansquenet. Hanno peregrinato di villaggio in villaggio, senza mai trovare stabile dimora: lo scandalo e le chiacchiere le hanno seguite, perseguitate, minacciate pericolosamente, ancora di più da quando Vianne ha dato alla luce la piccola Rosette. Alla fine hanno trovato rifugio e anonimato a Montmartre a Parigi e qui si sono rifatte una vita, assumendo un'altra identità. Ma tutto è diverso da prima. Ma poi nella loro vita compare Zozie de L'Alba, la donna con le scarpe rosse, e tutto cambia.


Citazioni:
"Vianne Rocher. Ne è passato del tempo da quando portavo quel nome. Come un cappotto, amato ma ormai riposto nell'armadio, mi ero quasi dimenticata di quanto mi facesse star bene, di come fosse caldo e confortevole."


***


Descrizione: Il vento ha ricominciato a soffiare. Vianne Rocher lo sa: è un segnale, qualcosa sta per succedere. Quando riceve una lettera inaspettata e misteriosa, capisce che ormai niente può opporsi a quel richiamo. Vianne non ha altra scelta che seguirlo e tornare a Lansquenet, il villaggio dove tutto è cominciato, il paese dove otto anni prima aveva aperto una cioccolateria. Qui, adesso come allora, regnano ancora la diffidenza e i pregiudizi, ma molte cose sono cambiate. Il profumo delle spezie e del thè alla menta riempie l'aria, donne vestite di nero camminano veloci e a capo chino per le viuzze e di fronte alla Chiesa, sulla riva del Tannes, è stato costruito un minareto. All'inizio la convivenza tra gli abitanti e la comunità musulmana era stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno tutto era cambiato ed erano iniziate le incomprensioni, le violenze, il fuoco. Il curato Francis Reynaud è disperato e vuole a tutti i costi salvare la sua comunità e tornare all'armonia di una volta. 
E ha capito che solo una donna può aiutarli, Vianne, l'acerrima nemica di un tempo. Solo lei potrebbe portare la pace, solo lei potrebbe capire gli occhi diffidenti e impauriti delle donne che si celano sotto il niqab. Ma soprattutto solo lei può comprendere l'enigmatica e orgogliosa Inès. Ma non è facile leggere la paura e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che serpeggiano tra le due comunità. Eppure Vianne sa come fare, c'è una vecchia ricetta che potrebbe venirle in soccorso...

Incipit:
"Una volta qualcuno mi ha detto che, solo in Francia, ogni anno duecentocinquantamila lettere vengono recapitate a persone morte. Quello che non mi ha detto è che, a volte, i morti rispondono."
***
Voto complessivo dei tre romanzi: 5/5

La mia opinione:
Ho deciso di farmi un regalo e rileggere, per la prima volta consecutivamente, la trilogia di Joanne Harris con protagonista Vianne Rocher, in modo da non perdere alcun dettaglio e avere una visione dell'intera storia senza interruzioni e salti temporali. Devo dire che il mio preferito resta comunque "Chocolat" perchè è in questo volume che incontriamo e impariamo a conoscere tutti i personaggi principali che ci accompagneranno poi per tutta la lettura; prima di tutti Vianne, circondata da quell'aura di magia e profumo di spezie, che consulta i tarocchi e sa leggere nelle vite delle persone, sempre in fuga dal vento e da se stessa. Poi la figlia Anouk, accompagnata dall'immancabile Pantoufle, una piccola straniera che corre per le vie di Lansquenet alla ricerca di nuovi giochi e amici; il parroco Raynaud, che svetta nella sua torre in piena quaresima, pronto a spegnere sul nascere ogni inziativa che sia contraria alla sua visione puritana e cristiana della vita. In "Chocolat" conosciamo anche tanti altri personaggi indimenticabili come l'anziana e anticonformista Armande, che tanto ci mancherà nei successivi volumi, la problematica Josephine e infine Roux, lo zingaro del fiume, così affascinante e misterioso, riservato e ostile verso quasi tutti gli altri abitanti del paese. Tutta la storia ruota attorno al cioccolato, servito in tazze fumanti o trasformato in delicati mediants, praline al latte, tartufi al cacao, offrendo ribellione e tentazione agli abitanti di Lansquenet-sous-Tannes. Provo da sempre un amore smisurato per questo libro, così ricco di magia e profumi, in uno scontro tra sacro e profano che ammalia il lettore e lo fa innamorare di ogni pagina.

Il secondo volume "Le scarpe rosse" cambia completamente ambientazione, ci troviamo nel quartiere di Montmartre a Parigi nel periodo natalizio e un nuovo personaggio fa irruzione nella vita di Vianne (anzi di Janne) portando scompiglio e molte novità: la trasformista Zozie de l'Alba, ladra di identità e di vite. Quello che sconcerta all'inizio della lettura è trovare una Vianne completamente diversa da quella che abbiamo conosciuto in "Chocolat", priva di entusiasmo e di quella sfacciataggine che l'aveva contraddistinta nella sua battaglia contro il curè Raynauld; è una Vianne spenta e rassegnata a vivere nell'anonimato di un piccolo negozio di dolci, dove non si producono più cioccolatini e dove ogni traccia di magia è stata proibita e relegata in fondo a una scatola insieme ai tarocchi e alla vecchia identità, per il bene di Anouk (ormai cresciuta) e della piccola Rosette. Ma grazie all'arrivo di Zozie e dell'enigmatico Roux e al girare del vento, ogni antica ricetta verrà rispolverata e pagina dopo pagina ritroveremo tutto l'entusiasmo e il fascino perduti. Di questo volume mi piace molto il fatto che sia ambientato nel periodo natalizio, con le luminarie che splendono lungo le vie di Parigi, le neve che scende silenziosa e le dolci creazioni di Vianne e Zozie che brillano in vetrina!

L'epilogo della storia si ha nel terzo volume "Il profumo delle pesche e delle rose". Il vento ha ripreso a soffiare e amici ormai lontani chiedono il ritorno di Vianne a Lansquenet-sous-Tannes. Quello che troviamo è però un paese molto diverso da quello di otto anni prima, dove una nuova etnia culturale e religiosa si è contrapposta al potere del curè Raynauld portando scompiglio e malessere per tutti gli abitanti, in un caldo e afoso agosto di Ramadan. E Vianne sarà di nuovo costretta a rispolverare le sue "magie" per cercare di ristabilire l'ordine e riportare l'armonia in quella che ha sempre considerato essere "casa sua". E' stato bellissimo ritrovare tanti personaggi di "Chocolat", dall'ormai cresciuto Luc, nipote di Armande, alla diffidente Josephine e perchè no, lo stesso parroco Francis Raynauld in una nuova veste più terrena e amichevole. 
Ho deciso di fare questa tripla recensione perchè a distanza di anni dalla prima lettura, ci tenevo ancora molto a parlarvi di questa autrice e in particolare di questi romanzi, perchè nessuno come la Harris è riuscito a sorprendermi e farmi innamorare di una storia, di un personaggio e di un luogo che come in tutte le favole, in realtà non esistono...