È la primavera del 1864 a Parigi, e la capitale vive la grande trasformazione voluta da Haussmann, delegato dell'imperatore, che ha giurato di fare dell'angusta città medievale il gioiello più splendente d'Europa. Un giovane artista di bell'aspetto, passeggia dalle parti della Sorbona, dove magioni e palazzi maestosi sorgono ancora accanto a baracche e tuguri. Si chiama Oscar Claude Monet, viene da Le Havre e, in questa primavera della metà del XIX secolo, venderebbe probabilmente ancora caricature per le strade della piccola città dell'Alta Normandia se non avesse incontrato un giorno Eugène Boudin, un pittore locale con tanto di cavalletto in spalla e cappello marrone, che lo ha convinto ad andare a studiare arte nella ville lumière. Si sta facendo quasi buio quando il giovane entra in una libreria in rue Dante. Dietro la scrivania siede una giovane donna. I folti capelli castano-dorati, raccolti in un'acconciatura modesta e fermati con un pesante nastro di velluto nero, brillano alla luce della lampada da tavolo. Si chiama Camille-Léonie Doncieux ed è la donna del destino di Claude Monet. Lui la accoglierà nell'atelier che divide con Frédéric Bazille lungo la Rive Gauche, un appartamento ingombro di libri, scialli, arredi scenici, sedie, dove trascorrono giornate intere Renoir, Pissarro e Paul Cézanne. La dipingerà diciannovenne, bella e sdegnosa, con un abito verde da passeggio con un lungo strascico. La trascinerà nella sua vita bohémienne e la amerà e tradirà...
Citazioni:
“Ho un tale fuoco dentro di me. E tanti progetti. Desidero sempre l’impossibile. L’acqua limpida con le alghe che ondeggiano sul fondo? E’ una meraviglia da guardare, ma tentare di metterla su tela è un’impresa tale da farmi ammattire.” Claude Monet
“Quando hai amato, seppur brevemente, non puoi tornare a essere quello di prima. L’amore ti cambia.”
“Inseguo il più piccolo frammento di colore. La colpa è mia, voglio cogliere l’immateriale. E’ terribile come la luce se ne vada, portando con se le sfumature.” Claude Monet
“L’uomo è nato libero, ma è ovunque in catene.” Jean-Jacques Rousseau
“Ci sono perdite a cui non possiamo rimediare. Crediamo di averle superate, e invece ritornano.”
“Non saprei dire se esiste la felicità perfetta; non a questo mondo. Dobbiamo mantenerla viva dentro di noi: una fiammella che continua ad ardere.”
Voto: 5/5
La mia opinione:
La mia recensione è di parte...ho sempre avuto un amore smisurato per l'impressionismo e in particolare per le opere di Monet, quindi leggere un libro sulla sua vita è stato fantastico.
Bella storia, accuratamente ricostruita, forse un po' romanzata in alcune parti, ma che rende perfettamente l'idea della passione e del tormento del pittore per Camille, ma soprattutto per le sue opere. Triste sapere che artisti considerati oggi dei geni, ai loro giorni erano emarginati e costretti a vivere nella miseria. Per me una lettura perfetta e indimenticabile!