venerdì 29 luglio 2011

“Il palazzo delle pulci” – Elif Shafak


Descrizione:
Palazzo Bonbon, vecchio edificio signorile nel cuore di Istanbul, ha attraversato gli ultimi quarantenni di storia sacrificandovi inesorabilmente il proprio splendore: costruito a metà degli anni Sessanta da un ricco emigrato russo per la moglie pazza, oggi è un condominio fatiscente e infestato dagli insetti, abitato da un'umanità stravagante e coloratissima. C'è il narratore, un professore universitario che si divide equamente tra la passione per le donne e quella per Kierkegaard, c'è la misteriosa Amante Blu, c'è la stramba Igiene Tijen con la figlioletta Su, c'è la vecchia Madama Zietta, che custodisce il segreto del terribile odore che appesta il palazzo. A fare da sfondo alle intricate vicende e alle ossessioni degli inquilini, Istanbul, città vitale e inquieta, tenacemente sospesa tra modernità e tradizione.

Citazioni:
“Tutti sanno che guidare quando si è ubriachi è pericoloso. Ma telefonare quando si è ubriachi può avere conseguenze ancora più nefaste. Eppure non esistono provvedimenti legali per scongiurare questo tipo di pericolo. I guidatori in preda ai fumi dell’alcol colpiscono bersagli a caso, come uno sfortunato albero che all’improvviso si para di fronte a loro o un altro veicolo che se ne va tranquillo per la sua strada…in questo tipo di incidenti non c’è movente né intenzione. Ma chi usa il telefono in stato di ebbrezza finisce sempre per colpire la persona che ama.”

“Se qualcuno suscita in noi un desiderio che non vorremmo provare, cerchiamo di non farcelo piacere. Se non ci riusciamo, allora cerchiamo qualcosa di gradevole in lui, qualcosa che renda il nostro desiderio meno fastidioso e più sopportabile.”

“Poiché il mare è quello che è, ti restano due alternative. Dimenticare le onde e tuffarti per diventare una goccia nel mare o sederti sulla spiaggia ad aspettare. Guardare le onde che, infrangendosi sulla spiaggia, si trasformano ciascuna in una goccia sotto ai tuoi occhi. Una vita che si possa definire tale va vissuta in uno di questi due modi. Bisogna diventare invisibili dentro la vita oppure rendere la vita invisibile dentro di sé.”

“Comprare oggetti per usarli qualche tempo e poi gettarli nella spazzatura è un’abitudine di quanti credono di averne il possesso. Ma gli oggetti non hanno proprietari. Piuttosto hanno una loro storia, e a volte sono queste storie a possedere le persone che vi si sono intromesse.”

giovedì 28 luglio 2011

“New Moon” - Stephenie Meyer


Descrizione:
Secondo volume della saga di Bella ed Edward. Il giorno del diciottesimo compleanno di Isabella un piccolo incidente domestico riesce a mettere in crisi la tranquillità della sua vita in compagnia del fidanzato-vampiro Edward e della famiglia di lui: le ripercussioni sono tali da convincere la famiglia ad abbandonare la cittadina dove abitano, e Edward a lasciare Bella. La ragazza vive un lungo periodo di solitudine e tristezza, in cui taglia i ponti con le proprie amicizie e si rinchiude in se stessa, fino alla quasi casuale riapparizione nella sua vita di Jacob Black, il giovane indiano che per primo aveva fatto nascere in lei i dubbi sulla vera identità della famiglia di Edward. Più il rapporto di amicizia tra Jacob e Bella si rafforza, più lei sembra tornare alla normalità che le mancava da tempo. Ma la quiete appena ritrovata è turbata da eventi misteriosi, tra cui una strana serie di omicidi ai margini della foresta e l'apparizione di nuove, strane creature della notte. 

Citazioni:
“Prima di te la mia vita era una notte senza luna. Molto buia, ma con qualche stella: punti di luce e razionalità... Poi hai attraversato il cielo come una meteora. All'improvviso, tutto ha preso fuoco: c'era luce, c'era bellezza. Quando sei sparita, la meteora è scomparsa dietro l'orizzonte e il buio è tornato. Non era cambiato nulla, ma i miei occhi erano rimasti accecati. Non vedevo più le stelle. Niente aveva più senso.”

“Il tempo passa. Anche quando sembra impossibile. Anche quando il rintocco di ogni secondo fa male come il sangue che pulsa nelle ferite. Passa in maniera disuguale, tra strani scarti e bonacce prolungate, ma passa.”

“Ero una conchiglia vuota. Come una casa sfitta dopo uno sfratto, del tutto inabitabile. Ora stavo un po' meglio. Il soggiorno era in corso di ristrutturazione. Ma era tutto lì, il resto non era cambiato.”

“Mi sentivo una luna solitaria, dopo che il mio pianeta era stato distrutto e sbriciolato da un cataclisma, come nei film, che si ostinava a orbitare attorno a uno spazio vuoto facendosi beffe delle gravità.”

martedì 26 luglio 2011

“Cinque quarti d’arancia” – Joanne Harris


Descrizione:
A volte, se lo decide il destino, il passato e il presente s'intrecciano e riaccendono sentimenti e paure che sembravano cancellati per sempre. Framboise Dartigen aveva solo nove anni quando gli occupanti nazisti arrivarono a Les Laveuses, il paesino sulle rive della Loira dove viveva con la mamma e i fratelli maggiori Cassis e Reinette. In quei giorni sospesi tra la fiaba crudele dell'infanzia e la tragedia della storia accadde qualcosa di terribile. Ora Framboise, che è ormai una donna matura, è tornata a vivere nella vecchia fattoria, ma in incognito. Il segreto di quegli anni lontani non deve assolutamente tornare alla luce.

Incipit:
"Quando mia madre morì, lasciò la fattoria a mio fratello Cassis, il patrimonio in cantina a mia sorella Reine-Claude, e a me, la minore, il suo album e un vaso da due litri con un unico tartufo nero del Pèrigord, grande come una palla da tennis, sospeso in olio di girasole che, una volta stappato, emana ancora il ricco profumo dell'umida terra di bosco. Una distribuzione piuttosto diseguale dei beni, ma in effetti Mamma era una forza della natura e concedeva i suoi favori come le pareva, senza lasciare intuire i meccanismi della sua logica stravagante."

"Il codice da Vinci" - Dan Brown


Descrizione:
Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del Caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome: Robert Langdon. 

Citazioni:
"Non ci sono due istanti uguali, il mondo fluisce di continuo, muta, cambia forma, ma tu sei troppo distratta per accorgertene. Il rumore del vento, come un canto, ora lento, ora violento. Un tuono in lontananza. I passi metallici degli insetti sulla terra. Le schegge di cristallo nero che rotolano lontano. Impara ad ascoltare!"

“Quando una domanda non ha una risposta corretta, c'è una sola risposta... l'area grigia tra il sì e il no... il silenzio.”

domenica 24 luglio 2011

“Il giardino dei Finzi Contini” – Giorgio Bassani


Descrizione:
All’epoca delle leggi razziali, un gruppo di giovani ebrei benestanti di Ferrara si trova escluso dai circoli sportivi, dalle biblioteche e dai luoghi di ritrovo pubblici: è l’occasione che spinge gli alteri Finzi Contini a sciogliere il proverbiale riserbo, mettendo il loro leggendario giardino a disposizione dei giovani, ebrei e non, coetanei dei figli Alberto e Micol. Il giardino diventa così un luogo sospeso, a-storico, dove lo spensierato snobismo dei suoi nobili abitanti sembra voler cancellare con la noncuranza e il disinteresse quanto sta avvenendo oltre le mura secolari che ne delimitano i confini. Il fascino misterioso e antico di questo microcosmo, apparentemente inattaccabile, del tutto bastante a se stesso, attrae irresistibilmente il protagonista, che si innamora di Micol, parte di quel mondo ma, nello stesso tempo, l’unica a saperlo guardare con distacco e con triste ironia, l’unica che, talvolta, provi a scavalcare quelle mura, come faceva fin da ragazzina, eludendo la sorveglianza di portinai e governanti. 
Un nostalgico, appassionato ricordo della giovinezza alle soglie del conflitto mondiale.

Citazioni:
"La paura, anche in arte, è sempre stata una pessima consigliera."

“Ma Micòl non discese, per questo, dal piedistallo di purezza e di superiorità morale su cui, da quando ero partito per l'esilio, l'avevo collocata. Essa continuò a rimanerci, lassù. Io, per me, mi consideravo fortunato di essere stato riammesso ad ammirarne ogni tanto l'immagine lontana, bella di dentro non meno che di fuori.”

“E siccome queste, lo so, non erano che parole, le solite parole ingannevoli e disperate che soltanto un vero bacio avrebbe potuto impedirle di proferire: di esse, appunto, e non di altre, sia suggellato qui quel poco che il cuore ha saputo ricordare.”

sabato 23 luglio 2011

“Il sogno infinito” – Harry Bernstein


Descrizione:
I sogni sono importanti nella casa di Harry. Per tutta l'infanzia, lui e i suoi cinque fratelli crescono sentendo la madre colorare il loro povero mondo con le proprie fantasie, e allora le stanze spoglie della casa si riempiono magicamente di mobili e di lussi, la fame diventa più sopportabile e le urla del padre, un ebreo polacco emigrato in Inghilterra e sempre attaccato alla bottiglia, fanno meno paura. Ma i sogni, si sa, sono come le bolle di sapone: bellissime finché le si osserva in lontananza, peccato che, quando si cerca di afferrarle, non resti niente in mano. Solo la mamma non si rassegna e continua a inseguire il suo sogno più grande, l'America. Finché, un mattino, quando Harry ha dodici anni, incredibilmente quel sogno si avvera. Il postino recapita una busta proveniente da un'agenzia di viaggi sconosciuta. Quando Harry la apre e vede uscirne otto biglietti per il piroscafo diretto oltreoceano, anche se tutti sanno che è meglio non svegliare papà, tornato a notte fonda dal pub, non è possibile trattenersi dal gridare di gioia. Improvvisamente una nuova vita piena di promesse sembra accessibile e la famiglia attraversa per l'ultima volta la strada di ciottoli sotto casa, dice addio ai vicini, alle fabbriche e alla cittadina operaia del Lancashire in cui ha vissuto per anni e si mette in viaggio per raggiungere alcuni parenti emigrati a Chicago. Harry è senza parole: per la prima volta vede una grande città, con i suoi grattacieli, le macchine e un lago enorme come il mare, mentre con i fratelli può finalmente godersi gli agi bramati per anni: la luce elettrica, una vasca da bagno, il telefono. Ma la Grande Depressione non risparmia nessuno e risveglia i fantasmi che sembravano relegati nel passato. Harry e la madre dovranno quindi prendere una decisione che cambierà per sempre le loro vite: lasciarsi alle spalle tutto e trasferirsi a New York, dove il sogno rincorso per una vita diventerà finalmente realtà.

Citazioni:
“I sogni avevano un ruolo importante nelle nostre vite… erano sempre là a rischiararci un poco l’esistenza, solo che andavano e venivano: splendidi finché duravano ma fragili ed evanescenti. Erano come le bolle di sapone che soffiavamo dalla pipa di terracotta; le facevamo volteggiare nell’aria in una sfilata di colori allegri, magnifiche ma struggenti. Allungavamo la mano per afferrarne una, ma quella, appena la toccavamo, scoppiava e svaniva.”

“Come ci si sente quando si avvera un sogno? Quando la bolla che cerchi di afferrare non scoppia, ma ti resta in mano intatta, splendida e rosea come quando galleggiava nell’aria?”

mercoledì 20 luglio 2011

“I pilastri della terra” – Ken Follet


Descrizione:
Un mistery e, allo stesso tempo, una sensuale storia d'amore ambientata tra i costruttori delle grandi cattedrali del medioevo. Azioni, colpi di scena e oscure passioni sullo sfondo di un'era ricca di intrighi e tradimenti, pericoli e minacce, conflitti e lotte spietate per la conquista del potere. 
Le vicende si svolgono nell’Inghilterra del dodicesimo secolo al tempo della costruzione della cattedrale di Kingsbridge. E sullo sfondo di questo immane lavoro architettonico si intrecciano le vite dei personaggi.
Impossibile non amare Tom, instancabile costruttore, straziato dalla prematura morte della moglie e poi di nuovo innamorato; Ellen, selvatica e splendida, che privata di ogni cosa, non perde la sua enorme forza d’animo; il priore Philips, energico, combattivo e intelligente, dedito alla ricerca delle risorse per continuare la costruzione della cattedrale; e poi Jack e Aliena innamorati e ciascuno impegnato a vivere pienamente la propria vita.
Impossibile non provare risentimento od odiare William Hamleigh, figlio di un signorotto, crudele, ambizioso, privo di ogni scrupolo e senza alcun rispetto per la vita altrui; Waleran Bigod, arcivescovo viscido e spregevole, antagonista del priore Philip, alla ricerca della sua personale vendetta.
Personaggi buoni e personaggi cattivi che si incontrano e si scontrano così come bene e male si intrecciano nel crogiolo di avvenimenti che compongono la vita di intere generazioni.

Citazioni:
“La chiesa aveva un' estremità arrotondata e le navate laterali s'incurvavano per incontrarsi in un ambulacro semicircolare. Jack percorse il semicerchio; poi tornò indietro, ancora pieno di meraviglia, e arrivò al punto di partenza. Vide una donna. La riconobbe. Lei sorrise. Il cuore di Jack si fermò.”

“L'amore non è una disfida. E allora perché c'è sempre uno che vince e uno che perde?”
 


"La proporzione è il cuore della bellezza."

lunedì 18 luglio 2011

"La pittrice di Shanghai" - Jennifer Cody Epstein


Descrizione:
Parigi, 1957. Le campane della Chapelle des Auxiliatrices suonano cinque rintocchi e Pan Yuliang, scandalosa pittrice che nei primi decenni del secolo ha scioccato la Cina con i suoi nudi, congeda due modelle, si versa un bicchiere di vino e viene inaspettatamente raggiunta dai ricordi. Ha quattordici anni e porta ancora il suo vero nome quando le acque color grigio-oro del fiume Yangtze la trascinano per sempre lontano da casa, nella città di Wuhu. Lì, nella “Casa dell’eterno splendore” dove le ragazze come lei si comprano e si vendono per pochi soldi, Xiuquing conosce la violenza e l’amore che la faranno diventare Yuliang, “Buona giada”, Primo fiore della casa di piacere. E impara, dura e luccicante come la vera giada, a coltivare in segreto il vizio portentoso che un giorno la farà libera: la passione assoluta e inviolabile per la pittura.

Citazioni:
"Agli artisti non interessa il buon senso. A loro interessano i sensi. Loro inseguono i riflessi della vita. Non la vita per se stessa."

"Benchè con l'arte non ci si possa guadagnare da vivere, l'arte rende la vita degna di essere vissuta. Rende il morire di fame un'esperienza vitale. Trasforma in vita preoccupazioni, guai e un'esistenza priva di tutto. Dona vita alla vita."

“Ogni uomo è la sua propria stella. E l’anima che sa rendere un uomo onesto e perfetto ha potere sulla luce, sugli influssi, sul fato.”

“Se rinuncio all’arte finirò per mangiare i miei sogni. E i sogni morti sono peggio della fame. Sono veleno.”

“Fiumi e montagne possono essere malleabili. Solo la natura umana sarà sempre difficile da modificare.”

sabato 9 luglio 2011

"Una lontana follia" - Kate Morton


Descrizione:
Edie Burchill ha un'anima appassionata e un bruciante amore per i libri. Forse per questo non capisce sua madre Meredith, una donna fredda, scostante e silenziosa, che ha passato una vita intera assorta in pensieri che solo lei conosce. Ma un giorno a casa Burchill arriva una lettera con il timbro di cinquant'anni prima: sulla busta, l'indirizzo di Milderhurst Castle, la dimora di campagna dove Meredith, sfollata da Londra, trovò accoglienza quando aveva tredici anni. Di fronte a quella lettera ingiallita dal tempo, Meredith è sconvolta. E la figlia comprende che sua madre nasconde un segreto. E così che Edie comincia un viaggio nel passato di quella donna che non ha mai conosciuto davvero; un viaggio che inizia proprio dall'imponente castello ormai in rovina, con il suo giardino vasto e impenetrabile, dove Meredith ha vissuto i giorni che hanno segnato il suo destino. Il castello è ancora abitato dalle tre figlie del famoso scrittore Raymond Blythe, allora giovani e bellissime, con una vita piena di promesse davanti a sé. Ma di quelle promesse la vita non ne ha mantenuta nessuna, e loro oggi non sono che tre ombre, prigioniere di una lontana follia, destinate a vagare senza pace tra i corridoi dell'antica dimora. Un luogo che, scoprirà Edie, porta impresso il ricordo di un incendio rovinoso, e di una morte che non ha mai trovato un senso. Solo immergendosi nei misteri di Milderhurst Castle, Edie potrà liberare sua madre da ciò che la opprime. Imparando, finalmente, a volerle bene. 

Citazioni:
“Una lettera trova sempre il suo lettore. Prima o poi, piaccia o no, le parole riescono in qualche modo ad arrivare alla luce, a svelare i loro segreti.”

“Vi siete mai chiesti qual è l’odore del tempo che passa? Io non l’avevo mai fatto, almeno, non prima di mettere piede e Milderhurst Castle. Ma adesso lo so: muffa e ammoniaca, un pizzico di lavanda, una generosa spruzzata di polvere e le pagine tarlate di un’intera, veneranda biblioteca. Manca ancora qualcosa. Un odore indefinibile tendente al marcio. Diciamo che ai tempi ci misi un po’ per individuarlo, ma alla fine ci riuscii. E’ il passato. Un impasto di pensieri e di sogni, di speranze e delusioni, sospeso nell’aria stagnante, impossibile da annullare del tutto.”

“Un luogo è molto più della somma delle sue parti fisiche; è un deposito di ricordi, un archivio di tutto ciò che è successo entro i suoi confini.”

“Ci sono storie dappertutto e la gente che aspetta la storia giusta prima di prendere carta e penna finisce per avere solo pagine vuote.”

“A me i nuvoloni grigi piacciono tantissimo! Sono molto più complicati e interessanti dei cieli azzurri senza nuvole. Se i nuvoloni grigi fossero persone, sarebbero quelle di cui mi piacerebbe conoscere la storia. E’ molto più interessante capire che cosa potrebbe nascondersi dietro uno strato di nuvole che avere sempre di fronte una tavola azzurra."

“Annusò molte volte il profumo dolce di quei fiori pensando che Juniper era proprio come loro: un essere di insondabile perfezione in un mondo che stava andando in pezzi.”

“Ci sono persone che danno un’impressione di grande vulnerabilità e il cui disagio e dolore ti colpiscono in modo particolare, al punto da spingerti ad affrontare anche qualche difficoltà pur di mitigare la loro sofferenza.”

“L’arte è l’unica forma di immortalità.”

“Di notte è diverso. Le cose non sono più le stesse quando il mondo è immerso nel buio. Dolori e insicurezze, ansie e paure, di notte sfoderano gli artigli.”

venerdì 8 luglio 2011

"Senza guardarsi indietro" - Lesley Pearse


Descrizione:
Londra, 1842. Matilda è una povera fioraia nell'affollato mercato di Covent Garden. Ma un giorno la sua esistenza prende una svolta inaspettata: salva la vita della piccola Tabitha, figlia del reverendo Milson, e i genitori riconoscenti le offrono la possibilità di trasferirsi insieme a loro in America. Dai fumosi sobborghi londinesi Matilda si trova catapultata dapprima nell'affollata New York, quindi nelle sterminate pianure del West, infine nella San Francisco della Corsa all'Oro. Tentando di costruire una vita migliore per sé e per Tabitha nel paese della libertà, Matilda conoscerà la passione e la sofferenza. Ma sarà l'incontro con il capitano James Russell a rivelarle l'amore vero. Un sentimento che resiste alla lontananza, alla guerra e ai pregiudizi. È un difficile cammino quello di Matilda, un percorso che le insegnerà come la vita vada affrontata comunque, anche nel dolore più cupo, tra le difficoltà più aspre. L'importante è non voltarsi mai indietro.

Citazioni:
"Non è stata la mia intelligenza o il mio aspetto ad aiutarmi nei momenti difficili, ma solo queste mani e la mia volontà. Per fortuna, sono state entrambe molto forti."

martedì 5 luglio 2011

"Un posto nel mondo" - Fabio Volo

Descrizione:
Michele ha un amico, Federico. Uno di quegli amici con i quali dividi tutto: l'appartamento, la pizza e la birra, ma anche i sogni e le frustrazioni, le gioie e i dolori, e qualche volta le donne. Un giorno Federico decide di mollare tutto e partire. Stanco della vita monotona di provincia, se ne va alla ricerca dell'altra metà di sé. Michele invece resta. Quando torna, dopo cinque anni, Federico è cambiato. Ora è sereno, innamorato di una donna (Sophie) e della vita. Sembra una storia a lieto fine, ma non è così. Federico all'improvviso riparte, stavolta per un viaggio molto più lungo. Ritornerà (a sorpresa) nascosto dietro gli occhi di una bambina, Angelica. 

Citazioni:
“Dopo qualche istante ho iniziato a piangere in silenzio. Sembrava piangessi per tutto. Per quanto è bella e quanto è straziante la vita. Ho pianto per me, per la mia persona, per Francesca, per Federico, per Sophie, per Angelica, per Alice. Per l’infelicità che ha vissuto mio padre, per le carezze attese da mia sorella e mai arrivate. Ho pianto per mia madre. Ho pianto per tutti i colori dei fiori e per l’attimo esatto in cui si schiudono. Ho pianto per l’azzurro del mare e per la spuma bianca, per il vento che muove i rami, per i pomeriggi silenziosi d’estate. Per la mia moka del caffè. Per la bellezza di un bicchiere di vino rosso, per il colore della frutta e per i peperoni gialli. Ho pianto a dirotto per ogni tramonto e per ogni alba, per ogni bacio dato e per ogni lacrima asciugata. Per ogni cosa bella che ritorna, per la strada verso casa la sera. Per tutto il tempo che non tornerà. Per ogni brivido vissuto, per ogni sguardo appoggiato. Ho pianto per il modo in cui mio nonno camminava e per la sua malinconia. Le mie lacrime contenevano tutto. Ho pianto per quanto sono stato bene e per quanto sono stato male in tutta questa vita.”

"La porta è la parte più lunga di un viaggio; detto in parole povere, il primo passo è il più
difficile da compiere."

"La prima volta che ci siamo frequentati non eravamo in grado di amarci. Eravamo come due persone che hanno tra le mani lo strumento che amano, ma non lo sanno suonare. Poi abbiamo imparato."

"Lo so: sono sdolcinato, stucchevole e patetico, ma non posso farci niente. Credo sia la conseguenza naturale di quando si incontra finalmente il piede che calza alla perfezione la scarpetta che tengo in mano da anni."

"L'ho annusato nella speranza che avesse ancora il suo odore. C'era. Quanto mi sarebbe piaciuto trovare il modo di conservare quell'odore per sempre. Annusare una persona vale più di mille foto."

"L'età delle donne la si può solamente percepire osservandole nei loro molteplici cambiamenti. Non sono mai la stessa cosa. Le donne non sono la somma di anni ma di attimi."

“Amo le labbra: le amo perche sono costrette a non toccarsi se vogliono dire "Ti odio" e obbligate a unirsi se vogliono dire "Ti amo".”

“Comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa…”

“Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.”

“Ho imparato che il contrario dell'amore non è l'odio. L'odio è assenza d'amore, così come il buio è assenza di luce. L'opposto dell'amore è la paura.”

“Ognuno di noi è fatto da tanti se stesso e non solamente da uno. Diciamo che siamo come un'assemblea condominiale composta da tante persone diverse. C'è quello più tollerante, c'è quello più permaloso, quello che si incazza subito, quello che parla poco e quello che non sta mai zitto.”

“Sophie dice che la bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.”

lunedì 4 luglio 2011

“Il Dio del fiume” – Wilbur Smith


Descrizione:
Dopo secoli di pace laboriosa, trascorsi al ritmo del Nilo, l'Egitto sta per essere attraversato da un altro fiume, di sangue e di morte. Un fiume le cui sorgenti sono sia nel falso Faraone, il Pretendente Rosso, che minaccia l'unità del regno e la maestà del vero sovrano Mamose, sia in un'orda di popoli selvaggi che, con l'ausilio di misteriose creature veloci come il vento, saccheggia il Paese e si sta pericolosamente avvicinando a Tebe. Cinto d'assedio da nemici spietati e minato all'interno da oscuri intrighi, l'Egitto affiderà il suo destino a coloro che accoglieranno il richiamo "del dio del fiume", del grande Nilo.

Incipit:
“Il fiume si snodava lento nel deserto, luminoso come una colata di metallo fuso appena sgorgato dalla fonderia. Il cielo era velato dalla foschia e il sole batteva con la violenza del maglio d'un ramaio. Nel miraggio, le colline spoglie che fiancheggiavano il Nilo parevano tremare sotto i colpi.”

sabato 2 luglio 2011

“Quattrocento” – Susana Fortes


Descrizione:
Firenze, aprile 1478. Sono giorni terribili, quelli che seguono il fallimento della congiura ordita dalla famiglia Pazzi contro i Medici. Firenze è assetata di sangue, decisa a punire con la tortura o con la morte chiunque abbia partecipato alla cospirazione. Al sicuro nel suo palazzo, Lorenzo il Magnifico viene a sapere dei cadaveri gettati in Arno, delle decapitazioni, dei linciaggi. È la città intera che vendica l'assassinio di suo fratello Giuliano e che si consegna nelle sue mani, rendendolo potente come non mai. Però Lorenzo non sa che i fili di quella congiura sono stati tirati da personaggi molto più influenti della famiglia Pazzi. E ignora di essere lui stesso un burattino nelle mani della Storia... Firenze, oggi. Sono in pochi a conoscere Pierpaolo Masoni, pittore rinascimentale dallo stile e dall'animo tormentati. E Ana Sotomayor, dottoranda in Storia dell'arte, è arrivata a Firenze proprio per capire qualcosa di più su questo oscuro personaggio, che esercita su di lei un fascino singolare. Le sue appassionate ricerche si appuntano su uno dei quadri più controversi di Masoni, in restauro nei laboratori degli Uffizi, e su una serie di quaderni in cui il pittore racconta nei dettagli la propria esistenza e gli eventi che hanno segnato la storia di Firenze alla fine del XV secolo, tra cui la congiura dei Pazzi. D'un tratto, però, Ana diventa oggetto di minacce e ricatti e si ritrova a temere per la propria vita e per quella delle persone a lei care.  
Citazioni:
“Il pittore deve saper dipingere non soltanto le cose che sono nel mondo, ma anche quelle che ci vengono nascoste. In natura, tutto custodisce un mistero. Gli alberi celano la loro età negli anelli del tronco, l’acqua racchiude nella corrente la potenza della sua energia, il sole preserva nell’oscurità della notte il mistero della sua incandescenza, gli uccelli mascherano col movimento l’enigma del volo…Se vogliamo che un dipinto sia il riflesso della natura, non credi che esso debba contenere, in pari grado, anche la capacità di occultare i segreti più profondi della natura stessa?”

“Ci sono aromi che racchiudono un’idea del mondo. Sono odori che anestetizzano le nostre difese e ci spingono dentro gli oscuri labirinti della memoria, mettendoci di fronte al primo mappamondo che ha alimentato i nostri sogni, all’epoca in cui l’avventura per noi coincideva con le traversate atlantiche e con le navi cariche di spezie che arrivavano da continenti lontani.”

“La cosa veramente difficile dell’amore è la mattina dopo. Molte volte la luce del giorno somiglia a una caraffa d’acqua fredda gettata sull’entusiasmo passeggero della notte.”

“Ciò che è stato non scompare mai del tutto, perché c’è sempre qualcuno che guarda, non solo nel momento in cui accadono i fatti, ma anche dopo, a distanza di secoli.”

“Immagino che ci siano domande senza risposte, baratri della memoria per i quali non è mai esistito un nome, come certe città invase dal sangue e coi campanili che paiono torce. Ma, in quel preciso istante, la luce era un’imponderabile, astrale forma di speranza, forse del tutto inconsistente, però capace di far sentire a chiunque che, almeno in quella mattina e in quel giardino con meli e ciliegi e un tavolino di legno, la vita valeva la pena di essere vissuta. E forse stava tutto li, nel saper conservare ogni minima perla luminosa di quella bellezza fugace.”

“Entrare nella mente di un pittore è come entrare in un palazzo. Il pittore si muove attraverso i pigmenti con la fluidità di uno spirito. (…) Il manoscritto del pittore è la mappa di quel palazzo. Poi ci sono i quadri, documenti anch’essi. (…) La superficie di un quadro ci racconta la storia di quel dipinto nello stesso modo in cui gli strati di roccia ci parlano della sua età geologica.”

"Il mistero non si può risolvere come un qualsiasi enigma; ci si deve addentrare in esso, come ci si addentra in una città".

venerdì 1 luglio 2011

"Il libro delle anime" - Glenn Cooper


Descrizione
È un semplice libro antico, ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297 da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un semplice libro antico, ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro dovrebbe trovarsi nella Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi. E, dopo essere rimasto sepolto sotto la polvere della Storia per oltre settecento anni, adesso è riemerso ed è diventato un'ossessione per Will Piper, deciso a cancellare il dolore che la Biblioteca ha portato nella sua vita; per Henry Spence, che ha dedicato la sua esistenza alla soluzione dell'enigma e che ormai ha i giorni contati; per Malcolm Frazier, il capo della sicurezza della Biblioteca, determinato a uccidere pur d'impedire al mondo di conoscere la verità. Un'ossessione che inevitabilmente porta altro dolore, altri enigmi, altro sangue.

Citazioni
"Adesso sò, con assoluta certezza, che Dio prevede tutto. Dio non cambierà mai idea, e non importa quanto bene tu fai o quante preghiere tu gli rivolga. Tutto è deciso.Tutto è predestinato."