giovedì 28 novembre 2013
"Io non sono Mara Dyer" - Michelle Hodkin
Descrizione:
Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede anche se giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione con una diagnosi di probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. Ma i fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...
Citazioni:
“Mi chiedo se sia possibile conoscere qualcuno attraverso le parole amava.”
“A volte i segreti più grandi si possono confidare solo a un estraneo.”
“Se ti aspetti il peggio dalle persone, è esattamente ciò che ottieni.”
Voto: 4/5
La mia opinione:
In questo secondo capitolo della trilogia l'autrice ha mantenuto la suspance e il mistero del primo volume ma lo ha arricchito di collegamenti ed episodi inquietanti che ne hanno migliorato nettamente la storia! Sempre in bilico tra realtà e immaginazione, paranormale ed esoterismo, questa parte centrale del romanzo è veramente avvincente e crea un grande attesa di conoscere finalmente il finale e le risposte a tutti gli interrogativi!
martedì 19 novembre 2013
"La notte non dimentica" - Pamela Hartshorne
Descrizione:
Una seconda occasione. Per Grace, ricevere in eredità quella grande casa nella tranquilla cittadina di York, lambita dalle limpide acque di un fiume, è un segno del destino, la possibilità di lasciarsi alle spalle le ombre del passato e di ricominciare a vivere. E i primi giorni scorrono sereni, scanditi da piccole faccende quotidiane. Poi, d'un tratto, qualcosa cambia. Più passa il tempo, più Grace si sente inquieta. Prima sono le mele: appaiono nei posti più impensati - nei cassetti della biancheria o sotto il cuscino del letto - e scompaiono altrettanto misteriosamente. Quindi iniziano i sogni, così vividi da sembrare reali. Sogni in cui Grace è un'ingenua fanciulla che vive nel XVI secolo e su cui incombe, inesorabile, una minaccia mortale. Nel sogno, il suo nome è Hawise... 1577. È un rischio, lei lo sa bene. Le ragazze in età da marito non dovrebbero dare appuntamento agli uomini sulla riva del fiume. Ma lei non ha nulla da temere. Francis è un uomo gentile e premuroso, che mai le farebbe del male. Tuttavia, quando si ritrova stesa sul prato umido, avvolta dall'odore pungente delle mele, lei capisce di aver commesso un terribile errore. Il suo nome è Hawise... Come una tela in cui sono intrecciati ricordi, misteri ed emozioni, "La notte non dimentica" racconta la storia di due donne lontane nel tempo eppure sorprendentemente vicine, creando un gioco di specchi che rivela come solo imparando dagli errori del passato è possibile cogliere ciò che il futuro ci offre.
Citazioni:
"Non possiamo cambiare il passato, possiamo solo accettarlo."
"Non possiamo permetterci di pensare alle implicazioni di ogni nostra più piccola decisione. La mattina non avremmo più la forza di scendere dal letto- le possibilità sono troppe, ci schiaccerebbero. Non riusciremmo più a fare nulla."
Voto: 3/5
La mia opinione:
Non posso proprio aggiungere questo romanzo alla lista dei miei preferiti. Si è rivelato essere tutt'altra cosa rispetto a quello che mi aspettavo...forse erroneamente, credevo si trattasse di una storia d'amore che nonostante la distanza temporale, restava vivo nel corso degli anni, invece non c'entra nulla. La trama è tutta incentrata sulla "possessione" della protagonista da parte dello spirito di una sua antica antenata che la riporta continuamente a vivere i suoi ricordi nel 1500. L'ho trovato molto ripetitivo e parecchio fatiscente..mi ha ricordato il romanzo della Hardie "Il labirinto della rosa". In copertina c'è scritto "Un errore impossibile da perdonare, una donna alla ricerca del proprio passato e un mistero che attraversa la storia". Primo, non c'è nessun errore da parte della protagonista nè nel presente nè nel passato che debba essere perdonato. Secondo, Grace non è affatto alla ricerca del proprio passato, anzi ci viene catapultata contro la sua volontà! Terzo, quale mistero? già nelle prime pagine viene svelato l'epilogo, e non ci sono particolari segreti da svelare che rendano interessante il finale. Ultima cosa il titolo...continuo a non capire la scelta degli editori di cambiarli durante la traduzione.."L'eco del tempo" era un milione di volte più appropriato! Per concludere..."La notte non dimentica"...credo che io invece dimenticherò presto questa lettura...
domenica 10 novembre 2013
“La donna alata" - Joanne Harris
Allevata dagli zingari, Juliette, vive una giovinezza avventurosa e movimentata. A sedici anni si innamora di Guy LeCorbeau e si unisce alla sua compagnia di girovaghi. Finché, tradita dall'amante e stanca per le continue traversie, si rifugia con sua figlia Fleur nell'Abbazia di Sainte-Marie-de-la-Mer, un piccolo convento isolato, a due miglia dall'Atlantico. Ma la morte dell'anziana badessa e l'inatteso ritorno di LeCorbeau, portano nuovi guai.
Citazioni:
“Sai che non vale nulla, sai che non gli importa nulla, e che un giorno o l’altro ti tradirà. Tuttavia vuoi credere in lui. E’ come quelle statue che si vedono nelle chiese, tutte oro e luccichio all’esterno, gesso all’interno. Sappiamo di cosa sono fatte in verità, ma facciamo finta di no, perché è meglio credere in un falso dio, piuttosto che in nessuno.”
“Mi sembra che ci sia qualcosa di molto sbagliato in un Creatore che insiste nel mettere alla prova le sue creature fino alla distruzione, nell’offrire un mondo ricco di piaceri solo per proclamare che ogni piacere è peccato, nel creare un’umanità imperfetta per attendersi che ciascuno di noi aspiri alla perfezione. Perlomeno il diavolo sta alle regole del gioco.”
“E il passato ritorna, come la marea.”
“Ma il passato è una malattia subdola. Può tornare con una brezza di vento, attraverso il suono di un flauto, seguendo un passo di danza.”
“Dobbiamo qualcosa a qualcun altro, a parte noi stessi? Che cosa dobbiamo al Creatore che emette giudizi seduto sul suo trono dorato? Ci ha forse chiesto di essere creati? Abbiamo chiesto di essere gettati come dadi su questo mondo?”
Voto: 3/5
La mia opinione:
Ho ritrovato con piacere la stessa ambientazione de "La spiaggia rubata" con l'Abbazia di Sainte-Marie-de-la-Mer ma con una storia completamente diversa e ambientata in tutt'altra epoca.
La storia ha dei bei personaggi ma pecca un po' di coinvolgimento, diciamo che appassiona ma non avvince. Anche il finale è un po' troppo frettoloso e lascia perplessi per la piega inaspettata con cui si evolve la storia. Amo la Harris, ho letto quasi tutti i sui libri e posso dire che questo, insieme a "Cinque quarti d'arancia" è quello che mi ha convinta di meno. Lo consiglio solo agli appassionati di questa autrice e del suo modo di scrivere.
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