Descrizione:
Cielo azzurro, un nuovo amore e un bicchiere di Bordeaux. Cosa si può chiedere di più? Emmy Jamieson ha deciso di lasciarsi la vecchia vita alle spalle e di trasferirsi a La Cour des Roses, una splendida pensione in mezzo a vigneti francesi, che sarà lei a gestire. La prima prova alla quale far fronte è l'arrivo dell'eccentrica famiglia Thomson, che ha prenotato una vacanza per festeggiare le nozze d'oro. Emmy si sente all'altezza della sfida, soprattutto perché può contare su Alain, il bel ragazzo dell'amministrazione, dagli occhi color caramello. Non ha però fatto i conti con l'ingombrante presenza di un blogger davvero insopportabile, che si aggira nudo per la pensione, né con il ritorno di Gloria, la moglie fedifraga del proprietario, che ha qualcosa da ridire sul nuovo ruolo di Emmy. Ma anche la situazione finanziaria e l'insospettabile Alain si rivelano ben presto diversi da quanto aveva immaginato. Possibile che il futuro da sogno che Emmy immaginava stia per crollare?
Incipit:
"Sapevo che, in qualità di gestrice della pensione di Rupert, avrei avuto a che fare con parecchie bizzarrie, ma mai avrei immaginato che vedere ospiti nudi sarebbe rientrata nel novero."
Voto: 4/5
La mia opinione:
Carino, simpatico, scorrevole e molto "estivo" nella trama e nelle ambientazioni. Ritroviamo la povera Emmy alle prese con mille inconvenienti e problemi da risolvere a La Cour des Roses, tra i quali il ritorno della temibile Gloria e l'arrivo di molti ospiti esigenti e rumorosi. In questo secondo capitolo conosciamo meglio anche gli altri personaggi secondari le cui vite si intrecciano a quelle della protagonista e ci ritroviamo a fare il tifo per lei nella nascente storia d'amore con l'affascinante Alain. Acquisterò sicuramente anche l'ultimo volume per conoscere finalmente l'epilogo della storia e le sorti della giovane Emmy nella sua nuova vita francese! Consigliato soprattutto per gustare qualche ora di lettura rilassante e divertente!
Descrizione:
Londra. CeCe è a un punto di rottura: dopo la morte del padre ha provato a riversare tutte le sue energie nell'arte, ma si sente più sola che mai. Abbandonata da Star, la sorella preferita che ha ormai trovato la sua vera famiglia e un nuovo amore, e senza ispirazione, decide di fuggire da Londra alla ricerca del suo passato. Gli unici indizi sono una foto in bianco e nero e il nome di una pioniera australiana vissuta un secolo prima. Durante il viaggio per Sydney, CeCe decide di fermarsi nell'unico posto dove si sente davvero se stessa: le meravigliose spiagge di Krabi, in Thailandia. Lì, tra turisti e backpackers, incontra Ace, un giovane singolare e solitario quanto lei, con un segreto da nascondere... Australia, 1906. La giovane Kitty McBride, figlia di un pastore di Edinburgo, arriva in Australia come dama di compagnia della benestante signora McCrombie. Ad Adelaide, il suo destino si intreccia con quello della famiglia Mercer, che possiede un impero nel commercio delle perle. Da una parte Drummond, impetuoso e passionale, e dall'altra suo fratello Andrew, sensibile e gentile, due gocce d'acqua dal carattere opposto che si innamoreranno della stessa donna...
Citazioni:
“L’amore è il sentimento più altruistico ed egoistico di tutti, Celaeno; altruismo ed egoismo sono facce della stessa medaglia e non si possono separare. Il bisogno di amore combatte sempre con il desiderio che la persona amata sia felice.”
Voto: 5/5
La mia opinione:
Ogni commento con questa autrice è superfluo. Non sbaglia un colpo e in ogni romanzo riesce a creare delle storie appassionanti e mai ripetitive, pur trattando come in questo caso una saga che ha per partenza la stessa vicenda. Queste storie sono tutte bellissime ma "La ragazza delle perle" in particolare mi ha coinvolta sia nel presente con la protagonista CeCe che nel passato con la coraggiosa Kitty McBride e l'ambientazione australe. Ogni argomento è trattato con grande precisione ed è frutto da parte dell'autrice di ricerche storiche e approfondimenti su ogni possibile risvolto. Inizierò presto il prossimo capitolo della serie ed è inutile dire che aspetterò con ansia gli ultimi due volumi per scoprire finalmente qualcosa di più sull'enigmatico Pa' Salt.
Descrizione:
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».
Incipit:
"C'era una leggenda che gravava su quel posto. Una di quelle che si appiccicano ai luoghi come un odore persistente. si diceva che in autunno inoltrato, prima che le piogge si tramutassero in neve, il lago alpino esalasse respiri sinistri. Uscivano come vapore dall'acqua e risalivano la china insieme alla bruma del mattino, quando la gora rifletteva il cielo. Era il paradiso che si specchiava nell'inferno."
Voto: 4/5
La mia opinione:
Un bellissimo thriller originale, suggestivo e pieno di suspance, con descrizioni dettagliate e molto evocative delle ambientazioni (sembra quasi di aggirarsi tra i boschi coperti di neve e tra le stradine gelide del villaggio) e una trama perfetta che stupisce e tiene incollati ad ogni pagina. Il personaggio del commissario Battaglia è costruito in maniera perfetta e sono curiosa di scoprire la nuova indagine nel libro della Tuti appena uscito, "Ninfa dormiente". Mi è piaciuto l'alternarsi dei due piani temporali, che ci portano a poco a poco a scoprire il lato nascosto della vicenda e l'origine di tutta la trama. Veramente un bellissimo esordio!
Descrizione:
Augusta, 1913. Quando la giovane Marie si trova per la prima volta davanti alla maestosa Villa delle Stoffe, ne rimane al tempo stesso affascinata e intimorita: l'imponente palazzo della famiglia Melzer, proprietaria della più grande fabbrica di tessuti bavarese, svetta come un castello fatato in un immenso parco. Un universo luccicante e sconosciuto per una ragazza povera come lei, cresciuta in orfanotrofio e in cerca di un lavoro come domestica. Fin da subito, Marie si scontra con le ostilità e le gelosie dei suoi pari grado: uno stuolo di camerieri e domestici imbellettati che la guardano con sospetto, invidiosi della sua grazia innata, della sua intelligenza e determinazione. Ma anche ai piani alti, dove sta per aprirsi la stagione dei balli invernali, il fascino e la bellezza di Marie non passano inosservati: Katharina, la figlia più giovane dei Melzer, appassionata d'arte, le chiede di posare per lei, e tra le due nasce una sorprendente complicità, con sommo disappunto del capofamiglia. Intanto il figlio maggiore Paul, futuro erede dell'impero, elegante come un dandy e sempre intento a sperperare i soldi del padre, rientra a casa per le feste natalizie e, suo malgrado, rimane ammaliato dai misteriosi occhi neri della nuova arrivata... Ma c'è un segreto, nascosto nel passato di Marie, che rischia di sconvolgere le loro vite in modo imprevedibile. Una grande saga piena di intrighi, amori e colpi di scena, narrata da un punto di vista molto speciale: quello dei domestici della Villa delle Stoffe, che curiosi, attenti, fedeli o intriganti, spiano ogni mossa dei padroni, ne conoscono ogni segreto, sognano con loro e ne invidiano la vita sfavillante.
Incipit:
"Superò la porta di Jakob e rallentò il passo. Nella zona orientale della città si apriva un nuovo mondo: non tranquillo e angusto come le stradine della Città Bassa, ma rumoroso e ostile. Tra ruscelli e prati si ergevano fabbriche circondate da mura per tenere lontani i curiosi e sorvegliare i lavoratori."
Voto: 3/5
La mia opinione:
Un romanzo senza molti colpi di scena ma che appassiona e si lascia leggere con facilità. La storia di Marie, pur essendo abbastanza prevedibile, scorre via velocemente e si intreccia a molte altre vicende riguardanti i vari abitanti della villa Melzer, domestici compresi. E' un affresco sugli usi e costumi della Germania nei primi del '900, poco prima della Grande Guerra, ed essendo ricco di dettagli e descrizioni sfocia nel romanzo storico aumentando l'attrattiva nella lettura. Acquisterò sicuramente gli altri due romanzi per terminare la saga. Unica pecca rimane forse la lunghezza, 600 pagine che in certi punti suonano abbastanza ripetitive...
Descrizione:
Parigi, 1862. Una ragazza con dei provocanti stivaletti verdi è ferma davanti a una vetrina. Sul suo blocco sta disegnando il gatto che dorme dentro la bottega quando l'avvicina un uomo, misterioso e affascinante, che la fissa. Poi le chiede se può prendere in mano il disegno e con pochi tratti sicuri riesce a infondervi la vita. Lui è Edouard Manet, lei Victorine Meurent. Il loro incontro - questo incontro - cambierà la loro vita e la storia dell'arte mondiale. Per sempre. All'inizio Manet stabilisce un torrido ménage à trois con Victorine e la sua coinquilina Denise, ma presto la relazione diventa qualcosa di più e lei gli chiede di scegliere. Così la diciassettenne Victorine abbandona la sua vecchia vita per immergersi nella Parigi degli impressionisti, dei café della bohème viziosa e sentimentale di Baudelaire, dei circoli dei canottieri dipinti da Renoir, delle soffitte romantiche e degli atelier più promiscui. Narrando la storia vera di Victorine Meurent, la musa di Manet, la donna che gli farà da modella per tanti dei capolavori che hanno fondato l'arte moderna - da Colazione sull'erba alla celebre Olympia - e che diventerà lei stessa rinomata pittrice, Maureen Gibbon ha scritto un romanzo sensuale come i colori di una tavolozza impressionista. Rosso Parigi è il racconto dell'educazione artistica ed erotica di una giovane donna avida di vita e di esperienze, affamata dei colori della felicità e delle gioie del corpo.
Citazioni:
"Non mi ha dato lui l’amore per i colori, né i colori stessi. Li conoscevo già ben prima di conoscerlo. Erano negli scampoli di stoffa e di nastro che mia madre sparpagliava dappertutto mentre cuciva. Nei vestiti e soprabiti della Belle Normande. Nelle campanelle rampicanti che la madre di Nise coltivava fuori dalla finestra della sua cucina. Perfino nelle etichette delle scatole di candele con cui Nise e io illuminavamo la nostra stanzetta di Rue Maître-Albert. Erano negli stivaletti verdi e nello scialletto color rame della puttana, che ho amato in quanto regali – e nessuno me ne aveva mai fatti prima – ma soprattutto per il loro colore. Vert émeraude et cuivre . Forse lui mi ha dato le parole per dire i colori e le ragioni per considerarli importanti, e forse è grazie a lui che mi sono resa conto di amarli. Ma non mi ha dato i colori. Quelli li avevo già dentro."
"Ho scoperto che qualche volta basta vederle, le cose. Guardarle e vederle."
"Forse è cosí che facciamo accadere le cose che vogliamo: non tanto pensandole intensamente, quanto avendo la certezza che accadranno."
Voto: 3/5
La mia opinione:
I romanzi che parlano di pittori e arte mi hanno sempre appassionata, ma tra tutti forse questo è quello che mi ha convinta di meno. E' molto breve e descrive soltanto pochi mesi di vita riguardanti il pittore Manet e la sua musa Victorine, concentrandosi principalmente sul lato erotico della storia. Mancano le atmosfere di Parigi e quel clima bohemiennè che si dovrebbe respirare tra le sue strade e non traspare affatto la passione per la pittura che ho trovato invece in altri romanzi simili.
Descrizione:
Immersa in un bosco di betulle bianche e inondata dal profumo di un cedro secolare, la vecchia casa di famiglia sul lago Michigan è da sempre il rifugio di Mattie. L'ampio focolare in soggiorno, la cucina dalle piastrelle azzurre, la soffitta in cui disegnava magnifici giardini: tutto risuona di voci e ricordi felici. Ma da tempo Mattie lotta contro un destino avverso, con il sostegno e l'amore di suo marito Don, accanto a lei da cinquant'anni. Finché all'improvviso nella loro vita irrompe Rose, una ragazza madre che per sbarcare il lunario accetta un posto da badante, insieme alla figlia Jeri, una bambina di sette anni dai ricci ramati e dall'incredibile vitalità. E in mezzo allo scompiglio portato dalle nuove arrivate, Mattie e Don capiscono che era proprio questo che avevano sempre desiderato: una grande, chiassosa famiglia. Qualcuno a cui affidare i ricordi più cari: una bambola di pezza, un ciondolo di vetro, un album di ritagli... Ogni oggetto una storia, un momento di allegria. E forse per Mattie, Don e Rose, una nuova chiave per guardare la vita in modo diverso.
Citazioni:
"Il mondo è più bello e più sicuro quando vivi in un'illusione. (...) Ma non è reale. Prima o poi devi uscire dalle pareti che ti intrappolano per vivere davvero ciò che il mondo ha da offrire."
Voto: 2/5
La mia opinione:
Un romanzo molto al di sotto delle mie aspettative. Superficiale pur trattando un argomento importante, molto ripetitivo e quasi privo di dettagli nelle descrizioni delle ambientazioni e delle atmosfere (cosa che leggendo la trama sembrava essere il fulcro del romanzo). Intere pagine sono piene di brevi dialoghi e riflessioni dei protagonisti, e questo rende la lettura molto slegata e difficoltosa. La storia è commovente ma poteva senz'altro essere sviluppata in modo migliore, approfondendo le varie vicende e collegandole tra loro in modo più fluido.