Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.
Citazioni:
“L’odore della lana le diede lo stesso conforto che prima trovava nell’odore dei libri vecchi e della cera per mobili delle biblioteche.”
“Il dolore e la tristezza, più che la felicità, uniscono due cuori con legami molto stretti. La sofferenza comune è molto più forte di qualsiasi gioia condivisa.” Alphonse de Lamartine
Voto: 4/5
La mia opinione:
Sicuramente è un libro commovente e dal forte impatto emotivo. Ho letto che la vicenda della protagonista Mary è realmente accaduta alla scrittrice Ann Hood, e questo non fa che aumentare il realismo e la profondità del tema trattato. L'inizio del libro è molto simile ad altri: a seguito di una tragedia (lutto, divorzio o perdita del lavoro che sia) la protagonista cerca un modo per tornare a vivere...in alcuni casi parte per un viaggio, in altri apre una pasticceria o si appresta a realizzare una lista di desideri dimenticati. Nel "Club dei ricordi perduti" si iscrive a un circolo del lavoro a maglia. Più che dei ricordi perduti, l'avrei definito club delle disgrazie..ogni componente ha una storia da raccontare, e si rivelano una più straziante dell'altra. Alla fine la lana passa in secondo piano, e saranno proprio queste storie, e la condivisione del dolore ad aiutare Mary nel suo percorso. Nel complesso il libro è carino e scorrevole, anche se certe situazioni sono un po' improbabili e certi salti temporali poco appropriati. Lo consiglio, ma non se cercate un romanzo di evasione..la tristezza che pervade tutto il romanzo si attenua solo nelle ultime dieci pagine!
Ciao! sono una nuova follower del tuo blog, complimenti è molto carino!
RispondiEliminaSe ti va di dare un'occhiata al mio, ti aspetto qui http://www.bauledinchiostro.blogspot.it/ :)
Grazie!! Passo volentieri da te!!
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