domenica 4 novembre 2012

"Il club dei ricordi perduti” – Ann Hood



Descrizione:
Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.

Citazioni:
“L’odore della lana le diede lo stesso conforto che prima trovava nell’odore dei libri vecchi e della cera per mobili delle biblioteche.”

“Il dolore e la tristezza, più che la felicità, uniscono due cuori con legami molto stretti. La sofferenza comune è molto più forte di qualsiasi gioia condivisa.” Alphonse de Lamartine


Voto: 4/5

La mia opinione:
Sicuramente è un libro commovente e dal forte impatto emotivo. Ho letto che la vicenda della protagonista Mary è realmente accaduta alla scrittrice Ann Hood, e questo non fa che aumentare il realismo e la profondità del tema trattato. L'inizio del libro è molto simile ad altri: a seguito di una tragedia (lutto, divorzio o perdita del lavoro che sia) la protagonista cerca un modo per tornare a vivere...in alcuni casi parte per un viaggio, in altri apre una pasticceria o si appresta a realizzare una lista di desideri dimenticati. Nel "Club dei ricordi perduti" si iscrive a un circolo del lavoro a maglia. Più che dei ricordi perduti, l'avrei definito club delle disgrazie..ogni componente ha una storia da raccontare, e si rivelano una più straziante dell'altra. Alla fine la lana passa in secondo piano, e saranno proprio queste storie, e la condivisione del dolore ad aiutare Mary nel suo percorso. Nel complesso il libro è carino e scorrevole, anche se certe situazioni sono un po' improbabili e certi salti temporali poco appropriati. Lo consiglio, ma non se cercate un romanzo di evasione..la tristezza che pervade tutto il romanzo si attenua solo nelle ultime dieci pagine!

2 commenti:

  1. Ciao! sono una nuova follower del tuo blog, complimenti è molto carino!

    Se ti va di dare un'occhiata al mio, ti aspetto qui http://www.bauledinchiostro.blogspot.it/ :)

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