giovedì 30 ottobre 2014

"I peccati della geisha di Kyoto" - Eric Le Nabour


Descrizione:
Kyoto, 1904. Dopo il misterioso assassinio dei suoi genitori, ricchi industriali della seta, la giovanissima Myako Matsuka viene posta sotto la tutela di suo fratello Naoki. Ma quando scoppia la guerra contro i russi e Naoki parte per il fronte, spetta a lei prendere le redini dell'impresa di famiglia. È allora che Myako scopre le orribili condizioni di lavoro degli operai e non esita a mettersi dalla loro parte, disobbedendo alle raccomandazioni di suo fratello. Fiera e indipendente, Myako dovrà però presto fare i conti con l'amore: quello torbido e incontrollabile che prova per Allan Pearson, un diplomatico inglese, e quello tenero e inconfessato che invece nutre per lei Martin Fallières, un giovane esiliato francese appassionato di stampe. Torturata dal desiderio di scoprire la verità sulla morte dei genitori, lacerata da passioni d'amore contrastanti e dall'impossibilità di conciliare il dovere che ha verso la famiglia con le aspirazioni di giustizia e libertà, Myako sarà costretta a compiere scelte dolorose che, inaspettatamente, riporteranno a galla gli spettri del passato.

Citazioni:
"Il passato è come una catena, può essere d'oro o di piombo, ma resta pur sempre una catena, e tutti si piegano sotto il suo peso. Solo pochi riescono a liberarsene. La propria storia non è un baluardo, ma una prigione."

"La cosa peggiore è di aver vissuto una vita fatta solo di illusioni. Un'esistenza cosi breve, resa vana dai pregiudizi, le convenzioni, la morale, le preoccupazioni per le apparenze... Tutte queste paure che ci inculcano, tutte queste menzogne che servono alla famiglia e alla società, ma che ci costringono a soffrire in silenzio. Cerchiamo di fare bella figura, di mostrare la maschera che gli altri si aspettano di vedere su di noi, ma mai il nostro viso. Parliamo, si, ma non sono le nostre parole che pronunciamo. Alla fine ci si arriva a chiedere se almeno il respiro ci appartenga davvero o se invece respiriamo per procura. Impariamo a nascondere i nostri sentimenti cosi a lungo, a non essere egoisti, a pensare agli altri prima di pensare a noi stessi, a non ferire nessuno... Ma a che scopo?"

"Veniamo gettati a un certo punto del turbinio della vita che ignoriamo e, per tutto il tempo concessoci, non facciamo che camminare verso un'assenza. Tutto quello che abbiamo fatto verrà dimenticato, tutti i peccati cancellati, tutte le buone azioni vanificate. Non resterà che il silenzio e, all'ultimo momento, temo, il rimpianto di non essere stati noi stessi."

Voto: 1/5

La mia opinione:
Racconto dal titolo fuorviante che di tutto parla tranne che delle geishe!! Le uniche frasi decenti sono copiate di sana pianta dal libro di Arthur Golden...per il resto un romanzetto fatto di complotti e tradimenti stile harmony, ambientato nel lontano Oriente ma che non ha assolutamente nulla di esotico. Perdibile!!!

mercoledì 22 ottobre 2014

"La casa del vento e delle ombre" - Deborah Lawrenson


Descrizione:
Ci sono profumi in grado di parlare al nostro cuore: alcuni sono sensuali e misteriosi, inafferrabili, altri fanno riaffiorare ricordi che pensavamo sepolti per sempre nei recessi della memoria, altri ancora rivelano la vera natura di persone o luoghi che eravamo sicuri di conoscere. Ma esistono anche profumi in grado di presagire qualcosa di terribile. Questo è ciò che è stata costretta a imparare Eve, una giovane donna americana che per amore ha lasciato tutto, il lavoro, la famiglia, gli amici, e che ora per quell'amore potrebbe perdere molto di più. Il giorno in cui aveva incontrato Dom, aveva capito di aver finalmente trovato l'uomo della sua vita. Lui era affascinante, maturo e, soprattutto, il suo passato era avvolto nel mistero. Dopo qualche settimana trascorsa insieme, le aveva proposto di seguirlo nel Sud della Francia in una vecchia casa abbandonata da anni, Les Genévriers, circondata da campi di lavanda. La loro prima estate insieme si era rivelata meravigliosa, le giornate si susseguivano pacifiche tra la musica, i libri e i profumi della campagna. Con l'arrivo dell'autunno, però, qualcosa tra loro si era incrinato. Le insistenti domande di Eve sul suo passato avevano spinto Dom a una freddezza che non aveva mai dimostrato. E poi c'erano le strane ombre che continuavano ad apparire in giardino, sempre accompagnate da un particolare profumo, e che sembravano scrutare ogni movimento di Eve.

Citazioni:
"Ci sono profumi che si accendono e si spengono rapidamente, come l'effervescenza della scorza di un cedro o una squillante nota di menta. Alcuni sono strani canti di sirena di origine misteriosa che inviano il loro richiamo dalle violette nascoste nel sottobosco o dagli iris dopo la pioggia primaverile. Altri scatenano un'ondata di ricordi quasi dimenticati. E poi ci sono quelli che sembrano esprimere verità sulle persone e sui luoghi che non abbiamo mai dimenticato: fragranze che fermano il tempo."

"Ci sono persone che preferiscono le menzogne alla verità. Le ambiguità e le evasioni nelle quali vivono servono per proteggerle. Cercare di conoscere queste persone è come sbucciare una cipolla, strato dopo strato. Un paragone azzeccato, tra l'altro, perché se cerchi di amarle ti fanno lacrimare."

"Provai a immaginare come sarebbe stato vedere il mondo solo attraverso gli odori, i suoni e il tatto. Comprendere, senza mai poterlo vedere, il modo in cui le colline si innalzavano verso il cielo in onde verdi, oppure l'ombra del tempo sulla meridiana scrostata, o il disegno geometrico dei campi profumati."

"Ho sentito dire che un'infanzia felice è una maledizione, perché ciò che segue non potrai mai essere all'altezza. Posso solo osservare che quelli che lo dicono devono volere troppo: non riescono ad accettare che la vita è una serie di lotte e che si può trovare la felicità nel superarle, traendo forza dalle riserve accumulate nelle annate buone."

"Un segreto può fare imputridire l'animo. Taciuto, filtra nel subconscio, penetra nel corpo, nel carattere di una persona, impossessandosi alla fine di tutta la razionalità e la ragionevolezza, finché non resta nient'altro che il segreto che non può essere rivelato e deve essere tenuto dentro a qualsiasi costo. Questa è la devastazione, la distruzione interiore."

Voto: 5/5

La mia opinione:

Questo libro era sul mio scaffale da più di un anno, in attesa che arrivasse il momento giusto per leggerlo. Sapevo già che non mi avrebbe delusa, ma si è rivelato ancora al di sopra delle aspettative! Un segreto aleggia sulla casa, come un profumo, che accomuna le due protagoniste, le due epoche della narrazione, legate tra da loro da echi e apparizioni (forse) sovrannaturali. Grande l'abilità dell'autrice nel descrivere i luoghi e i profumi della Provenza e l'antico borgo di Les Genévriers; dalle pagine emergono gli odori, i colori e i sapori che inebriano i sensi e trasportano il lettore in un altro mondo. Ben congegnate le due storie, permeate da un senso di mistero e irrealtà, che fa tenere il fiato sospeso fino all'ultima pagina! Consigliatissimo!!

domenica 12 ottobre 2014

"Le nere ali del tempo" - Diane Setterfield



Descrizione:
Will Bellman ha dieci anni e quattro giorni quando corre con gli amici a giocare nei campi vicino al fiume, dove i corvi scendono in picchiata in cerca di larve. "Scommetto che riesco a colpire quell'uccello" dice euforico, indicando il ramo più alto di una quercia lontanissima. Un'impresa decisamente fuori dalla sua portata. In un silenzio da rito mistico cerca la pietra più adatta, liscia e tondeggiante, carica la sua fionda perfetta, si prepara al lancio con i muscoli tesi e il cervello che calcola la direzione esatta. Will è un tiratore esperto, ha vista buona e mano ferma, si esercita molto. E così la pietra parte in volo, talmente lenta da far sperare che l'uccello nero riesca a volare via. Ma l'uccello non si muove e la pietra completa il suo arco. Il corvo stramazza a terra. Il mattino dopo Will si sveglia con la febbre altissima, e per una settimana suda e urla di dolore nel suo letto, tutte le forze di bambino tese in un'unica grande sfida: dimenticare quello che è accaduto al fiume. Molti anni dopo, Will Bellman è un uomo di successo, dirige il grande opificio di famiglia, ha una bella moglie e figli amatissimi. Improvvisamente, però, una serie di episodi sinistri comincia a distruggere tassello dopo tassello quella vita che ha così magnificamente costruito. Lutti e disgrazie si presentano con sempre maggior frequenza, come le apparizioni dello sconosciuto vestito di nero che sta all'ombra del camposanto.

Citazioni:
"Il tempo passa più in fretta per chi sta a letto che per chi si tiene occupato".

Voto: 3/5

La mia opinione:
Premetto...sono 6 anni che aspetto un nuovo lavoro della Setterfield, dopo aver adorato "La tredicesima storia". Detto questo, non posso ritenermi pienamente soddisfatta. Il genere è completamente diverso dal precedente, in certi punti sembra di essere di fronte ad un fantasy e anche se la storia è originale e piuttosto avvincente manca poi quel finale capace di dare risposte e portare un po' di luce sulle 300 pagine di ombre e mistero. Comunque bello ed enigmatico il protagonista principale, William.

giovedì 2 ottobre 2014

"Il cuore selvatico del ginepro" - Vanessa Roggeri




Descrizione:
È notte. La notte ha un cielo nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E nel piccolo paese dove è nata, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene quella stessa notte, abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla Ianetta e la riporta a casa. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta.


Incipit:
La casa era grande e con i tetti sfondati. Nel cortile le erbacce erano alte e fitte e impedivano il passaggio. Io, mio fratello maggiore e mia sorella minore ci guardammo sconsolati, immobili nella nicchia d'ingresso sotto il grande portone. Prima di partire non avevamo concordato che cosa ne avremmo fatto della casa natia di nostra madre. Eravamo curiosi di vedere il luogo dove lei era nata e cresciuta, di scoprire quanto ci rimaneva di lei dopo la sua morte. Ma ora che ci appariva in tutto il suo triste disfacimento, d'un tratto ci sentimmo vuoti, smarriti, come se il viaggio avesse perso di significato. Mi avventurai nell'intrico di erbacce fino all'entrata, senza avere l'ardire di sfidare quelle oscure profondità. Regnava la pace dell'abbandono, un silenzio così completo che solo il battere del mio cuore mi risuonava nelle orecchie. Provai a immaginare mia madre bambina mentre giocava nella sua casa che un tempo doveva essere stata ricca e ben tenuta. Fu in quel momento che presero forma e consistenza le spoglie di vecchi racconti che avevano fatto da cornice alla mia infanzia. Quando eravamo bambini mia madre amava raccontarci delle storie. Attraverso i suoi occhi vedevo tutto un mondo e la sua voce era un tale incanto che imbrigliava in una rete sottile di sogni. Soltanto da adulta, dissolta la bruma della fanciullezza, ho compreso che non solo di fantasia si trattava, che cose infinitamente più amare e reali si annidavano in quelle storie. Cose importanti, cose che riguardavano la vita di mia madre. Cose che soltanto adesso incominciavano a prendere pienamente senso.

Voto: 4/5

La mia opinione:
Storia di tradizioni e leggende, di streghe e superstizioni, di amore e ribellione. Non si può non affezionarsi a Iannetta, la protagonista indiscussa del libro, la demonietta maltrattata da tutti perchè considerata una coga, un essere maligno portatore di disgrazie, che in realtà è solo una bambina sfortunata emarginata dalla sua stessa famiglia. Sono sempre un po' titubante di fronte ai libri di autori italiani, ma devo dire che quest'anno grazie a "Il giardino degli oleandri" e a questo romanzo mi sono dovuta ricredere!