lunedì 16 novembre 2015
"Miss Jerusalem" - Sarit Yishai-Levi
Descrizione:
Chioma rossa, incarnato candido e delicato, Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è nata in una notte tersa, illuminata da una splendida luna, di cui ha preso il nome. Figlia di Gabriel Hermosa e di Rosa, si è sempre sentita diversa da tutte le altre: fin da ragazzina voleva vivere dentro un film e, come una diva di Hollywood, essere circondata da ammiratori, frequentare i locali dove si balla il tango e si sorseggia caffè dentro tazzine di porcellana. Agli inizi del Novecento, durante il mandato britannico, Luna cresce allegra, viziata e vezzeggiata dalle sorelle e da tutta la famiglia, discendente di un'antica stirpe di ebrei sefarditi. Papà Gabriel ha ereditato un delicatessen e, nonostante le bizze di Luna, lo ha trasformato in fonte di ricchezza per sé e le tre adorate figlie. Ma l'epoca non asseconda la spensieratezza. Finita la seconda guerra mondiale, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: prima la lotta contro gli inglesi, poi la guerra contro gli arabi impegnano le passioni e la vita dei giovani più ardenti. La situazione precipita velocemente, trascinando con sé la fortuna degli Hermosa e i sogni della bella Luna. Negli anni Settanta, sarà la giovane e ribelle Gabriela a raccontare vicissitudini, segreti e menzogne degli Hermosa, facendo rivivere la leggenda della madre, la fascinosa Miss Jerusalem, contesa da tutti gli uomini della città e costretta a sposare un uomo che non la ama.
Citazioni:
"Luna diventa ogni giorno più frivola, pare uscita da una rivista, sembra un'attrice di Hollywood. Da dove diavolo ha preso tanta bellezza? In famiglia nessuno è bello come lei, in tutta Gerusalemme nessuna è bella come Luna. Capara de avonot, mica va bene così tanta bellezza, porta solo guai. Sa Dio dove vagabonda quella ragazza, invece di venire a casa per il sonnellino pomeridiano".
Voto: 4/5
La mia opinione:
Un romanzo che ripercorre la storia di un popolo e di una Nazione attraverso i racconti e le vicissitudini della famiglia Hermosa; quattro generazioni di donne forti e melodrammatiche alle prese con i problemi quotidiani e con una sorta di maledizione che le condanna a sposare uomini che non le amano. Quattro donne, Merkada, Rosa, Luna e Gabriela, ognuna con i propri difetti e le proprie debolezze, ma animate dallo stesso spirito combattivo capace di ribaltare le sorti di un'intera famiglia. Miss Jerusalem testimonia la volontà e il diritto di un popolo di vivere ogni giorno in modo normale nonostante le bombe esplodano lungo le strade e fame e distruzione siano le compagne di ogni giornata. Lo stile narrativo è molto evocativo e ci trascina tra i vicoli di Gerusalemme riuscendo a far visualizzare al lettore i suoi quartieri e i personaggi che li popolano. Oltre alle vicende degli Hermosa il romanzo ci fa conoscere la storia ebraica ed israeliana della prima metà del Novecento, con tutti i suoi drammi e le sue lotte per ricostruire la propria identità. Mi ha ricordato molto il romanzo "La bastarda di Istanbul" per la vita familiare caotica e sovraffollata; uno stile narrativo molto diverso da quello a cui siamo abituati ma capace di commuovere, appassionare e comunicare forti emozioni.
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