giovedì 15 marzo 2012

"Io e Dewey" - Vicki Myron


Descrizione:
A Spencer, un piccolo paese della provincia americana, un gattino di poche settimane viene lasciato da uno sconosciuto nella buca per restituire i libri della biblioteca pubblica. La bibliotecaria adotta il micetto e lo battezza Dewey. In poco tempo Dewey diventerà il beniamino di tutti i cittadini di Spencer che, da sospettosi e scorbutici, si trasformeranno in assidui frequentatori di libri. Dewey infatti possiede un dono: quello di comunicare con i disadattati, gli infelici, i bisognosi di affetto. 

Citazioni: 
"I tempi bui risucchiano le energie, monopolizzano i pensieri, avvelenano ogni aspetto della vita."

“Quando entrate in biblioteca, vedete ancora i libri: scaffale su scaffale, fila dopo fila. Le copertine forse sono più colorate, i caratteri meno tondeggianti, ma in generale i libri hanno lo stesso aspetto che avevano nel 1982, nel 1962 e nel 1942. Sono sopravvissuti alla televisione, alla radio, ai film sonori, alle prime riviste, ai primi quotidiani, agli spettacoli di marionette e alle rappresentazioni shakespeariane. Sono sopravvissuti alla seconda guerra mondiale, alla guerra dei cent’anni e alla peste nera, sono sopravvissuti persino al Medioevo, quando quasi nessuno sapeva leggere e i volumi dovevano essere copiati a mano. Di certo non sarà Internet a farli morire.”

“Trovare il proprio posto, essere felici di quello che si ha, essere gentili con il prossimo, vivere una vita piena… Non sono le cose materiali a essere importanti, ma l’amore. E l’amore non si può mai prevedere.”

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