mercoledì 7 gennaio 2015

"La biblioteca dei libri proibiti" - John Harding


Descrizione:
New England, 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così le ha imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla servitù. Ma Florence è furba e determinata e ha imparato a leggere da sola. Ha intuito che nei libri è racchiusa la strada per la libertà. Perché proprio in quella biblioteca, tra i vecchi volumi di Sir Walter Scott, Jane Austen, Charles Dickens, George Eliot e Shakespeare, si nasconde un segreto legato a doppio filo alla morte dei suoi genitori. Una terribile verità che, notte dopo notte, getta ombre sempre più inquietanti sulla vita di tutti. Strani episodi iniziano a sconvolgere la dimora. Prima la morte violenta e inspiegabile di una delle governanti, poi l'arrivo della nuova istitutrice del fratellino, che odia Florence con tutta se stessa. Per la ragazza camminare per i corridoi della casa è sempre più pericoloso.

Incipit:
"È una storia curiosa quella che ho da raccontarvi, non facile da assimilare e comprendere, ed è una bella fortuna che io abbia le parole adatte a questo compito. E lo dico io, anche se forse non dovrei, perché per una ragazza della mia età me la cavo bene con le parole. Molto bene, a dirla tutta. Ma per via delle concezioni rigide di mio zio a proposito dell’istruzione femminile, ho nascosto la mia eloquenza, l’ho imboscata, confinando nei miei pensieri ogni forma espressiva, a eccezione delle più semplici. Un nascondimento siffatto è diventato un’abitudine ed è cominciato per colpa della mia paura, la mia grandissima paura che se avessi parlato come pensavo si sarebbe capito che ero stata sui libri e allora mi avrebbero vietato la biblioteca."

Voto: 4/5

La mia opinione:

Libro scritto in maniera geniale che mi ha ricordato molto un altro romanzo gotico, "I Gillespie"; penso che chi ha assegnato voti negativi non abbia capito il significato del libro e soprattutto il finale, affidato interamente al giudizio del lettore... E' proprio questo il bello dei romanzi psicologici...arrivare alla fine e veder cadere tutte le certezze avute fino a quel momento, leggere con attenzione e rimettere insieme, pagina dopo pagina, ogni tassello del puzzle!

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