mercoledì 20 maggio 2015
"Il giardino delle favorite" - Katie Hickman
Descrizione:
Oxford, Biblioteca di Bodlean, 2007. Elizabeth Staveley non crede ai suoi occhi quando, tra le pagine di un antico libro di astronomia, scopre il frammento di una pergamena vecchia di quattrocento anni. Ha il colore dell'ambra ed è fragile come una foglia d'autunno. Racconta una storia proibita. Una storia rimasta nascosta per secoli che conduce nei quartieri segreti di Istanbul... Costantinopoli (antica Istanbul), 1599. Inglesi, francesi e veneziani competono tra di loro per rafforzare le relazioni diplomatiche e commerciali con il nuovo sultano dell'impero ottomano, Paul Pindar è un ricco mercante, in missione a Costantinopoli per conto della Regina d'Inghilterra. Ha il compito di portare al sultano un magnifico regalo, uno splendido orologio musicale. Ma mentre procedono i negoziati, la sua attenzione viene attirata da una voce sempre più insistente...
Citazioni:
"Nel tempo ogni attimo è compiuto, non lasciare che un istante sia perduto."
Voto: 3/5
La mia opinione:
Sono sempre affascinata dai romanzi storici ambientati in mondi lontani e proibiti, come la Costantinopoli nei primi anni del 1600 che fa da sfondo a questa vicenda. Leggo nella prefazione che questo libro è frutto di 15 anni di ricerca da parte dell'autrice, apprezzo quindi i vari riferimenti storici a fatti e personaggi realmente esistiti ma devo dire che il risultato non mi entusiasma. La parte ambientata nel 1600 si svolge in una settimana ed è incentrata quasi esclusivamente sull'intrigo di corte tra le varie concubine e abitanti dell'harem; è quasi un giallo molto carente di descrizioni dei luoghi e degli ambienti di corte, che avrebbero arricchito senz'altro il romanzo rendendolo evocativo e misterioso. La storia presente non comunica praticamente nulla...il personaggio principale è privo di carattere e non ha un ruolo fondamentale ai fini del romanzo. La conclusione è molto approssimativa e non ci svela nulla sulle sorti della reclusa Celia e del mercante Pindar; il finale è lasciato molto all'immaginazione e ci spinge all'acquisto del secondo volume "Il diamante dell'harem". Ho preferito di gran lunga "La concubina del sultano" di Jane Johnson.
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