Descrizione:
È il 1890 e Charlotte, giovane istitutrice berlinese, abbandona tutto per raggiungere l'Inghilterra, decisa a rifarsi una vita dopo una terribile delusione d'amore. Giunta nella splendida tenuta di Chalk Hill, sulle verdi colline del Surrey, dovrà occuparsi della piccola Emily, l'incantevole figlia dell'altezzoso sir Andrew. Tra Charlotte e la bambina nasce subito un forte affetto, turbato però da un evento tragico che continua a tormentarla. Da quando la madre è morta in circostanze misteriose, Emily è convinta di vederne lo spettro, soffre di sonnambulismo e prova un inspiegabile terrore alla vista del fiume che scorre accanto alla villa. Charlotte tenta di indagare, ma nessuno dei domestici osa rompere il silenzio imposto dal vedovo sulla morte di lady Ellen. Solo con l'aiuto dell'affascinante giornalista Thomas Ashdown, chiamato a investigare sulle strane apparizioni che avvengono nella casa, Charlotte riuscirà a far luce su un segreto sconvolgente, nascosto tra le antiche mura di Chalk Hill. E forse, a poco a poco, imparerà di nuovo a credere nell'amore...
Citazioni:
“Oggi sono arrivata a Chalk Hill. Ancora non so dire molto sulla famiglia con la quale vivrò. Il cocchiere è un grande chiacchierone, la governante fredda e severa, la cameriera amichevole, ma sembra avere molta paura della governante”.
Voto: 4/5
La mia opinione:
Ho deciso di iniziare questo libro nonostante avessi letto delle recensioni non proprio entusiaste e, come spesso accade, alla fine la mia opinione contrasta con la maggioranza dei lettori. A me il romanzo è piaciuto! L'ambientazione vittoriana è quella che amo maggiormente, cosi come le storie un po' misteriose sempre in bilico tra realtà e immaginazione, con trame che possono essere interpretate in diversi modi a seconda delle intuizioni del lettore. Mi sono piaciuti i personaggi, la scelta dell'autrice di raccontarci questa vicenda attraverso la versione dell'istitutrice Charlotte e dell'investigatore del paranormale Thomas, mi sono piaciute le descrizioni dell'antica dimora e della tetra foresta che circonda la proprietà. Forse ha giocato in mio favore il fatto di non aver letto il romanzo "Jane Eyre" a cui l'autrice si è ispirata e quindi mi sono evitata rimandi e paragoni al libro della Bronte. Anche il finale non mi è sembrato cosi scontato come qualcuno sostiene, anzi per tutta la narrazione vengono posti davanti al lettore diversi possibili scenari che hanno reso poi l'epilogo un piccolo colpo di scena! Interessanti anche i rimandi allo studio delle malattie mentali e alla diffusione dello spiritismo e le conseguenti indagini ad opera della Società per la ricerca psichica esistente ancora oggi in Inghilterra.
Descrizione:
Quando Mary Toliver, ricca proprietaria terriera, decide di cambiare il testamento e di escludere la giovane pronipote dalla successione alla grande proprietà su cui i Toliver hanno fondato la loro fortuna, sono in molti a stupirsi. Ma Mary vuole proteggere la nipote da quella che ritiene una sorta di maledizione legata a Somerset, il loro feudo. Aveva solo sedici anni quando il padre, morendo, l'aveva nominata unica proprietaria di Somerset e lei, nonostante fosse cosi giovane, aveva dedicato a quella terra tutte le sue energie. Ma la decisione aveva distrutto la famiglia, sua madre e suo fratello non le avevano mai perdonato di essere la prescelta ed entrambi erano scivolati lungo una china di autodistruzione. Poi c'era stato l'amore. Un amore appassionato e ricambiato per il giovane Percy Warwick, la cui famiglia era da sempre amica dei Toliver, interrotto solo dall'esplodere della Prima guerra mondiale. Ma quando Percy era tornato e le aveva chiesto di sposarlo, purché rinunciasse a Somerset, lei non se l'era sentita di tradire la promessa fatta al padre e così la sua vita aveva preso una piega diversa. Ma ora, passati gli anni, una decisione imprevedibile imprime una svolta fatale nella vita di chi le sta attorno. Una storia di conflitti e di passioni, che ci travolge e non si fa dimenticare.
Citazioni:
"Concedete a un uomo la dignità e la libertà di governare se stesso, e le sue energie non conosceranno limiti."
Voto: 4/5
La mia opinione:
Il classico romanzo di amore, passioni e rinunce ambientato nei primi anni del novecento! Due storie che si intrecciano e che appassionano il lettore grazie ad un'ottima scrittura e una trama ricca di vicende che attraversano ben tre generazioni! Un bel ritratto di un'epoca ricca di valori e antiche leggende, come la famosa maledizione dei Toliver e l'originale scambio di rose come messaggi di scuse e perdono...
Descrizione:
A volte un paio di stivali rossi può aiutare ad affrontare il mondo e le proprie paure. Così è per Millie, che quando li indossa si sente forte e sicura. Ha sette anni ed è curiosa di tutto. Ha tanta voglia di fare domande, di conoscere, di scoprire. Per questo quando un giorno, al centro commerciale, sua madre sembra sparita, non si perde d'animo, ma cerca qualcuno che possa darle una mano a trovarla. E proprio allora che si imbatte in Karl, un anziano un po' speciale che, mentre parla, digita nell'aria le parole. Solo in questo modo riesce a sentire ancora vicina sua moglie a cui un tempo scriveva lettere d'amore sulla schiena. Millie si fida subito di lui e la corazza di diffidenza che Karl si è costruito intorno si scioglie grazie agli occhi sperduti e sinceri della bambina. Gli stessi occhi davanti ai quali Agatha sente nascere dentro una tenerezza ormai dimenticata. A ottant'anni non esce più di casa, dopo la morte del marito, e passa le sue giornate alla finestra a spiare i vicini. Ma appena scorge Millie e Karl, c'è qualcosa che la spinge a parlare con quei due sconosciuti. Perché Millie ha il dono unico di raggiungere il cuore delle persone. Perché il suo sorriso ingenuo e solare è capace di portare la felicità. Li dove non ci si aspettava più di trovarla. Grazie a lei Karl e Agatha scoprono che non è mai troppo tardi per vivere appieno la vita, per permettere all'amore di meravigliare ancora.
Citazioni:
"Forse quando esali l'ultimo respiro esali tutto, i ricordi e i pensieri e le cose che avresti desiderato dire e le cose che avresti desiderato non dire e le immagini che hai in testa del fumo caldo del caffè e l'ultimo sguardo al viso del tuo papà e la sensazione del fango tra le dita e il vento quando corri giù per la collina e il colore di tutto, sempre."
"Millie guarda Stella soffiare sulla sua tazza di tè, con il fumo che sale e disegna forme, come facevano i caffè al grande magazzino. E se tutto respirasse cosi? Gli animali, le persone, l'erba e gli alberi. Se tutti e tutto avessero sempre riccioletti di fumo disegnati attorno, qualcuno avrebbe respiri brevi e veloci quando corre o quando ha un attacco di cuore, e altri avrebbero respiri lunghi e lenti perché dormono o guardano la TV: sarebbe come guardare la musica, come se la musica avesse un aspetto ben preciso, e il mondo sarebbe sempre pieno di musica fatta di respiri."
Voto: 2/5
La mia opinione:
Stupenda la copertina, invitante il titolo e interessante la trama...a me però questo caso editoriale non è piaciuto!! Simpatica e irriverente la protagonista Millie e ancora di più i suoi compagni di viaggio, l'anziano Karl che vorrebbe essere ancora giovane, la svitata Agatha segregata in casa sua da dieci anni e l'inanimato manichino rubato al centro commerciale. A parte questo la storia è abbastanza sconclusionata e poco realistica: un ottantasettenne che tiene testa a tre giovani durante una rissa...un'altrettanto anziana donna che ruba un'auto e si lancia a piena velocità per le assolate strade dell'Australia, una bimba di sette anni che guida un pulmino...! Probabilmente qualcuno lo considererà un capolavoro, uno di quei libri dalla morale nascosta, dalle domande esistenziali...cosa c'è dopo la morte, per cosa vale la pena vivere, come si supera un lutto, il tutto visto attraverso gli occhi di questi strani protagonisti molto diversi tra loro. Purtroppo io non sono riuscita a coglierne la bellezza nascosta, rimango con l'amaro in bocca per le aspettative mancate e per il finale improvviso e inconcludente...ci si trova davanti ai ringraziamenti dell'autrice e si pensa: tutto qui??