mercoledì 31 agosto 2016
"L'angelo di Marchmont Hall" - Lucinda Riley
Descrizione:
"L'angelo di Marchmont Hall", un libro sul destino e sull'amore, quello puro e mai confessato, quello che nel silenzio vince su ogni cosa. Sono passati trent'anni dall'ultima volta che Greta è stata a Marchmont Hall, la magnifica tenuta di famiglia sulle colline del Galles. E adesso, mentre varca i cancelli al fianco di David Marchmont, nipote del suo defunto marito, non può fare a meno di chiedersi se il luogo in cui ha vissuto per tanti anni sarà in grado di dischiudere qualche squarcio sul suo passato. Dopo un terribile incidente d'auto, infatti, Greta non ricorda più nulla e rifiuta di abbandonare il suo appartamento londinese troppo a lungo, tenendo a distanza tutti quelli che hanno fatto parte della sua vita. Tutti tranne David, l'unico amico di cui si fida e per il quale prova qualcosa che va al di là della semplice gratitudine. È stato proprio lui a raccontarle com'era la sua vita prima di quel giorno e a convincerla a trascorrere il Natale a Marchmont Hall. Ma durante una passeggiata nel bosco, ai piedi di un abete, Greta scorge una lapide e spazza via la neve che ricopre l'iscrizione. Certo non immagina che quel nome inciso sulla pietra la travolgerà con un'ondata di ricordi...
Citazioni:
"Si guardò intorno impotente, quasi implorando gli alberi di parlare e darle le risposte che desiderava. In ginocchio sulla neve, sentì in lontananza il latrare di un cane. L’ eco di un ricordo formò un’immagine nella sua mente: era già stata lì una volta… Sì. Sì… Mentre il sole scivolava dietro gli alberi, nella valle sottostante, Greta si aggrappò alla lapide. E finalmente cominciò a ricordare…"
Voto: 3/5
La mia opinione:
Un po' sottotono rispetto agli standard ai quali siamo abituati con questa scrittrice... A non appassionarmi è stata la storia dai risvolti un po' noir che interessa si la protagonista Greta, ma soprattutto la figlia Cheska. Ho trovato questi due personaggi molto cinici e negativi e secondo la mia impressione comunicano un senso di disagio e inadeguatezza che rendono la storia troppo dark e molto simile a un giallo. Sempre belle le ambientazioni dell'antica dimora immersa nella natura ma mancano quei dettagli descrittivi che di solito caratterizzano i romanzi della Riley. Una storia che si lascia leggere ma lontana anni luce dalla saga de "Le sette sorelle" o da quasi tutti gli altri suoi lavori! Anche per il titolo avrei preferito che fosse mantenuto quello originale "The angel tree".
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