Descrizione:
1930, Rajputana, India. Dopo la morte del marito, un giovane fotoreporter, Eliza, è rimasta sola. A tenerle compagnia c'è soltanto la sua macchina fotografica. La solitudine viene un giorno interrotta da un incarico: il Governo britannico decide di inviarla in uno sfarzoso stato indiano per fotografare la famiglia reale. Ed Eliza è determinata a sfruttare la situazione per farsi un nome. Quando arriva al palazzo, conosce il fratello del principe, Jay, un ragazzo giovane e affascinante. Uniti dal desiderio di migliorare le condizioni della popolazione locale, Jay ed Eliza scoprono di avere più cose in comune di quello che pensano. Eppure la società e le loro famiglie la pensano diversamente. E questo li costringerà a una scelta: fare ciò che tutti si aspettano da loro oppure seguire ciò che dice il cuore...
Incipit:
"Anna Fraser era in attesa sul balcone ornato di una delle case signorili in stile haveli che costeggiavano la via. alle undici del mattino, le strade erano già state lavate e spruzzate di lubrificante, ma ancora turbini di vento sollevavano la polvere che irritava gli occhi della folla riunita."
Voto: 1/5
La mia opinione:
I libri sono sempre stati la mia passione, per anni li ho divorati senza mai fermarmi e portando sempre a termine la lettura anche se non mi appassionavano più di tanto. Con questo romanzo ho avuto modo di sperimentare il fatidico "blocco del lettore". Per più di un mese ho cercato di andare avanti sperando in qualche colpo di scena, in qualsiasi cosa che interrompesse la noia e la monotonia che lo caratterizzano! Arrivata a metà non si era ancora capito lo scopo della vicenda e cosi ho deciso mio malgrado, per la prima volta, di gettare la spugna. Il mio voto si riferisce quindi soltanto alla prima metà di questo romanzo che ho trovato insignificante e veramente troppo noioso.
Voto: 1/5
La mia opinione:
I libri sono sempre stati la mia passione, per anni li ho divorati senza mai fermarmi e portando sempre a termine la lettura anche se non mi appassionavano più di tanto. Con questo romanzo ho avuto modo di sperimentare il fatidico "blocco del lettore". Per più di un mese ho cercato di andare avanti sperando in qualche colpo di scena, in qualsiasi cosa che interrompesse la noia e la monotonia che lo caratterizzano! Arrivata a metà non si era ancora capito lo scopo della vicenda e cosi ho deciso mio malgrado, per la prima volta, di gettare la spugna. Il mio voto si riferisce quindi soltanto alla prima metà di questo romanzo che ho trovato insignificante e veramente troppo noioso.
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