Descrizione:
Achille e Regina si incontrano per la prima volta nell’estate del 1919, di fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. Regina dona ad Achille un rametto di corallo rosso come il fuoco, il più prezioso, con la promessa che gli porterà fortuna. Anni dopo, quella bambina è diventata una delle più abili cercatrici di corallo; quando si tuffa da Medusa, il peschereccio di suo padre, neanche l’onda più alta e minacciosa la spaventa. Lei è come una creatura dei mari ed è talmente libera da non avere mai conosciuto l’amore. Finché, un giorno, la sua strada si incrocia di nuovo con quella di Achille: nel viso di un uomo ritrova gli occhi del ragazzino di un tempo. A travolgerli non è solo un sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Le loro famiglie, infatti, sono legate a doppio filo da rancori e vendette ed è in corso una guerra senza ritorno. Spesso non basta l’amore per cambiare un destino che sembra già scritto. Ma l’unico modo di scoprirlo è provarci, fino all’ultimo…
Citazioni:
"Nulla di ciò che è leggenda può essere detto vero o falso con certezza, tuttavia è verità innegabile che nei secoli il corallo stregò i popoli di tutto il mondo e che per esso molti uomini sacrificarono la vita pur di strapparlo agli abissi marini."
"Perseo fu l'unico a riuscire nell'impresa leggendaria di sconfiggere il mostro Medusa. Le tagliò la testa e la poggiò su un letto di rametti d'alghe; il sangue del mostro, ancora pieno della sua forza malefica, bagnò i ramoscelli tingendoli di rosso e pietrificandoli all'istante. Allora le creature fatate del mare presero i semi dei ramoscelli pietrificati e li gettarono in acqua per farli moltiplicare. È così che è nato il corallo."
Voto: 4/5
La mia opinione:
Caratteristico e magico, come tutti i romanzi della Roggeri, che narrano di antiche leggende e credenze radicate nella sua terra di origine, la Sardegna. Ho apprezzato maggiormente la seconda parte, meno lenta e più ricca di avvenimenti, anche se la descrizione iniziale riguardante la famiglia di Achille e le disavventure di sua madre Dolores, è necessaria per la comprensione del romanzo e giustifica in un certo senso l'accanimento e la sete di vendetta che animano le due famiglie. Non è un romanzo prevedibile ed è questo il suo punto di forza: il lettore si ritrova nella caverna umida insieme a Dolores e alla sua estrazione del guano, a prua di Medusa con Regina alla ricerca del corallo e nella caletta sabbiosa tra gli insegnamenti di Achille, e vive insieme a tutti loro in attesa di conoscere il destino che unirà per sempre le loro vite.
Voto: 4/5
La mia opinione:
Caratteristico e magico, come tutti i romanzi della Roggeri, che narrano di antiche leggende e credenze radicate nella sua terra di origine, la Sardegna. Ho apprezzato maggiormente la seconda parte, meno lenta e più ricca di avvenimenti, anche se la descrizione iniziale riguardante la famiglia di Achille e le disavventure di sua madre Dolores, è necessaria per la comprensione del romanzo e giustifica in un certo senso l'accanimento e la sete di vendetta che animano le due famiglie. Non è un romanzo prevedibile ed è questo il suo punto di forza: il lettore si ritrova nella caverna umida insieme a Dolores e alla sua estrazione del guano, a prua di Medusa con Regina alla ricerca del corallo e nella caletta sabbiosa tra gli insegnamenti di Achille, e vive insieme a tutti loro in attesa di conoscere il destino che unirà per sempre le loro vite.
Il lessico ricercato e la profondità di ogni singolo dialogo può in un primo tempo lasciare il lettore interdetto, ma alla fine sono proprio le attenzioni e l'amore riservati al racconto di questa storia a rendere "La cercatrice di corallo" una perla di inestimabile bellezza, o ancor di più un rametto di corallo bianco nascosto nelle profondità del mare.
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