venerdì 18 ottobre 2019

"La stanza delle farfalle" - Lucinda Riley


Descrizione:
Alla soglia dei 70 anni, Posy vive ancora a Admiral House, la casa dove ha trascorso la sua infanzia a caccia di splendide farfalle e dove ha cresciuto i suoi figli, Sam e Nick. Ma di anno in anno la splendida villa di campagna è sempre più fatiscente e ha bisogno di una consistente ristrutturazione che Posy, con il suo impiego part-time nella galleria d'arte, non può proprio permettersi. Forse, per quanto sia doloroso abbandonare un luogo così pieno di ricordi, è arrivato il momento di prendere una difficile decisione. Coraggiosa e determinata, abituata a cavarsela da sola ma premurosa e sempre presente nella vita dei suoi familiari, Posy si convince a vendere la casa. Ma è proprio allora che il passato torna inaspettatamente a bussare alla sua porta: Freddie, il suo grande amore, l'uomo che avrebbe voluto sposare cinquant'anni prima e che era scomparso senza dare spiegazioni, è tornato e vorrebbe far di nuovo parte della sua vita. Come se ciò non bastasse, Sam, con le sue dubbie capacità imprenditoriali, si mette in testa di rilevare Admiral House e Nick, dopo anni in Australia, torna a vivere in Inghilterra. Esistono segreti terribili, il cui potere non svanisce nel tempo e solo il vero amore può perdonare. Posy ancora non sa che sono custoditi molto, troppo, vicino a lei.

Citazioni:
"Prima che ti racconti tutto, perché ormai ho capito che non ci sarà mai un momento giusto per dirtelo, voglio che tu sappia che ti amavo allora e ti amo ancora oggi. Non posso più tenere per me questo orribile segreto."

Voto: 4/5

La mia opinione:
La Riley è sempre pronta a regalarci romanzi scorrevoli e appassionanti e nonostante i tanti libri già pubblicati non delude mai il lettore, dando vita ogni volta a storie cariche di emozioni e ricche di bei personaggi. 
Il punto centrale del romanzo è l'antica dimora di famiglia Admiral House, che fa da sfondo all'evolversi delle vicende passate e presenti, entrambe molto scorrevoli e velate da misteri e segreti troppo a lungo taciuti. Ho amato molto la protagonista principale Posy e tutte le vicende della sua vita, che attraversano diversi decenni. Alcuni risvolti sono un po' prevedibili, specialmente per chi come me ha già letto tutti i suoi romanzi, ma questo non toglie nulla alla lettura che resta sempre molto avvincente e allo stesso tempo rilassante. Quest'autrice è diventata una garanzia!

mercoledì 9 ottobre 2019

"La ragazza della palude" - Delia Owens


Descrizione:
A Barkley Cove, un tranquillo villaggio di pescatori, circolano strane voci sulla Ragazza della Palude. Dall'età di sei anni Kya si aggira completamente sola tra canali e canneti, con qualche straccio addosso e a piedi nudi. Ha al suo attivo un solo giorno di scuola, ma la palude e le sue creature per lei non hanno segreti: la nutrono, la cullano, la proteggono, sono maestre e compagne di giochi. Kya impara a decifrare i segni della natura prima ancora di saper leggere un libro: nella sua assoluta solitudine sembra bastare a se stessa. Ma la sua bellezza non tarda a sbocciare: insolita, selvatica, sfuggente accende il desiderio nei ragazzi del paese. Kya scopre l'amore, la sua dolcezza e le sue trappole. Quando negli acquitrini riaffiora il corpo senza vita di Chase Andrews, gli occhi di tutti puntano su di lei, la misteriosa ragazza dimenticata: i mormorii diventano subito accuse, i sospetti incrollabili certezze. Il processo, fuori e dentro al tribunale, trascina la vicenda verso il suo imprevedibile e folgorante epilogo.

Incipit:
"Il mattino bruciava talmente di caldo agostano che il respiro umido dell’acquitrino orlava di bruma le querce e i pini. I boschetti di palme nane erano insolitamente quieti, fatto salvo il lento battito d’ali degli aironi che si alzavano dalla laguna."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Questo è sicuramente un romanzo difficile da inquadrare in un genere ben preciso: potremmo definirlo thriller, giallo, romanzo d'amore o psicologico ma ogni classificazione sarebbe estremamente riduttiva in confronto alla moltitudine di argomenti che ci troviamo di fronte pagina dopo pagina. 
E' una storia di abbandono e isolamento sociale, di pregiudizi e violenza, ma anche di riscatto e sopravvivenza. Ci sono due aspetti in particolare che lo rendono unico: la dettagliata descrizione naturalistica del luogo e l'accuratezza con la quale è stato descritto il lato psicologico della protagonista Kya. Intense e vivide sono le ambientazioni, con il pantano, la palude, gli acquitrini, la fauna acquatica e gli uccelli, unici compagni di Kya per molti anni. Altrettanto vividi sono gli stati d'animo di questa bambina costretta a crescere in solitudine tra grandi avversità e che commuoverà il lettore in molte vicende, mantenendo però sempre un lato oscuro e pensieri difficili da condividere o interpretare. 
E' un libro intenso e toccante con una protagonista indimenticabile ed è difficile descriverlo senza rischiare di dimenticare alcuni aspetti fondamentali, l'unico modo è leggerlo e immergersi nelle sue pagine a volte crude e scomode, altre sensibili e delicate.

"Alla fine del silenzio" - Charlotte Link


Descrizione:
Stanbury, un piccolo centro nello Yorkshire del Sud, la patria romantica e selvaggia delle sorelle Brontë. Qui da molti anni trascorrono le vacanze tre coppie tedesche amiche da sempre. Quando la giovane Jessica Wahlberg si aggiunge al gruppo, scopre che l'armonia che sembra regnare sovrana è in realtà una facciata che copre contrasti, odi e paure. Jessica si rifugia sempre più in lunghe passeggiate solitarie in cui le capita di incontrare un inglese bizzarro che vaga senza meta per prati e boschi, sulla spinta di eventi accaduti molto tempo prima e che rivendica la proprietà della villa in cui vivono le tre coppie. Jessica si ritrova così invischiata in una storia cominciata cento anni prima e decide di andare alla ricerca della verità.

Citazioni:
"Stanbury era avvolta in un silenzio del tutto particolare. Un silenzio grande che copriva ogni cosa, come se il mondo avesse smesso di respirare… L’aria sapeva di sangue. Gli uccelli avevano smesso di cantare per l’orrore."

Voto: 3/5

La mia opinione:

Un thriller che si lascia leggere ma che non mi ha coinvolta particolarmente; di questa autrice ho sicuramente preferito altri romanzi... Alcune parti sono estremamente lunghe e ripetitive e nonostante la psicologia dei vari personaggi sia ben descritta e costruita, ho trovato abbastanza prevedibile il finale e la rivelazione dell'assassino. Diciamo che manca quella suspance che ti spinge a divorare le pagine per scoprire l'epilogo! Bella invece l'ambientazione nella campagna inglese, molto evocativa e dettagliata...