mercoledì 3 agosto 2011

“Lolita” – Vladimir Nabokov


Descrizione:
Lolita non è solo un meraviglioso romanzo, ma è uno dei grandi testi della passione. America, Lolita: questi due nomi sono di fatto i protagonisti del romanzo, scrutati senza tregua dall'occhio inappagabile di Humbert Humbert e di Nabokov. Realtà geografica e personaggio sono arrivati a sovrapporsi con prodigiosa precisione, al punto che si può dire: l'America è Lolita, Lolita è l'America. 
Lolita è la storia di un amore, tra un attempato professore di origine europea e una ragazzina americana. Questa è la ragione del successo e dello scandalo suscitato inizialmente dal romanzo ed è anche all’origine della diffusione del nome proprio “Lolita” in tutti i dizionari e in tutte le lingue del mondo. È una storia abbastanza scabrosa, per i sentimenti che racconta e anche per la vicenda, giacché per avvicinarsi a questo amore scabroso, il professore compie dei gesti ai limiti della legalità e ben oltre i limiti della morale degli anni Cinquanta. Scabrosa anche perché, in realtà, quello che accade, alla fin fine, è che la ragazzina, ben più disinvolta di quanto si potesse sospettare, seduce il professore. Nasce così questa storia d’amore, scandita dalle tappe di una fuga che attraversa i motel di mezza America. Una fuga durante la quale i due protagonisti sono inseguiti da un fantasma, che può sembrare, in un primo momento, il fantasma del senso di colpa, ma che in realtà si rivelerà essere un fantasma concreto, un personaggio che, prima o poi, si prenderà Lolita. A quel punto la fuga s’inverte: il professore, Humbert Humbert non è più l’inseguito, ma diventa l’inseguitore, perché cerca le tracce di questo grande amore perduto.

Citazioni:

“La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l'eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l'amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.”

“Penso agli uri e agli angeli, al segreto dei pigmenti duraturi, ai sonetti profetici, al rifugio dell'arte. E questa è la sola immortalità che tu ed io possiamo condividere, mia Lolita.”

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