Descrizione:
"L'hanno rinchiusa in prigione per più di una
settimana. Prima l'hanno fatta camminare a passo di marcia, su e giù, su
e giù in mezzo a loro, per un giorno e una notte, finché non è più
riuscita nemmeno a zoppicare, tanto aveva i piedi gonfi e sanguinanti.
Non avrebbe confessato. Così hanno deciso di dimostrare che era una
strega". Le pagine di un diario sono cucite dentro una trapunta. Una
trapunta che giace indisturbata per oltre trecento anni, finché non
viene aperta per essere pulita, e allora dalle sue pieghe cade una
storia forte ed emozionante. La storia di Mary, nipote di una strega.
Quando la nonna di Mary viene condannata a morte per stregoneria, Mary
scappa per sfuggire allo stesso destino, prima nella campagna inglese e
poi su una nave per l'America, dove spera di trovare una nuova casa, un
luogo dove essere una persona nuova. Scopre però che non è facile
fuggire e presto cade vittima di superstizioni e sospetti che potrebbero
farle subire lo stesso fato di sua nonna. Mary è decisa a non farsi
calpestare, torturare e uccidere per un crimine immaginario come la
stregoneria. Uno sguardo femminile sul mondo, una storia narrata con
grande vividezza, come una ripresa cinematografica.
Citazioni:
“Mi
chiamo Mary. Sono una strega. O meglio, qualcuno mi chiama così. «Figlia del
diavolo», «strega bambina» mi sibilano per strada, anche se non conosco né mio
padre né mia madre. Conosco solo mia nonna, Alice Nuttall: Mamma Nuttall per i
vicini. Mi ha tirata su da quando ero piccola. Se per caso sapeva chi erano i
miei genitori, non me l'ha mai detto. Figlia del re degli elfi e della regina
delle fate, ecco chi sei tu.”
“Avevo
visto il suo passato. Avevo visto il suo futuro. So come la morte lo coglierà e
sento il peso della conoscenza. La nonna diceva di non svelare mai il modo in
cui qualcuno morirà. Non serve e non può evitarlo. Quel che sarà sarà, ma
saperlo troppo presto darà un colore scuro alla vita di una persona, portandone
via la luce.”
Nessun commento:
Posta un commento