martedì 30 aprile 2013
"Shogun" - James Clavell
Descrizione:
Partito alla volta dell'Oriente per il monopolio olandese del commercio con Giappone e Cina, John Blackthorne, comandante dell'Erasmus si ritrova, costretto al naufragio da una tremenda tempesta, in un villaggio di pescatori nel Giappone feudale del XV secolo, In un mondo sconosciuto e lontano, Blackthorne deve trovare il modo di sopravvivere. Grazie al suo coraggio, che lo condurrà sulla via dei samurai, con il soprannome di Anjin (il navigatore), diventerà il fido aiutante dello Shogun (Signore della guerra) e nella sua ascesa al potere conoscerà l'amore impossibile per la bella e ambigua Mariko.
Citazioni:
“Com’è splendida la vita e come è triste. Come fuggevole, senza passato e senza futuro. Solo un infinito presente.”
“Il tuo nemico, secondo l’uso universale, non è mai tanto gentile come quando ha preparato la tua fine.”
“La natura è molto violenta verso di noi. (…) Forse per questo amiamo tanto la vita. Dobbiamo amarla, capite. La morte è parte della nostra aria e del nostro mare e della nostra terra. Dovete saperlo, in questo paese di lacrime, il nostro patrimonio è la morte.”
“Solo vivendo sul limitare della morte si può comprendere l’indescrivibile gioia della vita.”
“Che altro sono le nuvole, se non un pretesto per il cielo? Che cosa è la vita, se non una fuga dalla morte?”
Voto: 4/5
La mia opinione:
Una lettura senz'altro scorrevole nonostante la mole, anche se le prime duecento pagine sono state un po' pesanti ed incentrate quasi esclusivamente su strategie militari e politiche. Poi con l'entrata in scena del personaggio femminile Mariko la storia si è fatta più avvincente e appassionante. Visto il numero delle pagine, avrei preferito qualche dialogo in meno ma qualche descrizione in più dei personaggi e delle ambientazioni. Il finale lascia un po' perplessi, tanta attesa e poche vicende risolte! Sono soddisfatta di averlo letto, ma non credo che prenderò in mano altri libri dello stesso autore, preferisco romanzi storici un po' più leggeri...non nel numero delle pagine ma nel metodo di scrittura..
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