giovedì 31 maggio 2018

"Ci vediamo un giorno di questi" - Federica Bosco


Descrizione:
A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.

Citazioni:
"Il mondo va avanti cosi bene senza di noi, che forse l'idea di essere indispensabili è soltanto una nostra pia illusione, un modo ingenuo di credere di essere importanti per gli altri."


"Ma è possibile riadattarsi a una gabbia, una volta conosciuta la libertà?"

Voto: 5/5

La mia opinione:
“Nel mio mondo pieno di spigoli lei era una piacevole imbottitura. Perché a me la vita metteva sempre un po’ in soggezione, come se fossi sua ospite e non volessi disturbare, mentre Cate non si faceva nessun problema a camminarle sui tappeti con le scarpe sporche.”

Il primo libro che leggo di questa autrice e me ne sono letteralmente innamorata! Commovente, romantico, ironico...fa riflettere su vari aspetti della vita e sull'importanza dell'amicizia e dei legami non solo "famigliari". Una storia normale, di quelle che potremmo vivere ogni giorno, che diventa però straordinaria grazie al rapporto unico e profondo tra le due protagoniste. Caterina è una forza della natura: frizzante, instancabile e sempre piena di entusiasmo e di idee; l'esatto opposto di Ludovica, riservata, timida e spaventata da tutto quello che non rientra nella routine che si è costruita. La loro amicizia, tra colpi di scena e svolte imprevedibili, travolge il lettore e lo accompagna verso un finale dolce amaro, conclusione perfetta e per nulla scontata di questa storia indimenticabile...lo rileggerei anche subito!

lunedì 21 maggio 2018

"La separazione" - Dinah Jefferies


Descrizione:
Malesia, 1955. La famiglia Cartwright sta facendo le valigie per lasciare Malacca. Emma ha undici anni e non capisce perché il trasloco sia stato organizzato senza aspettare il ritorno della madre e il padre taciturno non risponda alle domande sue e della sorella più piccola, Fleur. Di ritorno dalla visita a un'amica malata, la mamma di Emma, Lydia, trova la casa completamente vuota. Nessuna traccia del marito, delle figlie o dei servitori. Sulla base delle poche informazioni che riesce a recuperare, Lydia si imbarca in un pericoloso viaggio all'interno del Paese dilaniato dalla guerra civile. Soffocando lacrime e angoscia, decide di affrontare i pericoli della giungla fittissima, la guerra, le bande di predoni che spadroneggiano nel territorio, fino ad arrivare dove avrebbe dovuto ricongiungersi con i suoi; ma forse è troppo tardi, e il suo viaggio è appena cominciato... Tra la Malesia, sconvolta dal dramma della guerra, e un'Inghilterra fredda e inquietante, si snoda l'appassionante storia di una madre e di una figlia che continuano a cercarsi sorrette dalla speranza di potersi finalmente ritrovare.

Citazioni:
«Emma, Fleur», chiamò.
«La mamma è a casa».
Lydia si affrettò a entrare per ripararsi dalla pioggia.
«Alec?», chiamò di nuovo.
«Sono tornata».
Non ci fu alcuna risposta.

Voto: 4/5


La mia opinione:

Un romanzo che emoziona e che coinvolge, ambientato in un luogo splendido e misterioso, esotico e lontano. Una storia appassionante di madre e figlia che continuano a cercarsi, unite da un legame d'amore che non può essere spezzato né dalla lontananza né tantomeno dal trascorrere del tempo. Mi è piaciuto l'intreccio della trama tra i vari personaggi e i molti colpi di scena che hanno reso la lettura frizzante e avvincente! Forse qualche pagina in meno e una traduzione più accurata e libera da errori grammaticali avrebbero resto questo libro veramente da massimo dei voti.

sabato 5 maggio 2018

"Oggi siamo vivi" - Emmanuelle Pirotte


Descrizione:
Dicembre 1944. I tedeschi stanno arrivando. Il prete di Stoumont, nelle Ardenne, ha un'unica preoccupazione: mettere in salvo Renée, un'orfana ebrea nascosta nella canonica. E, d'un tratto, il miracolo: una camionetta con due soldati americani si ferma davanti alla chiesa e lui, di slancio, affida a loro la piccola. Ma quei due soldati hanno solo le divise americane: infatti si chiamano Hans e Mathias e sono spie tedesche. Arrivati in una radura, Hans prende la pistola e spinge la bambina in avanti, in mezzo alla neve. Renée sa che sta per morire, ma non ha paura. Il suo sguardo va oltre Hans e si appunta su Mathias. È uno sguardo profondo, coraggioso. Lo sguardo di chi ha visto tutto e non teme più nulla. Mathias alza la pistola. E spara. Ma è Hans a morire nella neve, con un lampo d'incredulità negli occhi. Davanti a Mathias e Renée c'è solo la guerra, una guerra in cui ormai è impossibile per loro distinguere amici e nemici. E i due cammineranno insieme dentro quella guerra, verso una salvezza che sembra di giorno in giorno più inafferrabile. Incontreranno persone generose e feroci, amorevoli e crudeli. Ma, soprattutto, scopriranno che il loro legame - il legame tra un soldato del Reich e una bambina ebrea - è l'unica cosa che può dar loro la speranza di rimanere vivi...

Citazioni:
“Da tanto tempo non li vedeva nemmeno più, i condannati. Adulti, bambini, anziani, erano tutti la stessa cosa, figure senza volto destinate a scomparire. Quella bambina invece l’aveva vista: aveva raccolto la neve e l’aveva mangiata. Stava per morire, ne era consapevole, eppure si era messa a mangiare la neve.”

Voto: 3/5

La mia opinione:
Sinceramente leggendo la trama mi aspettavo qualcosa in più... Una manciata di pagine che racconta, escludendo l'epilogo, soltanto un paio di giorni vissuti all'interno di una cantina, con l'alternarsi di soldati americani e tedeschi a controllare una famiglia rifugiata. Ho trovato troppo misero lo spazio dedicato al rapporto speciale tra Renèe e il suo mancato carnefice Mathias, che invece erano il fulcro della storia e poche descrizioni e dettagli che avrebbero reso sicuramente il romanzo più avvincente e sofferto. Alcune pagine fatte di date, episodi già fin troppo noti e nomi di spedizioni belliche sembrano ricopiate da qualche libro di storia e non aggiungono niente di significativo alla trama che manca a mio avviso di profondità ed emozione.

"L'isola di Alice" - Daniel Sánchez Arévalo


Descrizione:
Un minuto dopo la mezzanotte, il mondo di Alice va in frantumi. Un attimo prima lei era a casa, serena, in attesa che Chris tornasse da Yale, dove si era recato per un importante incontro di lavoro. Un attimo dopo il telefono squilla e una voce gentile le annuncia che suo marito è morto in un incidente d'auto. E, all'improvviso, Alice si ritrova sola con una figlia di sei anni e un'altra in arrivo. A poco a poco, però, un'altra informazione si fa strada fra il dolore e lo sconcerto: quella voce gentile ha detto che la macchina di Chris non era nei pressi di Yale, bensì da tutt'altra parte, sulla strada che porta a Robin Island, un'isoletta vicino a Nantucket. Perché Chris le ha mentito? Cos'altro le ha tenuto nascosto? Possibile che il loro matrimonio fosse una menzogna? Alice ha bisogno di risposte e sa di poterle trovare solo a Robin Island. Quindi abbandona tutto, si trasferisce sull'isola e comincia a indagare. Ma ben presto si renderà conto che, in quella piccola comunità, tutti hanno dei segreti e che le bugie sono come massi che la stanno trascinando in un abisso di ambiguità e tradimenti. Un abisso in cui Alice rischia di annegare...

Incipit:
"Il paesaggio della nostra vita era completo, bello, perfetto; incollato, incorniciato e appeso al muro per essere ammirato, goduto e vissuto. Ma adesso era come se avessi davanti un puzzle da cinquemila pezzi, senza nemmeno sapere qual era l'immagine da rimettere insieme."

Voto: 5/5

La mia opinione:

Finalmente un libro che mi ha soddisfatta sotto ogni lato! L'ho trovato avvincente, originale nella trama, romantico in alcuni tratti e dall'aspetto psicologico ben congegnato. Alcuni lettori lo hanno definito monotono e prolisso ma l'attenzione e la meticolosità nella descrizione delle indagini della vedova Alice, a mio avviso hanno contribuito in maniera positiva a creare la giusta suspance! Ho apprezzato il finale, che diventa prevedibile soltanto verso la fine della lettura; infatti potevano esserci diverse ipotesi, tutte valide, per giustificare la presenza di Chris a Robin Island. Mi è piaciuta molto la descrizione del rapporto tra Alice e sua figlia maggiore Olivia che in seguito al trauma comincerà a sviluppare, seppur in modo innocente, un disturbo ossessivo compulsivo, cosi come mi sono emozionata nella parte conclusiva del romanzo con il racconto della "vita segreta" di Chris. In conclusione, una narrazione accattivante e dalla trama fuori dal comune che merita per me il massimo dei voti.