Descrizione:
Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba , è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia. Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato… più presente che mai.
Citazioni:
"Del resto la vita era cosi: una serie di porte che si aprono e si chiudono in continuazione, offrendo o negando possibilità, mentre le si varca alla cieca."
Voto: 4/5
La mia opinione:
Nessuno come questa autrice riesce a trasportare con la fantasia il lettore in luoghi carichi di mistero, magia e segreti, tra boschi secolari e antiche dimore polverose immerse nella natura, in pieno stile vittoriano. Le sue storie sono sempre avvincenti e ricche di colpi di scena, congegnate come dei veri e propri gialli; anche in questo libro troviamo un parallelismo tra le due vicende passata e presente che si alternano nella narrazione per confluire in un unico emozionante finale. Ci sono molti personaggi che si avvicendano nei vari capitoli, ognuno con il proprio punto di vista e il proprio passato da raccontare. Forse avrei evitato di aggiungere il "caso lavorativo" di Sadie che non lega molto con la storia della famiglia Edevane, già emozionante ed avvincente di per sè. Mi è piaciuto molto il modo dell'autrice di proporre al lettore diverse soluzioni al mistero della scomparsa del piccolo Theo e smentirle poi una ad una nel corso della storia fino ad arrivare ad una conclusione davvero inaspettata. Forse c'è qualche coincidenza di troppo e alcune parti avrebbero potuto essere descritte in modo più sintetico, ma nel complesso resta un romanzo che incanta, poetico e molto suggestivo!
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