mercoledì 3 dicembre 2014
"La musica segreta dei ricordi" - Alyson Richman
Descrizione:
Certi ricordi sono palpabili, come gli oggetti in cui restano impressi. Per Salomé la felicità ha il colore delle arance. Quelle che raccoglieva a diciassette anni nel giardino del collegio, e in cui Octavio, per conquistarla, le nascondeva versi d'amore. Il dolore invece ha il suono di un grammofono, sepolto da tempo in fondo a uno scatolone. Salomé ha dovuto smettere di ascoltarlo nel tentativo di cancellare dalla mente un'immagine: quella degli aguzzini di Pinochet e delle torture che le hanno inflitto sulle arie di Mozart. Da allora, ha chiuso dentro di sé anche la verità, credendo di proteggere i figli, illudendosi di rimuovere il rancore che nutre verso l'idealismo di suo marito Octavio, pagato tanto caro sulla propria pelle. Ma quel dolore segreto ha finito solo per allontanarla da coloro che più amava. Perché un cuore senza voce è come una casa sprangata, in cui non entra più luce. Solo a uno sconosciuto Salomé accetterà di raccontare la sua storia. Uno straniero incontrato all'altro capo del mondo, in Svezia, dove lei ha ottenuto asilo politico. Un uomo che, mosso dal proprio senso di colpa, si è ripromesso di salvare chi si porta dentro le ferite di guerre e persecuzioni. Un medico capace di condurre per mano i suoi pazienti attraverso i ricordi che segnano il volto ma ancor più l'anima. Grazie a lui, Salomé capirà che solo affrontando a voce alta il passato potrà tornare a vivere e ad amare. Un romanzo sui ricordi che ci definiscono, nel bene e nel male...
Incipit:
"Si svegliò al canto degli uccelli, con la bruma del primo mattino che saliva oltre l'erba alta dov'era sdraiata. Sul volto erano impressi i segni delle margherite schiacciate, i fiorellini richiusi sotto il viso fragile. Una formica le corse veloce sul braccio; una farfalla si posò sulla massa dei riccioli neri e arruffati per poi svolazzare fino a un arbusto di azalea. Sotto di sé, inspirò l'aroma denso e inebriante del terreno. Ci vollero diversi secondi prima che Salomè Herrera si rendesse conto che non era morta e salita in paradiso. Non stava sognando, non aveva le allucinazioni. Era libera. La prigione era lontanissima da lì."
Voto: 4/5
La mia opinione:
Un libro non facile, denso di sofferenza e atrocità. Racconta una pagina cruenta di storia alternando la prigionia di Salomè alle conseguenze sulla vita delle persone più vicine a lei. I vari capitoli non sono necessariamente collegati tra di loro ma alla fine del libro riescono a dare continuità e profondità alla vicenda. Manca forse la parte tenera della storia, permeata invece di un certo cinismo...per riprendere un concetto del libro, non c'è quel lieto fine che appartiene purtroppo soltanto alle trame cinematografiche.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento