martedì 4 giugno 2013
"Il gioco segreto del tempo" - Paloma Sànchez-Garnica
Descrizione:
Ernesto Santamaria, scrittore di belle speranze ma scarsa fortuna, è alla perenne ricerca della storia che potrebbe fare di lui un autore di successo. Un giorno, girovagando per il mercato delle pulci di Madrid, trova in una vecchia scatola di latta una foto in bianco e nero, accompagnata da un fascio di lettere. Nell'immagine, un ragazzo e una ragazza accennano un sorriso; sul retro, sono scritti a matita i loro nomi - Mercedes e Andrés - e una data: 19 luglio 1936. Incuriosito, Ernesto inizia a indagare sulle sorti di quella coppia, il cui amore e la cui vita semplice traspaiono timidamente dalle lettere. Nel suo viaggio a ritroso nel tempo, scoprirà che quello scatto immortala uno degli ultimi momenti trascorsi insieme dai due giovani, da poco sposati, prima che lo scoppio della Guerra civile li separasse. Di frammento in frammento, lo scrittore ricomporrà l'odissea di Mercedes e Andrés e di chi incrociò il loro cammino nel turbine di quel conflitto: come Teresa, capace di un'amicizia superiore a qualsiasi differenza di classe e di un amore più forte di ogni ideologia; o la piccola Lela, in grado di leggere il futuro delle persone nei loro occhi. In quell'intreccio di passioni e destini, sofferenze e atti di eroismo caduti nell'oblio, Ernesto troverà l'ispirazione tanto a lungo cercata. E, nelle sue parole, ritroverà voce un'intera generazione, che ha dovuto rinunciare alla giovinezza ma ha lottato con coraggio per i propri sogni.
Citazioni:
“La silenziosa conversazione con loro mi astraeva a tal punto che non avevo bisogno di altra vita sociale. Era come avere centinaia di complici, pregevoli compagni che non mi chiedevano mai niente in cambio della loro amicizia, sui quali potevo contare a qualsiasi ora, in ogni momento. Dovevo soltanto sollevare la mano e toccarli, e loro mi si sarebbero presentati, pronti a darmi il loro abbraccio letterario, confortante, sereno, a regalarmi la loro generosa finzione, ad accompagnarmi in un’immobile passeggiata tra paesaggi sconosciuti, a scoprire vite, storie, passioni altrui che mi si concedeva di vivere e sentire."
“Ci sono persone che credi di conoscere benissimo, e delle quali non riesci mai ad indovinare i pensieri. Altre, invece, sono talmente trasparenti che ti basta guardarle negli occhi per comprenderle a fondo.”
“Sebbene la strada sia lunga, a volte dolorosa, e altre ancora insopportabile, non abbandonarla mai, perché a quel punto ti rimarrà solo la morte.”
“Grazie a ciò che l’universo magico della letteratura ci fornisce, noi siamo in grado di affrontare la realtà e, quel che è più importante, di trasformarla e renderla migliore di quanto sia.”
“La vittoria di ciascuno si costruisce sulle rovine delle proprie sconfitte.”
Voto: 5/5
La mia opinione:
Avevo già conosciuto e apprezzato questa autrice con l'altro suo libro edito in Italia "La cattedrale ai confini del mondo", molto diverso da questo nelle ambientazioni, nel periodo di narrazione e nella trama. Con questo nuovo lavoro l'autrice conferma il suo talento e ci stupisce con una storia costruita in modo impeccabile che trascina dalla prima all'ultima pagina. Sicuramente questo è uno dei libri più belli letti in questo 2013, pieno di fascino, sentimenti, accurate ricostruzioni storiche e nel finale, anche un pizzico di mistero.
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Sembra un libro molto molto interessante! Poi, l'ambientazione spagnola mi piace sempre! :P Lo inserisco subito in wish list!
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