lunedì 18 febbraio 2019

"Il matrimonio degli opposti" - Alice Hoffman


Descrizione:
Isola di St Thomas, 1807. Rachel Pomié sogna di sgusciare via dalla sua esistenza e di fuggire a Parigi, una città di cui sa tutto. Dalle mappe dei cartografi sa come si snodano i viali delle Tuileries, le banchine della Senna e le vie principali. Dai racconti di suo padre sa che da quella grande città vengono i suoi antenati, dopo aver peregrinato in Spagna e Portogallo, alla ricerca di una terra dove professare l’ebraismo senza essere umiliati, offesi o, persino, uccisi. Il suo sogno, però, di aggirarsi per le strade della capitale francese, vestita magari come una delle ragazze sbirciate di nascosto sul Journal des dames et des modes della madre, svanisce miseramente il giorno in cui finisce in sposa all’anziano commerciante Isaac Petit. La vita coniugale con monsieur Petit, un vedovo di trent’anni più vecchio di lei, si rivela piena di sacrifici, lutti e delusioni. Una mattina, appena arrivato da Parigi, compare al suo cospetto il nipote di Petit, Frédéric Pizzarro, un bel giovane coi capelli scuri, il portamento elegante e un francese parigino così nitido da sembrare un altro idioma rispetto al francese creolo dell’isola. Rachel, che ha la lingua più tagliente di tutta St Thomas, non riesce a spiccicare parola, quasi consapevole della fatalità di quell’incontro. Frédéric Pizzarro sarà, infatti, l’uomo della sua vita, e dal loro amore nascerà Camille, un ragazzino curioso e vivace che andrà a Parigi, si diplomerà all’École des Beaux-Arts, stringerà amicizia con Paul Cézanne e diventerà Camille Pissarro, uno dei più grandi pittori dell’Ottocento.

Citazioni:
"In un sogno non ha importanza chi si conosce: importa soltanto cosa si fa e cosa si vede."

"Immagino faccia questo l'amore a una donna: portarla in un giardino notturno, ormai convinta che il suo desiderio possa influenzare i piani del destino."

"Se trovi la felicità, afferrala. Non la ritroverai un’altra volta. La riconoscerai a prima vista”.

Voto: 5/5

La mia opinione:
Un romanzo incantevole, davvero bello sotto tutti i punti di vista! 
La trama è incentrata principalmente sulla figura di Rachel Pomiè, futura madre di Camille Pissarro, una donna forte e combattiva, capace di intimorire con un solo sguardo ma dotata anche di grande spirito di sacrificio e una passione che la porterà a scontrarsi con l'intera comunità. La scrittura è scorrevole e molto evocativa, soprattutto nella descrizione dell'isola di St.Thomas ricca di colori e profumi, in cui è ambientata gran parte della storia. Sembra quasi di sentire il calore sulla pelle e vedere il riverbero della luce sull'acqua, così come la dipingerà il giovane Camille nei suoi primi lavori. Un romanzo dedicato sicuramente in primo luogo agli amanti dell'arte e della pittura, ma che appassionerà comunque ogni lettore con la storia poetica di questa famiglia.

"Dove finisce la notte" - Daniela Tully


Descrizione:
Monaco, 1990. Il vento del Nord è arrivato, e con lui quella lettera. Una lettera inaspettata, datata 1944, e destinata a cambiare la vita di Martha Wiesberg per sempre. Martha è una sopravvissuta, ha conosciuto l’odio e la violenza, ma, per la prima volta, ha paura. Paura di quelle parole scritte, del segreto che custodiscono e che la riporta agli anni dell’ascesa di Hitler e del Terzo Reich. Scoprire la verità è pericoloso, ma Martha non ha scelta: deve partire per un luogo che solo lei conosce, anche a costo di abbandonare la nipote, la giovane Maya, che ha allevato e accudito sin dalla nascita. Stati Uniti, 2016. Morbide colline si stendono a perdita d’occhio fino a incontrare una foresta densa e scura: è qui, nel folto degli alberi, che sorge un antico e lussuoso residence. È qui che Maya cerca di far luce sulla morte della nonna Martha. Era scomparsa nel nulla, molti anni prima. E adesso la scoperta del corpo. Anche se non è riuscita a perdonarla per averla lasciata all’improvviso, Martha sa di doverle molto: è lei ad averle insegnato tutto quello che sa attraverso le sue storie. Favole che narravano di tempi in cui amarsi era proibito, in cui una carezza poteva fare male, in cui la notte pareva senza fine. Ora Maya vede tutto con chiarezza: la nonna ha sempre voluto che lei arrivasse lì, disseminando tanti piccoli indizi nelle sue storie. E adesso ha intenzione di ritrovarli tutti per riportare a galla la verità. Perché c’è un’ultima storia che aspetta di essere svelata. Quella di un amore profondo e contrastato che la guerra ha reso impossibile, ma non ha distrutto. Di una promessa che attende di essere mantenuta. Di un odio che non bisogna dimenticare, perché è capace di uccidere ancora. Dopo una carriera nel mondo del cinema, Daniela Tully debutta sulla scena letteraria internazionale con un’opera prima che ha conquistato pubblico e critica. Dove finisce la notte è una storia epica che trascina il lettore nelle pieghe del tempo ricordando come l’amore incondizionato sia capace di vincere anche le ombre più lunghe. Quelle prodotte dai pregiudizi degli uomini e che la Storia, nonostante tutto, ci chiede di non dimenticare.

Citazioni:
"Sua nonna le aveva fatto da madre, quando la sua vera madre l'aveva rinnegata. Sua nonna le era stata amica, quando gli altri bambini la prendevano in giro. Sua nonna era stata tutta la sua vita. Era affranta. Per il suo comportamento all'aeroporto, per la sua ingratitudine, ma soprattutto per averla ignorata."

Voto: 2/5

La mia opinione:
Mi era piaciuto molto l'inizio del romanzo con la storia riguardante Martha nel 1938, e reputo questa parte la migliore del libro. Sfortunatamente però, questa si interrompe bruscamente e lascia spazio alle vicende della nipote Maya e ad altre pagine piene di leggende, racconti, la favola delle fata della guerra, la storia lunga decenni della famiglia Montgomery e non si riesce a capire quale sia il filo conduttore che colleghi questi fatti a quelli letti inizialmente. Tutte queste storie si accavallano l'una sull'altra e costringono il lettore a ricominciare ogni volta con una vicenda diversa e questo rende la lettura veramente faticosa. Nella narrazione della famiglia Montgomery si affacciano così tanti personaggi, in tempi e luoghi diversi, che a un certo punto sarebbe utile un albero genealogico per cercare almeno di capire le parentele che li legano. Si salva il finale, anche se abbastanza prevedibile, dove troviamo almeno il resto della storia di Martha e il collegamento (in alcuni punti veramente forzato) con gran parte degli altri protagonisti. Diciamo che le mie aspettative per questo romanzo non sono state proprio soddisfatte...