mercoledì 28 marzo 2012

“La luna color zafferano” – Nicole C. Vosseler


“Per tutti i cuori selvaggi di questo mondo, che non si lasciano mai spezzare veramente.”


Descrizione:
Il sogno di Maya è di diventare una donna audace, coraggiosa, libera. Libera di viaggiare nel lontano Oriente di cui sin da bambina ha sentito raccontare dal padre, professore di storia a Oxford. Durante l'infanzia e l'adolescenza le lettere che il celebre esploratore Richard Francis Burton, il suo idolo incontrastato, le ha inviato da Bombay, dalle spiagge di Goa e dalle montagne azzurre di Nilgiri, da Hyderabad e da Alessandria l'hanno nutrita dell'atmosfera e degli aromi di quei luoghi magici. Ma nell'Inghilterra di fine Ottocento una donna non solo non può sperare di studiare, ma nemmeno di andare alla scoperta di posti così lontani. A meno che non sposi un ufficiale in partenza proprio per l'Arabia... Tuttavia, la vita in Oriente non è come l'aveva sognata. E mai, soprattutto, Maya si sarebbe immaginata che sarebbe stata rapita dai predoni del deserto per ordine del sultano locale. Un'avventura da incubo, in cui però conosce Rashad, il capo dei predoni, un uomo temibile e affascinante che segnerà il suo destino per sempre. 

Citazioni:
“Guardati dal fumo delle ferite interiori, perché una ferita interiore alla fine si riaprirà. Evita, finché ti è possibile, di sradicare un cuore, perché allora un sospiro potrebbe sradicare un mondo intero.” Sa’di di Shiraz 'Il roseto'

“Chi crede di amare due uomini non ne ama nessuno veramente.”

“Vedere il mondo in un granello di sabbia, e un cielo in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel cavo della mano e l’eternità in un’ora.” William Blake 'Gli auguri dell’innocenza'

“Che scherzi bizzarri ci gioca a volte la memoria! Gli episodi più importanti della vita spesso sono confusi come un sogno, mentre il ricordo dei dettagli più insignificanti si conserva con dolorosa chiarezza.”

“Il passato, che appare sempre più vicino quando non c’è la luce del giorno a far balzare nitidi agli occhi i contorni del presente.”

“La morte è un cammello nero che si accovaccia davanti a ogni porta. Prima o poi tutti dobbiamo salirgli in groppa. Andare incontro alla morte è meglio che cercare di sfuggirle.”

“Il cuore di una persona non dimentica mai qualcosa che vi ha messo radici, per quanto venga brutalmente e prematuramente strappato via. E neppure quando il destino vi semina qualcosa di nuovo.”

“Il cuore non dimentica mai.”

“Ci sono segreti che avvelenano il cuore se si custodiscono troppo a lungo.”

“L’orgoglio è il più grande nemico dell’amore.”

“Alla fine ogni viaggiatore è sempre diretto a casa.”

"La magia dell’arte narrativa, dove fatti e finzione si legano a creare qualcosa di nuovo dotato di una sua propria verità.”

mercoledì 21 marzo 2012

"La stanza segreta di Anna Frank" - Sharon Dogar

 
Descrizione:
Amsterdam, 1944. Peter, un giovane ebreo, per sfuggire alle persecuzioni naziste è costretto a nascondersi in un rifugio segreto insieme ai genitori e alla famiglia Frank. Per quelle otto persone rinchiuse in uno spazio angusto, l'esistenza è monotona e lenta, segnata della paura che piano piano si impossessa di loro. Unica luce nel buio dell'"Alloggio segreto" è Anna Frank: lei, infatti, vivace e arguta, tutta presa dalla scrittura del suo diario, non si lascia vincere dalla disperazione. Senza più contatti con il mondo esterno e privati della propria libertà, lei e Peter si confrontano, superano l'iniziale diffidenza e finiscono per innamorarsi, riuscendo a vivere, nonostante tutto, i turbamenti della loro età. Con uno stile diretto e penetrante, Peter consegna a queste pagine, come in un unico flashback, i ricordi del suo incontro con Anna, dai primi giorni d'isolamento fino agli istanti prima della propria morte, testimoniando, ancora una volta e con gli occhi di un ragazzo, l'orrore dell'Olocausto. 

Citazioni:
"Non lo sapevo. Non sapevo che un letto sotto una soffitta fosse un lusso. Non sapevo che piangere una perdita, come io piangevo la fine della mia libertà fosse una dono del cielo e un privilegio, oltre che un dolore".

"A volte non ci si rende conto di una cosa finchè non la si prova sulla propria pelle."

lunedì 19 marzo 2012

“Il profumo dello zucchero a velo” – Gaile Parkin


Descrizione:
Angel è una donna speciale, come le sue splendide torte. Originali e coloratissime, sono la gioia delle feste di Kigali. Il Ruanda ha attraversato una grande tragedia, ma ora la gente ha voglia di riprendere in mano la propria vita e ricominciare a festeggiare. Battesimi, matrimoni, compleanni: ogni torta è un’opera d’arte, e deve rispecchiare l’animo della persona a cui è dedicata. E così la saggia Angel fa accomodare i clienti, offre loro una tazza di tè al latte con tanto zucchero e cardamomo e un vassoio di dolcetti appena sfornati: solo ascoltando i loro racconti può trovare ispirazione per le sue creazioni. Certe storie, però, non possono lasciare indifferenti. E così, tra una glassa di cioccolato e una spolverata di zucchero a velo, Angel ascolta, consola e dispensa consigli miracolosi. E a volte, quando qualcosa proprio non la convince, decide di dare una mano al destino…

Citazioni:
“Le emozioni sono tristi solo quando ti concedi di provarle.”

“A volte c’è molto più amore in una bugia che nella verità.”

“La verità fa male solo se rimane nascosta.”

giovedì 15 marzo 2012

"Io e Dewey" - Vicki Myron


Descrizione:
A Spencer, un piccolo paese della provincia americana, un gattino di poche settimane viene lasciato da uno sconosciuto nella buca per restituire i libri della biblioteca pubblica. La bibliotecaria adotta il micetto e lo battezza Dewey. In poco tempo Dewey diventerà il beniamino di tutti i cittadini di Spencer che, da sospettosi e scorbutici, si trasformeranno in assidui frequentatori di libri. Dewey infatti possiede un dono: quello di comunicare con i disadattati, gli infelici, i bisognosi di affetto. 

Citazioni: 
"I tempi bui risucchiano le energie, monopolizzano i pensieri, avvelenano ogni aspetto della vita."

“Quando entrate in biblioteca, vedete ancora i libri: scaffale su scaffale, fila dopo fila. Le copertine forse sono più colorate, i caratteri meno tondeggianti, ma in generale i libri hanno lo stesso aspetto che avevano nel 1982, nel 1962 e nel 1942. Sono sopravvissuti alla televisione, alla radio, ai film sonori, alle prime riviste, ai primi quotidiani, agli spettacoli di marionette e alle rappresentazioni shakespeariane. Sono sopravvissuti alla seconda guerra mondiale, alla guerra dei cent’anni e alla peste nera, sono sopravvissuti persino al Medioevo, quando quasi nessuno sapeva leggere e i volumi dovevano essere copiati a mano. Di certo non sarà Internet a farli morire.”

“Trovare il proprio posto, essere felici di quello che si ha, essere gentili con il prossimo, vivere una vita piena… Non sono le cose materiali a essere importanti, ma l’amore. E l’amore non si può mai prevedere.”

domenica 11 marzo 2012

"Sette fiori di senape" - Conor Grennan



Descrizione:
Quando varca il cancello azzurro dell'orfanotrofio Piccoli Principi, vicino a Kathmandu, Conor non sa ancora che la sua vita sta per cambiare per sempre. In realtà il suo primo pensiero di fronte a quel branco festante che lo accoglie saltandogli addosso è la fuga. Ma con il passare dei giorni si accorge che di quei bambini, che non hanno nulla e sanno fare tanto con poco, come costruire una macchinina con una bottiglietta di plastica, di quei bambini non può più fare a meno. Mesi dopo, appena tornato in America, Conor riceve una mail devastante. Sette bambini di cui si era preso cura sono scomparsi. Rapiti. Forse per farne bambini soldato. Forse destinati al mercato delle adozioni illegali, o addirittura del traffico d'organi. In un istante, il ragazzo prende una decisione. Deve tornare in Nepal e ritrovare quei bambini. A qualunque costo. Senza indizi, senza conoscere la lingua, armato solo di alcune foto e di un'indefettibile determinazione, Conor si mette sulle loro tracce. Dovrà sfidare le connivenze, quando non la complicità, delle autorità con personaggi loschi ma intoccabili. Dovrà fare affidamento su persone di dubbia lealtà. E, soprattutto, dovrà mettersi in marcia sui più impervi sentieri himalayani. Fino a rischiare la sua stessa vita. 

Citazioni:
"Vivendo in mezzo alle luci intense della città ci si dimentica delle stelle. Sembra strano pensare che sono sempre là, al di sopra di quel mondo frenetico."

lunedì 5 marzo 2012

“L’armadio dei vestiti dimenticati” – Riikka Pulkkinen


Descrizione:
La stanza è invasa dalla polvere e dalla luce. Sono passati anni, ma a casa della nonna Elsa non è cambiato nulla: la bambola, il cavallo a dondolo e poi il vecchio armadio. Ad Anna, sua nipote, basta aprirlo per tornare di colpo bambina, quando insieme alla nonna giocava a vestirsi da grande. Gli abiti ci sono ancora tutti e Anna li riconosce; stoffe che sanno di festa e di risate. Eppure c'è un vestito che la giovane non ricorda: ha la gonna ampia e un nastro alto in vita. Uno stile molto diverso da quello della nonna. Anna lo prova. Basta quel semplice gesto perché il suo mondo cambi per sempre. Quando sua nonna la vede con quell'abito, bella come non mai, capisce che è giunto il momento sfuggito tanto a lungo. Ora che le rimangono pochi giorni di vita, non può più mentire. Lo deve a sé stessa ma anche a sua nipote, deve dirle la verità. Deve confessare a chi appartiene quell'abito, deve pronunciare quel nome taciuto da anni Eeva. Un nome che Anna non conosce. Il nome di una donna dimenticata nel silenzio, di cui non esistono nemmeno fotografie. Un nome che affonda le radici in un segreto forse incomprensibile. Spetta ad Anna capirlo. Ma per farlo deve tornare indietro a un tempo antico, a una storia di perdono, di tradimento e di bugie. Ma soprattutto alla storia di un amore unico come quelli che lega indissolubilmente una madre e una figlia, nel bene e nel male. Un amore in cui tutto, a volte, può essere perdonato. 

Citazioni: 
"Le relazioni umane sono come boschi fitti. O forse le persone stesse sono boschi, nei quali si aprono molti sentieri, a ritmo serrato; sentieri destinati a restare ignoti a molti, che si manifestano per caso a coloro che si trovano a passare in quel momento."

“E’ facile narrare le storie dei passanti. Più difficile restare nella propria.”

“Si può uscire dalla propria vita senza dire addio, senza spiegare ragioni. Si può varcare la soglia, lasciare gli altri a piangere, a gridare, ad abbandonarsi sul pavimento per giorni e giorni. Si può dire: “Ci vediamo domani”, pur sapendo che non ci si vedrà mai più.”

“Solo coloro che non hanno ancora perduto nulla possono fidarsi in maniera cosi incondizionata. Solo le persone che non sono state tradite.”

“Gli essere umani sono pronti a sopportare qualsiasi sofferenza all’unico scopo di poter vivere una normale vita quotidiana. Anche solo cento giorni. O dieci. O uno, se è tutto ciò che si può ottenere.”

“Non rimpiango ciò che ho fatto. E, a meno di non essere stati criminali, pentirsi delle proprie azioni significa rammaricarsi di aver vissuto.”

“Gli artisti sono cosi: hanno il potere di vedere, posseggono i punti di vista plasmati nella forma più pregnante di tutte, rendono vero ciò che altrimenti resterebbe in attesa su una soglia, a una fermata, a un angolo di strada, in una frase secondaria.”

“Quasi ogni romanzo contiene una storia d’amore, la descrizione del suo nascere. E in tutte vi è qualcosa di identico, al punto che una loro descrizione dettagliata rischia di risultare superflua. Eppure ciascuna di quelle storie custodisce un proprio segreto.”

“Qual è il senso della vita umana, se non la speranza? Che cosa, se non l’amore che gli esseri umani, pur stravolti dal mondo, avviliti, nutrono per gli altri?”

“Amare è l’unico modo di rendere il mondo reale.”

“Tutti devono trovare il coraggio di abbandonarsi all’ignoto, il mondo è estraneo a ciascuno di noi fino a che non osiamo affacciarcisi.”