mercoledì 26 dicembre 2012

“Un diamante da Tiffany” – Karen Swan



Descrizione:
New York, Parigi, Londra: quale sarà la città per iniziare una nuova vita? Cassie ha appena lasciato il marito, dopo aver scoperto la terribile verità su un matrimonio che pensava perfetto. Sa che è il momento di voltare pagina e ricominciare. E allora, quale migliore aiuto di quello che possono offrirle le sue preziose amiche d'infanzia? Kelly, Anouk e Suzy, brillanti, alla moda e vitali, sono pronte a ospitarla e a farle vivere l'atmosfera glamour della Grande Mela, la passione e la seduzione della Ville Lumière e la frenesia londinese. In un viaggio alla scoperta di una se stessa che non conosceva, Cassie vivrà le esperienze più diverse: lavorerà con acclamati stilisti newyorkesi e parigini, poserà per un quotato fotografo, prenderà lezioni di cucina da un famoso chef e organizzerà matrimoni. Ad attenderla, al suo arrivo in ogni città, c'è una strana lista di cose da fare... Qualcuno che conosce da tanto tempo la compila per lei. Qualcuno che le fa trovare una sorpresa speciale sotto il grande albero di Natale nello scintillante negozio di Tiffany. Qualcuno che le regala dei semi di fiori, ogni volta diversi, da piantare e far crescere, come in un romantico messaggio cifrato. Il destino ha in serbo per lei la tanto attesa scatolina blu? E se un giorno il passato lasciato alle spalle dovesse all'improvviso tornare?


Citazioni:
“Per quanto tu possa viaggiare, sarai sempre tu.”


“Il silenzio è sempre assordante quando non lo si vuole sentire.”

“Ad aspettare e sperare, si invecchia presto.”


Voto: 5/5

La mia opinione:
Uno di quei romanzi che viene voglia di leggere tutto d’un fiato, non impegnato ma che porta a qualche interessante riflessione. Le descrizioni delle città sono così ben fatte che se alzi gli occhi ti sembra che i luoghi e i personaggi descritti si materializzino davanti a te. Splendido da gustare in questo periodo natalizio! 

domenica 16 dicembre 2012

“Il giardino delle pesche e delle rose” – Joanne Harris


Descrizione:
Il vento ha ricominciato a soffiare. Vianne Rocher lo sa: è un segnale, qualcosa sta per succedere. Quando riceve una lettera inaspettata e misteriosa, capisce che ormai niente può opporsi a quel richiamo. Vianne non ha altra scelta che seguirlo e tornare a Lansquenet, il villaggio dove tutto è cominciato, il paese dove otto anni prima aveva aperto una cioccolateria. Qui, adesso come allora, regnano ancora la diffidenza e i pregiudizi, ma molte cose sono cambiate. Il profumo delle spezie e del thè alla menta riempie l'aria, donne vestite di nero camminano veloci e a capo chino per le viuzze e di fronte alla Chiesa, sulla riva del Tannes, è stato costruito un minareto. All'inizio la convivenza tra gli abitanti e la comunità musulmana era stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno tutto era cambiato ed erano iniziate le incomprensioni, le violenze, il fuoco. Il curato Francis Reynaud è disperato e vuole a tutti i costi salvare la sua comunità e tornare all'armonia di una volta. E ha capito che solo una donna può aiutarli, Vianne, l'acerrima nemica di un tempo. Solo lei potrebbe portare la pace, solo lei potrebbe capire gli occhi diffidenti e impauriti delle donne che si celano sotto il niqab. Ma soprattutto solo lei può comprendere l'enigmatica e orgogliosa Inès. Ma non è facile leggere la paura e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che serpeggiano tra le due comunità. Eppure Vianne sa come fare, c'è una vecchia ricetta che potrebbe venirle in soccorso...

Citazioni:

“Dove va il tempo? Come il profumo in una bottiglia, per quanto sigillato bene, evapora in modo talmente furtivo che, quando apri per guardare, tutto ciò che trovi è una macchia odorosa dove una volta ce n’era in abbondanza…” 

“Non sfidare mai la vita al gioco. Perché la vita fa il gioco sporco, cambia le regole, ti ruba le carte di mano o, a volte, le cancella…”

"Certe persone non sanno di cosa hanno bisogno fino a quando non stanno per perderla."

“Ci sono persone che passano la vita intera seduti in attesa di un treno, per poi scoprire di non essere arrivate neanche alla stazione.”

“Alcuni di noi si scelgono la propria famiglia. Altri vengono scelti. E a volte la scelta che dobbiamo compiere è tra due metà di un cuore spezzato.”

"Certe cose,certe persone,non si possono salvare. C'è un limite a quello che può fare la buona volontà. Possiamo solo essere così come siamo fatti, non come gli altri si aspettano, o sperano...."

"Il problema con le persone è che cambiano. A volte diventano irriconoscibili."


Voto: 4/5

La mia opinione:
"Chocolat" è stato uno dei miei libri preferiti, quindi ritrovare gran parte dei suoi personaggi in questo nuovo romanzo mi ha fatto veramente piacere. Si tratta di un episodio quasi indipendente dagli altri, in cui le vicende del curè Reynaud e della comunità di Lansquenet si intrecciano a quelle dei nuovi abitanti musulmani! Per il finale avrei preferito qualche colpo di scena in più, in pieno stile Joanne Harris, ma nonostante questo resta comunque un libro pieno di fascino e magia! Ho letto in un'intervista alla Harris che forse ci sarà un nuovo seguito, magari con protagoniste Anouk e Rosette...lo spero proprio!!!

lunedì 26 novembre 2012

"La musica delle parole" - Emily St. John Mandel


Descrizione:
Lilia Grace Albert ha viaggiato tutta la vita, cambiando costantemente luoghi e abitudini. E ripartita per nuove destinazioni talmente tante volte che non sa più come fermarsi. Rapita dal padre a sette anni, ha imparato a costruirsi un'identità fatta di tanti frammenti diversi che raccoglie con la sua inseparabile macchina fotografica. Adora la solitudine, e chi la conosce bene può figurarsela mentre cerca di cogliere l'immagine perfetta nel bel mezzo di un temporale. Ora sta lasciando New York, e con un bacio sulla fronte saluta il suo attuale compagno, ignaro che fra poco di lei rimarranno solo le impronte umide sul parquet. Questa è la vita di Lilia, e gli altri possono fare poco per cambiarla: si può forse ingabbiare la libertà? Ma cosa succede quando chi è abituato a fuggire farebbe di tutto per rimanere?



Citazioni:
"Non c'è posto per tutti nelle tragedie più grandi; forse a qualcuno spetta proteggerne il ricordo. O forse la memoria è troppo poco affidabile per essere custodita da un solo eroe. E' necessario un altro testimone per rendere credibile l'accaduto; se nessuno ricorda la tua storia, come fai a dimostrare di aver vissuto?"

“Sarebbe bello poter scivolare sulla superficie del mondo per tutta la vita, volteggiarci sopra senza mai rompere il ghiaccio…ma cosi ti perdi il meglio. Bisogna rompere il ghiaccio. Bisogna sprofondare, immergersi. Non ci si può limitare a pattinare in superficie, andare e venire, come se niente fosse.”

“Volevo essere la sua stella polare. Volevo essere la sua mappa. (…) Volevo scomparire con lei, volevo che entrasse nelle pieghe della mia vita. Volevo essere la sua bussola. Volevo essere il suo ultimo parlante, il suo interprete, la sua lingua. Volevo essere il suo traduttore, ma parlavo una lingua che non era la sua.”


Voto: 3/5

La mia opinione:
Non è facile giudicare questo libro costruito su continui flashback e salti nel tempo. La storia di Lilia si intreccia a quella di altri personaggi apparentemente estranei a lei e alla sua vita, ma alla fine del libro ogni pezzo del puzzle andrà al suo posto. Non è una lettura leggera, ogni pagina è intrisa di tristezza e ogni personaggio è chiuso nel proprio dolore. Io avrei mantenuto il titolo originale "Ultima notte a Montréal", molto più attinente alla trama. Avrei anche preferito un finale diverso, invece molte domande restano senza risposta e la conclusione lascia un po' l'amaro in bocca. Leggetelo se cercate un romanzo insolito e sofferto...e un po' delirante.

giovedì 22 novembre 2012

“Passione vintage” – Isabel Wolff



Descrizione:
Un cappello di paglia intrecciata è tutto ciò che a Phoebe rimane della sua amica Emma. E da quell'accessorio tanto prezioso decide di ricominciare a vivere. Pochi la comprendono quando si licenzia da Sotheby's per aprire una boutique di vestiti vintage, ma Phoebe sa che ogni capo porta con sé l'anima di chi l'ha indossato e lo indosserà. Thérèse Bell, un'anziana signora francese, ha una straordinaria collezione di capi vintage, e fra gli abiti da sera e i tailleur d'alta moda, Phoebe trova un misterioso cappottino azzurro... Le due donne stringono in poco tempo un'amicizia profonda, unite da un vissuto comune che impedisce loro di riconciliarsi con il proprio passato. Quella che Phoebe scopre è una storia che la porta indietro, ai giorni della Francia occupata e alla crudeltà delle leggi razziali. E quando Thérèse le confessa che le mancano pochi giorni di vita, Phoebe cercherà di aiutarla ad affrontare i fantasmi della sua infanzia, e così facendo potrà dare una svolta alla sua stessa esistenza e forse innamorarsi di nuovo.


Citazioni:
“Alcune persone sostengono di essere in grado di dividere in compartimenti le cose, come se fosse possibile mettere i pensieri negativi o dolorosi in cassetti mentali ordinati e tirarli fuori solo in un momento psicologicamente conveniente. E’ un’idea allettante, ma io non ci ho mai creduto. Nella mia esperienza, la tristezza e il rimpianto filtrano inevitabilmente nella coscienza, oppure ti balzano improvvisamente addosso con un ringhio. L’unico vero rimedio è il tempo, anche se perfino la parte migliore di una vita, può non essere comunque sufficiente.”


Voto: 5/5

La mia opinione:
Delizioso!! Dietro ad un'apparente leggerezza nasconde temi profondi e toccanti. Popolato di personaggi indimenticabili, ognuno con la propria storia da raccontare, alterna situazioni commoventi ad altre leggere e divertenti!! Bello il tema del vintage sul quale è incentrata la storia. Lo consiglio veramente a tutti..un libro da leggere e regalare!!

martedì 13 novembre 2012

"Come parole nel vento" - Diane Chamberlain


Descrizione:
Ogni azione, ogni decisione, innesca reazioni a catena imprevedibili. Noelle, Emerson e Tara sono tre donne molto diverse, ma amiche inseparabili da più di vent'anni. Hanno condiviso gioie e dolori, sostenendosi a vicenda nei momenti bui. Credono di sapere tutto l'una dell'altra. Ma quando Noelle, eccentrica levatrice, si toglie la vita senza aver mai dato il minimo segno di disagio, Emerson e Tara si rendono conto che, dopotutto, non la conoscevano affatto. Questo gesto apparentemente inspiegabile, altro non è che il risultato di un errore lontano. E a mano a mano che cercano di mettere insieme i tasselli della vita dell'amica, emergono verità che sconvolgeranno la loro esistenza.



Citazioni:
"Come le sarebbe mancato tutto questo: il cielo della notte, le tillandsie che pendevano dalle querce, l’aria di settembre che sembrava seta sulla sua pelle. Respinse il richiamo della camera da letto. Delle pillole. Non ancora. Aveva tempo. Poteva restare lì anche tutta la notte, se voleva. Alzando un braccio, tracciò il cerchio della luna con la punta di un dito. Si sentiva bruciare gli occhi. Ti amo, mondo, pensò. Le cadde in grembo la mano, pesante come un sasso. Quando si era svegliata, quel mattino, non immaginava che sarebbe stato quello il giorno in cui non avrebbe più retto il peso del suo segreto."


"Non si può aiutare chi non vuole essere aiutato."

Voto: 4/5

La mia opinione:

Bello! Uno di quei libri che una volta iniziati è impossibile abbandonare. Una storia che parla di rimorso, di ricordi, di piccoli e grandi errori. Un romanzo corale originale e ben scritto, che appassiona, stupisce e coinvolge e lascia qualcosa di profondo in chi lo legge.

giovedì 8 novembre 2012

"Due mesi dopo" - Agatha Christie


Descrizione:
Com'è morta veramente l'ultima delle figlie del generale Arundell? Per il vecchio medico e per la fedele dama di compagnia dell'anziana signorina non ci sono dubbi: si tratta di morte naturale. Il fatto poi che neppure i parenti inspiegabilmente diseredati pochi giorni prima del decesso avanzino alcun sospetto sembra confermare l'ipotesi. Ma allora come mai Hercule Poirot, che due mesi dopo la morte della signorina Arundell, ha ricevuto una strana lettera scritta dalla defunta, sembra non credere alla versione accettata da tutti?

Incipit:
La signorina Arundell morì il 1° maggio. Benché la malattia fosse stata brevissima, la morte della signorina non produsse molta sorpresa nella piccola città di Market Basing dove viveva sin da quando aveva sedici anni.Infatti, Emily Arundell aveva oltrepassato la settantina - ultima sopravvissuta di una famiglia di cinque persone - e da parecchi anni era di salute cagionevole. Già diciotto mesi prima della sua morte era stata sul punto di andarsene all'altro mondo per un attacco simile a quello che doveva poi esserle fatale.Ma se la morte della signorina Arundell non sorprese nessuno, ci fu qualche altra cosa che sorprese tutti: il suo testamento, le cui clausole suscitarono le più varie emozioni: meraviglia, disapprovazione, furia, rabbia,disperazione... e pettegolezzi.


Voto: 2/5

La mia opinione:

Terzo libro che leggo della Christie ma non mi ha entusiasmata più di tanto...dopo un po' si assomigliano tutti. La soluzione all'enigma diventa prevedibile già dopo la prima metà del libro. Non lo consiglio, se non agli amanti del genere!

domenica 4 novembre 2012

"Il club dei ricordi perduti” – Ann Hood



Descrizione:
Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.

Citazioni:
“L’odore della lana le diede lo stesso conforto che prima trovava nell’odore dei libri vecchi e della cera per mobili delle biblioteche.”

“Il dolore e la tristezza, più che la felicità, uniscono due cuori con legami molto stretti. La sofferenza comune è molto più forte di qualsiasi gioia condivisa.” Alphonse de Lamartine


Voto: 4/5

La mia opinione:
Sicuramente è un libro commovente e dal forte impatto emotivo. Ho letto che la vicenda della protagonista Mary è realmente accaduta alla scrittrice Ann Hood, e questo non fa che aumentare il realismo e la profondità del tema trattato. L'inizio del libro è molto simile ad altri: a seguito di una tragedia (lutto, divorzio o perdita del lavoro che sia) la protagonista cerca un modo per tornare a vivere...in alcuni casi parte per un viaggio, in altri apre una pasticceria o si appresta a realizzare una lista di desideri dimenticati. Nel "Club dei ricordi perduti" si iscrive a un circolo del lavoro a maglia. Più che dei ricordi perduti, l'avrei definito club delle disgrazie..ogni componente ha una storia da raccontare, e si rivelano una più straziante dell'altra. Alla fine la lana passa in secondo piano, e saranno proprio queste storie, e la condivisione del dolore ad aiutare Mary nel suo percorso. Nel complesso il libro è carino e scorrevole, anche se certe situazioni sono un po' improbabili e certi salti temporali poco appropriati. Lo consiglio, ma non se cercate un romanzo di evasione..la tristezza che pervade tutto il romanzo si attenua solo nelle ultime dieci pagine!

lunedì 29 ottobre 2012

"La scuola dei desideri" - Joanne Harris


Descrizione:
A St. Oswald, esclusivo collegio maschile nel Nord dell'Inghilterra, inizia il nuovo anno scolastico. Si respira aria di cambiamenti: nuove tecnologie, nuovi insegnanti... Ma a minacciare la scuola sono ben altri contrattempi. Tutto comincia con una serie di incidenti, dapprima insignificanti e quasi comici, poi sempre più gravi e inquietanti, tanto da mettere a rischio la sopravvivenza della scuola stessa. Robert Straitley, l'anziano professore di latino, è l'unico che appare in grado di contrastare questo crescendo di violenza, perché conosce St. Oswald e la sua storia, e anche quei segreti che in molti hanno preferito nascondere per salvare il buon nome dell'istituto.

Citazioni:
“Era una bella estate, quel genere d’estate che esiste solo nella memoria e in certi libri, calda, verdeazzurra e piena di api e mormorii.” 

“Mi piace l’autunno. Il suo dramma; il leone dorato che ruggisce attraverso la porta sul retro dell’anno, scuotendo la sua criniera di foglie. Un periodo pericoloso, di rabbie violente e calma ingannevole; di fuochi d’artificio in tasca e castagne d’India in pugno.” 

“Il senno di poi è uno strumento ingannevole, che trasforma gli angeli in demoni, le tigri in clown. Nel corso degli anni le certezze del passato si sciolgono come neve al sole; nessun ricordo è al sicuro.” 

“Ci vuole coraggio, a volte, per affrontare la verità. Vedere i nostri eroi, e i nostri cattivi, per quel che sono davvero. Vedere noi stessi come ci vedono gli altri.”


Voto: 5/5

La mia opinione:
Fantastico! Adoro i libri della Harris e questo nuovo genere simil-thriller non fa eccezione. Stupefacente il colpo di scena finale! Non ci sarei mai arrivata...ho riletto la frase pensando di aver capito male, poi improvvisamente ho realizzato e tutto ha acquistato significato!! Concordo con il commento in copertina: "Se Joanne Harris non esistesse, bisognerebbe inventarla". Personalmente avrei conservato il titolo originale "Gentlemen and Players" più in linea con la storia e con i capitoli che richiamano una partita di scacchi.

martedì 23 ottobre 2012

"Una casa perfetta" - Winters Ben H.



Descrizione:

Susan e Alex non hanno dubbi: è la casa perfetta. In quel quartiere e a quel prezzo, non potrebbero trovare di meglio. E c'è persino una stanzetta in più non segnalata nell'annuncio -, ideale per le esigenze di Susan, che ha deciso di lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla figlia, la piccola Emma, e alla sua grande passione, la pittura. Inoltre la signora Scharfstein, la padrona di casa che abita al pianoterra, sembra proprio una simpatica e disponibile vecchietta. Ma, ben presto cominciano ad accadere cose strane, che turbano la quiete domestica: nel suo studio, Susan sente un odore sgradevole, che nessun altro percepisce. Poi, una mattina, nota che la federa del suo cuscino è sporca di sangue e che il suo corpo è costellato da quelli che sembrano i morsi di qualche insetto. Tuttavia né la figlia né il marito hanno quei segni. Per non correre rischi, Susan chiama una ditta di disinfestazione, che però non trova nulla. Sembra una follia, eppure lei è convinta che la casa brulichi d'insetti: sono lì, annidati da qualche parte, non ce altra spiegazione. Mentre la signora Scharfstein diventa sempre più invadente e il marito preoccupato, Susan capisce di dover dimostrare a tutti che non è paranoica. Altrimenti potrebbe rischiare di perdere non soltanto quell'appartamento, ma anche la sua famiglia. Un thriller in cui il labile confine tra realtà e immaginazione diventa un luogo oscuro e molto pericoloso...

Citazioni:
"La sveglia segnava le 06.32.
Susan si svegliò di colpo, turbata, come se avesse fatto un incubo.
Girandosi per cambiare posizione, notò una macchia sul cuscino.
Era sangue?
La raschiò con l’unghia dell’indice, aspettandosi che venisse via subito. Invece rimase lì dov’era, fusa nel tessuto della federa. Rassegnata, si lasciò ricadere sul cuscino e provò a riaddormentarsi, in attesa che suonasse la
sveglia.
Alle 07.00 in punto riaprì gli occhi, pensando che forse non avrebbe più visto la macchia, svanita come il frammento di un brutto sogno.
Invece era ancora lì."


Voto: 3/5

La mia opinione:
"Dopo questa lettura non mi bloccherò ad ogni rumore e non inizierò a controllare le lenzuola prima di coricarmi.. però il romanzo è carino, scritto bene e la storia appassiona fin dalla prima pagina. C'è molta suspance e il disagio e le ossessioni della protagonista Susan sono reali e inquietanti! Dal mio punto di vista le cimici sono soltanto le comparse in questa storia in bilico tra realtà e immaginazione. Una sorta di Shining dal finale totalmente inaspettato. Un buon thriller psicologico che scoprirete essere molto più reale di quanto immaginate! Molto bella e originale anche la grafica, con gli insetti che aumentano con il procedere della lettura!

venerdì 19 ottobre 2012

“Ogni istante di me e di te” – Alex Capus



Descrizione:
Normandia, 1918. Léon e Louise amano pedalare controvento verso l'oceano. Verso quel piccolo antro tra gli scogli, sferzato dalle correnti, il loro rifugio, il loro nido. Lì, di fronte alla vastità dell'orizzonte, tutto è possibile. È possibile amarsi, con la spensieratezza e l'intensità dei loro sedici anni. È possibile immaginare un futuro insieme, lontano dalla guerra, dalle detonazioni, dalla morte. E sancire la loro unione con una promessa: "Ora e per sempre". Ma per quanto si illudano di tenerla lontana, la guerra è vicina, fin troppo vicina a loro. Sulla strada del ritorno una bomba li divide. Léon crede che lei sia morta e così Louise di lui. Eppure l'eco di quella promessa fatta tra le onde è destinata a durare ancora a lungo. Dieci anni dopo, a Parigi, mentre insorgono i presagi di una nuova guerra, Léon si è rifatto una vita. Ma una sera tutto cambia: il metrò è affollato, eppure nell'istante in cui i due vagoni si sfiorano, Léon la vede, nell'angolo del vetro libero vicino alla porta. Gli stessi occhi verdi, le lentiggini e i folti capelli scuri, l'immancabile sigaretta, come allora. Ne è sicuro: quella è la sua Louise. A separarli solo un metro d'aria e due finestrini. E due vite che hanno ormai preso direzioni diverse: lui ha moglie e famiglia, e lei ha scelto di stare da sola, fiera della propria indipendenza. Ma non importa. Anche se il futuro è pronto a dividerli di nuovo, ci sarà sempre un momento, un giorno, un istante in cui si rincontreranno.


Citazioni: 
"La risata è l'arma dei deboli. Il potere non ride."

"Possiamo anche sforzarci, ma desiderare una cosa non significa riuscire a farla."


Voto: 2/5

La mia opinione:
Secondo me il problema è uno...non so se per colpa della traduzione o per una scelta della casa editrice ma è stata riportata una trama che non corrisponde affatto al libro. Come già detto nei commenti precedenti il giorno in cui esplose la granata era il primo in cui Leon e Louise uscivano insieme quindi tutto questo grande amore non esisteva ancora. Comunque, a parte questo, la prima 50 pagine e le ultime non sono brutte, è la parte centrale a essere estremamente pesante e non pertinente con la trama. Vengono fatte continue divagazioni sull'occupazione tedesca, gli archivi statali, e tanti episodi che non aggiungono niente alla storia. Non è una lettura romantica e sicuramente Leon e Louise non sono "una delle coppie di innamorati più convincenti e originali di tutta la letteratura" come scritto in copertina! Sono senz'altro delusa perchè avevo aspettative diverse per questo libro..io non lo rileggerò sicuramente!

giovedì 18 ottobre 2012

“La villa degli aranci fioriti” – Juliet Hall



Descrizione:
Ogni volta che Tess entra nella cucina della madre Flavia, ad accoglierla è il familiare profumo di pistacchio e cannella. Della Sicilia che ha lasciato tanti anni fa per l'Inghilterra, Flavia ha conservato solo questo, i dolcissimi odori e sapori dell'isola. Ma, stavolta, Tess non è lì per intingere un dito nella morbida crema di una cassata o per sbirciare le ricette che la madre annota, insieme ai suoi pensieri, in un piccolo quaderno ormai ingiallito dal tempo: ha appena ricevuto una lettera, ed è di questo che vuole parlarle. Una lettera che potrebbe cambiare tutto. A quasi quarant'anni, lasciato il marito, Tess vive all'ombra di un amore negato, quello di Robin, eternamente sposato a un'altra. Ora, però, qualcuno le ha fatto un inaspettato regalo: com'è scritto nella lettera dell'avvocato, le ha lasciato in eredità un'antica villa in un luminoso angolo di Sicilia, a picco sul mare e immersa negli aranceti... Flavia è l'unica che può saperne qualcosa, ma lei da tempo si è gettata alle spalle la gioventù in Sicilia. Di quel tempo le resta solo un ricordo - un solo, doloroso ricordo - che vuole assolutamente tenere tutto per sé. A Tess non resta dunque che partire, per capire lei stessa che cosa leghi la casa alla sua famiglia, e perché mai un vecchio benefattore le abbia regalato quel pezzettino di paradiso. E mentre scopre i mille segreti di Villa Sirena, accarezzando l'idea di farne un accogliente bed & breakfast e imparando a conoscere il paesino intorno, allegro e disordinato, Tess si accorge che la vita può essere davvero dolce come una granita. E che tra i meravigliosi colori della Sicilia è persino più facile dimenticare gli amori sbagliati, e innamorarsi di nuovo. Magari di qualcuno con gli occhi neri e un dolce accento isolano, che di mestiere lavora il vetro facendone creazioni delicate e bellissime...

Citazioni: 
“In un posto nuovo, puoi essere chi vuoi.” 

“Perché l’amore in realtà è avere a cuore un altro essere umano, viverci accanto nel bene e nel male, lavorarci insieme, voler invecchiare insieme. E’ questo il vero amore. Non i fiorellini e le romanticherie. E’amore quello che abbiamo, tu e io. Non è la seconda scelta. E il meglio.”

“La memoria era una strana creatura: selettiva e capace di farti strani scherzi. A volte era impossibile distinguere quello che era successo da quello che volevi succedesse, quello che avevi sognato che accadesse e quello che ti avevano raccontato.”


Voto: 5/5


La mia opinione:
Davvero bello! E pensare che all'inizio ero piuttosto scettica riguardo a questo libro! Servono alcune pagine per entrare nel vivo della storia, i primi capitoli sono un po' frammentari, ma poi si viene letteralmente trascinati nelle vicende di Tess, di sua madre Flavia e della figlia Ginny. Nel romanzo si alternano due storie, una presente e una passata e sono entrambe molto realistiche, avvincenti e indimenticabili. Come dice la citazione di Rachel Hore in copertina questa lettura è perfetta, dolcissima, romantica e scritta magnificamente! Io lo consiglio vivamente. E' molto più sviluppato e interessante di altri romanzi dello stesso genere. E non dimentichiamo la perfetta descrizione della Sicilia con i suoi profumi, le leggende, i suoi abitanti, le usanze e i paesaggi mozzafiato!

mercoledì 10 ottobre 2012

"La via d'oro" - James Rollins


Descrizione:
Il professor Henry Conklin ha atteso questo momento per tutta la vita. Nel corso di alcuni scavi archeologici sulle Ande peruviane, ha portato alla luce una mummia perfettamente conservata, che potrebbe finalmente confermare la sua rivoluzionaria teoria: l'esistenza di un'avanzata civiltà indigena precedente agli inca. Dopo aver lasciato la direzione dei lavori al nipote Sam, Conklin torna subito negli Stati Uniti per effettuare le analisi di laboratorio, che tuttavia danno risultati sorprendenti: la mummia appartiene a un missionario spagnolo vissuto nel XVI secolo e, all'interno del cranio, è presente una sostanza simile all'oro, ma dalla composizione chimica sconosciuta e dalle proprietà sconcertanti... Nel frattempo, in Perù, Sam e la sua squadra proseguono l'esplorazione del sito precolombiano e trovano un passaggio segreto, che conduce a una necropoli scavata nella montagna. Sebbene quel luogo sia rimasto sigillato per centinaia d'anni, ben presto gli archeologi avvertono una presenza inquietante, come se qualcuno, o qualcosa, si aggirasse nei cunicoli labirintici del complesso funerario. Poi lo vedono: un sentiero che luccica nell'oscurità, quasi fosse rivestito d'oro. E da quel momento diventano la preda di un nemico spietato e astuto, deciso a eliminarli a uno a uno pur di custodire il suo preziosissimo segreto...

Citazioni:
"A volte, perdonarsi per essere vivi è più difficile che affrontare la morte." 

"Noi siamo vivi, siamo qui. E non dobbiamo sprecare questo dono col senso di colpa e con la malinconia. Sarebbe quella la vera tragedia. (...) E' sbagliato vivere una vita come se fossimo morti."


Voto: 4/5

La mia opinione:
Una trama incalzante, vale la pena leggere un racconto così scorrevole che ti inchioda fino all'ultima pagina. Ci sono molte similitudini con l'altro romanzo che ho letto di Rollins "Amazzonia"..la corsa contro il tempo, gli esploratori nella parte dei buoni, gli inseguitori senza scrupoli e le scoperte archeologiche e scientifiche. Diverse le ambientazioni, veramente realistiche e affascinanti e ricostruite nei minimi particolari. Forse in certi punti la trama diventa un po' troppo fantascientifica ma resta comunque un buona lettura di evasione! Ci sono molti colpi di scena e non ho trovato mai la trama scontata o prevedibile! Io lo consiglio a chi ama il genere e a chi è affascinato da civiltà perdute e cacce al tesoro!

venerdì 5 ottobre 2012

“La lista dei desideri dimenticati” – Robin Gold


Descrizione:
Ricordi i tuoi sogni di bambina? Clare da piccola ha scritto una lista per ricordarli tutti. "Nuotare con i delfini, trovare una cura per gli attacchi di cuore, diventare insegnante, avere un cane, imparare il codice Morse, sposarsi e avere dei bambini..." Una lista dimenticata che Clare credeva di aver perso, ma che adesso stringe tra le mani per la prima volta dopo anni. Gliel'ha spedita la sua maestra delle elementari, è stata lei a custodirla per tutto questo tempo. Adesso che Clare ha perso tutto, quei piccoli sogni sono l'unica ancora a cui aggrapparsi anche se sembrano impossibili da realizzare. Eppure sono l'unico modo per farle ritornare il sorriso. Clare decide impulsivamente di realizzare tutti i suoi desideri di bambina, uno dopo l'altro, perché dentro di sé sa che è l'unico modo per guarire le ferite del suo cuore. Molti sogni sembrano irrealizzabili o semplicemente infattibili. Come può rimpiazzare il vaso rotto della madre del suo vecchio amico Lincoln, se si è trasferito con la sua famiglia da più di vent'anni e non ne ha più saputo nulla? Per non parlare dello sposarsi e dell'avere figli: dopo tutto quello che è successo, è impensabile. Ma a ogni traguardo raggiunto Clare scopre un pezzo in più della vera se stessa. E in una girandola di imprevisti e incontri inaspettati, capisce anche che cercare la donna che avrebbe voluto essere da piccola potrebbe riservarle dolci sorprese...

Citazioni:
“Crescere, significava anche accettare che le cose cambiano. E’ necessario adattarsi perché, se non lo si fa, in men che non si dica ci si ritrova a vivere una bugia. E la vita è troppo breve per vivere una bugia.”

“Niente corrisponde ai piani di nessuno. A chi capita mai che la vita sia come l’aveva progettata?


Voto: 3/5

La mia opinione:

Definirlo "uno dei fenomeni letterari più discussi di tutta l'America" mi sembra un po' esagerato... Però la storia è carina e originale, triste in alcuni punti e divertente in altri.. Unica pecca la protagonista, veramente pesante e insofferente. Chi ha un carattere ottimista non ci si rispecchierà di certo! E' originale l'idea di partenza con la lista dimenticata a fare da protagonista ma poi avrei preferito che la storia si sviluppasse indipendentemente da questa...la vita va vissuta giorno per giorno liberamente, non seguendo un elenco di obbiettivi!

lunedì 1 ottobre 2012

“Finchè le stelle saranno in cielo” – Kristin Harmel



Descrizione:
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.

Citazioni:

“Alcuni tipi di amore sono più potenti di altri. Questo non significa che non siano tutti autentici. Alcuni amori tentiamo di farceli andare bene ma non calzano mai davvero a pennello. Altri sono amori fra brave persone che si ammirano a vicenda e con il tempo imparano ad amarsi. Poi esiste l’amore che tutti abbiamo l’opportunità di avere ma che pochi sono abbastanza saggi da scorgere o abbastanza coraggiosi da afferrare. Quello è il tipo d’amore capace di cambiarti la vita.” 

“A volte l’immaginazione è un pittore più vigoroso della realtà.”

“Le sembrava di vivere in uno splendido quadro e di essere l’unica a sapere che si trattava semplicemente di un mondo sottile come carta velina, fatto di pennellate e sogni.”

“Nessuno ha la vita che si aspettava, ma è il modo in cui ci si adatta alle difficoltà a determinare se si è felici o no.”

“Ora so che il principe esiste davvero, che le persone che ami possono salvarti e che il destino potrebbe avere per tutti un piano più vasto di quanto riusciamo a capire. Ora so che le fiabe possono diventare realtà, se soltanto hai il coraggio di continuare a crederci.”

“La vita diventa complicata, le circostanze ci separano, le decisioni determinano il nostro destino. Ma il tuo cuore ti mostrerà sempre la direzione.”

“La vita è una serie di opportunità, e devi avere il coraggio di afferrarle prima che gli anni ti passino accanto senza lasciare altro che rimpianti.”


Voto: 4/5

La mia opinione:

Una storia bellissima, piena di amore e ricordi, triste ma anche piena di speranza! Ci sono parecchie fortunate coincidenze, non credo (purtroppo) che nella vita reale gli avvenimenti avrebbero potuto svolgersi in questo modo, ma questo libro è prima di tutto una favola...quindi va bene cosi! Per una volta possiamo sognare ad occhi aperti e credere che l'amore può superare ogni ostacolo e durare per sempre..anzi..finchè le stelle saranno in cielo!!

martedì 25 settembre 2012

"La figlia dell'aggiustaossa" - Amy Tan


Descrizione:
LuLing e Ruth sono madre e figlia. Ruth è cinese solo nelle fattezze, la sua professione, la lingua, il modo di interpretare la realtà sono quelli di un'americana di oggi. LuLing ha più di settant'anni. Pur avendo vissuto per mezzo secolo negli Stati Uniti, è profondamente legata alla terra d'origine. LuLing vive sola, si mantiene con un povero sussidio e comincia a mostrare i segni del morbo di Alzheimer. Colpita da questa circostanza, Ruth decide di far tradurre dal cinese un manoscritto che, anni prima, la madre le aveva affidato pregandola di leggerlo, per avvicinarsi al suo passato. Ruth scopre che il suo bisnonno era un aggiustaossa e apprende segreti familiari inimmaginabili.

Citazioni:
“Il tempo libero è il tempo più prezioso, quello in cui si dovrebbe poter fare ciò che si ama, o almeno rallentare il ritmo di quel che basta per ricordarsi cosa renda la vita degna di essere vissuta e felice.”

“Cos’è che ci rende felici? Si può trovare la felicità in un luogo? In un’altra persona? E la felicità di essere se stessi? Forse occorre sapere cosa si vuole e allungare una mano per afferrare questo qualcosa nella nebbia?”

“A volte mi sembra di essere solo occhi e orecchie, e sto sul chi vive cercando di dare un senso a ciò che accade. So da cosa devo stare lontana, so di cosa mi devo preoccupare. Sono come quelli cresciuti in tempo di guerra. Non voglio sentire il dolore. Non voglio morire. Non voglio vedere morire le persone che mi sono attorno. Ma dentro di me non c’è rimasto niente che mi consenta di capire come mi sento davvero o cosa voglio davvero. Ecco, se c’è una cosa che voglio, è sapere cosa si può volere.”

“Cos’è il passato se non ciò che scegliamo di non dimenticare?”


Voto: 5/5

La mia opinione:
Bellissimo!! Un libro che mi ha stupita! Mi aspettavo qualcosa di storico e poco avvincente e invece ho trovato una storia appassionante, triste e commovente ma anche ironica ed esilarante (specialmente il personaggio di LuLing). Nello stile mi ha ricordato un altro romanzo che ho amato molto, "Fiore di neve e il ventaglio segreto". Bello l'intreccio tra la storia passata e quella presente, e belli anche i vari segreti che si svelano pagina dopo pagina!! Consigliato!!

mercoledì 19 settembre 2012

"Il libro delle estati" - Emylia Hall



Descrizione:
Cosa fare quando un passato lontano torna a bussare alla porta, facendo riemergere i ricordi più importanti? È quello che succede a Beth Lowe, una giovane donna inglese che vive a Londra, quando il padre le consegna un pacco per lei proveniente dall'Ungheria. La sua prima reazione è di stupore e di rabbia: non vuole avere più niente a che fare con quel paese e con tutto quello che ha significato per lei. Una volta rimasta sola, però Beth apre il pacco e trova un album di fotografie e ricordi, il "Libro delle estati", creato dalla madre Marika nel corso degli anni, oltre a una lettera che le annuncia l'improvvisa morte della donna. Turbata ed esitante, Beth comincia a sfogliare l'album e, pagina dopo pagina, rivive le indimenticabili estati trascorse con la madre in Ungheria. Marika aveva deciso di tornare a vivere nel suo paese vent'anni prima, quando la figlia era ancora piccola, lasciandola in Inghilterra con il padre. Dopo il trauma iniziale Beth incomincia a farle visita ogni anno in Ungheria durante le vacanze estive. Sono giornate meravigliose e bucoliche: Beth scopre il mondo, la natura, e si apre alla vita, accompagnata dall'affetto della sua vivace, fiera ed esotica madre ungherese e dall'amore tenero di Tamas, un ragazzino del posto. L'ultima estate, quando Beth ha ormai sedici anni, succede però qualcosa che cambierà per sempre la sua esistenza e le farà troncare i rapporti con Marika e con quella terra. Fino a quando...

Citazioni:
"Il problema delle fantasie è che vanno sempre a schiantarsi contro la realtà."

"C'è una triste poesia nell'essere ignari di ciò che ci aspetta. Prima di ogni catastrofe che ci investe,c'è stato un tempo in cui non sospettavamo nulla. All'epoca non ci rendevamo conto di quanto fossimo felici. Se solo potessimo imparare a celebrare le giornate normali,quelle che iniziano senza eventi degni di nota e continuano senza infamia nè lode. Giornate come tante,in cui i fastidi sono lievi e passeggeri:lo stordimento di un mal di testa di prima mattina,qualche goccia di caffè schizzata mentre mescoliamo lo zucchero,il ricordo improvviso di aver messo dei biscotti in forno a cuocere e il loro profumo dolce è diventato un pò acre. Quelli sono i giorni da apprezzare. I giorni in cui fermarsi a ringraziare. Riconoscendo così che siamo pronti ,che siamo preparati. Che se il cielo dovesse cadere,avremmo una possibilità di afferrarlo al volo."

"Le vecchie ferite non guariscono mai. Anzi,sono le cose che ci plasmano ,a cui facciamo riferimento quando diventiamo duri come il marmo,e un pò sbandati."

"Il problema con i sogni è che l'unico momento in cui sai di averli fatti è quando ti sei svegliato. Quando ormai tutto è finito."

"Non importa dove abita una persona,se ti vuole bene. Non importa che tu lo veda spesso,se sai che quando la vedrai sarà bellissimo."

"A volte pensare a qualcuno può bastare. Sapere dov'è e cosa sta facendo,e vederlo con gli occhi della mente. Il ricordo,la fantasia sono regali preziosi .Il potere di evocare una persona. E' come una magia."

"Qualcuno direbbe che la memoria preserva la vita oltre la morte. Forse c'è qualcosa di vero,ma solo se ci accontentiamo di goderci i nostri ricordi con un certo distacco,come barlumi effimeri o scintille sporadiche. Se siamo avidi e disperati,se li cerchiamo con troppa violenza,se allunghiamo le mani per toccarli,cosa succede?Succede che spariscono,tanto in fretta che finiamo per chiederci se ci siano mai stati. Forse il trucco è imparare a usare la memoria con dolcezza. Imparare a prendere tra le mani i momenti piccoli e meravigliosi e farne tesoro,per trovare un pò di conforto. Altrimenti non faranno che ricordarci che siamo arrivati in ritardo. Che ciò che abbiamo perso non tornerà mai più."


Voto: 5/5

La mia opinione:

Stupendo e coinvolgente! Un romanzo intenso e nostalgico, fatto di ricordi e atmosfere, paesaggi ed emozioni. Letto in due giorni per la curiosità di scoprire il finale, che si è rivelato sconvolgente e assolutamente inaspettato. Leggetelo!!

lunedì 17 settembre 2012

"Con il sari rosa" - Sampat Pal


Descrizione:
Un giorno, quando Sampat è ancora piccola e ha i piedi a mollo in una risaia, vede passare un gruppo di bambini. Ordinati e puliti, non sono certo diretti al lavoro nei campi. Vanno a scuola, le dice qualcuno. Sampat non sa bene cosa sia la scuola, ma sa che solo i ricchi ci vanno. Sampat appartiene a una delle caste più basse dell'India, è quasi un'intoccabile, e vive in un misero villaggio dell'Uttar Pradesh. Il suo destino sembra segnato. Ma lei è una bambina sveglia e quel giorno decide di andare a scuola con gli altri. Nulla può però contro le millenarie tradizioni del suo paese. A dodici anni viene data in sposa a un uomo più vecchio. Da quel momento la consuetudine vuole che lei sia silenziosa e si sottometta al marito, alla suocera e ai soprusi di chiunque appartenga a una casta più elevata. Sampat però non sopporta le prevaricazioni e non accetta di essere considerata inferiore a nessuno. Quando la suocera la caccia di casa perché non ha accettato di subire in silenzio l'ennesima angheria, Sampat si mette a cucire abiti che poi vende, rendendosi indipendente. In poco tempo diventa la paladina degli oppressi, soprattutto delle donne. Che in migliaia, da tutta l'India, si uniscono a lei per dare il via a una rivoluzione rosa, dal colore del sari che hanno scelto come divisa. Un'onda rosa che fa paura a chi non vuole che le cose cambino.

Citazioni:
"Il mondo intero sta cambiando, sorella mia, ma se tu non cambi, cosa accadrà?

Ora il governo ti aiuta a mandare i tuoi figli alla scuola, ma se non sali anche tu, sul treno dell'educazione, chi ti rispetterà?

Io ti ho mostrato molte strade, sorella mia, ma se non ne imbocchi alcuna, cosa accadrà?

Oggi ci sono leggi che ti proteggono, non ci sono più case, nè alte nè basse, le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, ma se ti insultano, ti molestano o ti picchiano e non dici nulla, chi protesterà per te?

Il mondo intero sta cambiando, sorella mia, ma se tu non cambi, cosa accadrà?

Io ti ho spiegato le regole nuove, ma se non le diffondi anche tu, chi le spiegherà alle tue figlie?

Io sono qui per voi, sorelle mie, per darvi coraggio, ma se non fate di tutto per restare motivate, che posso fare, io sola, di più?"


Voto: 3/5

La mia opinione:
Più che un romanzo è un reportage della vita di Sampat Pal, autrice e protagonista di questo libro e fondatrice del "Gulabi gang", un gruppo di donne in sari rosa che si battono per i diritti delle altre donne e per impedire abusi e soprusi. Assegno 5 alla sua opera per il coraggio che ha dimostrato e per l'impegno che continua a mettere ancora oggi nelle sue piccole e grandi rivolte. Avendolo acquistato come bestseller però devo dire che questo libro non mi ha colpita più di tanto, anche se la lettura è scorrevole e per niente noiosa.

giovedì 13 settembre 2012

“Giorni di zucchero fragole e neve” Sarah Addison Allen



Descrizione:
Josey ha tre certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope, il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra. Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone, anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà l'inizio di una nuova vita: la sua.

Citazioni:
"La fiducia è l’elemento fondamentale di ogni pozione.”

“I libri a volte sono possessivi. Cammini in una libreria e un determinato libro ti salta incontro, come se si fosse spostato da solo, soltanto per attirare la tua attenzione. A volte quello che c’è dentro ti cambierà la vita, a volte non ci sarà neanche bisogno di leggerlo. A volte avere intorno un libro è semplicemente un conforto."

“Perché comprate dei libri che non leggerete nemmeno? E’ come chiedere a qualcuno che vive da solo perché si è comprato un gatto. Perché gli faccia compagnia, ovvio.”


Voto: 3/5

La mia opinione:

Sono rimasta delusa da questo romanzo.. Davvero troppo prevedibile, dopo le prime cinque pagine è come leggere un libro di cui si conosce già il finale. Colpi di scena scontati, situazioni banali, discorsi piatti e inverosimili. In più il componente magico è un po' troppo utilizzato...per il resto scorrevole e leggero. Se proprio volete leggerlo vi consiglio di aspettare l'edizione economica!

venerdì 7 settembre 2012

“Gli effetti secondari dei sogni” – Delphine De Vigan


Descrizione:
Lou Bertignac ha tredici anni: la sua famiglia, chiusa nel ricordo inconfessabile di una tragedia del passato, vive in un silenzio opprimente, mentre a scuola la sua intelligenza fuori dal comune l'ha portata in una classe avanzata, piena di studenti più grandi che non hanno nulla a che spartire con lei. Incapace di creare una relazione con chiunque, Lou passa la maggior parte del suo tempo libero a vivere le emozioni degli altri: guarda il calcio in televisione per osservare la gioia dei giocatori, spia le persone per strada e, soprattutto, frequenta le stazioni ferroviarie parigine perché in quei luoghi si concentra l'emozione di amanti che si salutano, di famiglie rimaste a lungo separate, di amici che si ritrovano. È proprio qui, alla stazione di Austerlitz, che Lou trova, tra la folla, una ragazza appena più grande di lei, Nolwenn, che si è lasciata alle spalle un passato difficile e ora vive da randagia. Tra le due, nel tempo di uno sguardo, si crea un'intesa speciale, che nessuna delle due aveva mai trovato prima. Due ragazze totalmente sole, diverse ma destinate, in qualche modo, a riconoscersi tra la folla della città, finiranno così per stringere un'amicizia che, nata lentamente, arriverà a cambiare la loro vita e il loro mondo. La vicenda, drammatica eppure lieve, di due vite chiamate a intrecciarsi e, se non a salvarsi, almeno a trovare nuove speranze.

Citazioni:
“Da quando sono nata, mi sono sempre sentita al di fuori, dovunque fossi, fuori dall’immagine, dalla conversazione, sfasata, come se fossi la sola a sentire rumori o parole che gli altri non percepiscono, e sorda alle parole che invece sembrano sentire, come se fossi fuori dalla cornice, dall’altra parte di una vetrata immensa e invisibile.”
“Quei momenti non ci appartengono più. Sono chiusi in una scatola, nascosti infondo a un armadio, fuori portata. Quei momenti sono fissati come in una cartolina o un calendario, forse i colori finiranno per sbiadirsi e stingere, sono sbiaditi dalla memoria e dai discorsi.”

“Adesso so una volta per tutte che non si scacciano le immagini, e ancora meno le crepe invisibili che si aprono in fondo alle viscere, non si scacciano le risonanze, né i ricordi che si risvegliano quando scende la notte o spunta l'alba, non si scaccia l'eco di quelle grida, né tantomeno quello del silenzio.”

“Vorrei solo essere come gli altri, invidio la loro spensieratezza, le loro risate, le loro storie, sono sicura che possiedono qualcosa che io non ho, a lungo ho cercato nel vocabolario una parola che esprimesse la facilità, la spensieratezza, la fiducia e tutto quanto, una parola che incollerei sul mio quaderno a caratteri cubitali, come un incantesimo.”

“Forse questa è le felicità, non un sogno, non una promessa, solo un istante.”

“A volte mi sembra che qualcosa manchi dentro di me, che ci sia un filo invertito, un pezzo difettoso, un errore di fabbricazione, non qualcosa in più, come si potrebbe credere, ma qualcosa in meno.”

“Le cose sono come sono e ce ne sono molte contro le quali non possiamo fare niente. E’ quello che bisogna accettare per diventare adulti.”

“Natale è una menzogna che riunisce le famiglie intorno a un albero morto ricoperto di luci, una menzogna intessuta di conversazioni insipide, sepolta sotto chili di crema, una menzogna alla quale nessuno crede.”

“Ecco perché la gente si tappa in casa, nel proprio minuscolo appartamento, in mezzo ai propri mobili minuscoli, alle tazzine, alle tendine e tutto quanto, per paura della vertigine. Perché, non appena si alza il naso, la domanda sorge inevitabile, cosi come quella di cosa ci facciamo noi, tanto piccoli, in tutto questo.”

“Impariamo a trovare incognite nelle equazioni, tracciare rette parallele e dimostrare teoremi, ma nella vita vera non c’è niente da porre, calcolare o risolvere. E’ come per la morte dei neonati. Dolore e nient’altro. Un grande dolore che non si dissolve nell’acqua o nell’aria, una specie di componente solido che resiste a tutto.”

“So che a volte è meglio rimanere cosi, nel proprio guscio, chiusi in se stessi. Perché basta una sguardo per vacillare, basta che qualcuno tenda la mano perché immediatamente si avverta quanto si è fragili e vulnerabili, perché tutto crolli come una piramide di fiammiferi.”

“Nella vita c’è qualcosa di fastidioso, qualcosa contro cui non si può nulla: é impossibile smettere di pensare. Quando ero piccola ci provavo tutte le sere, allungata sul letto, cercavo di fare il vuoto assoluto, scacciavo le idee una dopo l’ altra, prima ancora che diventassero parole, le sterminavo alla radice, le annullavo all’ origine, ma m’ imbattevo sempre nello stesso problema: pensare di smettere di pensare è ancora pensare. E contro questo non si può fare nulla.”

“Spesso rimpiango che non si possano cancellare le parole nell’aria, come sulla carta, che non esista una penna speciale che si possa agitare sulla propria testa per eliminare le parole inopportune prima che arrivino alle orecchie.”

“Di notte, quando non si dorme, le preoccupazioni si moltiplicano, crescono, si amplificano; man mano che le ore passano l’indomani si oscura, il peggio raggiunge l’evidenza, più nulla sembra possibile e superabile, più niente sembra tranquillo. L’insonnia è il volto oscuro dell’immaginazione. Conosco queste ore nere e segrete. Al mattino ti svegli intorpidita, gli scenari catastrofici sono diventati stravaganti, la giornata ne cancellerà il ricordo, ti alzi, ti lavi e dici che te la caverai. Qualche volta, però, la notte mette le carte in tavola, qualche volta la notte rivela la sola verità: il tempo passa e le cose non saranno più come prima.”

“Nei romanzi ci sono sempre dei capitoli per distinguere i momenti, per mostrare che il tempo passa e la situazione si evolve, qualche volta ci sono anche delle parti con titoli carichi di promesse, "L'incontro", "La speranza", "La caduta", come nei quadri. Ma nella vita non c'è niente, né titoli né cartelli né segnali, niente che indichi attenzione pericolo smottamenti frequenti o delusione imminente. Nella vita siamo soli con i nostri vestiti, e poco importa se sono strappati.”

“Adesso so che la vita è solo una successione di tregue e squilibri, il cui ordine non obbedisce ad alcuna necessità.”

“Adesso so che la violenza è anche nel silenzio e qualche volta è invisibile a occhio nudo. La violenza è il tempo che risana le ferite, la sequenza irriducibile dei giorni, l'impossibile ritorno indietro. La violenza è quello che ci sfugge, che tace, che non si manifesta, la violenza è ciò che non ha spiegazione, che resterà opaco per sempre.”

Voto: 5/5

La mia opinione:
Bellissimo, intenso e toccante. Una storia di violenza, amicizia, solitudine, amore e abbandono. Una storia sulle luci e ombre della vita, una dimostrazione di come non si può salvare chi non vuole essere salvato. Da leggere!

mercoledì 5 settembre 2012

“La figlia del decoratore” – Hore Rachel



Descrizione:
Sono dieci anni che Fran Morrison manca da Londra. Dieci anni trascorsi a inseguire la sua carriera di musicista, ma soprattutto a fuggire da un padre amatissimo ma ombroso e difficile, chiuso nel dolore per la morte della moglie di cui non ha mai parlato alla figlia, che all'epoca aveva solo due anni. Ma adesso Fran è tornata, ed è lì, davanti alla vetrina di Minster Glass, la bottega artigiana dietro Westminster dove suo padre crea vetri meravigliosi. L'uomo è molto malato, e ha bisogno di lei. E soprattutto serve qualcuno che mandi avanti l'attività, visto che Zac, l'assistente del padre, non può fare tutto da solo. Bisogna portare a termine un incarico importante: il restauro della splendida vetrata di una chiesa, che raffigura un angelo. E cercando di sistemare i frammenti di vetro colorato sulla traccia dei documenti trovati nel laboratorio, Fran scopre che dietro quest'opera d'arte si nasconde una storia d'amore avvenuta un secolo prima. A raccontargliela sono proprio le pagine del diario di una certa Laura, vissuta in quella stessa zona di Londra alla fine dell'Ottocento. Ma qual è il legame di Laura con l'angelo? E quello di Fran con Laura? Mentre riannoda i fili del suo passato, ritrovando gli amici d'infanzia, Fran si immerge ogni sera in quella storia affascinante che, via via che si dipana, si rivela sorprendentemente vicina a lei...

Citazioni:
“L’universo è un posto assai più grande e più strano di quello che le nostre menti potranno mai concepire.”

“Sebbene tutti appartengano a qualcun altro, benché si canti, si rida, si pianga e si lotti insieme, alla fine dobbiamo compiere l’ultimo viaggio nel buio da soli.”

“Perché certe cose non le vediamo mai? Perché guardiamo da un’altra parte, perché cerchiamo altro, ecco perché. Quando ciò che conta è davanti a noi.”

domenica 26 agosto 2012

"Il peso del silenzio" - Heather Gudenkauf


Descrizione:
Il silenzio di Calli è popolato di immagini. Qualcosa di terribile le ha strappato la voce, ma non è riuscito a mettere a freno la sua fantasia. Il bosco è un rifugio per lei, ne conosce tutti gli angoli, sa dare un nome a ogni singolo rumore. Ma un giorno qualcuno la trascina fra quegli alberi così familiari, e per la prima volta si sente smarrita. Petra è la sua migliore amica, la compagna di giochi che la comprende alla perfezione. Qualcosa di molto più forte delle parole le unisce. Tutto accade una tranquilla mattina d’estate, e mentre sorge l’alba in una piccola cittadina dell’Iowa, due famiglie scoprono che le loro bambine sono scomparse. Antonia ha provato a essere la madre perfetta per Calli, nei limiti di un matrimonio che la lega a un uomo assente e spesso irascibile. E ora teme che in gioco ci sia ben altro che la voce di sua figlia. In un crescendo di tensione e colpi di scena, le due famiglie si confrontano con i propri limiti, con timori ancestrali e con il peso di segreti troppo difficili da rivelare, perché nulla è ciò che sembra...

Citazioni:
"Maledette fate, mi dico adesso. Non abito in una casa gialla, non ho visto l’oceano e Louis non mi ha mai amato per sempre. E la mia Calli, la mia adorata, è scomparsa. Tutto quello che tocco si rovina o svanisce."

"Vedo che le tue labbra si preparano e capisco, io capisco. Vedo la forma della parola, la sillaba che prende corpo e scivola dalla tua bocca senza sforzo. La tua voce, per niente incerta o roca per il disuso, è chiara e decisa. Una sola parola, la prima in tre anni. In un attimo sei tra le mie braccia e io piango, verso lacrime piene di tante emozioni, in primo luogo gratitudine e sollievo, ma anche dolore. Vedo il padre di Petra crollare. Non so perché scegli di dire proprio quella parola. Ma non fa nulla, non mi importa. Hai finalmente parlato."

"Un messaggio dagli spiriti" - Agatha Christie


Descrizione:
Una finestra rotta, una luce che si accende, un cadavere. Il delitto sconvolge la serena  tranquillità di Sittaford, un villaggio da sempre fuori dal mondo e ora isolato anche dalla neve.
Tutto era cominciato come un innocente gioco intorno a un tavolino rotondo. Sei amici riuniti per una seduta spiritica. Tutto era filato liscio fino a quando il tavolino, come impazzito, aveva cominciato a ballare. Il messaggio degli spiriti era chiaro...

Citazioni:
"La verità è che succede sempre quello che non ci si aspetta nella vita."

martedì 21 agosto 2012

“La ricetta segreta della felicità” – Jules Stanbridge



Descrizione:
"Prendi una single di trent’anni, un pizzico di incertezza e amalgama con cura. Poi aggiungi due cucchiai di cattive notizie e una decisione importante. Non dimenticare gli ingredienti base: uova, farina, lievito, limone, zenzero, cioccolato, vaniglia, tanta dolcezza e un pizzico di destino. Versa, mescola, fai decantare un po’, metti tutto in forno e fai attenzione a non bruciarti... E se la vera ricetta della felicità si fa attendere, non perdere la speranza! Forse si nasconde proprio lì, dietro il sorriso di chi ha appena gustato la torta perfetta. Ma quale sarà la ricetta migliore? Lo scoprirai solo assaggiando fetta dopo fetta..."

Con un imminente rientro al lavoro, decidodi schiarirmi le idee e di fare un’altra torta Victoria per le mie colleghe in ufficio. Cucinare lenisce i dolori dell’animo. Se devo essere sincera, sono terrorizzata all’idea di tornare in ufficio. Metto il frullatore alla massima velocità. Il pensiero di tornare alla routine di una multinazionale multimilionaria che a malapena si accorge della mia esistenza, e dover avere a che fare con il mio capo che è una maniaca del controllo, mi riporta alla domanda che mi sono costantemente posta negli ultimi mesi. La mia vita è tutta qui? Okay, c’è la nota spese, l’Audi con gli interni sportivi parcheggiata nel vialetto di casa, i viaggi e lo stipendio che mi permette di comprare non uno ma ben due paia di Manolo; c’è tutto questo... Ma mi rende felice? Davvero felice? Medito su questa domanda mentre lecco il cucchiaio con l’impasto del dolce, ma conosco già la risposta.

Citazioni:
“A volte devi assumerti il rischio, perché invece di dare per scontato che tutto andrà a rotoli, potrebbe rivelarsi la scelta migliore di tutta la tua vita.”

“Se non credi nei sogni non possono avverarsi.”

“Un cuore spezzato guarisce meglio con l’aiuto di un migliaio di calorie.”

“E se la vera ricetta della felicità si fa attendere, non perdere la speranza!”

lunedì 13 agosto 2012

“I ricordi della casa sul lago” – Rosie Thomas


Descrizione:
Un segreto di famiglia nascosto fra le pieghe di uno scialle di ineffabile bellezza. Una foto ingiallita dal tempo che ritrae quattro donne e le unisce con un filo invisibile. Un viaggio che cambierà la vita di Mair per sempre. Il richiamo di una terra lontana, e nulla sarà più come prima. Al di là dell’oceano, in uno spazio in cui i confini del tempo si perdono, c’è la valle del Kashmir, con i suoi volti e i suoi colori, le sue storie e la speranza di una nuova vita. Per scoprire la verità, Mair dovrà tessere i fili di una storia troppo a lungo taciuta, facendone riaffiorare il finale perduto. Un romanzo che intreccia due generazioni di donne, superando i limiti dello spazio e del tempo, per restituire al lettore un affresco esotico, avventuroso e indimenticabile di una terra magica.

Citazioni:
“Si è sempre attratti da ciò che avremmo potuto fare.”

“Non c’è niente di magico nella magia, questo è il triste segreto. E’ tutto una questione di allenamento e presentazione.”

“La verità, poco romantica, è che l’amore è fragile. Non farne il tuo unico sostegno perché non reggerà il tuo peso.”

“Forse invecchiare voleva dire proprio questo: essere sempre più consapevoli che ogni cosa che accade si sovrappone a un evento precedente, scatenando nuove ondate di ricordi, fino a quando ogni avvenimento appare come un’eco di qualcos’altro, una realtà nuova.”

venerdì 3 agosto 2012

"Il giardino segreto" - Frances Hodgson Burnett



Descrizione:
Pubblicato in volume nel 1911, "Il giardino segreto" è ormai entrato a buon diritto (grazie anche al cinema, che di recente ne ha rinnovato la popolarità con la versione prodotta da Francis Ford Coppola e interpretata, fra gli altri, da Maggie Smith) fra gli "evergreen" della letteratura per ragazzi (e non solo) del XIX secolo. È la storia della piccola, "brutta" Mary Lennox, una bambina viziata, scontrosa e dispotica che, rimasta sola al mondo, viene mandata a vivere con uno zio, il nobile ed eccentrico Archibald Craven, in un antico castello in mezzo alla brughiera dello Yorkshire su cui sembra gravare una sorta di maledizione... Mary riuscirà pian piano a dirimere tutti gli enigmi che si celano nelle "cento stanze" di Misselthwaite Manor, scoprendo anche un misterioso giardino segreto che contribuirà in modo determinante a cambiare la sua vita e i suoi rapporti con gli altri.

Citazioni:
“Uno degli aspetti più curiosi della nostra vita è che solo di tanto in tanto ci capita la certezza di vivere a lungo, molto a lungo, forse addirittura per sempre. Succede a volte quando ci alziamo all’alba, e usciamo in quell’ora tenera e solenne da soli. Allora alziamo lo sguardo in alto, verso il cielo pallido che si va colorando di rosa, finché ciò che scorgiamo a oriente quasi ci strappa un grido, e il cuore sembra arrestarsi dinanzi alla strana e immutabile maestà del sole che sorge: qualcosa che accade ogni mattino da migliaia e migliaia di anni… Allora, per qualche attimo, ci sembra che vivremo per sempre. Ci succede anche quando ci troviamo soli in un bosco, al tramonto, e la pace dorata, misteriosa e profonda che vi regna sembra ripeterci dolcemente qualcosa che non riusciamo a comprendere del tutto. Altre volte, invece è la quiete immensa del cielo notturno con il suo azzurro cupo popolato da milioni di stelle a comunicarci tale certezza; oppure l’eco di una musica lontana; o ancora, lo sguardo che qualcuno ha negli occhi.”

“Cose assai sorprendenti possono accadere a chi, avendo nella mente un pensiero sgradevole e scoraggiante, abbia semplicemente il buonsenso di accorgersene e scacciarlo via in tempo sostituendolo con un altro pensiero piacevole e ottimista. Due cose non possono occupare contemporaneamente lo stesso posto. Là dove coltivi la rosa, non può crescere il cardo.”

martedì 31 luglio 2012

"La figlia dell'eretica" - Kent Kathleen



Descrizione:
New England, 1690. Sarah Carrier ha solo nove anni, ma già conosce la fatica del lavoro nei campi e le asprezze della vita dei coloni, alle prese con una terra dura, piena di insidie e di terribili epidemie. Eppure, con la forza e l'innocenza dei bambini, è capace di ritagliarsi spazi di gioco e di intime confidenze con l'adorata cugina Margaret, alla quale è legata da un affetto profondo e da un mondo fantastico in cui c'è posto solo per loro due. Se è facile amare Margaret e i genitori di lei, più difficile per Sarah è capire la propria famiglia, i fratelli, quel padre rigido e austero, sempre chiuso nei ricordi di un misterioso passato nella vecchia Inghilterra. Ma soprattutto le è difficile comprendere la madre Martha, intelligente e rigorosa, lingua tagliente e polso di ferro, così diversa dalle altre donne della colonia... La vittima ideale per quel vento malvagio di sospetto e di fanatismo che travolgerà Salem e i villaggi vicini, in un crescendo di isteria collettiva da cui prenderà il via la caccia alle streghe. E solo quando avrà toccato con mano l'orrore, Sarah capirà che l'amore di una madre ha molti modi di mostrarsi...

Citazioni:
“Un ago è un oggetto tanto piccolo e fragile. Si rompe facilmente. Non può sostenere che un filo sottile. Ma, se è appuntito, riesce a trapassare la stoffa più robusta. Facendo entrare e uscire un ago da una tela, con una quantità adeguata di filo, si può realizzare una vela capace di spostare una nave attraverso l’oceano. In modo simile una lingua affilata e pettegola, grazie al sottilissimo filo delle dicerie, è in grado di confezionare una storia da far sventolare nella brezza. Basta issare quella storia sul pennone delle credenze superstiziose e un’intera città può essere travolta dal vento della paura.”

“La vita non è ciò che si ha o si può tenere. E’ ciò che si può sopportare di perdere. A volte non ci può essere altra scelta che rinunciarvi.”

“Sto ricordando ciò che dovrei dimenticare. Ma il passato di un uomo è come la sua ombra.”

“Non c’è morte nel ricordo.”

lunedì 23 luglio 2012

“Il prigioniero del cielo” – Carlos Ruiz Zafòn



Descrizione:
Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

Citazioni:
“Ai pazzi sembra sempre che i pazzi siano gli altri.”

“Ho sempre pensato che chi ama appartenere a un gregge deve avere qualcosa della pecora.”

“Un buon bugiardo sa che la menzogna più efficace è sempre una verità a cui è stato sottratto un elemento fondamentale.”

“Il futuro non si desidera, si merita.”

“Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.”

“Il destino non fa visite a domicilio…bisogna andare a cercarlo.”

“Vedendo il mio amico baciare la donna che amava mi venne fatto di pensare che quel momento, quell’ istante rubato al tempo e a Dio, valesse tutti i giorni di miseria che ci avevano condotto fin lì e tutti quelli che sicuramente ci aspettavano una volta tornati alla vita, e che tutto quanto era onesto e limpido e puro in questo mondo, e che tutto ciò per cui valeva la pena continuare a respirare era in quelle labbra, in quelle mani e nello sguardo di quei due fortunati che capii, sarebbero rimasti insieme fino alla fine delle loro vite.”