lunedì 23 luglio 2012

“Il prigioniero del cielo” – Carlos Ruiz Zafòn



Descrizione:
Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

Citazioni:
“Ai pazzi sembra sempre che i pazzi siano gli altri.”

“Ho sempre pensato che chi ama appartenere a un gregge deve avere qualcosa della pecora.”

“Un buon bugiardo sa che la menzogna più efficace è sempre una verità a cui è stato sottratto un elemento fondamentale.”

“Il futuro non si desidera, si merita.”

“Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.”

“Il destino non fa visite a domicilio…bisogna andare a cercarlo.”

“Vedendo il mio amico baciare la donna che amava mi venne fatto di pensare che quel momento, quell’ istante rubato al tempo e a Dio, valesse tutti i giorni di miseria che ci avevano condotto fin lì e tutti quelli che sicuramente ci aspettavano una volta tornati alla vita, e che tutto quanto era onesto e limpido e puro in questo mondo, e che tutto ciò per cui valeva la pena continuare a respirare era in quelle labbra, in quelle mani e nello sguardo di quei due fortunati che capii, sarebbero rimasti insieme fino alla fine delle loro vite.”

Nessun commento:

Posta un commento