martedì 10 marzo 2015

"La pittrice di anime" - Isabel Wolff


Descrizione:
Ella è una ritrattista di grande successo e sensibilità: dalle sue opere emergono le sfumature più intime delle persone. Il suo atelier diviene così un luogo nel quale tirare fuori sé stessi, per conoscersi meglio. Perché dietro ogni volto si nasconde una storia che vale la pena di essere raccontata. C'è una donna che guarda al passato con cui vorrebbe riconciliarsi, mentre un'altra tenta di convivere con i primi segni del tempo; e poi c'è lui, un uomo che con la sua presenza diventa sempre più importante. Incontro dopo incontro, Ella percorre un cammino fatto di empatia e conoscenza, fino a quando una lettera inattesa non la obbligherà a riscrivere la propria storia familiare, confermando con ancor più forza l'ingannevole peso delle apparenze. Ora non resta che dipingere quel ritratto, che la illuminerà come solo la vita stessa, con tutta la sua meraviglia, sa fare.

Incipit:
«Ella...? Ellaaa?» La voce di mia madre sale su per le scale mentre io me ne sto ricurva sul mio album con la mano che si muove rapida sul foglio da disegno. «Dove sei?» Afferro la matita e definisco meglio i contorni del naso per poi sfumarli nelle sopracciglia. «Vuoi rispondermi?» Adesso i capelli. Aveva la frangia? Erano all’indietro? Non riesco a ricordarlo. «Gabriellaaa?» E so di non poterlo chiedere. «Sei in camera, tesoro?» Sento il passo lieve e veloce di mia madre e tratteggio una leggera frangia sulla fronte, faccio delle sbavature per renderla più folta, poi marco la mascella. Guardo il disegno e mi dico che c’è una buona somiglianza. O almeno pensoci sia. Come faccio a saperlo? Il suo ricordo è così indistinto che mi sembra di averlo visto solo in sogno. Chiudo gli occhi e questo, stavolta, non è un sogno. Riesco a vederlo. È una splendida giornata e sto camminando, il calore sale dal marciapiede e i raggi del sole mi colpiscono il viso, la sua grande mano asciutta avvolge la mia. Sento il rumore dei miei sandali e il ticchettio dei tacchi di mia madre che indossa una gonna bianca con macchie di fiori rossi.

Voto: 4/5

La mia opinione:
Una storia semplice che racchiude al suo interno tante piccole vicende, tante quanti sono i ritratti realizzati da Ella. Scrittura fluida come per il precedente romanzo "Passione vintage"che resta uno dei miei preferiti. Non è un capolavoro ma è senz'altro un libro ricco di sentimenti, passioni e ricordi. Il tema centrale della pittura e della capacità di Ella di cogliere la vera anima dei soggetti ritratti dona quel pizzico di originalità alla storia! Leggendo questo romanzo sorge un interrogativo...la verità è sempre e solo una o varia a seconda delle persone che la raccontano, dall'interpretazione di chi ascolta o da quello che vogliamo sia vero per noi?

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