domenica 6 settembre 2015

"Fiore di fulmine" - Vanessa Roggeri


Descrizione:
È quasi sera quando all'improvviso il cielo si fa livido, mentre enormi nuvole nere galoppano a oscurare gli ultimi raggi di sole. Da sempre, la prima cosa da fare è rintanarsi in casa, coprire gli specchi e pregare che il temporale svanisca presto. Eppure la piccola Nora, undici anni e il coraggio più scellerato che la gente di Monte Narba abbia mai conosciuto, non ha nessuna intenzione di mettersi al riparo. Nora vuole sfidare il vento che soffia sempre più forte e correre sulla cima della collina. È appena arrivata sotto una grande quercia quando un fulmine la colpisce sbalzandola lontano, esanime. Per tutto il piccolo villaggio sardo dove è cresciuta, la bambina è morta. Ma non è quello il suo destino. Nora riapre i suoi enormi occhi verdi, torna alla vita. Il fulmine le ha lasciato il segno di un fiore rosso sulla pelle bianca e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono. Nella sua famiglia nessuno la riconosce più. Non sua madre, con cui amava ricamare la sera alla luce fioca di una candela, né i suoi fratelli, adorati compagni di scorribande nei boschi. C'è un nome per quelle come lei, "bidemortos", coloro che vedono i morti, e tutti ne hanno paura. Nel piccolo paese non c'è più posto per lei. La sua nuova casa è Cagliari, in un istituto per orfanelle, dove Nora chiude la sua anima in un guscio di dolore, mentre aspetta invano che qualcuno venga a prenderla.

Incipit:
La prima volta che Nora Musa morì, aveva undici anni e il coraggio più scellerato che la gente delle miniere di Monte Narba avesse mai visto. Suo padre Antonio le aveva raccontato di averla trovata in una delle gallerie che bucavano il monte fin dentro il suo cuore più profondo, nascosta come una gemma vivente dentro la dura roccia. Col tempo la gemma aveva germogliato facendosi ancora più preziosa, ornandosi di capelli così neri che pareva la notte l’avesse baciata in testa, e pelle bianca come se in vita sua non avesse mai assaggiato un raggio di sole. E poi, in mezzo a un visino grazioso, aveva messo occhi verdi come le foglie più tenere del bosco che circondava la valletta dove stava annidato il villaggio, e che nascondeva con le sue fronde le bocche delle miniere.

Citazioni:
"A volte però si fanno i conti senza sapere che gli ingranaggi misteriosi che tirano le fila del destino sono già stati avviati. Presto ogni patto, voto o sentenza presi col cuore gonfio di buone intenzioni sarebbero finiti alle ortiche, spazzati via da un poderoso colpo di vento."

"A volte si aprono delle voragini dinnanzi ai nostri piedi e noi non possiamo fare altro che precipitare nell'oscurità."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Uno di quei libri di cui ti dispiace veramente voltare l'ultima pagina. Dopo Iannetta, un altro personaggio indimenticabile, quello della protagonista Nora, ricco di mistero e dotato di una storia affascinante che resta nel cuore. Ritroviamo l'aspra Sardegna con le sue tradizioni e leggende, ma a differenza del primo libro incentrato sulla solitudine e sul disprezzo verso ciò che non si può comprendere, in questo nuovo lavoro c'è una sorta di riscatto della protagonista, che proprio grazie al suo dono riesce a costruirsi una nuova vita nonostante i pregiudizi. La sua emarginazione iniziale si affievolisce nel corso della storia grazie all'opportunità concessole da donna Trinet, possibilità che la porterà verso una vicenda familiare oscura e dolorosa ma anche verso un amore inaspettato e una vera e propria rinascita. La Roggeri è un'autrice che non delude mai...mi piacerebbe molto leggere un nuovo capitolo con queste due straordinarie protagoniste femminili!!!

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