venerdì 5 febbraio 2016

"La sarta di Dachau" - Mary Chamberlain



Descrizione:
Londra, 1939. Ada Vaughan non ha ancora compiuto diciotto anni quando capisce che basta un sogno per disegnare il proprio destino. E il suo è quello di diventare una sarta famosa, aprire una casa di moda, realizzare abiti per le donne più eleganti della sua città. Ha da poco cominciato a lavorare presso una sartoria in Dover Street, e la vita sembra sorriderle. Un viaggio imprevisto a Parigi le fa toccare con mano i confini del suo sogno: stoffe preziose, tagli raffinati, ricami dorati. Ma la guerra allunga la sua ombra senza pietà. Ada è intrappolata in Francia, senza la possibilità di ritornare a casa. Senza soldi, senza un rifugio, Ada non ha colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato. Ma i soldati nazisti non si fermano davanti a niente. Viene deportata nel campo di concentramento di Dachau. Lì, dove il freddo si insinua senza scampo fino in fondo alle ossa, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, Ada si aggrappa all’unica cosa che le rimane, il suo sogno. L’unica cosa che la tiene in vita. La sua abilità con ago e filo le permette di lavorare per la moglie del comandante del campo. Gli abiti prodotti da Ada nei lunghi anni di prigionia sono sempre più ricercati, nonostante le ristrettezze belliche. La sua fama travalica le mura di Dachau e arriva fino alle più alte gerarchie naziste. Le viene commissionato un abito che dovrà essere il più bello della sua carriera. Un vestito da sera nero, con una rosa rossa. Ma Ada non sa che quello che le sue mani stanno creando non è un abito qualsiasi. Sarà l’abito da sposa di Eva Braun, l’amante del Führer… La sarta di Dachau è un caso editoriale mondiale. Venduto in 26 paesi, ha conquistato il cuore dei librai e dei lettori inglesi. Una storia di orrore e di speranza, di vite spezzate e della capacità di sopravvivere grazie ai propri sogni. La storia di una donna che non si arrende e che continua a lottare anche quando tutto sembra perso.

Citazioni:
"Metti i guai in fondo allo zaino e sorridi, sorridi, sorridi".

"Avete mai avuto così tanto bisogno di vita da sconfiggere la morte per averla?".

Voto: 4/5

La mia opinione:
Un romanzo che mi ha sorpresa e appassionata, specialmente nella seconda parte. La prima è incentrata principalmente sul personaggio di Ada, sulle sue ambizioni, i suoi primi passi nel mondo della sartoria e la scoperta dell'amore. Poi con lo scoppio della guerra, la vicenda rispetta le aspettative date dalla trama e dopo un viaggio attraverso l'Europa, ci trasporta nel campo di prigionia di Dachau, tra storie di ristrettezze, soprusi, morte e distruzione; ma la protagonista indiscussa è sempre lei, Ada, che grazie al coraggio e alla sua passione, riesce a sopravvivere e a non perdere mai di vista il suo obiettivo. La seconda parte del romanzo è una rivelazione! La vicenda si anima di nuova vita e cambia totalmente scenario: si torna a Londra e proprio qui Ada ricomincerà a credere in un futuro nuovo e all'altezza delle sue aspettative. Purtroppo però la guerra ha lasciato cicatrici profonde e invisibili e la tenacia di Ada non basterà a garantirle la vita che sognava. Il finale è quanto di più lontano ci si possa aspettare all'inizio della lettura e lascia veramente con un senso di vuoto e di profonda ingiustizia. Una lettura dai risvolti psicologici che consiglio a tutti, perché racchiude al suo interno molto di più di quello che si immagina leggendo la trama!

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