lunedì 24 ottobre 2016

"La stanza dei kimono" - Murayama Yuka


Descrizione:
Da tre generazioni, a Tokyo, la famiglia della giovane Asako gestisce un raffinato negozio di kimono. Quella del kimono è un'arte: ogni colore, ogni materiale, modello o fantasia ha un suo significato, che solo pochi sono in grado di decifrare. E quando Asako riceve in dono da sua nonna la splendida collezione privata della famiglia una collezione di kimono antichi, preziosissimi, in cui ogni pezzo è unico e ha la sua storia capisce che è il momento anche per lei di entrare in questo mondo, lasciando il suo lavoro di organizzatrice di matrimoni e cominciando una nuova vita. D'altra parte, suo marito Seiji sembra essersi allontanato da lei, preda dell'infelicità e in cerca di qualcosa che forse Asako non riesce più a dargli. È tramite il negozio di kimono che Asako incontra Masataka, un affascinante sconosciuto di Kyoto che ha dei kimono speciali da proporle in vendita. Tra lui e Asako scoppierà una passione violenta, carica di erotismo e di desiderio, che costringerà Asako a chiedersi che cos'è che vuole davvero dalla propria vita e le farà finalmente capire che cos'è il piacere, quello vero.

Citazioni:
"Sicuramente era stata anche la grande quantità ad aver colpito Asako, ma in ogni caso le sembrava che quei kimono, reduci da tante epoche diverse, fossero dotati di una forza speciale."

Voto: 1/5

La mia opinione:
Lo descriverò in una sola parola: orribile. Da tempo ormai non assegnavo il voto più basso ma questa volta è davvero inevitabile! La trama e la copertina parlano di antiche tradizioni, passioni proibite, mondi esotici e misteriosi ma niente di tutto ciò è presente nel romanzo! Una storiella banale e scabrosa che non ha nulla di erotico e tantomeno appassionante. A parte qualche riferimento al mondo dei kimono e una serie interminabile di vocaboli giapponesi che infastidiscono la lettura questo romanzo potrebbe essere ambientato in qualsiasi città tanto è povero di descrizioni e riferimenti. Il glossario alla fine del volume non aiuta il lettore, costretto ad ogni pagina a cercare la spiegazione dei termini utilizzati, sarebbe stato molto più azzeccato riportare le note a fine pagina. I quattro protagonisti principali sono veramente ridicoli e insignificanti, si salva solo l'anziana nonna di Asako che dispensa consigli e tra tutti risulta la più tagliente e simpatica. Il finale poi risulta prevedibile e inconcludente, veramente un acquisto da dimenticare...

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