martedì 3 dicembre 2019

"La sorella perduta" - Dinah Jefferies


Descrizione:
1930. Belle Hatton si è imbarcata verso un'eccitante nuova avventura lontano da casa. Si esibirà con la sua splendida voce in un hotel in Birmania dove la attendono notti scintillanti e sofisticati ammiratori. La sua vita sarebbe perfetta, se l'ossessione per un mistero del passato non continuasse a tormentarla. Alla morte del padre, infatti, Belle ha trovato un ritaglio di giornale tenuto nascosto per venticinque lunghi anni. Nell'articolo si parla di come gli Hatton fuggirono da Rangoon alla morte della loro bambina, Elvira. Belle desidera scoprire che cosa accadde alla sorella che non sapeva di avere, ma quando inizia a fare domande i pettegolezzi e le maldicenze sembrano rendere molto difficile la strada verso la verità. Soltanto Oliver, uno scanzonato giornalista americano, si offre di aiutarla. Ma qualcosa le dice che non può fidarsi di lui... Mentre le rivolte esplodono e la fitta rete di bugie comincia a farsi più pressante, Belle riuscirà a capire a chi può concedere la sua fiducia?

Citazioni:
"Se c'è una cosa che devi sapere su di me è che non dico mai la verità. Per principio. (...) E l'unico obiettivo della mia vita è infrangere tutte le regole."

Voto: 3/5

La mia opinione:
Molto simile agli altri romanzi della Jeffries, sia come vicende che come ambientazioni. La lettura è scorrevole e la trama ben congegnata, e l'autrice ricrea in modo vivido le atmosfere esotiche della Birmania. Le vicende si alternano in modo armonioso su due piani temporali diversi, con protagoniste due figure femminili entrambe ben caratterizzate, la giovane cantante Belle e la sua fragile madre Diana. Non mancano i momenti di suspance e piccoli colpi di scena che rendono il tutto avvincente e affascinante, fino ad arrivare ad un epilogo magari un po' scontato, ma che incornicia piacevolmente tutto il romanzo.

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