lunedì 5 marzo 2012

“L’armadio dei vestiti dimenticati” – Riikka Pulkkinen


Descrizione:
La stanza è invasa dalla polvere e dalla luce. Sono passati anni, ma a casa della nonna Elsa non è cambiato nulla: la bambola, il cavallo a dondolo e poi il vecchio armadio. Ad Anna, sua nipote, basta aprirlo per tornare di colpo bambina, quando insieme alla nonna giocava a vestirsi da grande. Gli abiti ci sono ancora tutti e Anna li riconosce; stoffe che sanno di festa e di risate. Eppure c'è un vestito che la giovane non ricorda: ha la gonna ampia e un nastro alto in vita. Uno stile molto diverso da quello della nonna. Anna lo prova. Basta quel semplice gesto perché il suo mondo cambi per sempre. Quando sua nonna la vede con quell'abito, bella come non mai, capisce che è giunto il momento sfuggito tanto a lungo. Ora che le rimangono pochi giorni di vita, non può più mentire. Lo deve a sé stessa ma anche a sua nipote, deve dirle la verità. Deve confessare a chi appartiene quell'abito, deve pronunciare quel nome taciuto da anni Eeva. Un nome che Anna non conosce. Il nome di una donna dimenticata nel silenzio, di cui non esistono nemmeno fotografie. Un nome che affonda le radici in un segreto forse incomprensibile. Spetta ad Anna capirlo. Ma per farlo deve tornare indietro a un tempo antico, a una storia di perdono, di tradimento e di bugie. Ma soprattutto alla storia di un amore unico come quelli che lega indissolubilmente una madre e una figlia, nel bene e nel male. Un amore in cui tutto, a volte, può essere perdonato. 

Citazioni: 
"Le relazioni umane sono come boschi fitti. O forse le persone stesse sono boschi, nei quali si aprono molti sentieri, a ritmo serrato; sentieri destinati a restare ignoti a molti, che si manifestano per caso a coloro che si trovano a passare in quel momento."

“E’ facile narrare le storie dei passanti. Più difficile restare nella propria.”

“Si può uscire dalla propria vita senza dire addio, senza spiegare ragioni. Si può varcare la soglia, lasciare gli altri a piangere, a gridare, ad abbandonarsi sul pavimento per giorni e giorni. Si può dire: “Ci vediamo domani”, pur sapendo che non ci si vedrà mai più.”

“Solo coloro che non hanno ancora perduto nulla possono fidarsi in maniera cosi incondizionata. Solo le persone che non sono state tradite.”

“Gli essere umani sono pronti a sopportare qualsiasi sofferenza all’unico scopo di poter vivere una normale vita quotidiana. Anche solo cento giorni. O dieci. O uno, se è tutto ciò che si può ottenere.”

“Non rimpiango ciò che ho fatto. E, a meno di non essere stati criminali, pentirsi delle proprie azioni significa rammaricarsi di aver vissuto.”

“Gli artisti sono cosi: hanno il potere di vedere, posseggono i punti di vista plasmati nella forma più pregnante di tutte, rendono vero ciò che altrimenti resterebbe in attesa su una soglia, a una fermata, a un angolo di strada, in una frase secondaria.”

“Quasi ogni romanzo contiene una storia d’amore, la descrizione del suo nascere. E in tutte vi è qualcosa di identico, al punto che una loro descrizione dettagliata rischia di risultare superflua. Eppure ciascuna di quelle storie custodisce un proprio segreto.”

“Qual è il senso della vita umana, se non la speranza? Che cosa, se non l’amore che gli esseri umani, pur stravolti dal mondo, avviliti, nutrono per gli altri?”

“Amare è l’unico modo di rendere il mondo reale.”

“Tutti devono trovare il coraggio di abbandonarsi all’ignoto, il mondo è estraneo a ciascuno di noi fino a che non osiamo affacciarcisi.”

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