domenica 10 novembre 2013

“La donna alata" - Joanne Harris


Descrizione:
Allevata dagli zingari, Juliette, vive una giovinezza avventurosa e movimentata. A sedici anni si innamora di Guy LeCorbeau e si unisce alla sua compagnia di girovaghi. Finché, tradita dall'amante e stanca per le continue traversie, si rifugia con sua figlia Fleur nell'Abbazia di Sainte-Marie-de-la-Mer, un piccolo convento isolato, a due miglia dall'Atlantico. Ma la morte dell'anziana badessa e l'inatteso ritorno di LeCorbeau, portano nuovi guai.

Citazioni:
“Sai che non vale nulla, sai che non gli importa nulla, e che un giorno o l’altro ti tradirà. Tuttavia vuoi credere in lui. E’ come quelle statue che si vedono nelle chiese, tutte oro e luccichio all’esterno, gesso all’interno. Sappiamo di cosa sono fatte in verità, ma facciamo finta di no, perché è meglio credere in un falso dio, piuttosto che in nessuno.”

“Mi sembra che ci sia qualcosa di molto sbagliato in un Creatore che insiste nel mettere alla prova le sue creature fino alla distruzione, nell’offrire un mondo ricco di piaceri solo per proclamare che ogni piacere è peccato, nel creare un’umanità imperfetta per attendersi che ciascuno di noi aspiri alla perfezione. Perlomeno il diavolo sta alle regole del gioco.”

“E il passato ritorna, come la marea.”

“Ma il passato è una malattia subdola. Può tornare con una brezza di vento, attraverso il suono di un flauto, seguendo un passo di danza.”

“Dobbiamo qualcosa a qualcun altro, a parte noi stessi? Che cosa dobbiamo al Creatore che emette giudizi seduto sul suo trono dorato? Ci ha forse chiesto di essere creati? Abbiamo chiesto di essere gettati come dadi su questo mondo?”

Voto: 3/5

La mia opinione:

Ho ritrovato con piacere la stessa ambientazione de "La spiaggia rubata" con l'Abbazia di Sainte-Marie-de-la-Mer ma con una storia completamente diversa e ambientata in tutt'altra epoca.
La storia ha dei bei personaggi ma pecca un po' di coinvolgimento, diciamo che appassiona ma non avvince. Anche il finale è un po' troppo frettoloso e lascia perplessi per la piega inaspettata con cui si evolve la storia. Amo la Harris, ho letto quasi tutti i sui libri e posso dire che questo, insieme a "Cinque quarti d'arancia" è quello che mi ha convinta di meno. Lo consiglio solo agli appassionati di questa autrice e del suo modo di scrivere.

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