lunedì 10 novembre 2014

"Balcani - La tragedia italiana" - Augusto Cantarelli


Descrizione:
"Balcani - La tragedia italiana". Questo il titolo del volume con il quale l’autore ha ricostruito la vicenda di alcuni minatori di Sassoferrato e Pergola che nel 1938 si trasferirono anche con le famiglie in Istria partendo da Cabernardi, sede allora del più importante sito minerario solfifero d’Europa. Erano alla ricerca di un lavoro sicuro, presso le miniere di carbone della Valle dell’Arsa, ad Albona, in provincia di Pola. Nel minuzioso lavoro di ricerca è stato esaminato l’ambiente dove si era sistemata la nostra comunità, quali le condizioni economiche, ambientali ed il contesto sociale; una permanenza durata circa tre anni, fino al settembre 1943 quando, per la mutata situazione politica italiana, i nostri minatori furono costretti a rientrare per la aperta ostilità dimostrata loro dai nativi slavi. Scrive l’autore che questa fu una fase drammatica, contraddistinta da scontri a fuoco, violenze, sparizioni operate da partigiani e civili slavi contro militari e semplici lavoratori. Nella comunità pergolese si ebbero tre vittime per motivi politici. Con lo scoppio della II Guerra Mondiale soprattutto nell’area nord orientale le conseguenze furono particolarmente gravi; l’autore ha trovato tutti i nomi dei Caduti in quel settore originari dei due Comuni. Sono narrate le vicende belliche in Jugoslavia, Grecia, Albania, Montenegro e isole del Mare Egeo; indicate le località dove avvennero i massacri delle Foibe, le zone dei maggiori campi di prigionia; sono ricordate le città che maggiormente soffrirono per le persecuzioni dei partigiani di Tito, Trieste, Fiume, Pola, Zara e da questa città soprattutto fuggirono tanti italiani dei quali circa 40 trovarono ospitalità a Sassoferrato.
La pubblicazione, 180 pagine circa, è corredata da foto e documenti dell’epoca. Dello stesso autore, a partire dal 2000, sono state pubblicate tre edizioni dei “ Sassoferratesi in Africa” con i nomi dei militari e civili che a vario titolo vissero le vicende belliche africane dal 1911 al 1943; l’elenco dei Caduti nella II Guerra mondiale nel volume “Mancano all’appello - Albo d’onore” ; la ristampa corretta della storia del Santuario del Cerro; “ I nostri nella Guerra Civile di Spagna” con tutti i combattenti dei due schieramenti dei Comuni di Sassoferrato, Pergola, Genga ed Arcevia."

Citazioni:
"Esiste qualcosa di più terribile di un ritorno che non riesce a compiersi? Qualcosa dentro di noi si è rotto definitivamente e il nostro cuore sanguinante di dolore sarà per sempre il paese più straziato. Nessuno potrà mai capire le lacrime di un esule: sono quelle di una persona che sa di non poter morire là dove è nata, di un popolo che per vivere libero va a morire lontano."

"A guerra ormai finita, sette miei familiari furono infoibati con la sola colpa di essere Italiani. Non erano militari ma civili: uno di loro era mio padre. Condensare tanto dolore in poche righe è impossibile. Mi rimane comunque il rammarico che, passati sessant’anni da quel tragico evento, lo foibe della Slovenia e della Croazia, cioè i luoghi del martirio di tanti italiani, siano ancora abbandonati ed inaccessibili. Luoghi senza una croce, un nome, una data, dove oggi più che mai più forte si fa il dolore dei vivi, ma ancora più assordante riecheggia il silenzio dei morti. Non è facile cancellare dalla mia mente quelle inquietudini, poiché più cerco di scacciarle più riemergono come fantasmi".

"La foiba ingoiò indistintamente chiunque avesse sentimenti italiani, avesse sostenuto cariche o fosse semplicemente oggetto di sospetti o rancori. Per giorni e giorni la gente aveva sentito urla strazianti dall’abisso, le grida dei rimasti in vita".

Voto: 5/5

La mia opinione:

Ho avuto la fortuna, nonostante fossi priva di esperienza in questo campo, di collaborare alla realizzazione di questo volume sia per quanto riguarda la parte grafica, che per la ricerca del materiale. Inoltre, alcuni anni fa ho potuto visitare una delle città coinvolte, Rovigno (mia zia è un’esule istriana e all’interno del libro troverete anche la sua testimonianza) quindi man mano che procedevamo con il riordino dei documenti mi sono sempre più appassionata alla storia e alle vicende trattate anche perché devo ammettere che molti fatti mi erano sconosciuti. Al di là della parte politica e storica, che l'autore ha ricostruito in modo completo e dettagliato, troverete tante testimonianze toccanti, degli esuli, dei profughi, dei minatori, ma anche tante informazioni raccolte da varie pubblicazioni, testi e articoli di giornale usciti nel corso degli anni. E tutti questi documenti, riuniti per la prima volta in un unico volume, riescono a dare un’idea di quello che è stata la tragedia vissuta dai nostri connazionali.

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