giovedì 16 giugno 2016

"Equivoci e bugie" - Joanna Cannon


Descrizione:
Una piccola cittadina inglese, un lunedì mattina nell'afosa estate del 1976: Mrs Creasy del civico 8 è scomparsa. I vicini sembrano attribuire questo fatto al caldo insolito, ma Grace, dieci anni, e la sua amica del cuore Tilly non la pensano allo stesso modo. Ispirate da una predica del vicario della parrocchia locale, le ragazzine decidono di investigare, sicure del fatto che se il nostro cuore ci permette di trovare Dio, anche Mrs Creasy può essere trovata e ricondotta a casa con il loro aiuto. E così, mentre la temperatura si impenna e l'asfalto si scioglie, Grace e Tilly vanno di porta in porta alla ricerca di qualche indizio. Quello che scoprono è una incredibile rete di menzogne e segreti accaduti tanto tempo prima. E intanto che cercano di raccapezzarsi in quel che hanno visto e sentito, viene alla luce una storia ben più grande di loro...

Citazioni:
"Non si riesce mai a dimenticare qualcosa che si è visto. Non ti servono nemmeno le fotografie. Ci sono cose che puoi ripescare dalla memoria ogni volta che ti occorre."

Voto: 4/5

La mia opinione:
Un romanzo d'esordio la cui caratteristica principale è quella di essere estremamente evocativo! Sembra quasi di camminare tra le villette a schiera dell'East Midlands nella lontana e torrida estate del 1976 insieme alle piccole protagoniste Grace e Tilly. La loro è una vera e propria indagine tra gli abitanti della via, alla ricerca di Dio e della scomparsa Mrs Creasy. Procedendo nella lettura e ascoltando i vari ricordi degli adulti scopriamo una realtà ben diversa da quella iniziale, dove ogni personaggio nasconde segreti e racconta mezze verità. Piccoli indizi disseminati qua e là aumentano la voglia di scoprire cosa sia realmente accaduto e confondono il lettore insinuando dubbi e congetture. Forse tutta la storia non è proprio chiara, i tanti personaggi creano un po' di confusione soprattutto all'inizio della lettura e restano comunque alcuni interrogativi e alcune vicende aperte, ma vale la pena leggerlo anche solo per l'approccio ironico e innocente delle due protagoniste verso un mondo, quello degli adulti, ancora sconosciuto e a volte incomprensibile per loro. Indimenticabile la parte con il sermone del vicario sulle pecore e sui capri e la fantasiosa interpretazione delle due ragazzine!!!

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