martedì 1 aprile 2014

“Il colore delle onde d’inverno” – Juliet Hall


Descrizione:
Era molto tempo che Ruby non tornava nel Dorset. La villa dei genitori, lambita dall'oceano, ora è vuota: un incidente stradale se li è portati via, e adesso lei, a trentacinque anni, è rimasta sola con i suoi pochi ricordi. Proprio per mettere in ordine i pensieri, e riavvolgere il filo della memoria, decide di restare lì per un po': d'altra parte, ne ha abbastanza di Londra, dove lavora come giornalista freelance, e forse anche di James, suo fidanzato di vecchia data e di tiepidi slanci. Ha solo bisogno di stare un po' con se stessa. Il profumo del mare e il rumore delle onde che si abbattono costanti sulla riva non possono che aiutarla. Finché, inaspettatamente, compare nella sua vita Andrés: spagnolo di Fuerteventura, nelle Canarie, ha negli occhi il sole della sua terra e i colori dei quadri che suo padre, famoso pittore, gli ha insegnato a dipingere. Si conoscono sulla riva dell'oceano e tra loro nasce qualcosa di molto forte... Ma il passato si accinge a presentare il conto. Nella casa dell'infanzia, Ruby scopre infatti un segreto, custodito in una vecchia scatola: una lettera con la data del 1939 e il timbro di Barcellona, accompagnata dalla foto di una donna con in braccio una neonata. Una lettera che, per la prima volta in vita sua, porterà Ruby a chiedersi chi fossero davvero i suoi genitori. E intanto anche Andrés, richiamato alle Canarie per l'improvvisa malattia del padre, dovrà vedersela con una rivelazione che rischia di compromettere il suo nuovo amore.

Citazioni:
“Molte persone hanno paura di rimanere da sole. Quando sei in mezzo agli altri, non sei obbligato a stare troppo in contatto con te stesso.”

“A volte devi solo chiudere gli occhi e buttarti. Altrimenti è come vivere sempre con il freno a mano tirato.”

Voto: 3/5

La mia opinione:
Sinceramente ho preferito il primo libro dell'autrice. Trovo che in questo caso la storia di base poteva essere sviluppata meglio, invece si arriva alla fine con gli stessi interrogativi iniziali e gli unici colpi di scena sono a dir poco improbabili. Una serie di coincidenze fortuite che tolgono credibilità all'intera storia. Una lettura di evasione che non mi ha colpita e che credo dimenticherò molto presto.

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