sabato 28 febbraio 2015

"La concubina del Sultano" - Jane Johnson


Descrizione:
Marocco. 1677. Dietro le magnifiche mura e gli archi imponenti del palazzo di Meknes, vive il sultano Moulay Ismail con il suo harem, in cui innumerevoli schiavi custodiscono le sue mille concubine. A sovrintendere a quell'universo femminile è la moglie Zidana, una donna astuta e crudele, ossessionata dal timore che i figli di altre concubine possano scavalcare i suoi rampolli nella successione al trono. Ed è proprio in questo spazio fuori dal mondo e dal tempo, eppure così saturo di odio e di intrighi, che Alys Swann, una giovane gentildonna inglese catturata dai corsari e destinata all'harem del sultano, incontra lo schiavo nero Nus-Nus, figlio di un piccolo re di una tribù africana. Tra i due prigionieri, che non possono nutrire alcuna speranza di libertà, nasce un sentimento fortissimo: lui la desidera in silenzio con una forza di cui non si credeva capace. Sarà l'odio implacabile che Zidana nutre per Alys, divenuta ben presto la favorita del sultano e soprannominata Cigno bianco, a mettere alla prova il loro legame: minacciata dall'imperatrice, Alys affiderà a Nus-Nus quanto ha di più prezioso al mondo...

Incipit:
"Piove a dirotto dalle prime ore del mattino e il terreno si va trasformando in un pantano. La pioggia cade sulle tegole dei tetti e sulle terrazze, dove le donne spiano l'andirivieni degli uomini in strada mentre stendono i panni; cade sulle piastrelle verdi della moschea di Chaouia, sui quattro globi e la falce di luna dorati in cima all'alto minareto; scorre, formando macchie scure come sangue lungo i muri che circondano il palazzo."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Sicuramente il lavoro più completo e ben scritto dell'autrice! Si capisce subito che è frutto di attente ricostruzioni storiche e che la Johnson è una grande conoscitrice delle usanze marocchine, vivendo proprio in questa regione africana da alcuni anni. Assomiglia molto ai romanzi egizi di Wilbur Smith ma l'ambientazione esotica, con i suoi harem, il grandioso palazzo di Meknes e la vita di corte con sultani ed hammam rende il tutto ancora più attraente. All'inizio del libro ritroviamo la protagonista de "Il decimo dono" Catherine Tregenna approdata in Marocco diversi decenni prima e veniamo così a conoscenza della sua vita e del suo destino. La storia è narrata dai due principali protagonisti Alys la prigioniera del sultano Ismail e Nus Nus, l'eunuco di corte che ci riserverà molte sorprese e che è il vero fulcro del romanzo. Alla fine della lettura scopriamo che molti dei personaggi sono realmente esistiti, come il sultano Ismail, una delle mogli Zidana e relativo discendente Zidan e lo Speziale. Alcuni hanno criticato il lieto fine definendolo fiabesco ma il libro è cosi appassionante in tutte le sue 400 pagine, che sognare un po' in stile Mille e una notte, dopo tante tragedie e peripezie vissute dai due protagonisti, secondo me non toglie nulla alla bellezza del romanzo!

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