martedì 27 ottobre 2015

"La gemella silenziosa" - S.K. Tremayne


Descrizione:
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l'isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell'isola nel mare della Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l'inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, stranamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: "Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io". Sarah è devastata e il tarlo del dubbio comincia a torturarle l'anima. Cos'è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

Citazioni:
"Non è tanto la mia morte ad essere intollerabile, quanto la morte di quelli che mi circondano. Perché io li amo e una parte di me muore con loro. Perciò ogni tipo di amore, se volete, è una forma di suicidio."

Voto: 5/5

La mia opinione:
Un romanzo inquietante, misterioso, ambiguo. Inquietante soprattutto per le due protagoniste, le gemelle Lydia e Kirstie, uguali in tutto e per tutto e agghiaccianti nei loro giochini da bambine, nel loro linguaggio incomprensibile persino ai genitori, nella loro inspiegabile telepatia. E inquietante per le ambientazioni: l'isola raggiungibile soltanto con la bassa marea, avvolta nella nebbia e sferzata da venti e piogge, con il vecchio faro che illumina distese di fango e scogli. Le notti lunghe e buie dove ogni rumore ricorda il pianto di un bambino e fanno vacillare il coraggio dei protagonisti, costretti a confrontarsi con i propri demoni. Ambiguo perché già dalle prime pagine insinua il dubbio nel lettore sull'identità della gemella morta e pone diversi possibili scenari ognuno costellato però di crepe e incongruenze. Diventa quasi una sfida riuscire a fare chiarezza e assegnare un'identità alla gemella rimasta in vita e si divorano le ultime 100 pagine senza riuscire a smettere di leggere! Misterioso perché il finale svela finalmente parte della verità ma come in tutti i thriller che si rispettino, insinua nuove domande nel lettore, nuove ipotesi e congetture che possono far rivalutare l'intera vicenda. E' uno di quei romanzi che andrebbero riletti alla luce dei fatti per cogliere nuove sfumature che sfuggono alla prima, inconsapevole lettura. Perché alla fine sono i dettagli a fare la differenza...una parola...un nome...o il colore di un vestito...

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