sabato 9 luglio 2011

"Una lontana follia" - Kate Morton


Descrizione:
Edie Burchill ha un'anima appassionata e un bruciante amore per i libri. Forse per questo non capisce sua madre Meredith, una donna fredda, scostante e silenziosa, che ha passato una vita intera assorta in pensieri che solo lei conosce. Ma un giorno a casa Burchill arriva una lettera con il timbro di cinquant'anni prima: sulla busta, l'indirizzo di Milderhurst Castle, la dimora di campagna dove Meredith, sfollata da Londra, trovò accoglienza quando aveva tredici anni. Di fronte a quella lettera ingiallita dal tempo, Meredith è sconvolta. E la figlia comprende che sua madre nasconde un segreto. E così che Edie comincia un viaggio nel passato di quella donna che non ha mai conosciuto davvero; un viaggio che inizia proprio dall'imponente castello ormai in rovina, con il suo giardino vasto e impenetrabile, dove Meredith ha vissuto i giorni che hanno segnato il suo destino. Il castello è ancora abitato dalle tre figlie del famoso scrittore Raymond Blythe, allora giovani e bellissime, con una vita piena di promesse davanti a sé. Ma di quelle promesse la vita non ne ha mantenuta nessuna, e loro oggi non sono che tre ombre, prigioniere di una lontana follia, destinate a vagare senza pace tra i corridoi dell'antica dimora. Un luogo che, scoprirà Edie, porta impresso il ricordo di un incendio rovinoso, e di una morte che non ha mai trovato un senso. Solo immergendosi nei misteri di Milderhurst Castle, Edie potrà liberare sua madre da ciò che la opprime. Imparando, finalmente, a volerle bene. 

Citazioni:
“Una lettera trova sempre il suo lettore. Prima o poi, piaccia o no, le parole riescono in qualche modo ad arrivare alla luce, a svelare i loro segreti.”

“Vi siete mai chiesti qual è l’odore del tempo che passa? Io non l’avevo mai fatto, almeno, non prima di mettere piede e Milderhurst Castle. Ma adesso lo so: muffa e ammoniaca, un pizzico di lavanda, una generosa spruzzata di polvere e le pagine tarlate di un’intera, veneranda biblioteca. Manca ancora qualcosa. Un odore indefinibile tendente al marcio. Diciamo che ai tempi ci misi un po’ per individuarlo, ma alla fine ci riuscii. E’ il passato. Un impasto di pensieri e di sogni, di speranze e delusioni, sospeso nell’aria stagnante, impossibile da annullare del tutto.”

“Un luogo è molto più della somma delle sue parti fisiche; è un deposito di ricordi, un archivio di tutto ciò che è successo entro i suoi confini.”

“Ci sono storie dappertutto e la gente che aspetta la storia giusta prima di prendere carta e penna finisce per avere solo pagine vuote.”

“A me i nuvoloni grigi piacciono tantissimo! Sono molto più complicati e interessanti dei cieli azzurri senza nuvole. Se i nuvoloni grigi fossero persone, sarebbero quelle di cui mi piacerebbe conoscere la storia. E’ molto più interessante capire che cosa potrebbe nascondersi dietro uno strato di nuvole che avere sempre di fronte una tavola azzurra."

“Annusò molte volte il profumo dolce di quei fiori pensando che Juniper era proprio come loro: un essere di insondabile perfezione in un mondo che stava andando in pezzi.”

“Ci sono persone che danno un’impressione di grande vulnerabilità e il cui disagio e dolore ti colpiscono in modo particolare, al punto da spingerti ad affrontare anche qualche difficoltà pur di mitigare la loro sofferenza.”

“L’arte è l’unica forma di immortalità.”

“Di notte è diverso. Le cose non sono più le stesse quando il mondo è immerso nel buio. Dolori e insicurezze, ansie e paure, di notte sfoderano gli artigli.”

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