domenica 8 settembre 2013

"Come un petalo bianco d'estate" - Leah Hager Cohen



Descrizione:

Biscuit ha dieci anni e questa mattina dovrebbe già essere a scuola. Invece sta sfrecciando con la sua bicicletta lungo il fiume Hudson. Il vento le fa pizzicare gli occhi e arrossare le guance, ma Biscuit non si ferma. Come accade da settimane, sta marinando la scuola per rifugiarsi nel suo angolo preferito sulla sponda del fiume e leggere uno dei libri che ha rubato dalla biblioteca. Questo angolo all'ombra di un grande albero frondoso è l'unico luogo dove può stare da sola. Lontana dai silenzi dei suoi genitori, dal loro disinteresse, dal sottile velo di malinconia che ammanta ogni gesto quotidiano. Sua madre, Ricky, ormai non la guarda nemmeno più negli occhi e suo padre, John, si è rinchiuso nel suo lavoro di scenografo. Tutto è cominciato un anno prima, quando un grande dolore ha colpito la loro famiglia. Da quel momento la loro vita non è stata più la stessa. Ma quello che Biscuit non sa è che sua madre si è trovata di fronte a una scelta. E che le conseguenze della sua decisione la stanno lacerando, anche se la sua unica colpa è stata l'eccesso di speranza. Una speranza che adesso minaccia di distruggere l'ultimo sottile filo che lega la loro famiglia. Solo Biscuit può aiutarla a ritrovare la luce che sembra ormai sepolta nel profondo del suo sguardo. Anche a costo di incendiare le loro ultime certezze...

Incipit:

"Appena nato era vivo. Era già qualcosa. E poi, incredibilmente, era un lui. Non che nessuno si aspettasse che non lo fosse, ma l'idea di un essere tanto elementare, tanto piccolo, ammantato di una complessa specificità di genere sembrava insensata, l'appellativo <<maschio>> era l'equivalente linguistico di un paio di baffi finti appiccicati sopra il suo labbro infantile.
Le sue labbra: un accenno di rosa, del rosa che orla il cielo del crepuscolo invernale. E la piega che prendevano, il labbro superiore si increspava e si rituffava a picco, due volte, come il cuore su un biglietto di San Valentino; e il labbro inferiore si protendeva, florido, voluttuoso, quasi fosse ormai sazio dei piaceri della vita. Ah, l'inverosimile espressività delle sue labbra..."


Voto: 4/5

La mia opinione:
Una lettura profonda e prevalentemente psicologica, su come i vari componenti di una famiglia affrontano la grave perdita che li ha colpiti. Mi ha ricordato molto un altro libro edito da Garzanti, "Le bambine che cercavano conchiglie"...è molto simile la struttura narrativa, con ogni capitolo dedicato ad un personaggio diverso e al suo modo di vivere e superare il dolore. Bello il personaggio di Biscuit ma ancor di più quello di Jess, che per la maggior parte del libro è il fulcro che unisce i vari personaggi. Un romanzo senza colpi di scena o segreti da scoprire, ma che ugualmente affascina e tiene incollati alle sue pagine.

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