domenica 16 giugno 2019

"Rosso Parigi" - Maureen Gibbon


Descrizione:
Parigi, 1862. Una ragazza con dei provocanti stivaletti verdi è ferma davanti a una vetrina. Sul suo blocco sta disegnando il gatto che dorme dentro la bottega quando l'avvicina un uomo, misterioso e affascinante, che la fissa. Poi le chiede se può prendere in mano il disegno e con pochi tratti sicuri riesce a infondervi la vita. Lui è Edouard Manet, lei Victorine Meurent. Il loro incontro - questo incontro - cambierà la loro vita e la storia dell'arte mondiale. Per sempre. All'inizio Manet stabilisce un torrido ménage à trois con Victorine e la sua coinquilina Denise, ma presto la relazione diventa qualcosa di più e lei gli chiede di scegliere. Così la diciassettenne Victorine abbandona la sua vecchia vita per immergersi nella Parigi degli impressionisti, dei café della bohème viziosa e sentimentale di Baudelaire, dei circoli dei canottieri dipinti da Renoir, delle soffitte romantiche e degli atelier più promiscui. Narrando la storia vera di Victorine Meurent, la musa di Manet, la donna che gli farà da modella per tanti dei capolavori che hanno fondato l'arte moderna - da Colazione sull'erba alla celebre Olympia - e che diventerà lei stessa rinomata pittrice, Maureen Gibbon ha scritto un romanzo sensuale come i colori di una tavolozza impressionista. Rosso Parigi è il racconto dell'educazione artistica ed erotica di una giovane donna avida di vita e di esperienze, affamata dei colori della felicità e delle gioie del corpo.

Citazioni:
"Non mi ha dato lui l’amore per i colori, né i colori stessi. Li conoscevo già ben prima di conoscerlo. Erano negli scampoli di stoffa e di nastro che mia madre sparpagliava dappertutto mentre cuciva. Nei vestiti e soprabiti della Belle Normande. Nelle campanelle rampicanti che la madre di Nise coltivava fuori dalla finestra della sua cucina. Perfino nelle etichette delle scatole di candele con cui Nise e io illuminavamo la nostra stanzetta di Rue Maître-Albert. Erano negli stivaletti verdi e nello scialletto color rame della puttana, che ho amato in quanto regali – e nessuno me ne aveva mai fatti prima – ma soprattutto per il loro colore. Vert émeraude et cuivre . Forse lui mi ha dato le parole per dire i colori e le ragioni per considerarli importanti, e forse è grazie a lui che mi sono resa conto di amarli. Ma non mi ha dato i colori. Quelli li avevo già dentro."

"Ho scoperto che qualche volta basta vederle, le cose. Guardarle e vederle."

"Forse è cosí che facciamo accadere le cose che vogliamo: non tanto pensandole intensamente, quanto avendo la certezza che accadranno."

Voto: 3/5

La mia opinione:
I romanzi che parlano di pittori e arte mi hanno sempre appassionata, ma tra tutti forse questo è quello che mi ha convinta di meno. E' molto breve e descrive soltanto pochi mesi di vita riguardanti il pittore Manet e la sua musa Victorine, concentrandosi principalmente sul lato erotico della storia. Mancano le atmosfere di Parigi e quel clima bohemiennè che si dovrebbe respirare tra le sue strade e non traspare affatto la passione per la pittura che ho trovato invece in altri romanzi simili.

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