martedì 8 novembre 2011

“Il paese senza adulti” – Ondine Khayat

Descrizione:
C'è qualcosa che non torna nel mondo degli adulti. Passano il tempo a sgridare noi bambini, a dirci che dobbiamo fare così e cosà, e poi basta vedere il telegiornale per capire che dovrebbero solo stare muti e lasciare comandare noi. Un giorno ho sentito in una trasmissione che lo Stato deve proteggere i bambini, ma quando sono arrivato a casa da scuola e mio padre, ubriaco come sempre, ha picchiato mia madre, Maxence e me, mi è proprio venuta voglia di telefonargli, allo Stato. Solo che non sapevo chi chiamare. Il mio nome è Slimane, Maxence è mio fratello, ha tredici anni, solo due più di me, ma sembra molto più grande. Lui è la mia roccia, mi protegge dal Demone, come chiamiamo nostro padre, e riesce sempre a rassicurarmi. Mi ha anche fatto delle ali d'angelo, e quando le cose si mettono proprio male, ne infiliamo una ciascuno e immaginiamo di volare via. La vita è davvero fatta male. Tutti lo sanno, ma nessuno sa dove fare denuncia. Dunque si fa finta che tutto sia normale. Ma io dico che non è affatto così. È solo una grande fregatura. Per questo Maxence un giorno ha deciso di andare nel paese senza adulti, e mi ha lasciato qui da solo. Io ho provato a raggiungerlo, ma devo aver sbagliato strada. O forse no. 

Citazioni:
"Gli adulti passano il loro tempo a dirci di fare questo,o quello,o di essere così o cosà, ma quando alla tele vedo come hanno ridotto la terra,penso subito che farebbero meglio a starsene muti,e che a comandare dovrebbero essere i bambini."

"La scuola non insegna la vita. Si imparano cose che non servono a niente. La sola scuola valida, sarebbe quella che ci insegna a lottare contro la sfortuna. Contro tutte le sfortune."

"Nella vita vera, le persone vivono in appartamenti troppo piccoli, e a volte vengono licenziate. Allora restano sedute in salotto, davanti alla tele, impigliate nella tristezza. e ogni volta che si mettono a gridare, i loro bambini crescono con dei rovi nel cuore. L'erba cattiva, se non si strappa subito, finisce per ricoprire tutto:le terre vergini e i fiori selvaggi. Io credo che nessun bambino possa resistere alla siccità."


“Ci vuole un gran cuore per farci stare tutte le persone che amiamo, e lasciare posto per tutti quelli che ameremo, ma che ancora non conosciamo. Un grande cuore-loft, senza pareti. Un cuore con finestre per vedere il cielo, tutte le stelle e disegnare belle nuvole di zucchero filato.”

“Credi che i mari sono formati dalle lacrime di tutta la gente che nei secoli ha pianto?' 'Allora c’è tanta gente triste.' 'E quando piange è il cielo che è triste?' 'No. Sono le nuvole. Immagazzinano la tristezza di tutto il mondo, e quando non ne possono davvero più, piangono.”

“Il mio cuore è una spugna imbevuta di tristezza. Piango senza potermi fermare. Troppi dispiaceri alla fine fanno sparire i sogni.”

“Siamo soli dei granelli di sabbia gettati in una tempesta che non capiamo. Nessuno viene a raccoglierci.”

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