giovedì 2 giugno 2011

"Da quando non ci sei" - Louise Candlish


Descrizione:
Nel matrimonio di Rachel non c'è più amore. Suo marito ha interesse solo per il lavoro, in casa è sciatto, per di più beve, e non c'è verso che ricordi la data del compleanno della loro bambina. Non si accorge nemmeno che sua moglie, per disperazione, ha cominciato ad andare a letto con uno di cui non le importa veramente. Che vita è? È la vita di tante donne, e a volte è destinata a continuare così. La svolta arriva imprevista, ed è terribile. La figlia Emma muore in un incidente. Adesso Rachel ha perduto davvero tutto. Incapace di sopportare il dolore decide di abbandonare Londra, il marito, le amiche e ritirarsi nella sua terra di origine, l'isola di Santorini, in mezzo all'Egeo. Quella natura assolata, quel mare violento, un villaggio di case imbiancate sulla scogliera diventano lo scenario in cui cerca di superare il lutto, di ricominciare una nuova esistenza. L'isola e i suoi abitanti, a poco a poco, entrano in contatto con la sua anima ferita. L'amicizia con la giovane Ingrid, anche lei alla deriva, ma per tutt'altre ragioni, le insegna che si può ancora gettare sulla vita uno sguardo di speranza. E l'incontro con Johnny Palmer, un uomo delicato, le fa riprovare emozioni dimenticate. Ma la "guarigione" di Rachel è ancora appesa a un filo. Soprattutto quando da Londra arriveranno notizie che non avrebbe mai voluto sentire. Una storia che accompagna il lettore nelle profondità del dolore. Per uscirne.  
 
Citazioni:
"Non ero terrorizzata. Il mio cuore batteva normalmente, i palmi delle mie mani erano asciutti. Non avevo il fiato corto, non provavo un crescente senso di panico, assolutamente nulla. Com'era possibile?(...) Adesso capivo. Quello era il tipo di terrore di chi tiene alla propria vita. Io non avevo più alcuna paura dell'altezza perchè non m'importava più di vivere."




"Era pomeriggio e il cielo era splendido, le nuvole sembravano lunghe pennellate più dense e pastose sopra altre sottili. Ma non guardavo il cielo, bensi il mare. Era sempre il mare, lì. E più a lungo guardavo i miliardi di goccioline di luce, più mi diveniva chiaro che quelle isole non erano altro che il frutto del caso, un miracolo che si aggrappava alla vita lottando contro la morte, una morte che poteva venire dal mare o da qualcosa che era nelle loro viscere. E quando compresi questo, compresi anche che lei se n'era andata, che io lei e tutti noi non avevamo mai avuto alcuna possibilità. Eravamo indifesi, ed eravamo fortunati se riuscivamo a restare in bilico sull'orlo del'abisso finchè era possibile.


"Superamento, accettazione, non so come venga definita questa fase, ma un bel giorno era accaduto. La mia perdita aveva smesso di essere insopportabile e aveva cominciato semplicemente a essere."

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