venerdì 10 giugno 2011

“Madre del riso” – Rani Manicka


Descrizione:
Un libro della memoria. Un diario in cui si intrecciano le voci dissonanti di una famiglia.
Malaysia, inizio novecento. E' Lakshmi a cominciare il racconto. Il suo matrimonio, l'inganno, l'inizio di una nuova vita lontana dalla madre adorata. Ma lei è forte, lei diventerà un diamante duro e brillante, pericolosamente tagliente, contro cui si infrangeranno le avversità, ma che spezzerà anche amori e amicizie. Alla sua voce si alternano quelle di suo marito Ayah e dei suoi figli. Parole che raccontano esistenze difficili, segnate dalla guerra e dal lutto. Perché sarà proprio la morte a mescolare le carte del destino e a tingere la sorte di questa famiglia di una disperazione che li terrà inevitabilmente legati l'uno all'altro. Catene fatte di colpe e accuse, ma anche di un amore malato, denso come il sangue che scorre nelle loro vene.
E mentre le pagine scorrono e i ricordi si accumulano sui nastri registrati da Anna si rimane profondamente intrappolati in questa atmosfera che profuma di manghi e cocco. Nella mente si materializzano i colori dei sari, sgargianti come piume di uccelli, delle spezie e due splendidi occhi verdi che ci accompagnano lungo il racconto. E mentre la storia si dipana, tassello dopo tassello ricomponendo il quadro spezzato, ci sentiamo come Nisha, ultima discendente di Lakshmi, depositaria di tutte queste memorie, ma priva di ricordi propri. Attraverso le registrazioni fatte dall zia, Nisha, e noi con lei, si riappropria della sua storia e della sua vita. Perché senza il passato non ci può essere futuro.
Citazioni:
“Ho ricordi ma sono vaghi e lontani. Simili a farfalle. Piccoli magici atomi volanti di polvere colorata con cui ha giocato quel curioso ragazzetto che è il tempo.”

“E’ nella natura umana desiderare il lato oscuro della luna.”

“Lei è la primavera e io l’estate. Mia sorella è la tranquilla bellezza di un bocciolo di rosa dalle punte ancora verdi e io sono un fiore di serra, un’orchidea dai petali carnosi, già aperti, voluttuosi. Un fiore che fiorisce nella tarda estate con la bellezza vivida e complessa di un pavone che fa la ruota.”

“Una donna innamorata vorrà sempre di più. Una prostituta vuole soltanto quello che c’è nel portafogli di un uomo. Una donna innamorata vuole conoscere che cosa c’è nel cuore di un uomo. Sapere se la sua immagine è incisa sulle pareti del cuore.”

“L’amore va e viene come la tintura che dà il colore a un vestito. La famiglia è il vestito.”

“Il desiderio non raggiunto non rappresenta mai la fine del desiderio; al contrario, lo conserva infallibilmente.”

“La giovinezza è un’amica capricciosa. Puoi darle tutto, ma ti lascerà egualmente. L’età è la vera amica. Rimane con te, dandoti sempre di più finche non muori.”

“La vedo. I fiori spuntano sotto ai suoi piedi, ma non è morta. Gli anni non hanno indebolito la madre del riso. E’ forte e magica. Smetti di disperarti e chiamala, e vedrai, lei verrà portando un arcobaleno di sogni.”

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